Anna e Marco – Il weekend in barca – Parte Uno
di
CNS
genere
tradimenti
Marco e Anna vivevano insieme da più di 5 anni, periodo sufficiente per Marco per capire quanto altri avevano capito molto prima.
Anna era una vera troia.
Non di quelle vistose, eccessive, Anna era troia nell’anima, e bastava guardarla in quegli occhi svegli e sbarazzini per capirlo.
Era la tipica ragazza che lo faceva venire duro solo a starle vicino anche se era in jeans e maglietta, misteri della chimica e della capacità di alcune donne di essere irresistibilmente seducenti.
28 anni (ma ne dimostra almeno 6 o 7 di meno) magra, tette piccole, una seconda appena accennata, culo scolpito da ore e ore di fitness in palestra, capelli corti neri, due occhi così profondi e intensi che rendono difficile reggere lo sguardo e un sorrisetto che…come detto poco sopra fa subito scatenare le fantasie più porche.
Erano già in viaggio da un paio d’ore, direzione Punt’Ala, pronti a salpare per un weekend in barca ospiti di Antonio, un amico di vecchia data che Marco sapeva bene avere tre caratteristiche principali:
Ricco, arrogante, stronzo.
Marco era ben consapevole che l’invito che aveva accettato era a dir poco rischioso anche e soprattutto perché gli era subito apparso evidente che fosse finalizzato non tanto a godere della sua compagnia ma di quella di sua moglie per la quale Antonio non aveva mai nascosto un certo…come dire…ascendente.
Marco e Antonio giocavano a calcio insieme e non c’era occasione in cui non sottolineasse quanto Anna fosse attraente e, testualmente, quanto fosse “incredibile che una fichetta del genere avesse sposato uno come Marco”
Marco era infatti un gran bel ragazzo ma in quanto a personalità bè, Antonio, lo sovrastava arrivando addirittura a bullizzarlo mettendolo in ridicolo con le sue battute a dir poco irrispettose verso la moglie Anna.
Purtroppo non era certo il periodo giusto per fare lo schizzinoso, Anna aveva perso il lavoro mentre Marco non navigava certo in ottime acque, diciamo che arrivava giusto a fine mese, quindi l’invito di Antonio gli era risultato come un vero e proprio colpo di fortuna.
Anna era silenziosa, un po’incazzata come sempre ultimamente, un po’ per una situazione economica non certo esaltante, un po’ perché Marco iniziava a stargli stretto, con la sua ingenuità e il poco carisma.
Arrivati vicino al porto parcheggiarono al garage indicato da Antonio (già solo quello sarebbe costato più di una loro vacanza standard…) e con i trolley si avviarono verso il vicino porto.
Marco camminava dietro Anna godendosi il suo ancheggiare, cazzo se era bella e sexy e forse, pensò, Antonio non sbagliava a dire che una figa del genere era troppo per lui.
Arrivati al porto videro Antonio che li salutava dal suo yacht, 30 metri di puro lusso e opulenza che dimostrava tutta la sua ricchezza e potere.
Antonio li indicò la passerella e li fece a salire a bordo, dette un’amichevole pacca sulla spalla a Marco e ad Anna disse:
“Ricordavo che eri bella ma non così tanto, complimenti”
Anna non rispose ma sorrise, regalando ad Antonio una delle sue espressioni capaci di far vacillare qualsiasi uomo…
“Bene ragazzi, mi fa davvero piacere che abbiate accettato il mio invito, a breve partiremo direzione Isola d’Elba, quindi andremo all’Isola del Giglio e poi dove vogliamo, sarà una splendida vacanza. Andate pure alla vostra cabina, Ivano vi accompagnerà, è uno dei tre uomini dell’equipaggio. Mettetevi pure in libertà, la giornata è splendida, vi aspetto a prua per un aperitivo e un bel bagno di sole”
“Posso mettermi in costume?” disse Anna
“Ma certo, fosse per me ti direi anche senza…ah ah ah, non sarebbe la prima volta che questa nave vede donne bellissime prendere il sole nude…che dici Marco? Ti dispiacerebbe?”
“Ehmmmm…io…non…”
“Ah ah ah, dai scherzavo!! Su su, svelti, vi aspetto con lo Champagne in fresco”
Rapidamente andammo in cabina, una roba mai vista, lusso da suite di un hotel 5 stelle, davvero una roba strepitosa. Anna si lasciò sfuggire un “wow” e, rispetto al viaggio, ritrovò il sorriso perduto.
“Dai prepariamoci” disse “non facciamolo aspettare”
Marco si mise rapidamente in costume, Anna aprendo la valigia si mise a scegliere e poi disse “Si! Questo! Vado in bagno e torno subito”
Marco notó, sbirciando in valigia, che Anna aveva portato molti costumi e qualche vestito molto sexy e audace, a conferma dell’attitudine da provocatrice della sua mogliettina.
Considerando che si sarebbero trovati soli in alto mare con un tipo come Antonio, celebre per essere un inguaribile donnaiolo, la situazione, pensò Marco, non volgeva certo verso la “tranquilla vacanza in barca”…oppure forse era solo una sua stupida idea e invece sarebbe stato tutto piacevole e tranquillo…
Anna usci dal bagno e ogni dubbio di Marco si dissolse.
