Evelina e gli ulteriori step parte 1
di
Vandal
genere
incesti
Evelina e i gli ulteriori step
Gli ultimi giorni erano stati molto intensi..
La sequenza di atti sessuali culminanti con l’orgia, il rapimento, le sevizie, la fuga. Tutto troppo intenso, tutto troppo. E poi, quell’attimo di imbarazzo degli infermieri che le si sono avvicinata confessandole “Ecco, c’è un problema e siamo imbarazzati sul come agire” aveva detto uno degli infermieri “Vede, le anguille non sono state un problema nel rimuoverle ma, c’è qualcosa he si è incastrato.. ecco” non riesci a trovare le parole giuste
Allora è intervenuta la sua collega e, senza mezzi termini le ha detto “C’è una sfera di metallo che si è incastrata così bene nella sua vagina che non riusciamo a toglierla”
Ad Evelina è quasi venuta voglia di ridere. E pensare che, tutta quella giostra di sesso era cominciata con un giocattolo erotico incastrato nella sua fica “Ha bisogno di un ginecologo. In pronto soccorso ne abbiamo uno bravo” aveva detto l’infermiere
“Non vi preoccupate: il mio fidanzato è un ginecologo”
Ma non c’era stato bisogno dell’intervento di Emilio per estrarre quella dannata sfera che il pervertito le aveva infilato dentro.
Una volta sola, si era prodigata ad estrarsela da sola. Ci aveva messo quasi quindici minuti e tutta la sua mano per riuscire a fare presa e levarsela da quella posizione scomoda “Mai più giocattoli erotici nella mia sacra vagina” aveva sentenziato.
Julia era rimasta estasiata a guardare Evelina che si ravanava la fica per estrarre il malefico oggetto.
“Ho bisogno di staccare” Evelina, nuda a pancia in su, braccia e gambe allargate
Julia che le lecca la passera, alza la testa e la fissa inarcando le sopracciglia “In che senso?
“Tutte, troppe emozioni in una botta sola mi hanno sballato il cervello” le carezza la testa “Non fraintendere, non ho detto che me la voglio prendere da te, o da Francesca, o da Emilio. Io adoro stare con voi”
“E allora, qual è il problema?”
“Non c’è problema. Solo che ho bisogno di calmarmi per un po’. Emilio sarà ad una conferenza di medici che si terra a Roma. Francesca gli va’ dietro”
“Io non ho impegni”
Lei sorride “Uno ce l’hai. Con me”
“Hai detto che volevi staccare la spina”
“Sì. Inizialmente volevo andare via da sola ma, credo che un po’ di compagnia mi farà più che bene”
“E dove vorresti andare?”
“In Oltrepo’, vicino ad un paesino chiamato Borgoratto Mormorolo. Quattro case, una chiesa, un paio di aziende agricole e una locanda gestita da una mia cugina. Ti piacerà. Lì vicino c’è una zona di acqua termale che è una bomba in fatto di relax”
“Siiii. Però, che nome strambo. Sembra un nome inventato, stile storiella per bambini”
“Quello che so è che, anticamente, erano due comuni distinti che poi, si sono uniti in un unico comune. Ti piacerà, poca gente, aria pulita, buon cibo”
Julia si lascia andare ad un rilassante aaaah . Con il calice di vino rosso tra le mani, seduta nella vasca scavata nella roccia annessa al piccolo agriturismo tra le colline pavesi. Acqua termale, calda al punto giusto, la vista che domina una vallata coperta di vigneti. Nell’acqua, completamente nuda, con Evelina accanto che si lascia andare ai piaceri di quella situazione “Avevi ragione, questo posto è una favola” sorride Julia
“Oh, vi siete messe comode” dice la donna dai capelli ricci che reca alle due un vassoio su cui sono poggiate salviette profumate. Julia pensa che somigli molto alla soubrette Carmen Russo, solo più magra di tette.
