Mare 2

di
genere
sentimentali

luglio 2001 - 2

"ti dona" una voce dietro di me,
"che cosa?" mi volto,
"la piccola che dorme",
"è mia nipote, anzi in realtà è la figlia di un'amica...
ma ci conosciamo?",
"da adesso, Fabio piacere",
"Beatrice, altrettanto, sei anche tu qui o solo di passaggio?",
"ci passo il mese, posso?" indicando il divano,
"ma certo, che mi stava venendo il torcicollo",
"tu invece?",
"solo il fine settimana, poi...",
"hai trovato posto qui? strano",
"perché mai? comunque no, ho fissato al Golf più avanti",
"perché qui siamo sempre i soliti, si fissa di anno in anno",
"ho infatti notato una familiarità fra clienti e gestori",
"solo che quel caschetto è una new entry non l'avevo vista l'anno scorso",
"sua mamma, la mia amica, si chiama Carolina; ma è il primo anno che viene qui; è li fuori al telefono",
"sono appena arrivato, avrò tempo",
"mi sembri scaltro",
"mi piace conoscere, che fai?" sfiorando il piede di Giulia,
"fatta la maturità da poco...",
"non me lo dire, indovino: liceo classico",
"vero!... ah! furbino, hai visto il libro di mitologia!",
"già, sgamato... e dopo?",
"mi piacerebbe architettura",
"ti facevo da archeologia",
"questa è banale, tu che fai?",
"a volte vengono male, l'università degli indecisi",
"scienze politiche",
"arguta, si, il prossimo anno tesi; se ne ho voglia.
lunga...",
"cosa?",
"la chiamata, ti ha mollato la pupa e...",
"ma va! eccola li" indicando col mento una sagoma scura,

nel controsole della porta, fra le trasparenze del vestito, si vede tutta la sinuosità di quel corpo morbido e slanciato, i capelli neri brillano trafitti dai raggi di luce e donano alla mia amica un'aura divina,

Fabio resta a bocca aperta,
"pronto? ci sei?" gli dico sollevandogli il mento con la mano,
"si, si.. sono Fa Fa Fabio, ciao" a lei,
"Carolina, ciao; vi lascio chiacchierare" e a me: "Bea, vieni la porto su con me e dorme un'oretta",
si china per prendere Giulia e il suo seno mostra la sua sostanza premendo sul bordo della scollatura,
"ci vediamo dopo" saluta cominciando a salire le scale.

"decisamente non l'avevo mai vista, eppure vengo qui da sempre, a che bagno?",
"l'onda marina, quello qui vicino, ma da anni; sai cosa?",
"anche io vado li da sempre, cosa?",
"forse non l'hai considerata perché era col marito ed aveva un aspetto più sciatto",
"perché è sposata?",
"ma come! parli con me, imbrocchi me e ti informi su di lei?" sorridendo "ti va un goccio di mirto?",
"si, ce l'hanno?" si alza sorpreso,
"ho sentito prima che lo portavano ad un tavolo, fresco grazie",
torna quasi subito,
"avevi ragione, preso fresco anche io, dove eravamo rimasti? tieni..." porgendomi il bicchiere,
"alle situazioni sentimentali, tu?",
"fidanzato fino ad aprile poi...",
"no!",
"eh si, purtroppo, e non era la prima volta",
"mi dispiace...",
"oh Fabio, grande! sei arrivato. Piacere signorina, Matteo" dandomi la mano,
"Beatrice" rispondo serafica,
"questo è il miglior giocatore di gin che c'è" e a lui "dopo, partita, devo ancora rifarmi dell'anno scorso",
"tanto riperdi" Fabio a lui,
"stavolta no; oh! ma quelle carine le hai sempre intorno.. Bea vieni in spiaggia con noi più tardi vero?" allontanandosi,
"certo, ehm.. Mattia, no, Matteo",
"a dopo, ciccio..." Fabio avvicinandosi a me,
"particolare" riprendo,
"è irruento, ma non morde, siamo amici da una vita",
"ci parlerò; sarà stata dura la scoperta",
"ormai per me no; li per li si, sono rimasto di sasso, poi ho capito che è stato meglio così; te lo immagini qualche tempo dopo le nozze? è andata bene",
"positivo lo sei, magari trovi quella giusta",
"ma torniamo alle cose serie: te lo vedo, ma lei? marito?" allungando il braccio sulla spalliera dietro di me,
"ancora?! si sono lasciati da pochi giorni, non ti dico altro",
"è già molto..."
"Fabio! ma dove diamine sei!" voce femminile dal corridoio,
"di qua, che c'è?" sporgendosi, e a me: "non mi da pace"
"ma allora tu..." io sottovoce,
"c'è da scaricare le valigie!" ancora quella voce,
"macché, ora vedi" e verso il corridoio a voce alta "vieni qui che ti faccio conoscere una persona!",
"mannaggia nini..." fa capolino la donna misteriosa,
"Beatrice ti presento Olga, Nonna ti presento Beatrice",
"piacere signora, mi scusi il sorriso ma pensavo tutt'altro: ha una voce così giovane" alzandomi dal divano,
"grazie, e piacere mio bella rossina, te lo rubo qualche minuto" prendendo il nipote per mano "gnamo nini!",
"è un sergente ma è d'oro, ci si vede dopo in spiaggia",
"d'accordo, arrivederci signora",
"macché signora, Olga, bellina! o nonna se vuoi" lei a me.
Lui non fa a tempo a varcare la soglia che torna indietro
"che ci fai al Golf da sola, c'è un letto in più in camera nostra",
"sei carino, ma ho già il posto",
"oh! guarda che c'è nonna in camera, faccio il bravo" stringendosi nelle spalle,
"Fabioo!!",
"la nonna ti chiama, sei simpatico",
"dai, pensaci dopo mi dici, ciao",
"ciao"

continua
scritto il
2021-06-04
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