Evelina e l'impegno dei 12 step parte 2
di
Vandal
genere
pulp
Evelina e i 12 step parte 2
Alla fine, il locale di scambisti è stato teatro di una colossale orgia. Evelina ci si è trovata in mezzo senza che potesse fare qualcosa. Dopo la gratificante esperienza del pissing con Julia, una massa di uomini e donne nudi, l’hanno presa e assorbita.
Evelina si è trovata a succhiare cazzi, a prenderlo nel culo, ad essere scopata, a fare ingoi.
Nella massa, Emilio, Valeria e Francesca, sono spariti nella folla.
E’ quasi l’alba quando una spossata Evelina emerge dalla massa di carne umana e si trascina fino ad una sdraio, dove si lascia cadere e, alla fine, si addormenta.
Step 10 completato
Evelina si risveglia nella brezza delle prime luci dell’alba. Apre gli occhi, si guarda intorno. Due corpi nudi femminili sono sdraiati a poca distanza. Non li riconosce ma apprezza le loro forme morbide.
Si alza, con un brivido. Deve ritrovare gli altri tre. Chissà come sono conciati.
Dentro sembra una strage. Decine di corpi nudi ammassati gli uni sugli altri. “Sembra un girone infernale” la voce di Adelmo il feticista. Lui è vestito e contempla quella massa di carne “Non è magnifico?”
Evelina è dolorante, piena di lividi e i suoi orifizi minacciano impacchi di ghiaccio per qualche ora.
Individua Francesca, sdraiata a gambe e braccia aperte con Valeria a faccia in giù tra le sue gambe. Di Emilio nessuna traccia
“Ciao” Evelina ha sussulto. Ma si rilassa subito quando si ritrova davanti Julia, la ragazza del pissing. Indossa ancora i suoi vestiti: short e camicetta bianca sbottonata che mostra le sue bianche carni e suoi piccoli seni “Bella festa, non trovi?”
“Tutto questo sesso mi ha buttata in tilt” si volta verso la ragazza “E mi ha fatto scoprire cose che non avrei mai immaginato” si sporge verso la ragazza e la bacia con trasporto
Julia non si oppone, ricambia e accompagna il gesto, usando la sua lingua, abbandonandosi a quelle labbra e lingua “Un bacio solo?”
“Penso che avremo altre occasioni. Ti ricordi ancora il mio indirizzo, no?”
Saffico. Step 11 finito
E ora “Eccoti qui” Emilio ha una faccia frullata e borse sotto gli occhi che sembrano valige. Dietro di lui, caracollano Valeria e Francesca “Ma che ficata” esclama Francesca
“Credo sia meglio ripiegare” annuisce Evelina “Sono abbastanza frolla”
“Quanti cazzi hai preso?”
“Ho perso il conto a dieci” risponde Evelina “Sembrava di vivere in un colossale hentai”
“Hentai. Adoro gli hentai” ride Valeria
“La tua amica?” chiede Francesca indicando Julia che si allontana
“Grazie anche a lei, sono arrivata ad 11 step”
“Uh, fantastico. Allora cerchiamo il 12esimo step” esulta Francesca
“Sai, ci ho pensato un po’ ma, il dodicesimo step credo di averlo fatto da un po’ ” replica Evelina “Almeno, per me è stata una situazione a dir poco paradossale anche se mi ha portato a conoscere voi”
“A cosa ti riferisci?”
“Beh, la situazione del giocattolo incastrato nella mia passera. L’imbarazzo, la situazione. Poi, uno si mette pure a ridere”
“Ma non hai riso quando ti ho aiutata a disincastrarti” dice Francesca
“Assolutamente” ride Evelina
“Beh, allora siamo a posto” ride Valeria “Evelina, sei la nuova regina di ER”
“E adesso che si fa?”
“Boh.. Immagino che gli spioni si faranno sentire quanto prima” risponde Francesca “Non vedo l’ora di tornare a casa e farmi una doccia”
Anche Evelina non vede l’ora di tornare a casa e farsi una doccia. Salita sul taxi per ultima, si rilassa sul sedile del passeggero, dopo aver dato il suo indirizzo al taxista.
