Camera con vista (Capitolo 3)
di
Aramis
genere
gay
Era passato circa un mese da quanto ho raccontato, era il fine settimana in cui Gianni e Giorgio erano partiti per una crociera di una settimana con un altro centinaio di gay affascinanti. Scherzando con loro, ho detto che potevano fare la stessa cosa restando in città e risparmiando un sacco di soldi e loro ridendo hanno detto che erano determinati ad andare e farsi il maggior numero possibile di uomini. Mentre stavano partendo per l'aeroporto il venerdì sera, Giorgio mi ha ricordato che Davide sarebbe venuto il giorno seguente; c’erano delle cose da sistemare sul soffitto della mia camera da letto.
Quella notte l’ho passata per la prima volta da solo nell'appartamento. Beh, più che altro senza Gianni e Giorgio, ma non da solo, perché sono andato in palestra e mi sono portato a casa due bei ragazzi. E quello che quella notte mi aveva detto al telefono l’uomo misterioso era assolutamente vero; il fatto che lui vedesse e fotografasse l'azione la rendevano ancora più eccitante. Infatti, ogni volta che avevo portato a casa un uomo nel mese precedente era stato perché volevo avere fotografie dei miei ospiti nudi, chiavati, succhiati ed ogni altra cosa. Sapevo che la macchina fotografica avrebbe scelto le posizioni migliori e spesso manovravo me stesso ed il mio partner nelle posizioni più “giuste”. Quella notte, prima ancora di portarli a casa sapevo di potermi aspettare di vedere immagini dell'azione nella mia camera da letto e di noi tre nella mia doccia. E la mattina dopo avrei avuto un e-mail con quelle eccitanti immagini unitamente a piacevoli commenti sul mio spettacolo. Ma nonostante ne avessi fatto molte volte richiesta l’uomo misterioso non aveva mai voluto mandarmi una foto di se stesso.
Davide è arrivato verso le 11 di sabato mattina, circa mezz’ora dopo che i miei due ospiti se n’erano andati. Ero appena uscito dalla doccia e mi stava asciugando i capelli quando l’ho sentito entrare usando la sua chiave. Ho messo fuori la testa dalla porta della mia stanza e ho detto "Ciao" dopo di che sono rientrato per prepararmi ad uscire ma mentre mi stavo asciugando le gambe non potevo fare a meno di pensare che Davide era un uomo veramente desiderabile. Capelli grigio acciaio, tagliati corti, occhi blu ed ardenti, ed un corpo palestrato, appariva maturo ma non ancora arrivato alla decadenza. Anche se ero decisamente più giovane di lui, ho cominciato a pensare quanto sarebbe stato bello avere le mie gambe avvolte intorno alle sue anche ed il suo cazzo immerso dentro di me.
Guardando l’orologio mi sono accorto che stavo per essere in ritardo per il brunch col mio amico Stefano, cosi mi sono messo un paio di pantaloncini ed una maglietta ed infilati i sandali ho infilato la porta gridando a Davide "A dopo" e scontrandomi con Sergio, il nostro biondo postino. "Mi dispiace, Sergio" gli ho detto "Ma sto correndo perché sono in ritardo" e sono corso all’ascensore la cui porta si stava chiudendo. Arrivato in strada sono balzato sul bus che stava partendo ma poi mi sono accorto di aver lasciato il portafoglio sul comodino. Bestemmiando ho rifatto la strada al contrario, ora ero in ritardo di mezz’ora.
Ho aperto la porta dell’appartamento e sono corso verso la mia stanza. La porta del bagno fra le camere di Gianni e Giorgio era aperta e sono rimasto di sasso: c'era Davide nudo davanti a me, con le anche che dondolavano avanti ed indietro. Inginocchiato di fronte a lui, anche lui nudo, c’era Sergio, i nostro bel postino, che gli stava facendo un pompino. "Oh, ragazzi" ho pensato, da sempre avevo desiderato vedere Davide e Sergio nudi, ed ora avevo modo di vederli contemporaneamente! Sono andato nella stanza di Giorgio, sono salito sul suo letto, ho spostato il poster del meccanico e ho appoggiato l’occhio al buco.
Di fronte a me potevi vedere il profilo di Davide, il suo grosso cazzo che si immergeva continuamente nella bocca calda di Sergio. Le mani di Sergio accarezzavano il suo cazzo considerevole. Poi lui ha tirato via la bocca dall’uccello di Davide, si è voltato e si è piegato in avanti afferrando l'orlo del water come se fosse pronto ad essere inculato, ma senza paura sul viso. Anzi si lamentava "Fottimi, papy, sì, fotti il mio culo caldo col tuo grosso cazzo. Sbattimelo dentro profondamente, papy... fottimi sì, aprimi, stallone." Davide, da parte sua ha spinto il cazzo ricoperto di gomma nel buco fottutamente caldo ed eccitato di Sergio e ha pistonato le anche avanti ed indietro, le sue dita graffiavano i pettorali muscolosi del ragazzo.
