Te l'ho raccontata questa?

di
genere
etero


ciao, che bello sentirti!...
...
come stai?...
...
ma si, ci sto bene in questa clinica, c'è anche un bel parco e la piscina...
...
manipolata dal fisioterapista e sfinita dalla psicologa, fra l'altro carina e, pensa, da giovane giocò come noi a calcio...
...
è Umbria, cara, si mangia benino, ma le porzioni un po' scarsine e infatti, un paio di chili mi hanno abbandonata...
...
ahahah! si, miglioro la silhouette...
...
caffè? un miraggio, col contagocce ed è terribile...
...
ah, si! il paese non è tanto distante e c'è un bar, qui vicino, poi ti dico...
...
come? macché ragazzi, siamo una trentina di pazienti e nemmeno uno! sono la più giovane, però un tipo non troppo più grande di me c'è...
...
ma dai!! si, carino, romano e simpatico; brizzolato, più sale che pepe, occhi verdi...
...
un po' si, è un prof di arte e, prima che tu me lo chieda, ha anche la passione per il rhum...
...
il mio, già, prendi prendi per le mele!...
...
sono lontana da casa da troppo, dimmi di te...
...
non ci credo, e lui?...
...
troppo forte!...
...
Ettore ha scelto la scuola?...
...
verrà a lavorare con me, allora!...
...
peccato che Matilde lo veda sempre come un amico!...
...
come? mannaggia che annata!...
...
mi dispiace tanto, Giulia come sta?...
...
che vuoi che sia, io mi sto riprendendo...
...
che le hanno detto?...
...
menomale...
...
allora ti racconto questa: eravamo in piscina, che è sempre aperta ma dopo cena non ci va nessuno e di fatto è diventato un po' il nostro privè...
...
quanta fretta...
...
d'accordo:

Ed è li che passiamo spesso le ore prima di dormire, con lui che mi sostiene mentre mi esercito a nuotare.
Ma il fatto è nuovo, qualche scherzo in più, poi faccia a faccia a pelo d'acqua, le risa cambiano sostanza e mutano in sguardi silenti, note leggere nell'aria, le sue gambe che emergono fra le mie, mi ritrovo distesa su di lui, il mio mento sul suo petto e il suo coso fa conoscenza colle mie tette ...
nel caldo vaporoso della grande stanza, coi riflessi azzurri tremolanti alle pareti, e quel sordo, intimo, riverbero sonoro, le vetrate fan da specchio e rendono le nostre figure immerse, come amanti, in acqua.
Fuori ci guardano grondanti gli alberi.
È in quel momento che ci siamo baciati, dapprima ridendo, quasi per scherzo o sfida, poi con passione...
abbiamo guadagnato il bordo vasca senza staccarci, due bicchieri e una bottiglia ci aspettavano, un goccio, siamo scivolati fra le bolle dell'idro accesso...
lui mi massaggia il sinistro addormentato, risalendo lungo la gamba, e mi accorgo che lo sto toccando col destro, e prende forma, scorre fra le mie gambe su di me alle labbra e un bacio, non mi sono sottratta,
lo sentivo sul pube turgido e pronto, uscito dal costume e libero nell'acqua, premere sul tessuto del costume mio, come a bussare per entrare,
eccitata, resisto, si allontana, ci guardiamo increduli;
le sue mani le mie gambe, le mie mani il suo petto, il suo viso; risale la pelle, le cosce, anche la sinistra ora sente, le ginocchia mie fra braccia e busto suo, mi eccito; le sue dita arrivano al mio costume, carezze lievi, scostano il tessuto e sento il brivido correre lungo la schiena, mi sta sfiorando nel nascosto, chiudo gli occhi e mi piace. e poi giù supina,
lui fra le mie gambe, la mia gamba avvolta la sua,
si, le sue mani sento a cingermi i fianchi e accarezzarmi,
si, le mie mani sulla sua schiena e tenere quel petto su di me,
si, lo desidero sentendo quel glande turgido e caldo baciare i bordi della mia vagina, ancora protetta dal velo di stoffa,
si, sto crollando sotto l'assalto delle sue labbra sulle mie,
si, ho schiuso la bocca facendo entrare la lingua, pronta la mia a danzare,
si, mi sto abbandonando al suo volere, al suo piacere,
sento scostarsi il velo ultimo, premere dilatando le labbra, aprirsi il caldo rifugio per quel membro, un
timido "aspetta" si affaccia all'aria, non fa a tempo;
è dentro e lo sento in tutta la sua forma, fermo;
quiete preludio di tempesta, fragore di emozioni, impeto d'acqua al suo movimento al suo pulsarmi dentro, al battito del cuore, al ritmo del cuore; stordimento, cloro, vapori, mi stringe a se; lo sento lo voglio; l'acqua scivolosa addolcisce la forza e accarezza i nostri corpi uniti nel godimento;
occhi che già non vedono, graffio la sua schiena e gemo, non cede, mi afferra per la vita e mi trovo sopra di lui con tutto il suo potere dentro di me,
mi guarda, mi bacia ancora e sprofonda fra i miei seni, mentre non resisto e fra gemiti e sussulti mi getto indietro appoggiando le mani alle sue ginocchia, sentendolo e stringendolo in me; mi trattiene per le spalle, scostandomi i capelli bagnati dal volto mi bacia il collo e le labbra, e lo sento ancora caldo ancora duro in me, e d'un tratto, mente lasciva ricambio i baci, irrora dentro di me gemendo e stringendomi; spossato e godente sorride, sorridiamo, tra baci e carezze; l'acqua che ci fa da coperta continua a bollire festosa.
Siamo rimasti li, abbracciati, non so quanto; chiacchierando, ridendo e bevendo, difronte uno all'altra, io stuzzicandolo ancora seduta fra le sue gambe, lui carezzandomi le cosce e il ventre...

non mi chiedere altro...
...
si, hai ragione: la fantasia non mi manca. e se non fosse fantasia?...
...
dici? sicura che sia fedele?...
...
non vedo l'ora di tornare a casa...
...
certo, appena torno, con rotelle o senza!!...
...
Michela non mi salta nemmeno se sto seduta...
...
anche tu, un bacio, a domani...
...


scritto il
2021-05-01
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