Bambola gonfiabile 4.0 (parte terza)

di
genere
masturbazione

Erano ormai diverse settimane che avevo acquistato "la bambola" ed ormai, faceva parte della famiglia ... infatti non la mettevo più nel finto frigo, ma la lasciavo in giro per casa, a volte seduta sul divano o su di una sedia, a volte sul letto, a volte in piedi da qualche parte. Ogni settimana le facevo un regalo: solitamente una gonnellina od un paio di tacchi. Spesso pensavo che fosse una cosa folle, ma poi ogni volta che la guardavo e/o la vestivo l'erezione arrivava in modo incontrollato. Fu così anche una sera che rientrato a casa dal lavoro "la trovai" seduta sul divano che mi aspettava. Aveva in dosso l'ultimo abitino di raso che le avevo regalato, un abitino che le strizzava l'enorme seno e le lasciava ben in vista le gambe; ai piedi aveva un paio di tacchi altissimi (16 o 18 cm). Era bella e sexy e non mi stancavo mai di guardarla. La spostai su di uno degli sgabelli della cucina. Il suo equilibrio era precario, ma riuscii a cenare senza difficoltà. Durante la cena la guardavo ... o meglio, le guardavo le enormi tette e le facevo promesse su cosa le avrei fatto prima di dormire. Ci spostammo in camera, le tolsi l'abito e l'ultimo, ma le lasciai i tacchi che erano molto sexy. Mi fiondai sulle tettone e presi a strizzarle, accarezzarle, massaggiarle e leccarle; poi mi alzai e per un pò ci infilai il pene in mezzo e mi feci una spagnola. Prima di arrivare al limite, mi spostai e mi infilai in mezzo alle sue gambe nella classica posizione del missionario, la scopai per un pò, ma anche in questo caso mi fermai per non venire. La sollevai, la portai in sala, la stesi sul tavolo di schiena, le aprii un pò le gambe e ricominciai a scoparla. I suoi tacchi erano appoggiati sulle mie spalle e girando la testa riuscivo a vederli ed a baciarle le caviglie. Ad ogni colpo lei scivolava in dietro, quindi mi aggrappai alle sue spalle per tenerla ferma ed aumentai il ritmo. Mi avvicinai al mio limite, ma non volevo venire, quindi arretrai per cambiare nuovamente posizione e mi ritrovai con i suoi tacchi a portata di mano vicino al pene. Sfilai i tacchi dai piedi, presi i piedi e lì strinsi attorno al mio pene e presi a segarmi in quel modo. Stavo nuovamente arrivando al limite ... persi il controllo ed arrivai involontariamente al punto di non ritorno. Feci in tempo a sfilare il mio pene dai suoi piedi, la posizionai a terra e feci appena in tempo ad avvicinare il mio pene ai suoi seni ... l'orgasmo arrivò veloce e spruzzai cinque o sei abbondanti schizzi su quelle bellissime ed enormi tette. Appena si ammosciò il pene mi scattarono i soliti sensi di colpa ed ansie di vario genere ...

Alla fine, dopo un paio di giorni, contattai uno studio psichiatrico chiedendo un appuntamento. La settimana dopo mi recai in studio all'ora concordata e scoprii che a seguirmi sarebbe stata una psicologa donna. Entrato in studio rimasi colpito ... era una donna non bellissima ma che attirava la mia attenzione (non ci voleva molto visto che era da settimane che scopavo una bambola di plastica!). Con enorme imbarazzo le raccontai il perché avevo deciso di rivolgermi ad uno studio psichiatrico; fortunatamente non mi fece domande di dettaglio, ma intuii che mi divertivo molto con la mia bambola. Alla fine della seduta mi spiegò che preferiva farmi seguire da un'altra collega che aveva già gestito casi simili. Dopo un paio di giorni mi presentai nuovamente in studio. La dottoressa esperta di casi come il mio mi attendeva alla scrivania: era una donna sui trentacinque, quaranta al massimo, molto, molto bella (qui non era la mia fame ... era veramente un gran pezzo di figa). Dottoressa: la collega mi ha spiegato tutto: se lei ha deciso di rivolgersi a noi volontariamente la strada da percorrere sarà molto semplice, perché ovviamente si è già reso conto che il suo comportamento sessuale delle ultime settimane non è "normale". Il mio è un approccio diretto, se lei è d'accordo domani verrei da lei per "conoscere" la sua bambola e magari per osservare come interagite... ...
scritto il
2021-06-23
2 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Firenze 4
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.