Dopo averlo fottuto un po’ in questa posizione, Davide lo ha estratto, ha afferrato le anche di Sergio, si è seduto sulle tazza e Sergio si è accosciato su di lui infilando il suo buco scivoloso sulla verga eretta dell’uomo. Il mio cazzo, desideroso di essere liberato dalla prigione dei miei pantaloncini, gocciolava sul cuscino di Giorgio. Davide sospirava mentre il buco di Sergio ingoiava il suo uccello duro come pietra; Sergio si lamentava ad ogni affondo, le sue anche erano appoggiate a Davide, il suo cazzo si dimenava contro gli addominali sodi di Davide. Davide si limitava a stare seduto e lasciava che Sergio facesse tutto il lavoro. Le cosce muscolose di Sergio lo portavano su e giù, prendendo il cazzo di Davide profondamente dentro di lui, spingendo poi verso l'alto, finché solo la testa rimaneva seppellita nel buco. Davide si è sporto in avanti e ha cominciato a mordere i capezzoli del ragazzo mentre le sue mani gli accarezzavano il cazzo e le palle. Non sapevo dove guardare ma le mie mani sapevano precisamente cosa fare. Ho afferrato il dildo sotto il letto di Giorgio, quello che gli avevo visto usare almeno tre volte la settimana, è me lo sono immerso nel culo fino a colpire la prostata.
Abbiamo continuato così per venti minuti buoni: Sergio si fotteva sul cazzo di Davide, Davide torturava i capezzoli le palle ed il cazzo di Sergio, ed io mi fottevo col dildo in una mano e carezzandomi il cazzo con l'altra. Poi, come ad un segnale preordinato, Davide ha cominciato a gemere e spingere verso l'alto, il suo seme è stato sparato nel preservativo seppellendolo profondamente nel culo di Sergio e ha cominciato a gocciolare fuori ai lati dell’asta a causa della grande quantità. Sergio contemporaneamente ha sparato la sua sborra sugli addominali di Davide impressionantemente duri. Io ho affondato il dildo ed il mio carico è sprizzato fuori ad infradiciare il cuscino di Giorgio.
Mentre i nostri orgasmi diminuivano, io ho fatto scivolare fuori il dildo dal mio culo, ho rimesso a porto il poster, ho preso la federa di Giorgio e sono tornato nella mia stanza; non volevo che Davide sapesse che ero ritornato ed avevo visto lui e Sergio. Silenziosamente sono andato nel mio bagno e mi sono seduto sulla tazza ancora ansante per l'intensità di quello che io avevo appena visto; poi mi sono avvicinato al lavandino, ho lavato il dildo, il mio cazzo ed il culo dopo di che mi sono messo un altro paio di pantaloncini (gli altri erano fradici del mio seme). A quel punto ho sentito la porta aprirsi e chiudersi, voleva dire che Sergio e Davide erano andati via. Sono andato nella mia stanza e ho composto il numero del cellulare di Stefano per spiegargli perché ero in ritardo, quando ho sentito il telefono suonare nella stanza di Giorgio e la voce di Davide che diceva "Pronto?".
Poi ho sentito un "clic" mentre Davide accendeva il viva voce e ho sentito la voce del mio uomo misterioso, quello che mi spediva e-mail e foto di me e dei ragazzi che avevo portato a casa durante il mese. Stava dicendo "Calma, ragazzo, calma. Rilassati, su rilassati." La cosa mi intrigava, sono rientrato in bagno e ho guardato attraverso il buco nella stanza di Giorgio. Davide era sdraiato sul letto di Giorgio, le braccia lungo i fianchi e gli occhi vitrei. La voce del mio uomo misterioso stava dicendo: "Conterò sino a dieci ed ad ogni numero tu ti rilasserai di più. Va bene, non è vero, Davide?"
"Sì, signore" ha risposto Davide. C'era qualche cosa di strano in questa scena, Davide era ipnotizzato al telefono dal mio uomo misterioso. Mentre lui contava da uno a dieci, Davide sembrava rilassarsi anche fisicamente ed i suoi occhi si chiudevano leggermente. Il mio cazzo ha cominciato ad indurirsi sempre più, fino a che, al dieci era di pietra.
Ho sentito l’uomo misterioso dire, "Ora Davide, voglio che tu mi ascolti attentamente. Tu sei qui per riparare la luce nella stanza di Giorgio e hai bisogno di aiuto, qualcuno che ti tenga gli attrezzi mentre lavori. Io voglio che tu suoni il campanello dell'appartamento accanto e chieda al ragazzo che aprirà di darti una mano. Lo farai salire sulla scala e, quando le sue mani saranno occupate, gli parlerai....."
Mentre ascoltavo ho cominciato ad accarezzarmi di nuovo il cazzo. L’uomo misterioso stava descrivendo una scena di seduzione incredibilmente eccitante, non potevo perdermela! Silenziosamente sono andato nella mia camera da letto e ho chiamato Stefano sul cellulare. Gli ho spiegato che stava accadendo qualche cosa e quindi non potevo essere al bruch con lui, mi ha chiesto cosa stava accadendo ma gli ho detto che gli avrei spiegato più tardi. Mentre riattaccavo ho sentito aprirsi la porta d’ingresso ed alcuni secondo più tardi, la voce di Davide impegnato in una conversazione con qualcuno sul pianerottolo. Le loro voci sono diventate più forti quando sono entrati in casa.
