La fattoria - 10 - (continua)
di
LanA
genere
saffico
Si guardano sorridendo.
Tala poi passa due dita sotto i pantaloncini, spinge da parte la barriera di seta, e sfiora la dolce fichetta, gocciolante, della sua cara amica.
Le sue labbra sono dure, gonfie, gonfie di desiderio, Tala sospira di felicità, mentre Lizbeth geme, sotto la leggera carezza della sua amante.
Entrambi sono in uno stato di eccitazione estremamente elevato.
- Veni... ! Dai, amore...! Prendimi...! Lizbeth sussurra.
- Sì, mia cara ... La voce di Tala si fece rauca.
Riempie di baci il monticello della sua amica, che geme e si contorce in una tensione lasciva.
Slaccia la cintura di corda e sbottona i pantaloncini, che fa scivolare lungo le gambe affusolate di Lizbeth.
Li getta sul tappeto e tira giù le mutandine di seta nera, il cui cavallo è intriso di umori, rivelando il vello biondo chiaro, che bacia con devozione.
Poi allargando le cosce della sua amica, porta la bocca all'adorabile piccolo fiore, che è madido di umori.
Così facendo provoca un orgasmo da parte di Lizbeth, che la fa urlare.
Accarezzandole il ventre e le cosce, lo lecca, mordicchia il suo tenero bottone, immerge la lingua nella sua tana vellutata, banchettando con il suo succo d'amore, più dolce del miele.
Né l'una, né l'altra riescono ad accontentarsi del piacere.
Passano lunghi minuti, durante i quali Lisbeth sperimenta orgasmi multipli, prima che i due amanti, momentaneamente soddisfatti, sentano il bisogno di abbassare la loro febbre erotica.
Lizbeth accarezza i capelli della sua amante, che completa la sua esasperante carezza.
- Oh! Tala, amore... Com'era bello! Come mi hai fatto bene...!
- Tesoro mio... Sei dolcissima... Hai un gusto squisito...
- Togliti i vestiti, amore... Ti voglio nuda... Dai!
Tala si toglie gli stivali e si inginocchia sul letto, slacciandosi la cintura pesante, mentre Lizbeth inizia a sbottonare il gilet di pelle.
Lizbeth contempla i bei seni pesanti e sodi della sua padrona.
Li accarezza, ci immerge il viso, li lecca, gli succhia i capezzoli, induriti dal desiderio.
CONTINUA ...
Tala poi passa due dita sotto i pantaloncini, spinge da parte la barriera di seta, e sfiora la dolce fichetta, gocciolante, della sua cara amica.
Le sue labbra sono dure, gonfie, gonfie di desiderio, Tala sospira di felicità, mentre Lizbeth geme, sotto la leggera carezza della sua amante.
Entrambi sono in uno stato di eccitazione estremamente elevato.
- Veni... ! Dai, amore...! Prendimi...! Lizbeth sussurra.
- Sì, mia cara ... La voce di Tala si fece rauca.
Riempie di baci il monticello della sua amica, che geme e si contorce in una tensione lasciva.
Slaccia la cintura di corda e sbottona i pantaloncini, che fa scivolare lungo le gambe affusolate di Lizbeth.
Li getta sul tappeto e tira giù le mutandine di seta nera, il cui cavallo è intriso di umori, rivelando il vello biondo chiaro, che bacia con devozione.
Poi allargando le cosce della sua amica, porta la bocca all'adorabile piccolo fiore, che è madido di umori.
Così facendo provoca un orgasmo da parte di Lizbeth, che la fa urlare.
Accarezzandole il ventre e le cosce, lo lecca, mordicchia il suo tenero bottone, immerge la lingua nella sua tana vellutata, banchettando con il suo succo d'amore, più dolce del miele.
Né l'una, né l'altra riescono ad accontentarsi del piacere.
Passano lunghi minuti, durante i quali Lisbeth sperimenta orgasmi multipli, prima che i due amanti, momentaneamente soddisfatti, sentano il bisogno di abbassare la loro febbre erotica.
Lizbeth accarezza i capelli della sua amante, che completa la sua esasperante carezza.
- Oh! Tala, amore... Com'era bello! Come mi hai fatto bene...!
- Tesoro mio... Sei dolcissima... Hai un gusto squisito...
- Togliti i vestiti, amore... Ti voglio nuda... Dai!
Tala si toglie gli stivali e si inginocchia sul letto, slacciandosi la cintura pesante, mentre Lizbeth inizia a sbottonare il gilet di pelle.
Lizbeth contempla i bei seni pesanti e sodi della sua padrona.
Li accarezza, ci immerge il viso, li lecca, gli succhia i capezzoli, induriti dal desiderio.
CONTINUA ...
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