Non dimenticherò mai quel giorno 2.

di
genere
etero

Decidemmo così di rivestirci ed io aiutai Alessandra coccolandola molto e poi andammo all'officina dove trovammo l'automobilina a posto e pure ben controllata in ogni organo del motore. Presi in braccio lei facendola sedere sulla sua auto e le misi la carrozzella dietro. Provvedei a pagare il mio abile ed onesto meccanico e poi fu Alessandra a proporre di andare alla sua casa in città a lasciare la microauto in garage e così facemmo. Lì mi presentò sua madre ed il suo cane ma poi ce ne andammo via, diretti alla casa in campagna e, giunti lì, riprendemmo i giochi iniziati al mattino. Dopo che la avevo slinguata dal collo alla fighina ed al culetto, le aprii le cosce e la penetrai in figa iniziando a scorrere dentro provocandole subito il godere e lei si mise a gemere implorandomi di scoparla con tanta foga anche se le avessi fatto assai male ma lei voleva risentire ciò che da tempo aveva dimenticato. Quando arrivammo a godere insieme con un orgasmo magistrale, lei, nel riposarsi un poco, mi confessò che avrebbe voluto provare con me ad essere sculacciata perchè in una notte che non dormiva bene aveva visto in TV un film a luce rossa dove una ragazza veniva torturata e sculacciata e quel sentire il "ciaf...ciaf" la eccitò talmente che aveva deciso di andare...non avendo con chi farlo gratuitamente, da uno di quei massaggiatori pubblicizzati su un quotidiano dove dichiarano di fare trattamenti di bellezza ma in realtà stanno lì a scopare donne che non hanno uomini disponibili. Così confessò a me il suo nascosto desiderio ed allora fui così eccitato da farla girare a pancia sotto e, abbassatele le mutandine, iniziai a sculacciarla, prima con schiaffi deboli, lievi ma poi, vedendo che lei non si eccitava più, allora diedi colpi più decisi e vidi subito che si stava incuriosendo dal prurito che le creavo. La sculacciata durò molto ed intanto io mi contemplavo il cazzone che si gonfiava sempre di più e, quando lei mi disse di fermarmi, la baciai sulle arrossare natiche e poi in bocca ma dopo le spalmai una pomata al suo bel sedere e lei mi fu grata ma mi fece promettere che quella pratica sarebbe stata sempre presente nei nostri giochi. Le leccai l'ano poi passai alla figa che penetrai subito dopo facendola godere pazzamente e mi baciò al collo, alle orecchie dandomi una carica che mi permise di scoparla più volte senza cedimenti, infatti ero così ingrifato da permettermi, dopo tre scopate, di infilarle il cazzo nel culo che si strinse al forellino facendomi godere di più: eravamo sempre più all'unisono! Che meraviglia. Dopo un veloce pasto improntato rapidamente, decidemmo di uscire da lì ed andammo in giro per le colline dove ci eravamo incontrati e la nostra prima giornata si concluse così.
scritto il
2021-06-22
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