Zia Cat (lavori in corso )
di
Marco77
genere
masturbazione
I lavori a casa di zia Caterina, dopo un secondo sopralluogo con l'architetto, iniziarono e proseguirono senza, purtroppo, altri incontri piccanti .
Lei mi provocava arrivando in casa con il suo modo di fare e i vestiti non succinti ma ugualmente provocanti e l'architetto sempre tra i piedi oppure con sua madre Luisa a controllare .
Giulia e Valerio, trasferiti per l'estate a casa della nonna, avevano fatto strage di cuori tra i ragazzi del paese in particolare Valerio sembrava avesse scosso più di una gonna anche tra le donne più mature , peccato che non raccogliesse le provocazioni in quanto molto introverso e, a suo dire, fidanzatissimo .
Un sabato pomeriggio verso la fine dei lavori, ultimi ritocchi di pittura, sostituzione interruttori e prese, lampadari entrò in camera zia Cat da sola con un vassoio con succo di mirtillo e birra al limone .
Jeans aderenti con qualche strappo sulle gambe, polo arancione e i suoi occhiali da sole sempre a mo’ di frontino, capelli raccolti da un elastico, un filo di matita sugli occhi e un lucidalabbra o burrocacao , che ne sò !!
Può sembrare una donna normale, la classica signora della porta accanto ma a me piace un casino, mi fa tirare su il cazzo in maniera incredibile, forse il ricordo di quando era ventenne, forse per i preliminari del giorno del funerale, quasi sicuramente perché sono un porco, chissà !!!
Sta di fatto che entra, mentre stavo sulla scala bestemmiando da solo, con un lampadario che non voleva saperne di farsi montare ( quasi come chi lo aveva comprato ) ridendo mi fa:
“ non sei praticissimo con i montaggi !!!“
la guardo con aria tra lo scocciato e la sfida
“ spero che non lo abbia scelto tu ma quel sanguisuga dell’architetto, tra scelte improbabili, materiali finto-avanguardia ti sta facendo spendere un sacco di soldi inutili”
. La sua risposta candida quanto provocante:
“ da me prende tutt’altro che i soldi e per le sue scelte anti-economiche sapessi che punizioni subisce !!! . Stai attento anche tu, perché potrei fare lo stesso con te “ .
“ Visto che ormai hai quasi finito, ti ho portato l’acconto e settimana prossima venite a cena tu e tua moglie e ti do il saldo “
Questa sua frase, dei soldi e della cena con mia moglie mi aveva riportato coi piedi per terra speravo in una sua prestazione invece solo vile denaro , ed io che avrei lavorato per lei anche gratis...
“ ecco i soldi “ dopo aver contato seicento euro li chiude in un elastico e li mette nel reggiseno dopo essersi tolta la polo .
A momenti cado dalla scala mentre si avvicina e mi sbottona i pantaloni ed inizia a massaggiare gli slip che intento si erano gonfiati
“ non preferivi i boxer, piccolo porcello ? “
sembrava più un’esibizione di un circo porno, che un preliminare : io in bilico sulla scala, con le mani occupate dai cristalli del lampadario, lei con un seno stretto in un bel push-up e un culo da urlo avvolto da jeans logori a vita bassa dal quale fuoriusciva un tanga del colore del reggiseno con il mio uccello scappellato tra le mani ed in prossimità di due labbra carnosissime e voraci .
Ho adorato e gustato quel suo muovere la bocca sulla mia cappella, lingua, denti, labbra il suo lucidalabbra spalmato ormai sul mio membro che era ormai anche pieno di glitter .
“ ti prego Caterina, voglio anch’io ma fammi scendere e posare questo cazzo di coso !!! “ imploro di poter lasciare il lampadario .
“ punto primo sono zia Cat, non permetterti di chiamarmi per nome, porta rispetto a tua zia”
dice stringendomi le palle in una mano
“secondo poi, quel cazzo di coso come dici tu mi è costato un mio quadro e altri trecento euro e infine tu non puoi toccarmi, ti voglio troppo bene, come ad un nipotino affettuoso, quasi un figlio”
più elencava i punti più mi stringeva i testicoli con una mano e segava con l’altra.