"... grazie di nuovo per aver accettato di aiutarmi. Mi dispiace che non ci siano i tuoi genitori, salutameli quando ritorneranno, Ok?" La voce di Davide ha smesso di parlare; io sono andato nel mio bagno a guardare attraverso il buco e ho visto Davide che preparava la scala. Dietro di lui c’era Brian, il diciannovenne figlio dei nostri vicini di casa. Alto, Brian aveva giocato a pallacanestro al liceo, ed ora era a casa in vacanza dall'università.
"Nessun problema, signore" diceva Brian "Solo mi dica quello che vuole che faccia."
Davide ha detto "Sali sulla scala e tieni il fondo del lampadario, io salirò sul letto e disconnetterò i fili, poi tu continuerai a tenerlo mentre io ci lavorerò sopra, Ok?" Sorridendo furbescamente Brian ha alzato le mani e, senza la scala, ha sostenuto il fondo dell'apparecchiatura con le due mani. Mentre lo faceva la maglietta gli si è alzata rivelando un bel cespuglio di peli neri che contrastavano con la sua pelle di alabastro che partivano dall’ombelico e si infilavano sotto la cintura dei pantaloncini, anche i pantaloncini si sono alzati un poco.
"Non abbiamo bisogno di una scala, signore" è stata la replica di Brian. Davide ha riso, è salito sulla scala, ha sconnesso i fili dal soffitto e ha cominciato a lavorare.
Per tutto il tempo ha conversato con Brian chiedendogli dell’università, se gli piaceva giocare a pallacanestro all’università, che corsi stava frequentando e se gli piacevano le ragazze dell’università; era sicuro che Brian era molto popolare tra le ragazze. Brian, da parte sua, come tutte le matricole era molto sicuro di se e diceva che tutto si stava svolgendo regolarmente. Con le mani alzate ed i pantaloncini che si erano alzati un poco, mi sembrava di vedere la testa del cazzo che cominciava a fare capolino nella gamba dei pantaloncini. Era chiara una protuberanza. Anche Davide l’ha notato e ha sorriso. Agitando le braccio si è liberato della maglietta dicendo "Maledizione, fa caldo qui, penso che dovrò controllare il condizionatore quando avrò finito con questo." Anche a Davide stava avendo un’erezione, ma Brian era troppo compreso nel suo lavoro per accorgersene. Una leggera lucentezza brillava sulla sua pelle e le ascelle della maglietta si stavano scurendo per il calore ed il sudore.
Davide è sceso dal letto e si è diretto verso la porta. "Brian, devo prendere una cosa nell'altra stanza, non lasciar cadere il lampadario, Ok?" Brian ha accennato col capo e Davide è uscito. Quando è ritornato alcuni minuti più tardi, Davide era nudo a parte i sospensori. Le sopracciglia di Brian si sono inarcate mentre Davide diceva "Oh, mi è caduto del grasso sui pantaloncini mentre cercavo un attrezzo. Li ho messi a bagno nel lavandino, non ti dispiace, vero?" Brian ha scosso la testa e si è spostato un po’ sempre con le mani sopra la testa. I pantaloncini erano scuri alla cintura per il sudore che gli gocciolava dalla schiena. Anche la maglietta era umida come le ascelle ed il collo.
Davide si è messo dietro il ragazzo: "Sembra che faccia un po’ caldo, huh?" Brian ha accennato col capo, una gocciolina di sudore gli è precipitata dalla testa negli occhi. Fermo dietro di lui Davide ha sorriso: "Su, permettimi di aiutarti a rinfrescarti" e ha fatto scivolare i pantaloncini di Brian fino alle sue caviglie. Dato che non portava le mutande, il cazzo di Brian si è mosso in avanti e poi è rimasto pendente, quindici centimetri di bella carne ed era solo in parte duro! "C..." ha detto Davide mettendoglisi di fronte "Non è meglio così?"
Brian non sapeva se imprecare o andarsi a nascondere, ma, a suo merito bisogna dire che non ha lasciato cadere il lampadario, ha mantenuto le mani sopra la testa e ha detto "Sì, bene, ma,... uh, signore non sono sicuro che questo... "
Davide si è limitato a prendere la maglietta che stava usando per pulirsi il corpo dal sudore, si è inginocchiato di fronte a Brian e lentamente ha deterso il sudore dalle sue gambe spostandosi all’esterno dalla caviglia all’inguine, poi verso il basso all'interno delle gambe tremanti, quindi risalendo agli addominali. Il cazzo di Brian cominciava a riempirsi, pulsando all’unisono col pulsare del cuore, finché circa venti centimetri di carne adolescente non hanno puntato verso l’esterno. "Come ti senti, Brian?" ha chiesto Davide ghignando e fissando il cazzo di fronte al suo viso.