Chiude gli occhi e ripensa a tutti gli avvenimenti in cui è rimasta coinvolta, alla gente che ha conosciuto, al sesso che ha perpetrato e al galeotto fu quel giocattolo erotico. E ai 12 step. Finalmente aveva raggiunto il quorum. Chissà che cosa riceverò in cambio?
Le gira un po’ la testa. Ma le sembra il minimo dopo tutto lo sbatti causata dall’orgia. Il taxi si ferma, lei apre gli occhi trovandosi di fronte i cancelli di una villa che non ha mai visto. “Siamo arrivati, Evelina” una voce famigliare. Poi una puntura sul collo e la sua vista si annebbia…
Si risveglia con un gran mal di testa. Le braccia sono immobilizzate dietro la schiena da una corda di seta. Il corpo è fasciato da cinghie di cuoio che le strizzano le tette e il culo. Un bondage fuori dalle righe se non fosse per Adelmo, in piedi davanti a lei che si tocca i baffi e se li strappa. “Ma cosa?”
“Ben svegliata, mia musa dai bellissimi piedi” sorride Adelmo togliendosi anche i suoi capelli grigi e levandosi le sopracciglia. Sotto, un viso truccato si cela il viso di un uomo sui 45 anni, dai tratti femminei. Ora, a petto nudo, con un paio di tette misura due. Si siede sullo sgabello e la contempla estasiato
“Sei un trans?”
“Mi piace travestirmi da vecchio porco ogni tanto. Sai, una volta ero un attore, sir Adelmo Fornacchi, in arte Delmo Green. Mi piacciono molto i piedi e i tuoi, cara Evelina, sono speciali”
“Lasciami andare, per favore…”
“Oh no, non funziona così” ride . Afferra da terra un oggetto sferico e glielo infila nella fica. L’oggetto comincia a vibrare, mandando in tilt la mente di Evelina. Una scossa che la percuote e la eccita in contemporanea “Un po’ di dolore non ti farà male, Evelina”
“Ti prego, lasciami andare” mormora Evelina . MA che razza di situazione. Dove sono gli altri? La verranno a cercare?
Evelina cerca di non lasciarsi andare. Incomincia a farsi un sacco di film in testa, passando anche per il pentirsi di aver partecipato a quell’orgia. Questo è uno squilibrato ed è meglio assecondare le sue richieste. “Sai che, queste cinghie, esaltano di più le tue forme?” fa estasiato “E i tuoi piedi…”
“Ehi, pervertito!” urla una voce famigliare
Adelmo si volta di scatto e si prende sul muso una tanica di plastica che lo fa caracollare all’indietro. La tanica lo colpisce ancora e lui inciampa e cade all’indietro finendo contro della cassette accatastate. La salvatrice di evelina accorre in aiuto dell’amica e armeggia con le corde che le legano i polsi “Oh, mio Dio. Fortuna che ti ho seguita”
“Julia” le viene voglia di baciarla lì sul posto
“Ho visto che salivi sul taxi e ho notato il profilo del vecchio feticista. Ho capito che non avevi realizzato il pericolo e ti sono corsa dietro con lo scooter”
“Brutta puttanella guastafeste” Adelmo si rialza in piedi, gli occhi iniettati di sangue, un bastone in mano
“Via” fa Julia.
E corrono fuori dal fienile, inseguiti dal furioso Adelmo. Si ritrovano a correre per un prato, verso una villa dai muri scrostati. Passano su un pontile che costeggia una grossa vasca piena d’acqua e di pesci simili a serpi.
Una mano agguanta Julia da dietro e la strattona indietro. Evelina si blocca, in tempo per vedere Julia e Adelmo che lottano come furia. La ragazza si sa difendere. Evelina si guarda intorno in cerca di qualcosa da usare come arma. Trova un vaso di terracotta e si avventa su Adelmo.