Una bella donna, sui quaranta, un bel fisico e degli incredibili occhi color lavanda. Veronica, padrona dell’agriturismo e cugina di Evelina “Spero tu non ti scandalizzi” dice Evelina alla cugina
“Ti sei dimenticata i bagni che facevamo nude da giovincelle nel fosso dietro casa nostra?”
“Come potrei dimenticarlo” ride Evelina
“Per qualsiasi cosa, chiedete pure” fa per andarsene ma, Julia, in maniera sfacciata chiede “Perché non ti unisci a noi?”
Veronica ha una titubanza “Veramente, avrei un po’ da fare. Ma, se volete, stasera mi libero presto. Un bagno di mezzanotte mi ci vuole” sorride
“Sfacciata” dice Evelina quando Veronica si è allontanata
“Può darsi” si avvicina a lei e comincia a baciarla “Che ne dici se facciamo qualcosa di interessante?” prende fiato, si immerge fino all’altezza della fica di Evelina, avvicina la sua faccia e comincia a praticare un bocca a bocca subacqueo
“Uh” fa Evelina
Non si accorge, in quel mentre che, Veronica è tornata indietro “Ah, dimenticavo, si pranzerà sulla veranda…” si blocca, vedendo la faccia estasiata della cugina e la sagoma immersa di Julia, in posizione inequivocabile “OH” ma rimane lì, fissa a guardare, mista imbarazzata, mista interessata
Evelina arrossisce ma non fa nulla per avvertire Julia e rimane lì, con la cugina che guarda e Julia che continua nella sua versione di ventimila leghe sotto i mari “Uh” fa Julia riemergendo “Che ne pensi?”
“Sublime” sposta lo sguardo di lato e chiede “Dicevi?”
Solo allora si accorge che Veronica è alle sue spalle e le sta osservando “Veronica.. Ciao?”
“Pranzo sulla veranda” risponde Veronica salutandole “Scusate il disturbo”
“Uh, cavolo” fa Julia “Secondo te, si è eccitata?”
Dopo la fine del pranzo, Julia ed Evelina decidono di fare due passi per il borgo collinare. Strade strette, case costruite in pietra, piccoli cortili abitati per lo più da gente anziana. Più giù, nella piazzetta, un bar tabaccheria dove alcuni avventori giocano a briscola e calano carichi insieme a qualche bestemmia.
Il paesino si gira in poco tempo. Negozi zero. Se si voleva trovare qualcosa, bisognava guidare mezzora e raggiungere CAsteggio, o Stradella per beneficiare la vista di un discount o di qualche altro negozio “Movimento piatto” commenta Julia
“Siamo in bassa stagione” dice Veronica “Qui si vede più gente in settembre, ottobre. Tempo di spremitura e di cacciagione”
“Però, abbiamo visto qualche curioso”
“Qualche. La maggior parte della gente tira verso VArzi, o Zavattarello, o Fortunago, o Montalto.. Qui, dovreste venire a giugno: abbiamo dei campi di lavanda meravigliosi. Non come quelli della Provenza ma, si difendono bene”
“Lavanda, adoro” batte le mani Julia
“Ho bisogno di una doccia” fa Evelina con tono esausto
“Ti seguo” dice Julia entusiasta.
Avvinghiate in doccia, le bocche premute le une contro le altre, Evelina che ha sollevato il corpo minuto di julia e la stringe alla parete e l’acqua che scroscia su di loro come un temporale di tarda primavera.
Non vista, nascosta dietro lo stipite, Veronica le guarda eccitata e si scopre a masturbarsi usando le dita. Vedere sua cugina e quella giovane ragazze nude a fare sesso, risveglia in lei qualcosa che credeva nascosto da molto tempo. Si ricorda dell’appuntamento con le due la sera stessa. Tutte nude nella vasca termale a fare chissà che. Forse nulla, forse qualcosa.
Si allontana quando le due escono dalla doccia sorridenti e felici.
La sera, Evelina e Julia sono nella vasca termale. Ridono, si stuzzicano, si baciano. Veronica arriva e saluta. Le ragazze salutano e Julia chiede “Non ti unisci a noi?”
