Sottomessa anche da malata

di
genere
dominazione

Mi sono ammalata, non sto benissimo, sono piena di raffreddore non respiro ma questo non ti ferma dall'usarmi e dal punirmi.
Anche oggi mi hai messa per terra ai tuoi piedi, hai indossato i tuoi stivali, gli stessi che ho indossato io, di pelle neri alti sopra il ginocchio con il tacco a spillo da dodici centimetri. Io ho indossato anche il collare, per il resto sono nuda, come te.
Hai preso il frustino, ieri sera ti sei arrabbiato con me e quindi vuoi punirmi, mi hai dato una serie da trenta frustate per natica, poi una da venti e ancora una da dieci. Mi hai fatto venire il culo rosso che mi brucia e so che non hai finito qua. Mi hai preso per il collare e mi hai fatta alzare, mi hai portata in giro per la casa tenendomi per il collare e guardandomi sfilare per te Padrone, poi hai fatto lo stesso mettendomi per terra a quattro zampe, come la tua cagna mi hai portata in giro fino a riportarmi in camera nella mia posizione sempre per terra, con le ginocchia aperte la schiena dritta e le mani dietro la schiena. La mia posizione da punizione per te, mi hai lasciata li così mentre tu sei tornato a sederti, hai deciso solo di goderti lo spettacolo della tua schiava.
"Prendi il cazzo quello grande e infilatelo nel culo"
Sono un po' perplessa, a freddo direttamente il cazzo grande nel culo è difficile, è allenato ma insomma non è proprio facile, soprattutto perchè devo farlo da sola, tu hai deciso solo di guardarmi. Metto un po' di vaselina sia sul buco del culo che sulla capella del cazzo, mi metto sdraiata su un fianco per terra e lo inserisco.
Non ci sono problemi a inserire la capella è il resto che fa male.
"Dentro tutto e scopati"
Fa male, faccio fatica ma spingo il cazzo dentro il culo, cerco di mandarlo fino in fondo il più possibile e inizio a muoverlo. Piano piano entra sempre più a fondo fino ad arrivare alle palle, sento ancora la pelle dell'ano assottigliarsi e tirare, mi brucia ma continuo non smetto, il mio Padrone non vuole che io mi fermo. Mi costringi anche a tirarlo fuori e rimetterlo dentro diverse volte.
"Tiralo fuori e puliscilo"
Eseguo ovviamente i tuoi ordino, lo tiro fuori e ti mostro il culo sfondato della tua vacca mettendomi con la faccia per terra e allargandomelo con tutte e due le mani. QUando sento un segno di approvazione da parte tua riprendo il cazzo finto e lo metto in bocca. Resto sempre a quattro zampe con il cazzo appoggiato per terra mentre lo faccio uscire e entrare dalla mia bocca. Tu intanto sei sempre seduto sulla sedia e mi guardi, sei con le gambe aperte e hai il cazzo in mano.
"A gambe aperte e fottiti"
Mi siedo allargo le gambe e mi penetro nuovamente con il cazzo finto, questa volta lo metto nella figa e inizio a scoparmi. Lo faccio forte come mi chiedi tu, vuoi farmi venire diverse volte senza darmi modo di respirare, mi obbloghi ad alzare una gamba e poi di stendermi sulla schiena in modo da alzare tutte e due le gambe.
Solo a questo punto ti alzi e vieni tu da me, sostituisci il cazzo finto con il tuo e inizi tu a scoparmi tenendomi le gambe aperte reggendole per le caviglie.
"Adesso devi venire puttata"
Esci mi dai modo di sistemarmi nella mia posizione da cane, mettendo l'asciugamano sotto di me e lasciando uscire tutto sia l'orgasmo che il piscio, proprio come vuoi tu. Mi fai affondare il viso dentro i miei umori e me li fai leccare.
"Rimettiti in posizione da punizione"
Eseguo allargo anche la bocca e aspetto che arrivi la tua sborra calda sul mio corpo e sulla mia faccia.
Grazie Padrone.
scritto il
2021-04-30
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