Ma Julia, con una piroetta, ha tirato una ginocchiata al basso ventre di Adelmo. Evelina, giusto per avere voce in capitolo, non spreca il vaso e lo tira in faccia ad Adelmo
“Corri” incita Julia
Ma, Evelina, nella foga della fuga, inciampa e cade verso l’acqua tumultuosa con quei pesci simili a serpenti. Slash. Corpi viscidi che le nuotano attorno e la strusciano. Nuda com’è, la sensazione viscida la terrorizza. Julia grida. Lei riemerge e vede la mano della ragazza che si protende verso di lei.. L’afferra, si sposta cercando di vincere il ribrezzo con il contatto con quei pesci. E’ quasi in salvo e Adelmo, maledetto, spinge Julia da dietro facendola cadere anche lei nella vasca “Ah!” fa Julia abbracciandosi ad Evelina “Me ne è entrata una tra le chiappe”
“Io credo di avercene una nella fica” boccheggia Evelina
“Brutte puttane, venite qui” urla Adelmo
Poi, le due spariscono sotto l’acqua, nuotano sotto la superficie in compagnia dei pesci sinuosi
Raggiungono la fine della vasca quasi senza fiato. Evelina si issa sopra il bordo trascinandosi dietro Julia. Voci concitate, qualcuno che grida fermo. Poi qualcun altro che cice “Sono là”
“Julia” sussurra. Poi, il buio
Gli step sono aumentati. Chissà cosa mi comporta questa cosa? Un pensiero fluido e galleggiante. Step 13: il feticista è un travestito Step 14 : l’ha legata come in un bondage Step 15: mi ha messo una pallina elettrica nella fica per farmi provare dolore. Masochismo, anche se indotto. Step 16: uno di quei pesci serpentiformi le se è infilata nella fica e.. spero si sia strozzata con la pallina masochistica
“E’ sveglia” una voce ovattata. Il volto sorridente di un uomo, affascinante, dai capelli scuri “Signorina, si sente meglio?”
“Julia.. Dov’è?”
“La ragazza che lei ha tirato fuori dalla vasca delle anguille. Sta bene”
“Anguille. Ecco cos’erano” si tocca la zona vaginale Il vecchio porco?”
“E’ in custodia, non vi farà più del male”
Evelina realizza che si trova su un’autoambulanza “Chi vi ha avvertito?”
“La sua amica Julia. E’ lei che ha chiamato la polizia. Ci ha detto del sequestro”
“Benedetta ragazza”
“Mi concede qualche domanda, sa per il verbale”
“Un’intervista” sorride Evelina
“Se vuole metterla così” sorride il poliziotto
Step 17: interviste
“Faccia pure”
“Mi dica, in che modo è venuta a contatto con il suo aggressore?”
“Ad una festa” Evelina gli da l’indirizzo del luogo dove ha trascorso la notte “Una di quelle feste dove poi ci si abbandona a… sesso di gruppo”
“Capito. E, l’uomo..”
“Adelmo”
“Adelmo, in che modo l’ha adescata?”
“E’ un feticista. Si è avvicinato a me ammirando i miei piedi. Poi, ha preso un taxi e io non me ne sono accorta, troppo stanca per farlo”
“Ma la sua amica Julia come lo ha notato?”
“Lo ha riconosciuto e ha capito che c’era qualcosa che non andava. Come le ho detto, io ero troppo cotta per accorgermi di qualcosa”
“Quindi, cosa è accaduto dopo?”
“Mi ha drogata e mi sono risvegliata nuda, legata con delle cinghie e con lui che si toglieva il trucco e rivelava di non essere un vecchio”
“poi è arrivata la signorina Julia e l’ha liberata”
“Sì, siamo corse fuori e siamo cadute nella vasca delle anguille” rabbrividisce “Br, mi sembra di avercele ancora addosso”
“Bene, grazie signora ..Evelina” chiude il taccuino “Se avrò bisogno di parlare con lei, la contatterò” saluta e se ne va
“Ehi” fa Julia comparendo da dietro il portellone “Ti ha mollata finalmente”
“Oh, grazie a Dio” si avventa su di lei, la bacia con trasporto “Mi accompagni a casa, per favore?”