“Sì, volentieri” comincia a spogliarsi con movimenti lenti e studiati. Manca la musica ma, nella testa di Julia scatta già =You can leave your hat on= di Joe Cocker, mitica colonna sonora entrata nell’immaginario collettivo, dal film =9 settimane e mezzo =. Ad Evelina non viene in mente nulla, solo qualcosa di sensuale con un sax in sottofondo.
Slaccia i bottoni lentamente, muove le spalle, un po’ il bacino. Si volta, fa scivolare la camicia rivelando spalle nude, niente reggiseno. Poi, continuando a muoversi sinuosa, si slaccia i pantaloni e li lascia scivolare a terra, rivelando due culottes bianche, ben modellate su un culo perfetto.
Evelina si sta eccitando osservando lo striptease della cugina e comincia a masturbarsi sott’acqua, subito imitata da Julia.
Veronica si gira, rivelando il suo fisico perfetto dal ventre piatto e due tette grosse come arance . Si passa le mani sulla pelle, si strizza le bocce, stuzzica i capezzoli. Si gira ancora, continuando ad ondeggiare il culo e comincia a sfilarsi le culottes. Rivela due chiappe sode degne di qualsiasi ventenne. Poi si gira e rivela la sua fica, con peluria ben curata e scura, perfettamente depilata.
Una sirena che entra in acqua e si va ad accomodare tra Evelina e Julia “Dio se sei fregna” esclama Julia sfiorandole i fianchi
“Non immaginavo che ti esibissi così in questo strip” commenta Evelina che ha ancora le dita nella sua fica
“Non immaginavo che fossi così lesbo” si avvicina alla cugina e la bacia con passione. La mano di Veronica cerca la fica della cugina sott’acqua. Abili mani entrano e scivolano in essa, cominciano a stuzzicarla. Da dietro, Julia, fa lo stesso con la sua. Evelina vorrebbe anche lei infilare le proprie dita in una fica e riesce a raggiungere quella di julia
“Fric, fric” ride Julia
Più tardi, nella camera da letto, tutte e tre nude, abbracciate, sorridenti e appagate “Dunque” fa Veronica “Da quanto và avanti questa storia?”
“Con Julia solo da una decina di giorni” risponde Evelina “Ma con Francesca ed Emilio, già da qualche mese”
“E come è successo?”
“Un giocattolo erotico” ammette Evelina “L’assistente di Emilio, il mio ginecologo, ha usato parte di un giocattolo erotico simile al mio per riattivarlo ed estrarmelo. Nel farlo, ha dovuto muoversi come se mi stesse scopando. Beh, in realtà, mi ha scopato. E, da lì, ho scoperto questo mio lato nascosto. Ma ho debole anche con il dottore quindi…”
“E con Julia?”
“Mi ha conosciuto ad un’orgia” risponde Julia “Beh, anche se, quando mi ha incontrato per la prima volta, eravamo in bagno e.. Le hai detto la faccenda dei 12 step?”
“No”
“Quali 12 step?”
“Ecco, c’è questa specie di concorso, di questo sito che invita ai 12 step. Ci sono diversi argomenti dell’erotismo e, se ne porti a compimento almeno 12, diventi una specie di Regina dell’Eros e guadagni dei benefici”
“Che genere di benefici?” chiede Veronica
“Non lo sappiamo” risponde Evelina
“Ancora non si sono fatti sentire” ammette Julia “Anche perché.. Anche perché, si è andati oltre dei normali 12 step”
“Quanti sarebbero questo generi?” chiede Veronica
“Diciannove” risponde Julia
“E quanti ve ne mancano?”
“Tre”
“Posso sapere quali?”
“Tradimenti, dominazione, poesie” risponde Evelina
“Beh, sul tradimento magari.. Io posso essere un tradimento?”
“No, tu sei nella categoria incesti” risponde Evelina “Volendo anche voyeur”
“Ah, quindi”
“Quindi, mi sa che non ce la facciamo” mette il broncio Julia
“Beh, non si può mai sapere” sorride Veronica “Siete arrivate fino a qui”
=FINE PRIMA PARTE=
Gli ultimi giorni erano stati molto intensi..