"Mmmm, è bello signore, ma... " ha cominciato Brian, poi non è stato più in grado di profferire sillaba intelleggibile quando la bocca di Davide si è chiusa sulla testa del suo cazzo e lentamente l’ha ingoiato spingendoselo centimetro dopo centimetro in gola. "Oh Dio, Oh Dio, Oh Dio..." era tutto quello che usciva dalla bocca di Brian mentre Davide si abbassava prendendolo profondamente e poi risalendo finché la cappella rimaneva l'unica cosa nella sua bocca bagnata e calda.
Anche le mani di Davide erano occupate, una massaggiava le palle di Brian e l’altra giocherellava col suo ano. Conficcandosi un dito nella bocca accanto al cazzo del ragazzo, Davide se l’è lubrificato e poi l’ha fatto scivolare lentamente nel culo vergine di Brian. Il ragazzo ha strabuzzato gli occhi e le sue gambe hanno tremato più forte mentre diceva "Signore, lascerò cadere il lampadario."
Davide ha tirato via la bocca dal cazzo di Brian e ha detto "Mi dispiace, non te l’ho detto, ho lasciato attaccata la catena; non può cadere." Mentre Davide faceva scivolare di nuovo il cazzo nella sua gola, Brian ha abbassato lentamente le braccia, ha visto che il lampadario rimaneva attaccato al soffitto, ha messo le mani ai lati della testa di Davide e ha cominciato a fottere la gola dell’uomo.
Dopo alcuni minuti di pompare il cazzo e di giocare col culo di Brian, Davide si è tolto e ha detto "Vieni sul letto, baby." Brian è saltato sopra il letto di Giorgio rotolando sulla schiena. Davide si è messo in mezzo alle lunghe gambe del giocatore di basket, gli ha spinto le ginocchia al torace e ha cominciato a leccargli il buco.
"Unngh, unngh, unngh" era tutto quello che Brian riusciva a dire mentre la sua testa oscillava da una parte all’altra e lui spingeva il buco con forza contro la lingua avida di Davide. Nel frattempo il ragazzo si accarezzava il cazzo con forza e velocemente finché Davide non gli ha tolto le mani e ha portato le dita della matricola ai suoi capezzoli dove Brian ha cominciato a strofinare e pizzicare. Per tutto il tempo la lingua di Davide apriva Brian e gli lubrificava il condotto con la saliva.
Alla fine Davide ha estratto la lingua e ha spinto due dita nel culo di Brian mentre abbassava ancora la testa sul cazzo duro. Brian gli tirava freneticamente i capezzoli, sembrava al limite della sborrata quando ha spinto via la testa dell’uomo e ha detto "Guardi questo!" Brian ha alzato le gambe sulla sua testa e si è avvicinato l’inguine al viso. La cappella del ragazzo arrivava sempre più vicino alla sua bocca finché non è riuscito a toccarla con la lingua. Davide si è alzato e si è accarezzato lentamente il cazzo, rapito dalla vista di Brian che continuava ad abbassare le gambe finché la cappella non è scomparsa tra le sue labbra.
"Oh mio Dio" è stato tutto quello che Davide è riuscito a dire mentre Brian cominciava a succhiarsi il cazzo. Effettivamente riusciva ad infilarsene in bocca quasi cinque centimetri e contorcendosi riusciva a succhiarsi fino all’orgasmo. I suoi amici di università erano rimasti stupiti da questa capacità e molte sere si mettevano in cerchio e si masturbavano guardando lo show eccitante di Brian.
Dopo avere guardato quell’autopompino per alcuni minuti, Davide è salito sul letto vicino a Brian e ha cominciato a spingergli le anche per far entrare più profondamente il cazzo nella bocca. Continuando a masturbarsi con una mano, Davide ha fatto scivolare di nuovo due dita nel culo del ragazzo ed è stato ricompensato da un ringhio soddisfatto che è uscito dalla gola dell'adolescente. Davide ha fottuto il culo affamato di Brian per molti minuti ed ad ogni spinta delle dita il ragazzo emetteva un gemito di apprezzamento. Alzatosi sul letto Davide ha fatto scivolare un preservativo sulla sua asta, posizionando poi la testa del suo grosso cazzo contro il buco di Brian, spingendolo oltre l'anello del muscolo dell'ingresso e quindi abbassandosi lentamente affondando il cazzo sempre più profondamente nel buco ormai non più vergine di Brian. Alle spinte di Davide il cazzo di Brian affondava sempre più profondamente nella gola del ragazzo mentre il cazzo dell’uomo sprofondava sempre più nel culo di Brian.
Ho perso ogni controllo di me alla vista di quanto accadeva e ho sparato tutto il mio sperma sulle piastrelle della toeletta. Come se fosse stato provocato dal mio orgasmo, le gambe di Brian si sono irrigidite e la sborra ha cominciato a spruzzare dai lati della sua bocca mentre il suo orgasmo saliva.
