Verde nero

di
genere
voyeur

ultima e sola

sento la tua presenza,
vedo la tua ombra lunga,
dietro la porta accostata
del nostro spogliatoio;

vapori e calore,

rigano le gocce i vetri,
pioggia calda e schiuma
su piastrelle scheggiate,
sulla mia pelle bianca,

la mia mano sfiora il seno,
chiudo gli occhi e sogno,
le dita accarezzano le labbra,
cade la spugna sullo smalto,

gemo e barcollo,

capelli fradici fluenti rossi,
sull'accappatoio gettato,
svogliatamente, addosso,
non copre i peletti rossi,

Chiara, entra pure.
scritto il
2021-04-28
1 . 6 K
visite
1
voti
valutazione
10
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Istantanee

racconto sucessivo

Te l'ho raccontata questa?
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.