La sequenza di atti sessuali culminanti con l’orgia, il rapimento, le sevizie, la fuga. Tutto troppo intenso, tutto troppo. E poi, quell’attimo di imbarazzo degli infermieri che le si sono avvicinata confessandole “Ecco, c’è un problema e siamo imbarazzati sul come agire” aveva detto uno degli infermieri “Vede, le anguille non sono state un problema nel rimuoverle ma, c’è qualcosa he si è incastrato.. ecco” non riesci a trovare le parole giuste
Allora è intervenuta la sua collega e, senza mezzi termini le ha detto “C’è una sfera di metallo che si è incastrata così bene nella sua vagina che non riusciamo a toglierla”
Ad Evelina è quasi venuta voglia di ridere. E pensare che, tutta quella giostra di sesso era cominciata con un giocattolo erotico incastrato nella sua fica “Ha bisogno di un ginecologo. In pronto soccorso ne abbiamo uno bravo” aveva detto l’infermiere
“Non vi preoccupate: il mio fidanzato è un ginecologo”
Ma non c’era stato bisogno dell’intervento di Emilio per estrarre quella dannata sfera che il pervertito le aveva infilato dentro.
Una volta sola, si era prodigata ad estrarsela da sola. Ci aveva messo quasi quindici minuti e tutta la sua mano per riuscire a fare presa e levarsela da quella posizione scomoda “Mai più giocattoli erotici nella mia sacra vagina” aveva sentenziato.
Julia era rimasta estasiata a guardare Evelina che si ravanava la fica per estrarre il malefico oggetto.
“Ho bisogno di staccare” Evelina, nuda a pancia in su, braccia e gambe allargate
Julia che le lecca la passera, alza la testa e la fissa inarcando le sopracciglia “In che senso?
“Tutte, troppe emozioni in una botta sola mi hanno sballato il cervello” le carezza la testa “Non fraintendere, non ho detto che me la voglio prendere da te, o da Francesca, o da Emilio. Io adoro stare con voi”
“E allora, qual è il problema?”
“Non c’è problema. Solo che ho bisogno di calmarmi per un po’. Emilio sarà ad una conferenza di medici che si terra a Roma. Francesca gli va’ dietro”
“Io non ho impegni”
Lei sorride “Uno ce l’hai. Con me”
“Hai detto che volevi staccare la spina”
“Sì. Inizialmente volevo andare via da sola ma, credo che un po’ di compagnia mi farà più che bene”
“E dove vorresti andare?”
“In Oltrepo’, vicino ad un paesino chiamato Borgoratto Mormorolo. Quattro case, una chiesa, un paio di aziende agricole e una locanda gestita da una mia cugina. Ti piacerà. Lì vicino c’è una zona di acqua termale che è una bomba in fatto di relax”
“Siiii. Però, che nome strambo. Sembra un nome inventato, stile storiella per bambini”
“Quello che so è che, anticamente, erano due comuni distinti che poi, si sono uniti in un unico comune. Ti piacerà, poca gente, aria pulita, buon cibo”
Julia si lascia andare ad un rilassante aaaah . Con il calice di vino rosso tra le mani, seduta nella vasca scavata nella roccia annessa al piccolo agriturismo tra le colline pavesi. Acqua termale, calda al punto giusto, la vista che domina una vallata coperta di vigneti. Nell’acqua, completamente nuda, con Evelina accanto che si lascia andare ai piaceri di quella situazione “Avevi ragione, questo posto è una favola” sorride Julia
“Oh, vi siete messe comode” dice la donna dai capelli ricci che reca alle due un vassoio su cui sono poggiate salviette profumate. Julia pensa che somigli molto alla soubrette Carmen Russo, solo più magra di tette.
Una bella donna, sui quaranta, un bel fisico e degli incredibili occhi color lavanda. Veronica, padrona dell’agriturismo e cugina di Evelina “Spero tu non ti scandalizzi” dice Evelina alla cugina
“Ti sei dimenticata i bagni che facevamo nude da giovincelle nel fosso dietro casa nostra?”
