La giovane moglie
di
TATOTATO
genere
tradimenti
Io e mia moglie ci siamo sposati giovanissimi, le veniva da esperienze precedenti, quindi conosceva bene il sesso, ed era di un paio d'anni maggiore di mè, io poche esperienze con donne, e parecchie da passivo con maschi.
Una bella coppia direte voi, in un certo senso sì, ma comunque trà noi c'era passione, e una discreta intesa sessuale, anche se non ero particolarmente dotato, ne resistente.
Così, passò il primo anno di matrimonio, come si conviene a due sposini, di giorno al lavoro, e di sera a casa sul divano, e un paio di sere a settimana a letto a fare sesso, anche se era una parolona, io avevo capito che lei non godeva a scopare con mè, perché, lo infilavo, e venivo in trenta secondi, e quindi passavo delle mezz'ore a leccarle la fuga fino a farla venire, poi era il mio turno, le infilavo il cazzetto, pochi profondi colpi, le leccavo le tette, la baciavo e le sborravo dentro, senza che lei ne godesse.
Era imbarazzante, ma allo stesso tempo mi eccitava mentalmente, ma chiaramente, non si sarebbe potuto continuare così, tanto più, che io avevo sospeso i miei incontri con uomini, da circa due anni, e sentivo che mi stava ritornando la voglia, in maniera prepotente.
Il fatto che cambiò, la nostra vita avvenne, poco dopo il primo anno, io per un caso fortuito, incontrai a Milano poco fuori il mio ufficio, il mio primo amore, ero giovanissimo, e lui più grande di mè, di una ventina d'anni, e fù lui a rendermi donna, a sverginarmi, e ad abituarmi a travestirmi.
Fù un ritorno di fiammo, e appena lui mi propose di andare in motel, mi precipitai, e così, passai un pomeriggio pazzesco, dove soddisfai tutti i miei arretrati gay.
Mi scopò più volte, innondandomi con il suo sperma, non contenta lo volli bere, come ai vecchi tempi, e poi esausta, lo lasciai, promettendogli un'incontro per la settimana dopo en femme.
Finalmente avevo capito chi e cosa fossi, una volta a casa lo raccontai a mia moglie, che a sua volta ne fù entusiasta, e mi propose di invitarlo a cena a fine mese.
Così, al nostro incontro, lo proposi a lui, e mentre io, in reggicalze calze e tacchi, soccombevo sotto i colpi del suo cazzo, mi disse che avrebbe accettato a condizione, che io per tutta la serata fossi en femme, e che potesse scopare mia moglie in mia presenza, accettai.
Lo dissi a mia moglie, e anche lei accettò, a condizione che poi poteva assistere alla mia monta.
Arivò il fatidico sabato, e Carlo, il mio ex, arrivò, lo accolsi io alla porta, in tubino nero, tacco 10, reggicalze e calze, parrucca e ben truccata, mi baciò in bocca, lì davanti alla porta, incurante se qualcuno fosse passato o di mia moglie, e poi entrò, lo presentai a lei, e con gentilezza lui le porse dei fiori e poi la baciò.
Cenammo, e intanto mia moglie che era vestita da vera troia, camicetta di una misura più piccola, il seno le balzava fuori, senza reggiseno, spacco della mii senza mutande e tacco 12, e mentre lo serviva si srusciava contro le sue spalle, per poi al dolce, farsi saltare due bottoni e porgergli le sue meravigliose tette.
Carlo ci affondò il viso e iniziò a succhiarle i capezzoli, cosa che eccita mia moglie, per poi alzarsi e continuare a palparla tutta, fino a buttarla sul divano, e con foga le lacerò la camicetta e le strappò la gonna, in un attimo era nudo, i sui trenta centimetri svettavano, e finirono trà le gambe di mia moglie.
La pompava e lei urlava era almeno trè anni che non assaggiava un vero cazzo, e se lo stava gustando, io mi avvicinai, e mi sfilai il tubino rimanendo in reggicalze, e inizia a segarmi.
Ad un tratto le scaricò un litro di sperma caldo in figa facendola rantolare e poi si sfilò, lasciandola mezza svenuta, io mi inginocchiai e ripulii il suo cazzo, e poi la figa di lei, bevendo tutto lo sperma.