Davide ha dovuto essere stato portato oltre il limite dagli spasmi del culo del ragazzo perché ha ululato e grugnito ad ogni sprizzo dal suo cazzo. Mentre tutti noi cominciavamo a riprendere coscienza, mi sono reso conto che il tintinnio nei miei orecchi non era dato solo dall'intensità del mio orgasmo, il secondo in poco tempo, ma era il suono del mio telefono che suonava. Lentamente sono andato nella mia camera da letto, ho alzato il ricevitore e ho sentito la voce del mio uomo misterioso. "Ti sono piaciute le due scene, il mio piccolo guardone? Aspetta e vedrai quello che ho progettato per te in futuro."
Quella notte l’ho passata per la prima volta da solo nell'appartamento. Beh, più che altro senza Gianni e Giorgio, ma non da solo, perché sono andato in palestra e mi sono portato a casa due bei ragazzi. E quello che quella notte mi aveva detto al telefono l’uomo misterioso era assolutamente vero; il fatto che lui vedesse e fotografasse l'azione la rendevano ancora più eccitante. Infatti, ogni volta che avevo portato a casa un uomo nel mese precedente era stato perché volevo avere fotografie dei miei ospiti nudi, chiavati, succhiati ed ogni altra cosa. Sapevo che la macchina fotografica avrebbe scelto le posizioni migliori e spesso manovravo me stesso ed il mio partner nelle posizioni più “giuste”. Quella notte, prima ancora di portarli a casa sapevo di potermi aspettare di vedere immagini dell'azione nella mia camera da letto e di noi tre nella mia doccia. E la mattina dopo avrei avuto un e-mail con quelle eccitanti immagini unitamente a piacevoli commenti sul mio spettacolo. Ma nonostante ne avessi fatto molte volte richiesta l’uomo misterioso non aveva mai voluto mandarmi una foto di se stesso.
Davide è arrivato verso le 11 di sabato mattina, circa mezz’ora dopo che i miei due ospiti se n’erano andati. Ero appena uscito dalla doccia e mi stava asciugando i capelli quando l’ho sentito entrare usando la sua chiave. Ho messo fuori la testa dalla porta della mia stanza e ho detto "Ciao" dopo di che sono rientrato per prepararmi ad uscire ma mentre mi stavo asciugando le gambe non potevo fare a meno di pensare che Davide era un uomo veramente desiderabile. Capelli grigio acciaio, tagliati corti, occhi blu ed ardenti, ed un corpo palestrato, appariva maturo ma non ancora arrivato alla decadenza. Anche se ero decisamente più giovane di lui, ho cominciato a pensare quanto sarebbe stato bello avere le mie gambe avvolte intorno alle sue anche ed il suo cazzo immerso dentro di me.
Guardando l’orologio mi sono accorto che stavo per essere in ritardo per il brunch col mio amico Stefano, cosi mi sono messo un paio di pantaloncini ed una maglietta ed infilati i sandali ho infilato la porta gridando a Davide "A dopo" e scontrandomi con Sergio, il nostro biondo postino. "Mi dispiace, Sergio" gli ho detto "Ma sto correndo perché sono in ritardo" e sono corso all’ascensore la cui porta si stava chiudendo. Arrivato in strada sono balzato sul bus che stava partendo ma poi mi sono accorto di aver lasciato il portafoglio sul comodino. Bestemmiando ho rifatto la strada al contrario, ora ero in ritardo di mezz’ora.
Ho aperto la porta dell’appartamento e sono corso verso la mia stanza. La porta del bagno fra le camere di Gianni e Giorgio era aperta e sono rimasto di sasso: c'era Davide nudo davanti a me, con le anche che dondolavano avanti ed indietro. Inginocchiato di fronte a lui, anche lui nudo, c’era Sergio, i nostro bel postino, che gli stava facendo un pompino. "Oh, ragazzi" ho pensato, da sempre avevo desiderato vedere Davide e Sergio nudi, ed ora avevo modo di vederli contemporaneamente! Sono andato nella stanza di Giorgio, sono salito sul suo letto, ho spostato il poster del meccanico e ho appoggiato l’occhio al buco.
Di fronte a me potevi vedere il profilo di Davide, il suo grosso cazzo che si immergeva continuamente nella bocca calda di Sergio. Le mani di Sergio accarezzavano il suo cazzo considerevole. Poi lui ha tirato via la bocca dall’uccello di Davide, si è voltato e si è piegato in avanti afferrando l'orlo del water come se fosse pronto ad essere inculato, ma senza paura sul viso. Anzi si lamentava "Fottimi, papy, sì, fotti il mio culo caldo col tuo grosso cazzo. Sbattimelo dentro profondamente, papy... fottimi sì, aprimi, stallone." Davide, da parte sua ha spinto il cazzo ricoperto di gomma nel buco fottutamente caldo ed eccitato di Sergio e ha pistonato le anche avanti ed indietro, le sue dita graffiavano i pettorali muscolosi del ragazzo.