“Come potrei dimenticarlo” ride Evelina
“Per qualsiasi cosa, chiedete pure” fa per andarsene ma, Julia, in maniera sfacciata chiede “Perché non ti unisci a noi?”
Veronica ha una titubanza “Veramente, avrei un po’ da fare. Ma, se volete, stasera mi libero presto. Un bagno di mezzanotte mi ci vuole” sorride
“Sfacciata” dice Evelina quando Veronica si è allontanata
“Può darsi” si avvicina a lei e comincia a baciarla “Che ne dici se facciamo qualcosa di interessante?” prende fiato, si immerge fino all’altezza della fica di Evelina, avvicina la sua faccia e comincia a praticare un bocca a bocca subacqueo
“Uh” fa Evelina
Non si accorge, in quel mentre che, Veronica è tornata indietro “Ah, dimenticavo, si pranzerà sulla veranda…” si blocca, vedendo la faccia estasiata della cugina e la sagoma immersa di Julia, in posizione inequivocabile “OH” ma rimane lì, fissa a guardare, mista imbarazzata, mista interessata
Evelina arrossisce ma non fa nulla per avvertire Julia e rimane lì, con la cugina che guarda e Julia che continua nella sua versione di ventimila leghe sotto i mari “Uh” fa Julia riemergendo “Che ne pensi?”
“Sublime” sposta lo sguardo di lato e chiede “Dicevi?”
Solo allora si accorge che Veronica è alle sue spalle e le sta osservando “Veronica.. Ciao?”
“Pranzo sulla veranda” risponde Veronica salutandole “Scusate il disturbo”
“Uh, cavolo” fa Julia “Secondo te, si è eccitata?”
Dopo la fine del pranzo, Julia ed Evelina decidono di fare due passi per il borgo collinare. Strade strette, case costruite in pietra, piccoli cortili abitati per lo più da gente anziana. Più giù, nella piazzetta, un bar tabaccheria dove alcuni avventori giocano a briscola e calano carichi insieme a qualche bestemmia.
Il paesino si gira in poco tempo. Negozi zero. Se si voleva trovare qualcosa, bisognava guidare mezzora e raggiungere CAsteggio, o Stradella per beneficiare la vista di un discount o di qualche altro negozio “Movimento piatto” commenta Julia
“Siamo in bassa stagione” dice Veronica “Qui si vede più gente in settembre, ottobre. Tempo di spremitura e di cacciagione”
“Però, abbiamo visto qualche curioso”
“Qualche. La maggior parte della gente tira verso VArzi, o Zavattarello, o Fortunago, o Montalto.. Qui, dovreste venire a giugno: abbiamo dei campi di lavanda meravigliosi. Non come quelli della Provenza ma, si difendono bene”
“Lavanda, adoro” batte le mani Julia
“Ho bisogno di una doccia” fa Evelina con tono esausto
“Ti seguo” dice Julia entusiasta.
Avvinghiate in doccia, le bocche premute le une contro le altre, Evelina che ha sollevato il corpo minuto di julia e la stringe alla parete e l’acqua che scroscia su di loro come un temporale di tarda primavera.
Non vista, nascosta dietro lo stipite, Veronica le guarda eccitata e si scopre a masturbarsi usando le dita. Vedere sua cugina e quella giovane ragazze nude a fare sesso, risveglia in lei qualcosa che credeva nascosto da molto tempo. Si ricorda dell’appuntamento con le due la sera stessa. Tutte nude nella vasca termale a fare chissà che. Forse nulla, forse qualcosa.
Si allontana quando le due escono dalla doccia sorridenti e felici.
La sera, Evelina e Julia sono nella vasca termale. Ridono, si stuzzicano, si baciano. Veronica arriva e saluta. Le ragazze salutano e Julia chiede “Non ti unisci a noi?”
“Sì, volentieri” comincia a spogliarsi con movimenti lenti e studiati. Manca la musica ma, nella testa di Julia scatta già =You can leave your hat on= di Joe Cocker, mitica colonna sonora entrata nell’immaginario collettivo, dal film =9 settimane e mezzo =. Ad Evelina non viene in mente nulla, solo qualcosa di sensuale con un sax in sottofondo.