Dopo un'abbondante bevuta, e quattro chiacchiere, mia moglie, ci accompagnò in camera da letto, si sedette sulla poltroncina, e disse di cominciare che voleva godersi lo spettacolo.Io inizia con una pompa fantastica, per rinvigorire il suo cazzo, e una volta che fù duro, mi misi a pecora, per mostrare a lei in modo migliore la scena.
Carlo mi leccò un poco il buco pulsante ma già bagnatissimo, appoggiò la sua cappella, e la introdusse nel io culo, il quale si aprì, e la accolse, e poi spinse, due colpi secchi, lo sentii entrare e sentii le sue palle sbattere, chiusi gli occhi, e lo pregai di sbattermi, di sfondarmi, il mio cazzo era durissimo, e iniziò a perdere gocce di piacere.
Mia moglie si stava masturbando, i nostri occhi si incrociarono, lei mi chiese, godi amore?, si risposi tanto tesorino è stupendo, mia mi le dissi, lei si avvicinò, mi accarezzo, certo che ti amo troietta, e afferrò il mio cazzo.
Carlo mi pompava, ero al settimo cielo, mia moglie mi stava mungendo, e ad un tratto, lui mi venne dentro, sentii i suoi rantoli e poi i suoi getti di sperma, io iniziai a godere di culo, in una maniera mai successa, e poi guardai lei, vengo amore, e lei infilò la testa trà le mie gambe, lo prese in bocca e io sborrai.
Bevve tutto il mio sperma, e poi ricambiò ripulendomi il buco da quello che usciva.
Carlo passò la notte e larte della domenica da noi, alternandosi trà lei e mè.
E una volta soli, la abbraccia e le dissi, amore tu devi avere dei veri maschi, e le proposi di portare a casa chi volesse, e così cominciammo la nostra nuova vita coniugale, quasi tutti i miei amici sono finiti nel nostro letto, e molti si sono goduti anche il mio culetto.
Ora lei si è innamorata di un vero maschio che la soddisfa, e io sono diventata del tutto omosessuale, salto da un letto all'altro e da un cazzo all'altro, e lo ammetto a volte lo faccio per danaro, è divertente.
Una bella coppia direte voi, in un certo senso sì, ma comunque trà noi c'era passione, e una discreta intesa sessuale, anche se non ero particolarmente dotato, ne resistente.
Così, passò il primo anno di matrimonio, come si conviene a due sposini, di giorno al lavoro, e di sera a casa sul divano, e un paio di sere a settimana a letto a fare sesso, anche se era una parolona, io avevo capito che lei non godeva a scopare con mè, perché, lo infilavo, e venivo in trenta secondi, e quindi passavo delle mezz'ore a leccarle la fuga fino a farla venire, poi era il mio turno, le infilavo il cazzetto, pochi profondi colpi, le leccavo le tette, la baciavo e le sborravo dentro, senza che lei ne godesse.
Era imbarazzante, ma allo stesso tempo mi eccitava mentalmente, ma chiaramente, non si sarebbe potuto continuare così, tanto più, che io avevo sospeso i miei incontri con uomini, da circa due anni, e sentivo che mi stava ritornando la voglia, in maniera prepotente.
Il fatto che cambiò, la nostra vita avvenne, poco dopo il primo anno, io per un caso fortuito, incontrai a Milano poco fuori il mio ufficio, il mio primo amore, ero giovanissimo, e lui più grande di mè, di una ventina d'anni, e fù lui a rendermi donna, a sverginarmi, e ad abituarmi a travestirmi.
Fù un ritorno di fiammo, e appena lui mi propose di andare in motel, mi precipitai, e così, passai un pomeriggio pazzesco, dove soddisfai tutti i miei arretrati gay.
Mi scopò più volte, innondandomi con il suo sperma, non contenta lo volli bere, come ai vecchi tempi, e poi esausta, lo lasciai, promettendogli un'incontro per la settimana dopo en femme.
Finalmente avevo capito chi e cosa fossi, una volta a casa lo raccontai a mia moglie, che a sua volta ne fù entusiasta, e mi propose di invitarlo a cena a fine mese.