Alla fine, il locale di scambisti è stato teatro di una colossale orgia. Evelina ci si è trovata in mezzo senza che potesse fare qualcosa. Dopo la gratificante esperienza del pissing con Julia, una massa di uomini e donne nudi, l’hanno presa e assorbita.
Evelina si è trovata a succhiare cazzi, a prenderlo nel culo, ad essere scopata, a fare ingoi.
Nella massa, Emilio, Valeria e Francesca, sono spariti nella folla.
E’ quasi l’alba quando una spossata Evelina emerge dalla massa di carne umana e si trascina fino ad una sdraio, dove si lascia cadere e, alla fine, si addormenta.
Step 10 completato
Evelina si risveglia nella brezza delle prime luci dell’alba. Apre gli occhi, si guarda intorno. Due corpi nudi femminili sono sdraiati a poca distanza. Non li riconosce ma apprezza le loro forme morbide.
Si alza, con un brivido. Deve ritrovare gli altri tre. Chissà come sono conciati.
Dentro sembra una strage. Decine di corpi nudi ammassati gli uni sugli altri. “Sembra un girone infernale” la voce di Adelmo il feticista. Lui è vestito e contempla quella massa di carne “Non è magnifico?”
Evelina è dolorante, piena di lividi e i suoi orifizi minacciano impacchi di ghiaccio per qualche ora.
Individua Francesca, sdraiata a gambe e braccia aperte con Valeria a faccia in giù tra le sue gambe. Di Emilio nessuna traccia
“Ciao” Evelina ha sussulto. Ma si rilassa subito quando si ritrova davanti Julia, la ragazza del pissing. Indossa ancora i suoi vestiti: short e camicetta bianca sbottonata che mostra le sue bianche carni e suoi piccoli seni “Bella festa, non trovi?”
“Tutto questo sesso mi ha buttata in tilt” si volta verso la ragazza “E mi ha fatto scoprire cose che non avrei mai immaginato” si sporge verso la ragazza e la bacia con trasporto
Julia non si oppone, ricambia e accompagna il gesto, usando la sua lingua, abbandonandosi a quelle labbra e lingua “Un bacio solo?”
“Penso che avremo altre occasioni. Ti ricordi ancora il mio indirizzo, no?”
Saffico. Step 11 finito
E ora “Eccoti qui” Emilio ha una faccia frullata e borse sotto gli occhi che sembrano valige. Dietro di lui, caracollano Valeria e Francesca “Ma che ficata” esclama Francesca
“Credo sia meglio ripiegare” annuisce Evelina “Sono abbastanza frolla”
“Quanti cazzi hai preso?”
“Ho perso il conto a dieci” risponde Evelina “Sembrava di vivere in un colossale hentai”
“Hentai. Adoro gli hentai” ride Valeria
“La tua amica?” chiede Francesca indicando Julia che si allontana
“Grazie anche a lei, sono arrivata ad 11 step”
“Uh, fantastico. Allora cerchiamo il 12esimo step” esulta Francesca
“Sai, ci ho pensato un po’ ma, il dodicesimo step credo di averlo fatto da un po’ ” replica Evelina “Almeno, per me è stata una situazione a dir poco paradossale anche se mi ha portato a conoscere voi”
“A cosa ti riferisci?”
“Beh, la situazione del giocattolo incastrato nella mia passera. L’imbarazzo, la situazione. Poi, uno si mette pure a ridere”
“Ma non hai riso quando ti ho aiutata a disincastrarti” dice Francesca
“Assolutamente” ride Evelina
“Beh, allora siamo a posto” ride Valeria “Evelina, sei la nuova regina di ER”
“E adesso che si fa?”
“Boh.. Immagino che gli spioni si faranno sentire quanto prima” risponde Francesca “Non vedo l’ora di tornare a casa e farmi una doccia”
Anche Evelina non vede l’ora di tornare a casa e farsi una doccia. Salita sul taxi per ultima, si rilassa sul sedile del passeggero, dopo aver dato il suo indirizzo al taxista.
