Ti ho vista
di
Vandal
genere
poesie
Ti ho vista
Ti ho vista nella bruma
Mentre danzavi con le api
Un vento leggero danzava con te
Petali di ciliegio come vestiti
Turbinavo attorno senza pudore
Come una fata volteggiavi
I tuoi piccoli piedi fluttuavano
Bianca pelle come perlacea
Piccoli seni come albicocche
E quel sedere che sembra una pesca
E quel ventre piatto e appetibile
Senza pudore il taglio mostri
Senza peluria coi fiori volteggia
Così perfetta e armoniosa ti liberi
Tra insetti e vento nella danza
Creatura quasi mitica che nell’alba appari
Sotto la chioma di un frondoso salice
Poi volteggi verso la luce abbagliante
Scivoli sull’acqua di un piccolo stagno
Per un attimo tutto si confonde
E al fine scompari come un miraggio
Lasciando quel vuoto che è il mio cuore
Ardente di desiderio nel vederti ancora
Chissà, il tramonto del giorno dopo
Per bearmi ancora delle tue nude forme.
Ti ho vista nella bruma
Mentre danzavi con le api
Un vento leggero danzava con te
Petali di ciliegio come vestiti
Turbinavo attorno senza pudore
Come una fata volteggiavi
I tuoi piccoli piedi fluttuavano
Bianca pelle come perlacea
Piccoli seni come albicocche
E quel sedere che sembra una pesca
E quel ventre piatto e appetibile
Senza pudore il taglio mostri
Senza peluria coi fiori volteggia
Così perfetta e armoniosa ti liberi
Tra insetti e vento nella danza
Creatura quasi mitica che nell’alba appari
Sotto la chioma di un frondoso salice
Poi volteggi verso la luce abbagliante
Scivoli sull’acqua di un piccolo stagno
Per un attimo tutto si confonde
E al fine scompari come un miraggio
Lasciando quel vuoto che è il mio cuore
Ardente di desiderio nel vederti ancora
Chissà, il tramonto del giorno dopo
Per bearmi ancora delle tue nude forme.
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