Dopo averlo fottuto un po’ in questa posizione, Davide lo ha estratto, ha afferrato le anche di Sergio, si è seduto sulle tazza e Sergio si è accosciato su di lui infilando il suo buco scivoloso sulla verga eretta dell’uomo. Il mio cazzo, desideroso di essere liberato dalla prigione dei miei pantaloncini, gocciolava sul cuscino di Giorgio. Davide sospirava mentre il buco di Sergio ingoiava il suo uccello duro come pietra; Sergio si lamentava ad ogni affondo, le sue anche erano appoggiate a Davide, il suo cazzo si dimenava contro gli addominali sodi di Davide. Davide si limitava a stare seduto e lasciava che Sergio facesse tutto il lavoro. Le cosce muscolose di Sergio lo portavano su e giù, prendendo il cazzo di Davide profondamente dentro di lui, spingendo poi verso l'alto, finché solo la testa rimaneva seppellita nel buco. Davide si è sporto in avanti e ha cominciato a mordere i capezzoli del ragazzo mentre le sue mani gli accarezzavano il cazzo e le palle. Non sapevo dove guardare ma le mie mani sapevano precisamente cosa fare. Ho afferrato il dildo sotto il letto di Giorgio, quello che gli avevo visto usare almeno tre volte la settimana, è me lo sono immerso nel culo fino a colpire la prostata.
Abbiamo continuato così per venti minuti buoni: Sergio si fotteva sul cazzo di Davide, Davide torturava i capezzoli le palle ed il cazzo di Sergio, ed io mi fottevo col dildo in una mano e carezzandomi il cazzo con l'altra. Poi, come ad un segnale preordinato, Davide ha cominciato a gemere e spingere verso l'alto, il suo seme è stato sparato nel preservativo seppellendolo profondamente nel culo di Sergio e ha cominciato a gocciolare fuori ai lati dell’asta a causa della grande quantità. Sergio contemporaneamente ha sparato la sua sborra sugli addominali di Davide impressionantemente duri. Io ho affondato il dildo ed il mio carico è sprizzato fuori ad infradiciare il cuscino di Giorgio.
Mentre i nostri orgasmi diminuivano, io ho fatto scivolare fuori il dildo dal mio culo, ho rimesso a porto il poster, ho preso la federa di Giorgio e sono tornato nella mia stanza; non volevo che Davide sapesse che ero ritornato ed avevo visto lui e Sergio. Silenziosamente sono andato nel mio bagno e mi sono seduto sulla tazza ancora ansante per l'intensità di quello che io avevo appena visto; poi mi sono avvicinato al lavandino, ho lavato il dildo, il mio cazzo ed il culo dopo di che mi sono messo un altro paio di pantaloncini (gli altri erano fradici del mio seme). A quel punto ho sentito la porta aprirsi e chiudersi, voleva dire che Sergio e Davide erano andati via. Sono andato nella mia stanza e ho composto il numero del cellulare di Stefano per spiegargli perché ero in ritardo, quando ho sentito il telefono suonare nella stanza di Giorgio e la voce di Davide che diceva "Pronto?".
Poi ho sentito un "clic" mentre Davide accendeva il viva voce e ho sentito la voce del mio uomo misterioso, quello che mi spediva e-mail e foto di me e dei ragazzi che avevo portato a casa durante il mese. Stava dicendo "Calma, ragazzo, calma. Rilassati, su rilassati." La cosa mi intrigava, sono rientrato in bagno e ho guardato attraverso il buco nella stanza di Giorgio. Davide era sdraiato sul letto di Giorgio, le braccia lungo i fianchi e gli occhi vitrei. La voce del mio uomo misterioso stava dicendo: "Conterò sino a dieci ed ad ogni numero tu ti rilasserai di più. Va bene, non è vero, Davide?"
"Sì, signore" ha risposto Davide. C'era qualche cosa di strano in questa scena, Davide era ipnotizzato al telefono dal mio uomo misterioso. Mentre lui contava da uno a dieci, Davide sembrava rilassarsi anche fisicamente ed i suoi occhi si chiudevano leggermente. Il mio cazzo ha cominciato ad indurirsi sempre più, fino a che, al dieci era di pietra.
Ho sentito l’uomo misterioso dire, "Ora Davide, voglio che tu mi ascolti attentamente. Tu sei qui per riparare la luce nella stanza di Giorgio e hai bisogno di aiuto, qualcuno che ti tenga gli attrezzi mentre lavori. Io voglio che tu suoni il campanello dell'appartamento accanto e chieda al ragazzo che aprirà di darti una mano. Lo farai salire sulla scala e, quando le sue mani saranno occupate, gli parlerai....."
Mentre ascoltavo ho cominciato ad accarezzarmi di nuovo il cazzo. L’uomo misterioso stava descrivendo una scena di seduzione incredibilmente eccitante, non potevo perdermela! Silenziosamente sono andato nella mia camera da letto e ho chiamato Stefano sul cellulare. Gli ho spiegato che stava accadendo qualche cosa e quindi non potevo essere al bruch con lui, mi ha chiesto cosa stava accadendo ma gli ho detto che gli avrei spiegato più tardi. Mentre riattaccavo ho sentito aprirsi la porta d’ingresso ed alcuni secondo più tardi, la voce di Davide impegnato in una conversazione con qualcuno sul pianerottolo. Le loro voci sono diventate più forti quando sono entrati in casa.
