Avventure diverse -1- (continua)
di
LanA
genere
orge
Oggi non lavoro, ma la cosa non mi dispiace per nulla.
Finalmente c'è il sole, cosa rara in questo scorcio di primavera.
Sabato scorso sono riuscita a ritagliarmi qualche ora di sole al mare, ma poi sempre pioggia, fino a questa tarda mattina, con più di venti gradi e un buon sole che scalda.
Decido che non mi va di stare in casa, non oggi.
Domani forse, ma oggi decisamente no.
Non mi va di vestirmi però.
Sono pigrissima, mi aggiro per la casa sola, con una tazza di caffè in mano a tenermi compagnia.
Il sole sulla terrazza è forte, e mi dà la giusta carica.
È un attimo, come spesso mi capita.
Prendo la decisione e tak! Cambio espressione e vitalità.
Mi butto sotto la doccia, e poi mi asciugo al volo.
Canottierina a spalline fini blu indaco, pantaloncini sgambatissimi a righine coloratissime, e infradito di plastica blue rosse.
Occhiali da sole e borsa di paglia e sono pronta per andare al mare.
Niente intimo, tanto sulle rocce dello "Sbarco dei Pirati" non si usa.
Sono in auto col motore acceso, e penso che non mi va di farmi settanta chilometri.
Allora mi dirigo verso il centro città, mi riprende la pigrizia.
Il sole è forte sotto il vetro della mia CMAX, mi piace questo effetto serra.
Arrivo a piazza Primo Maggio, e trovo un fortunoso parcheggio tra quelli non a pagamento.
Esco dall'auto lasciandovi la borsa con le cose del mare, non mi serve.
Mi avvio a zonzo verso il parco Loris Fortuna.
Entro e mi siedo su una panchina.
Qualcun altro ha avuto la mia stessa idea, perché c'è gente che passeggia o legge il giornale.
Io allungo le mie gambe nude e mi guardo i piedi.
Penso che debba andare dall'estetista, almeno per rifarmi le unghie.
Mi guardo le mani, e decido che dopo le telefonerò per un appuntamento. Ora no, sto solo con me.
Rimanendo seduta sulla panchina, faccio scivolare il sedere in avanti e poi allungo le gambe e porto le braccia dietro la nuca stiracchiandomi.
È bella la sensazione di caldo alla pelle, ne ho molta esposta.
CONTINUA ...
Finalmente c'è il sole, cosa rara in questo scorcio di primavera.
Sabato scorso sono riuscita a ritagliarmi qualche ora di sole al mare, ma poi sempre pioggia, fino a questa tarda mattina, con più di venti gradi e un buon sole che scalda.
Decido che non mi va di stare in casa, non oggi.
Domani forse, ma oggi decisamente no.
Non mi va di vestirmi però.
Sono pigrissima, mi aggiro per la casa sola, con una tazza di caffè in mano a tenermi compagnia.
Il sole sulla terrazza è forte, e mi dà la giusta carica.
È un attimo, come spesso mi capita.
Prendo la decisione e tak! Cambio espressione e vitalità.
Mi butto sotto la doccia, e poi mi asciugo al volo.
Canottierina a spalline fini blu indaco, pantaloncini sgambatissimi a righine coloratissime, e infradito di plastica blue rosse.
Occhiali da sole e borsa di paglia e sono pronta per andare al mare.
Niente intimo, tanto sulle rocce dello "Sbarco dei Pirati" non si usa.
Sono in auto col motore acceso, e penso che non mi va di farmi settanta chilometri.
Allora mi dirigo verso il centro città, mi riprende la pigrizia.
Il sole è forte sotto il vetro della mia CMAX, mi piace questo effetto serra.
Arrivo a piazza Primo Maggio, e trovo un fortunoso parcheggio tra quelli non a pagamento.
Esco dall'auto lasciandovi la borsa con le cose del mare, non mi serve.
Mi avvio a zonzo verso il parco Loris Fortuna.
Entro e mi siedo su una panchina.
Qualcun altro ha avuto la mia stessa idea, perché c'è gente che passeggia o legge il giornale.
Io allungo le mie gambe nude e mi guardo i piedi.
Penso che debba andare dall'estetista, almeno per rifarmi le unghie.
Mi guardo le mani, e decido che dopo le telefonerò per un appuntamento. Ora no, sto solo con me.
Rimanendo seduta sulla panchina, faccio scivolare il sedere in avanti e poi allungo le gambe e porto le braccia dietro la nuca stiracchiandomi.
È bella la sensazione di caldo alla pelle, ne ho molta esposta.
CONTINUA ...
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