Slaccia i bottoni lentamente, muove le spalle, un po’ il bacino. Si volta, fa scivolare la camicia rivelando spalle nude, niente reggiseno. Poi, continuando a muoversi sinuosa, si slaccia i pantaloni e li lascia scivolare a terra, rivelando due culottes bianche, ben modellate su un culo perfetto.
Evelina si sta eccitando osservando lo striptease della cugina e comincia a masturbarsi sott’acqua, subito imitata da Julia.
Veronica si gira, rivelando il suo fisico perfetto dal ventre piatto e due tette grosse come arance . Si passa le mani sulla pelle, si strizza le bocce, stuzzica i capezzoli. Si gira ancora, continuando ad ondeggiare il culo e comincia a sfilarsi le culottes. Rivela due chiappe sode degne di qualsiasi ventenne. Poi si gira e rivela la sua fica, con peluria ben curata e scura, perfettamente depilata.
Una sirena che entra in acqua e si va ad accomodare tra Evelina e Julia “Dio se sei fregna” esclama Julia sfiorandole i fianchi
“Non immaginavo che ti esibissi così in questo strip” commenta Evelina che ha ancora le dita nella sua fica
“Non immaginavo che fossi così lesbo” si avvicina alla cugina e la bacia con passione. La mano di Veronica cerca la fica della cugina sott’acqua. Abili mani entrano e scivolano in essa, cominciano a stuzzicarla. Da dietro, Julia, fa lo stesso con la sua. Evelina vorrebbe anche lei infilare le proprie dita in una fica e riesce a raggiungere quella di julia
“Fric, fric” ride Julia
Più tardi, nella camera da letto, tutte e tre nude, abbracciate, sorridenti e appagate “Dunque” fa Veronica “Da quanto và avanti questa storia?”
“Con Julia solo da una decina di giorni” risponde Evelina “Ma con Francesca ed Emilio, già da qualche mese”
“E come è successo?”
“Un giocattolo erotico” ammette Evelina “L’assistente di Emilio, il mio ginecologo, ha usato parte di un giocattolo erotico simile al mio per riattivarlo ed estrarmelo. Nel farlo, ha dovuto muoversi come se mi stesse scopando. Beh, in realtà, mi ha scopato. E, da lì, ho scoperto questo mio lato nascosto. Ma ho debole anche con il dottore quindi…”
“E con Julia?”
“Mi ha conosciuto ad un’orgia” risponde Julia “Beh, anche se, quando mi ha incontrato per la prima volta, eravamo in bagno e.. Le hai detto la faccenda dei 12 step?”
“No”
“Quali 12 step?”
“Ecco, c’è questa specie di concorso, di questo sito che invita ai 12 step. Ci sono diversi argomenti dell’erotismo e, se ne porti a compimento almeno 12, diventi una specie di Regina dell’Eros e guadagni dei benefici”
“Che genere di benefici?” chiede Veronica
“Non lo sappiamo” risponde Evelina
“Ancora non si sono fatti sentire” ammette Julia “Anche perché.. Anche perché, si è andati oltre dei normali 12 step”
“Quanti sarebbero questo generi?” chiede Veronica
“Diciannove” risponde Julia
“E quanti ve ne mancano?”
“Tre”
“Posso sapere quali?”
“Tradimenti, dominazione, poesie” risponde Evelina
“Beh, sul tradimento magari.. Io posso essere un tradimento?”
“No, tu sei nella categoria incesti” risponde Evelina “Volendo anche voyeur”
“Ah, quindi”
“Quindi, mi sa che non ce la facciamo” mette il broncio Julia
“Beh, non si può mai sapere” sorride Veronica “Siete arrivate fino a qui”
=FINE PRIMA PARTE=
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Evelina e l'impegno dei 12 step parte 2racconto sucessivo
Evelina e gli ulteriori step - Parte 2
Commenti dei lettori al racconto erotico