"... grazie di nuovo per aver accettato di aiutarmi. Mi dispiace che non ci siano i tuoi genitori, salutameli quando ritorneranno, Ok?" La voce di Davide ha smesso di parlare; io sono andato nel mio bagno a guardare attraverso il buco e ho visto Davide che preparava la scala. Dietro di lui c’era Brian, il diciannovenne figlio dei nostri vicini di casa. Alto, Brian aveva giocato a pallacanestro al liceo, ed ora era a casa in vacanza dall'università.
"Nessun problema, signore" diceva Brian "Solo mi dica quello che vuole che faccia."
Davide ha detto "Sali sulla scala e tieni il fondo del lampadario, io salirò sul letto e disconnetterò i fili, poi tu continuerai a tenerlo mentre io ci lavorerò sopra, Ok?" Sorridendo furbescamente Brian ha alzato le mani e, senza la scala, ha sostenuto il fondo dell'apparecchiatura con le due mani. Mentre lo faceva la maglietta gli si è alzata rivelando un bel cespuglio di peli neri che contrastavano con la sua pelle di alabastro che partivano dall’ombelico e si infilavano sotto la cintura dei pantaloncini, anche i pantaloncini si sono alzati un poco.
"Non abbiamo bisogno di una scala, signore" è stata la replica di Brian. Davide ha riso, è salito sulla scala, ha sconnesso i fili dal soffitto e ha cominciato a lavorare.
Per tutto il tempo ha conversato con Brian chiedendogli dell’università, se gli piaceva giocare a pallacanestro all’università, che corsi stava frequentando e se gli piacevano le ragazze dell’università; era sicuro che Brian era molto popolare tra le ragazze. Brian, da parte sua, come tutte le matricole era molto sicuro di se e diceva che tutto si stava svolgendo regolarmente. Con le mani alzate ed i pantaloncini che si erano alzati un poco, mi sembrava di vedere la testa del cazzo che cominciava a fare capolino nella gamba dei pantaloncini. Era chiara una protuberanza. Anche Davide l’ha notato e ha sorriso. Agitando le braccio si è liberato della maglietta dicendo "Maledizione, fa caldo qui, penso che dovrò controllare il condizionatore quando avrò finito con questo." Anche a Davide stava avendo un’erezione, ma Brian era troppo compreso nel suo lavoro per accorgersene. Una leggera lucentezza brillava sulla sua pelle e le ascelle della maglietta si stavano scurendo per il calore ed il sudore.
Davide è sceso dal letto e si è diretto verso la porta. "Brian, devo prendere una cosa nell'altra stanza, non lasciar cadere il lampadario, Ok?" Brian ha accennato col capo e Davide è uscito. Quando è ritornato alcuni minuti più tardi, Davide era nudo a parte i sospensori. Le sopracciglia di Brian si sono inarcate mentre Davide diceva "Oh, mi è caduto del grasso sui pantaloncini mentre cercavo un attrezzo. Li ho messi a bagno nel lavandino, non ti dispiace, vero?" Brian ha scosso la testa e si è spostato un po’ sempre con le mani sopra la testa. I pantaloncini erano scuri alla cintura per il sudore che gli gocciolava dalla schiena. Anche la maglietta era umida come le ascelle ed il collo.
Davide si è messo dietro il ragazzo: "Sembra che faccia un po’ caldo, huh?" Brian ha accennato col capo, una gocciolina di sudore gli è precipitata dalla testa negli occhi. Fermo dietro di lui Davide ha sorriso: "Su, permettimi di aiutarti a rinfrescarti" e ha fatto scivolare i pantaloncini di Brian fino alle sue caviglie. Dato che non portava le mutande, il cazzo di Brian si è mosso in avanti e poi è rimasto pendente, quindici centimetri di bella carne ed era solo in parte duro! "C..." ha detto Davide mettendoglisi di fronte "Non è meglio così?"
Brian non sapeva se imprecare o andarsi a nascondere, ma, a suo merito bisogna dire che non ha lasciato cadere il lampadario, ha mantenuto le mani sopra la testa e ha detto "Sì, bene, ma,... uh, signore non sono sicuro che questo... "
Davide si è limitato a prendere la maglietta che stava usando per pulirsi il corpo dal sudore, si è inginocchiato di fronte a Brian e lentamente ha deterso il sudore dalle sue gambe spostandosi all’esterno dalla caviglia all’inguine, poi verso il basso all'interno delle gambe tremanti, quindi risalendo agli addominali. Il cazzo di Brian cominciava a riempirsi, pulsando all’unisono col pulsare del cuore, finché circa venti centimetri di carne adolescente non hanno puntato verso l’esterno. "Come ti senti, Brian?" ha chiesto Davide ghignando e fissando il cazzo di fronte al suo viso.
"Mmmm, è bello signore, ma... " ha cominciato Brian, poi non è stato più in grado di profferire sillaba intelleggibile quando la bocca di Davide si è chiusa sulla testa del suo cazzo e lentamente l’ha ingoiato spingendoselo centimetro dopo centimetro in gola. "Oh Dio, Oh Dio, Oh Dio..." era tutto quello che usciva dalla bocca di Brian mentre Davide si abbassava prendendolo profondamente e poi risalendo finché la cappella rimaneva l'unica cosa nella sua bocca bagnata e calda.