Io non so come ho fatto a non urlare ma sapere che mia madre era al piano di sotto con Luisa, mi imponeva un certo contegno, nonostante che ho anni di esperienza non sono mai riuscito a farmi una sega come stava facendo zia Cat.
Sembrava lo facesse con trasporto, quei pochi centimetri di carne erano valorizzati in quella sua mano destra e quei due anelli che accarezzando la pelle mi facevano trasalire, il suo ritmo era cadenzato, profondo, se lo facesse di mestiere non lo farebbe così bene .
Non so come, non so quanto ho resistito ma è stato sublime ammirare questa donna affascinante, non una delle strafighe milf che vedi in giro per farsi guardare e sbavare dietro, ma una donne vera, autentica, bella , in jeans e reggiseno a fiori blu e bianchi con due occhi fissi nei miei , segarmi e compiacermi .
Mi ripeto sarei stato ore finche lei , senza nemmeno farmi venire, mi passa la lingua per l’ultima volta sulla cappella, mi richiude l’uccello negli slip, ci infila i seicento euro e mi richiude i pantaloni grigi con le tasche e mi dice :
“ Però sei davvero carino con me, mai una parola fuori posto, mi guardi, mi spogli con lo sguardo mi fai sentire una puttana al punto giusto da non farmi sentire sporca” ,
A momenti arrossisco comprendendo che, forse, mi stava facendo un complimento:
“mi piaci proprio, sei davvero bella zia Cat” riuscii a balbettare solamente .
Infine si siede sul letto, guardando me che madido di sudore ultimavo il montaggio del pezzo di design che aveva acquistato.
Sceso finalmente dalla scala, mi attende un succo di mirtillo e un biscotto alle mandorle che Luisa faceva alle feste , adoravo quei biscotti, sento ancora il sapore della mia infanzia ogni volta che li mangio .
Questa donna, zia Cat, mi ha stregato la prima volta poco meno che adolescente e ancora di più oggi .
“ vi aspetto a cena sabato prossimo, Ciao bello !!! “ ripete l’invito e mi saluta portando via il vassoio ancheggiando e sorridendomi .
Resto solo nella stanza ad ultimare i montaggio di due applique, prese e interruttori nuovi .
Questa donna mi fa impazzire, penso ancora sotto la doccia due ore dopo a casa mia mentre termino la sega iniziata da lei ore prima
Lei mi provocava arrivando in casa con il suo modo di fare e i vestiti non succinti ma ugualmente provocanti e l'architetto sempre tra i piedi oppure con sua madre Luisa a controllare .
Giulia e Valerio, trasferiti per l'estate a casa della nonna, avevano fatto strage di cuori tra i ragazzi del paese in particolare Valerio sembrava avesse scosso più di una gonna anche tra le donne più mature , peccato che non raccogliesse le provocazioni in quanto molto introverso e, a suo dire, fidanzatissimo .
Un sabato pomeriggio verso la fine dei lavori, ultimi ritocchi di pittura, sostituzione interruttori e prese, lampadari entrò in camera zia Cat da sola con un vassoio con succo di mirtillo e birra al limone .
Jeans aderenti con qualche strappo sulle gambe, polo arancione e i suoi occhiali da sole sempre a mo’ di frontino, capelli raccolti da un elastico, un filo di matita sugli occhi e un lucidalabbra o burrocacao , che ne sò !!
Può sembrare una donna normale, la classica signora della porta accanto ma a me piace un casino, mi fa tirare su il cazzo in maniera incredibile, forse il ricordo di quando era ventenne, forse per i preliminari del giorno del funerale, quasi sicuramente perché sono un porco, chissà !!!
Sta di fatto che entra, mentre stavo sulla scala bestemmiando da solo, con un lampadario che non voleva saperne di farsi montare ( quasi come chi lo aveva comprato ) ridendo mi fa:
“ non sei praticissimo con i montaggi !!!“
la guardo con aria tra lo scocciato e la sfida
“ spero che non lo abbia scelto tu ma quel sanguisuga dell’architetto, tra scelte improbabili, materiali finto-avanguardia ti sta facendo spendere un sacco di soldi inutili”
. La sua risposta candida quanto provocante:
“ da me prende tutt’altro che i soldi e per le sue scelte anti-economiche sapessi che punizioni subisce !!! . Stai attento anche tu, perché potrei fare lo stesso con te “ .
