Il percorso del sesso senza limiti 34 (continua)
di
LanA
genere
orge
Poi, quando il controllore estrasse la mano dal suo culo mi avvicinai al suo sfintere sfatto e iniziai a leccare anche il buco del culo dal quale fuoriusciva, grondante, la sborra accumulata prima.
Poi, dopo tutto questo trambusto, prima della prossima fermata, tutti ci ricomponemmo.
Il controllore si riassetta alla bell’e meglio ed esce dallo scompartimento. I ragazzi si siedono da una parte dello scompartimento, mentre noi donne dall’altra.
“Loredana, ma cosa ci fai qui?” sbottai io.
“Elena, quando ieri mi hai detto che prendevi il treno per andare a trovare una coppia di porci ho deciso di seguirti per venire con te.” rispose Loredana.
“Hai fatto bene, sono sicura che saranno lieti di incontrare due porche anziché una.” dissi io ridendo.
Una per volta andiamo alla toeletta, per ripulirci dalla sborra e rifarci il trucco.
All’arrivo, in stazione, incontriamo la coppia.
Lei una donna formosa e con la faccia da porca, vestita con un abito cortissimo e attillato, tacchi altissimi e si vede benissimo che non indossa intimo.
Anche io non lo porto, e Loredana è senza il perizoma, che i ragazzi hanno voluto tenere per ricordo.
Saliamo in macchina. Io mi metto davanti con il marito, e Loredana dietro con la moglie.
Appena partiamo, la moglie non perde tempo, e infila la mano sotto il vestito della milf.
Con piacere trova la figa libera, senza slip e lo spacco che cola sborra da prima.
“Come mai hai la figa umida e appiccicosa?” chiede la moglie.
Loredana racconta a tutti cosa è successo sul treno.
I coniugi si dimostrano molto contenti di trovarci già pronte, bagnate e aperte in figa e culo.
Anche il marito, mentre guida, infila una mano tra le mie cosce e mi mette un dito dentro la figa.
Durante tutto il percorso le due donne sul sedile posteriore si toccano e massaggiano la figa.
Io invece ho preso in mano il cazzo del marito e lo masturbo piano piano, con sempre in figa un dito di lui.
Arriviamo presto a destinazione, una grande villa con parco di alberi secolari, una piscina scoperta, orto, giardino e una stalla con cavalli e pony.
Ci accolgono la cameriera e il factotum, che si occupa della piscina e degli animali.
Accanto a lui c’è un cane alano arlecchino, che, come li vede arrivare, scodinzola e si precipita da Marta, la moglie della coppia.
Il cane si avvicina a lei e gli punta il muso tra le gambe.
CONTINUA ...
Poi, dopo tutto questo trambusto, prima della prossima fermata, tutti ci ricomponemmo.
Il controllore si riassetta alla bell’e meglio ed esce dallo scompartimento. I ragazzi si siedono da una parte dello scompartimento, mentre noi donne dall’altra.
“Loredana, ma cosa ci fai qui?” sbottai io.
“Elena, quando ieri mi hai detto che prendevi il treno per andare a trovare una coppia di porci ho deciso di seguirti per venire con te.” rispose Loredana.
“Hai fatto bene, sono sicura che saranno lieti di incontrare due porche anziché una.” dissi io ridendo.
Una per volta andiamo alla toeletta, per ripulirci dalla sborra e rifarci il trucco.
All’arrivo, in stazione, incontriamo la coppia.
Lei una donna formosa e con la faccia da porca, vestita con un abito cortissimo e attillato, tacchi altissimi e si vede benissimo che non indossa intimo.
Anche io non lo porto, e Loredana è senza il perizoma, che i ragazzi hanno voluto tenere per ricordo.
Saliamo in macchina. Io mi metto davanti con il marito, e Loredana dietro con la moglie.
Appena partiamo, la moglie non perde tempo, e infila la mano sotto il vestito della milf.
Con piacere trova la figa libera, senza slip e lo spacco che cola sborra da prima.
“Come mai hai la figa umida e appiccicosa?” chiede la moglie.
Loredana racconta a tutti cosa è successo sul treno.
I coniugi si dimostrano molto contenti di trovarci già pronte, bagnate e aperte in figa e culo.
Anche il marito, mentre guida, infila una mano tra le mie cosce e mi mette un dito dentro la figa.
Durante tutto il percorso le due donne sul sedile posteriore si toccano e massaggiano la figa.
Io invece ho preso in mano il cazzo del marito e lo masturbo piano piano, con sempre in figa un dito di lui.
Arriviamo presto a destinazione, una grande villa con parco di alberi secolari, una piscina scoperta, orto, giardino e una stalla con cavalli e pony.
Ci accolgono la cameriera e il factotum, che si occupa della piscina e degli animali.
Accanto a lui c’è un cane alano arlecchino, che, come li vede arrivare, scodinzola e si precipita da Marta, la moglie della coppia.
Il cane si avvicina a lei e gli punta il muso tra le gambe.
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