Anche le mani di Davide erano occupate, una massaggiava le palle di Brian e l’altra giocherellava col suo ano. Conficcandosi un dito nella bocca accanto al cazzo del ragazzo, Davide se l’è lubrificato e poi l’ha fatto scivolare lentamente nel culo vergine di Brian. Il ragazzo ha strabuzzato gli occhi e le sue gambe hanno tremato più forte mentre diceva "Signore, lascerò cadere il lampadario."
Davide ha tirato via la bocca dal cazzo di Brian e ha detto "Mi dispiace, non te l’ho detto, ho lasciato attaccata la catena; non può cadere." Mentre Davide faceva scivolare di nuovo il cazzo nella sua gola, Brian ha abbassato lentamente le braccia, ha visto che il lampadario rimaneva attaccato al soffitto, ha messo le mani ai lati della testa di Davide e ha cominciato a fottere la gola dell’uomo.
Dopo alcuni minuti di pompare il cazzo e di giocare col culo di Brian, Davide si è tolto e ha detto "Vieni sul letto, baby." Brian è saltato sopra il letto di Giorgio rotolando sulla schiena. Davide si è messo in mezzo alle lunghe gambe del giocatore di basket, gli ha spinto le ginocchia al torace e ha cominciato a leccargli il buco.
"Unngh, unngh, unngh" era tutto quello che Brian riusciva a dire mentre la sua testa oscillava da una parte all’altra e lui spingeva il buco con forza contro la lingua avida di Davide. Nel frattempo il ragazzo si accarezzava il cazzo con forza e velocemente finché Davide non gli ha tolto le mani e ha portato le dita della matricola ai suoi capezzoli dove Brian ha cominciato a strofinare e pizzicare. Per tutto il tempo la lingua di Davide apriva Brian e gli lubrificava il condotto con la saliva.
Alla fine Davide ha estratto la lingua e ha spinto due dita nel culo di Brian mentre abbassava ancora la testa sul cazzo duro. Brian gli tirava freneticamente i capezzoli, sembrava al limite della sborrata quando ha spinto via la testa dell’uomo e ha detto "Guardi questo!" Brian ha alzato le gambe sulla sua testa e si è avvicinato l’inguine al viso. La cappella del ragazzo arrivava sempre più vicino alla sua bocca finché non è riuscito a toccarla con la lingua. Davide si è alzato e si è accarezzato lentamente il cazzo, rapito dalla vista di Brian che continuava ad abbassare le gambe finché la cappella non è scomparsa tra le sue labbra.
"Oh mio Dio" è stato tutto quello che Davide è riuscito a dire mentre Brian cominciava a succhiarsi il cazzo. Effettivamente riusciva ad infilarsene in bocca quasi cinque centimetri e contorcendosi riusciva a succhiarsi fino all’orgasmo. I suoi amici di università erano rimasti stupiti da questa capacità e molte sere si mettevano in cerchio e si masturbavano guardando lo show eccitante di Brian.
Dopo avere guardato quell’autopompino per alcuni minuti, Davide è salito sul letto vicino a Brian e ha cominciato a spingergli le anche per far entrare più profondamente il cazzo nella bocca. Continuando a masturbarsi con una mano, Davide ha fatto scivolare di nuovo due dita nel culo del ragazzo ed è stato ricompensato da un ringhio soddisfatto che è uscito dalla gola dell'adolescente. Davide ha fottuto il culo affamato di Brian per molti minuti ed ad ogni spinta delle dita il ragazzo emetteva un gemito di apprezzamento. Alzatosi sul letto Davide ha fatto scivolare un preservativo sulla sua asta, posizionando poi la testa del suo grosso cazzo contro il buco di Brian, spingendolo oltre l'anello del muscolo dell'ingresso e quindi abbassandosi lentamente affondando il cazzo sempre più profondamente nel buco ormai non più vergine di Brian. Alle spinte di Davide il cazzo di Brian affondava sempre più profondamente nella gola del ragazzo mentre il cazzo dell’uomo sprofondava sempre più nel culo di Brian.
Ho perso ogni controllo di me alla vista di quanto accadeva e ho sparato tutto il mio sperma sulle piastrelle della toeletta. Come se fosse stato provocato dal mio orgasmo, le gambe di Brian si sono irrigidite e la sborra ha cominciato a spruzzare dai lati della sua bocca mentre il suo orgasmo saliva.
Davide ha dovuto essere stato portato oltre il limite dagli spasmi del culo del ragazzo perché ha ululato e grugnito ad ogni sprizzo dal suo cazzo. Mentre tutti noi cominciavamo a riprendere coscienza, mi sono reso conto che il tintinnio nei miei orecchi non era dato solo dall'intensità del mio orgasmo, il secondo in poco tempo, ma era il suono del mio telefono che suonava. Lentamente sono andato nella mia camera da letto, ho alzato il ricevitore e ho sentito la voce del mio uomo misterioso. "Ti sono piaciute le due scene, il mio piccolo guardone? Aspetta e vedrai quello che ho progettato per te in futuro."
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