Stanza 23

di
genere
bisex

....e adesso sono qui, fra le mura della stanza, sfioro la mia gamba e sento, dopo settimane di niente.
Oggi non c'era la sorprendente nipponica, ma un tipo nuovo, carino ,ruvido forse, certo senza la stessa arte. Mi è mancata, tanto, l'ho cercata per le corsie, non l'ho trovata. Me la sono sognata... eppure le dita le muovo questo è reale!
la stanchezza si fa sentire e le palpebre sfilano la luce dagli occhi, un profumo aleggia leggero.
Lenzuola pulite, no non è lavanda, è un inganno del pensiero è il ricordo di un profumo; ma parole sussurrate carezzano le mie orecchie, mi volto, speranza del volto, nessuno: solo il lettino vuoto accanto al mio, eppure echeggiano in me, suadenti.
Sono confusa non ho ancora capito cosa sia successo davvero, e cosa abbia sognato.
Mi metto su un fianco, comincio ad avere sonno, vedo l'ombra sulla parete delle mie curve, accentuate dalla posizione; gira sui cardini la porta, accenno di stridio, non mi giro, forse...
scritto il
2021-05-11
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