“ Visto che ormai hai quasi finito, ti ho portato l’acconto e settimana prossima venite a cena tu e tua moglie e ti do il saldo “
Questa sua frase, dei soldi e della cena con mia moglie mi aveva riportato coi piedi per terra speravo in una sua prestazione invece solo vile denaro , ed io che avrei lavorato per lei anche gratis...
“ ecco i soldi “ dopo aver contato seicento euro li chiude in un elastico e li mette nel reggiseno dopo essersi tolta la polo .
A momenti cado dalla scala mentre si avvicina e mi sbottona i pantaloni ed inizia a massaggiare gli slip che intento si erano gonfiati
“ non preferivi i boxer, piccolo porcello ? “
sembrava più un’esibizione di un circo porno, che un preliminare : io in bilico sulla scala, con le mani occupate dai cristalli del lampadario, lei con un seno stretto in un bel push-up e un culo da urlo avvolto da jeans logori a vita bassa dal quale fuoriusciva un tanga del colore del reggiseno con il mio uccello scappellato tra le mani ed in prossimità di due labbra carnosissime e voraci .
Ho adorato e gustato quel suo muovere la bocca sulla mia cappella, lingua, denti, labbra il suo lucidalabbra spalmato ormai sul mio membro che era ormai anche pieno di glitter .
“ ti prego Caterina, voglio anch’io ma fammi scendere e posare questo cazzo di coso !!! “ imploro di poter lasciare il lampadario .
“ punto primo sono zia Cat, non permetterti di chiamarmi per nome, porta rispetto a tua zia”
dice stringendomi le palle in una mano
“secondo poi, quel cazzo di coso come dici tu mi è costato un mio quadro e altri trecento euro e infine tu non puoi toccarmi, ti voglio troppo bene, come ad un nipotino affettuoso, quasi un figlio”
più elencava i punti più mi stringeva i testicoli con una mano e segava con l’altra.
Io non so come ho fatto a non urlare ma sapere che mia madre era al piano di sotto con Luisa, mi imponeva un certo contegno, nonostante che ho anni di esperienza non sono mai riuscito a farmi una sega come stava facendo zia Cat.
Sembrava lo facesse con trasporto, quei pochi centimetri di carne erano valorizzati in quella sua mano destra e quei due anelli che accarezzando la pelle mi facevano trasalire, il suo ritmo era cadenzato, profondo, se lo facesse di mestiere non lo farebbe così bene .
Non so come, non so quanto ho resistito ma è stato sublime ammirare questa donna affascinante, non una delle strafighe milf che vedi in giro per farsi guardare e sbavare dietro, ma una donne vera, autentica, bella , in jeans e reggiseno a fiori blu e bianchi con due occhi fissi nei miei , segarmi e compiacermi .
Mi ripeto sarei stato ore finche lei , senza nemmeno farmi venire, mi passa la lingua per l’ultima volta sulla cappella, mi richiude l’uccello negli slip, ci infila i seicento euro e mi richiude i pantaloni grigi con le tasche e mi dice :
“ Però sei davvero carino con me, mai una parola fuori posto, mi guardi, mi spogli con lo sguardo mi fai sentire una puttana al punto giusto da non farmi sentire sporca” ,
A momenti arrossisco comprendendo che, forse, mi stava facendo un complimento:
“mi piaci proprio, sei davvero bella zia Cat” riuscii a balbettare solamente .
Infine si siede sul letto, guardando me che madido di sudore ultimavo il montaggio del pezzo di design che aveva acquistato.
Sceso finalmente dalla scala, mi attende un succo di mirtillo e un biscotto alle mandorle che Luisa faceva alle feste , adoravo quei biscotti, sento ancora il sapore della mia infanzia ogni volta che li mangio .
Questa donna, zia Cat, mi ha stregato la prima volta poco meno che adolescente e ancora di più oggi .
“ vi aspetto a cena sabato prossimo, Ciao bello !!! “ ripete l’invito e mi saluta portando via il vassoio ancheggiando e sorridendomi .
Resto solo nella stanza ad ultimare i montaggio di due applique, prese e interruttori nuovi .
Questa donna mi fa impazzire, penso ancora sotto la doccia due ore dopo a casa mia mentre termino la sega iniziata da lei ore prima
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