Così, al nostro incontro, lo proposi a lui, e mentre io, in reggicalze calze e tacchi, soccombevo sotto i colpi del suo cazzo, mi disse che avrebbe accettato a condizione, che io per tutta la serata fossi en femme, e che potesse scopare mia moglie in mia presenza, accettai.
Lo dissi a mia moglie, e anche lei accettò, a condizione che poi poteva assistere alla mia monta.
Arivò il fatidico sabato, e Carlo, il mio ex, arrivò, lo accolsi io alla porta, in tubino nero, tacco 10, reggicalze e calze, parrucca e ben truccata, mi baciò in bocca, lì davanti alla porta, incurante se qualcuno fosse passato o di mia moglie, e poi entrò, lo presentai a lei, e con gentilezza lui le porse dei fiori e poi la baciò.
Cenammo, e intanto mia moglie che era vestita da vera troia, camicetta di una misura più piccola, il seno le balzava fuori, senza reggiseno, spacco della mii senza mutande e tacco 12, e mentre lo serviva si srusciava contro le sue spalle, per poi al dolce, farsi saltare due bottoni e porgergli le sue meravigliose tette.
Carlo ci affondò il viso e iniziò a succhiarle i capezzoli, cosa che eccita mia moglie, per poi alzarsi e continuare a palparla tutta, fino a buttarla sul divano, e con foga le lacerò la camicetta e le strappò la gonna, in un attimo era nudo, i sui trenta centimetri svettavano, e finirono trà le gambe di mia moglie.
La pompava e lei urlava era almeno trè anni che non assaggiava un vero cazzo, e se lo stava gustando, io mi avvicinai, e mi sfilai il tubino rimanendo in reggicalze, e inizia a segarmi.
Ad un tratto le scaricò un litro di sperma caldo in figa facendola rantolare e poi si sfilò, lasciandola mezza svenuta, io mi inginocchiai e ripulii il suo cazzo, e poi la figa di lei, bevendo tutto lo sperma.
Dopo un'abbondante bevuta, e quattro chiacchiere, mia moglie, ci accompagnò in camera da letto, si sedette sulla poltroncina, e disse di cominciare che voleva godersi lo spettacolo.Io inizia con una pompa fantastica, per rinvigorire il suo cazzo, e una volta che fù duro, mi misi a pecora, per mostrare a lei in modo migliore la scena.
Carlo mi leccò un poco il buco pulsante ma già bagnatissimo, appoggiò la sua cappella, e la introdusse nel io culo, il quale si aprì, e la accolse, e poi spinse, due colpi secchi, lo sentii entrare e sentii le sue palle sbattere, chiusi gli occhi, e lo pregai di sbattermi, di sfondarmi, il mio cazzo era durissimo, e iniziò a perdere gocce di piacere.
Mia moglie si stava masturbando, i nostri occhi si incrociarono, lei mi chiese, godi amore?, si risposi tanto tesorino è stupendo, mia mi le dissi, lei si avvicinò, mi accarezzo, certo che ti amo troietta, e afferrò il mio cazzo.
Carlo mi pompava, ero al settimo cielo, mia moglie mi stava mungendo, e ad un tratto, lui mi venne dentro, sentii i suoi rantoli e poi i suoi getti di sperma, io iniziai a godere di culo, in una maniera mai successa, e poi guardai lei, vengo amore, e lei infilò la testa trà le mie gambe, lo prese in bocca e io sborrai.
Bevve tutto il mio sperma, e poi ricambiò ripulendomi il buco da quello che usciva.
Carlo passò la notte e larte della domenica da noi, alternandosi trà lei e mè.
E una volta soli, la abbraccia e le dissi, amore tu devi avere dei veri maschi, e le proposi di portare a casa chi volesse, e così cominciammo la nostra nuova vita coniugale, quasi tutti i miei amici sono finiti nel nostro letto, e molti si sono goduti anche il mio culetto.
Ora lei si è innamorata di un vero maschio che la soddisfa, e io sono diventata del tutto omosessuale, salto da un letto all'altro e da un cazzo all'altro, e lo ammetto a volte lo faccio per danaro, è divertente.
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