Chiude gli occhi e ripensa a tutti gli avvenimenti in cui è rimasta coinvolta, alla gente che ha conosciuto, al sesso che ha perpetrato e al galeotto fu quel giocattolo erotico. E ai 12 step. Finalmente aveva raggiunto il quorum. Chissà che cosa riceverò in cambio?
Le gira un po’ la testa. Ma le sembra il minimo dopo tutto lo sbatti causata dall’orgia. Il taxi si ferma, lei apre gli occhi trovandosi di fronte i cancelli di una villa che non ha mai visto. “Siamo arrivati, Evelina” una voce famigliare. Poi una puntura sul collo e la sua vista si annebbia…
Si risveglia con un gran mal di testa. Le braccia sono immobilizzate dietro la schiena da una corda di seta. Il corpo è fasciato da cinghie di cuoio che le strizzano le tette e il culo. Un bondage fuori dalle righe se non fosse per Adelmo, in piedi davanti a lei che si tocca i baffi e se li strappa. “Ma cosa?”
“Ben svegliata, mia musa dai bellissimi piedi” sorride Adelmo togliendosi anche i suoi capelli grigi e levandosi le sopracciglia. Sotto, un viso truccato si cela il viso di un uomo sui 45 anni, dai tratti femminei. Ora, a petto nudo, con un paio di tette misura due. Si siede sullo sgabello e la contempla estasiato
“Sei un trans?”
“Mi piace travestirmi da vecchio porco ogni tanto. Sai, una volta ero un attore, sir Adelmo Fornacchi, in arte Delmo Green. Mi piacciono molto i piedi e i tuoi, cara Evelina, sono speciali”
“Lasciami andare, per favore…”
“Oh no, non funziona così” ride . Afferra da terra un oggetto sferico e glielo infila nella fica. L’oggetto comincia a vibrare, mandando in tilt la mente di Evelina. Una scossa che la percuote e la eccita in contemporanea “Un po’ di dolore non ti farà male, Evelina”
“Ti prego, lasciami andare” mormora Evelina . MA che razza di situazione. Dove sono gli altri? La verranno a cercare?
Evelina cerca di non lasciarsi andare. Incomincia a farsi un sacco di film in testa, passando anche per il pentirsi di aver partecipato a quell’orgia. Questo è uno squilibrato ed è meglio assecondare le sue richieste. “Sai che, queste cinghie, esaltano di più le tue forme?” fa estasiato “E i tuoi piedi…”
“Ehi, pervertito!” urla una voce famigliare
Adelmo si volta di scatto e si prende sul muso una tanica di plastica che lo fa caracollare all’indietro. La tanica lo colpisce ancora e lui inciampa e cade all’indietro finendo contro della cassette accatastate. La salvatrice di evelina accorre in aiuto dell’amica e armeggia con le corde che le legano i polsi “Oh, mio Dio. Fortuna che ti ho seguita”
“Julia” le viene voglia di baciarla lì sul posto
“Ho visto che salivi sul taxi e ho notato il profilo del vecchio feticista. Ho capito che non avevi realizzato il pericolo e ti sono corsa dietro con lo scooter”
“Brutta puttanella guastafeste” Adelmo si rialza in piedi, gli occhi iniettati di sangue, un bastone in mano
“Via” fa Julia.
E corrono fuori dal fienile, inseguiti dal furioso Adelmo. Si ritrovano a correre per un prato, verso una villa dai muri scrostati. Passano su un pontile che costeggia una grossa vasca piena d’acqua e di pesci simili a serpi.
Una mano agguanta Julia da dietro e la strattona indietro. Evelina si blocca, in tempo per vedere Julia e Adelmo che lottano come furia. La ragazza si sa difendere. Evelina si guarda intorno in cerca di qualcosa da usare come arma. Trova un vaso di terracotta e si avventa su Adelmo.
Ma Julia, con una piroetta, ha tirato una ginocchiata al basso ventre di Adelmo. Evelina, giusto per avere voce in capitolo, non spreca il vaso e lo tira in faccia ad Adelmo
“Corri” incita Julia
Ma, Evelina, nella foga della fuga, inciampa e cade verso l’acqua tumultuosa con quei pesci simili a serpenti. Slash. Corpi viscidi che le nuotano attorno e la strusciano. Nuda com’è, la sensazione viscida la terrorizza. Julia grida. Lei riemerge e vede la mano della ragazza che si protende verso di lei.. L’afferra, si sposta cercando di vincere il ribrezzo con il contatto con quei pesci. E’ quasi in salvo e Adelmo, maledetto, spinge Julia da dietro facendola cadere anche lei nella vasca “Ah!” fa Julia abbracciandosi ad Evelina “Me ne è entrata una tra le chiappe”
“Io credo di avercene una nella fica” boccheggia Evelina
“Brutte puttane, venite qui” urla Adelmo
Poi, le due spariscono sotto l’acqua, nuotano sotto la superficie in compagnia dei pesci sinuosi
Raggiungono la fine della vasca quasi senza fiato. Evelina si issa sopra il bordo trascinandosi dietro Julia. Voci concitate, qualcuno che grida fermo. Poi qualcun altro che cice “Sono là”
“Julia” sussurra. Poi, il buio
Gli step sono aumentati. Chissà cosa mi comporta questa cosa? Un pensiero fluido e galleggiante. Step 13: il feticista è un travestito Step 14 : l’ha legata come in un bondage Step 15: mi ha messo una pallina elettrica nella fica per farmi provare dolore. Masochismo, anche se indotto. Step 16: uno di quei pesci serpentiformi le se è infilata nella fica e.. spero si sia strozzata con la pallina masochistica
“E’ sveglia” una voce ovattata. Il volto sorridente di un uomo, affascinante, dai capelli scuri “Signorina, si sente meglio?”
“Julia.. Dov’è?”
“La ragazza che lei ha tirato fuori dalla vasca delle anguille. Sta bene”
“Anguille. Ecco cos’erano” si tocca la zona vaginale Il vecchio porco?”
“E’ in custodia, non vi farà più del male”
Evelina realizza che si trova su un’autoambulanza “Chi vi ha avvertito?”
“La sua amica Julia. E’ lei che ha chiamato la polizia. Ci ha detto del sequestro”
“Benedetta ragazza”
“Mi concede qualche domanda, sa per il verbale”
“Un’intervista” sorride Evelina
“Se vuole metterla così” sorride il poliziotto
Step 17: interviste
“Faccia pure”
“Mi dica, in che modo è venuta a contatto con il suo aggressore?”
“Ad una festa” Evelina gli da l’indirizzo del luogo dove ha trascorso la notte “Una di quelle feste dove poi ci si abbandona a… sesso di gruppo”
“Capito. E, l’uomo..”
“Adelmo”
“Adelmo, in che modo l’ha adescata?”
“E’ un feticista. Si è avvicinato a me ammirando i miei piedi. Poi, ha preso un taxi e io non me ne sono accorta, troppo stanca per farlo”
“Ma la sua amica Julia come lo ha notato?”
“Lo ha riconosciuto e ha capito che c’era qualcosa che non andava. Come le ho detto, io ero troppo cotta per accorgermi di qualcosa”
“Quindi, cosa è accaduto dopo?”
“Mi ha drogata e mi sono risvegliata nuda, legata con delle cinghie e con lui che si toglieva il trucco e rivelava di non essere un vecchio”
“poi è arrivata la signorina Julia e l’ha liberata”
“Sì, siamo corse fuori e siamo cadute nella vasca delle anguille” rabbrividisce “Br, mi sembra di avercele ancora addosso”
“Bene, grazie signora ..Evelina” chiude il taccuino “Se avrò bisogno di parlare con lei, la contatterò” saluta e se ne va
“Ehi” fa Julia comparendo da dietro il portellone “Ti ha mollata finalmente”
“Oh, grazie a Dio” si avventa su di lei, la bacia con trasporto “Mi accompagni a casa, per favore?”
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