Sua moglie infatti indossava un costume a dir poco minimale, un wicked weasel comprato quasi per scherzo anni fa ed indossato una sola volta per quanto era scandaloso.
Si trattava di un micro bikini viola con la parte sopra formata da due piccoli triangoli ma, soprattutto, il sotto formato da una piccolissima striscia di tessuto sgambatissima davanti e dietro un perizoma sottile e minimale che disegnava solo una “V” sul bellissimo e sodo culo di Anna che diventava così davvero una vera e propria opera d’arte.
“Fammi capire” disse Marco “Hai portato quello?? Pensavo che non ce l’avessi neppure più…ma è…cioè…fai prima a venire nuda”
“E a te cosa frega? Hai sentito Antonio? Per lui potrei stare anche nuda, anzi, sono sicurissima che con gli occhi mi ha già spogliata, vedessi che sguardo che mi ha fatto prima…ho paura che…”
“..hai paura di cosa?”
“Ho paura che questa vacanzina sia una trappola fatta ad arte per attirare la tua mogliettina, guarda che lo so cosa dice di me Antonio, che sono troppo per te e tutto il resto..”
“Tutto il resto cosa?? Sei stronza quanto lui..”
“Dai non arrabbiarti…lo sai come sono, mi piace fare un po’ la birichina, attirare gli sguardi, ma amo solo te…”
“Mmmm…ok….godiamocela dai…” disse Marco davvero poco convinto e chiudendosi alle spalle la porta della loro faraonica cabina andarono verso l’accesso all’esterno dello yacht.
Marco camminava dietro ad Anna e la vista di quel culo glielo fece indurire all’istante, e se quella era la reazione sua che lo vedeva sempre…chissà quale sarebbe stata quella di Antonio.
Antonio quando vide arrivare la sua ospite restò di sasso.
Era davvero una fica pazzesca ma, soprattutto, quel costume era una vera dichiarazione di porcaggine, molto più che se si fosse presentata nuda.
“Wow!!! Ma che meraviglia Anna, vieni qua, fatti vedere!!”
Antonio prese Anna per mano e le face una giravolta
“ Questo yacht ne ha viste di belle donne ma tu le batti tutte, tieni ti ho preparato un flute di champagne…brindiamo”
Marco restò a guardarli come uno scemo, Antonio lo vide e disse “oh che sbadato, vieni anche tu a brindare con noi, scusami ma la vista di tua moglie mi aveva fatto perdere la testa”
Tutti e tre brindarono con i calici di champagne in mano ma gli sguardi erano solo fra Antonio e Anna rapita non solo dal corteggiamento del nuovo amico ma anche dalla sua esuberanza sia caratteriale che fisica perché Antonio, purtroppo per Marco, era anche un uomo molto affascinante, sulla cinquantina ma perfettamente in forma, alto almeno 10 cm più di Marco e decisamente prestante, cosa che Marco sapeva bene visto che l’aveva osservato più volte sotto la doccia.
“Venite, venite a prua, potete sdraiarvi qua, sul materassino, è bellissimo prendere il sole durante la navigazione. A proposito, avete portato qualche crema o olio protettivo? Il sole batte forte e…Anna, non vorrei che tu ti possa scottare…”
“Ehm…si…in cabina dovrei averne..”
“No no, aspetta, non preoccuparti, ce l’ho io, è un olio speciale che protegge dai raggi UVA e rende la pelle ancora più liscia e vellutata”
“Ok,grazie, sei davvero gentile”
“Bè, ti dispiace se te lo spalmo io? Marco posso?”
“…..che devo dirti…se ad Anna va bene”
“Certo Antonio, grazie davvero…”
…e i due si scambiarono uno sguardo che Marco intercettò e che gli provocò una sottile sensazione di freddo alla schiena…
“Sdraiati tesoro, mettiti a pancia in giù”
Anna si sdraiò sul gigantesco materassino a prua della nave, così grande da poter ospitare almeno 6 persone una accanto all’altra.
“Bene, ti slaccio il reggiseno così ti spalmo meglio l’olio…poi vedo che non hai il segno, non lo porti di solito?”
“No, ho il seno molto piccolo…lo porto davvero di rado”
“Piccolo ma bellissimo immagino, scusami non vorrei sembrare insolente…”
“No no, anzi, sei molto galante…”
“Ok, grazie…ti spalmo l’olio così potrai prendere il sole in libertà…”
Antonio prima colò l’olio lentamente sul corpo di Anna, partendo dalle scapole per arrivare ai talloni e poi, con entrambe le mani iniziò a spalmarglielo con lenti movimenti. Marco fingeva indifferenza ma l’occhio cercava di cogliere eventuali mosse troppo audaci
Il massaggio di Antonio era lento ma vigoroso, le sue mani massaggiavano i guizzanti muscoli della schiena di Anna facendola sospirare, abilmente evitò di massaggiarle il culo ripartendo dai piedi, caviglie, quindi gambe, cosce e poi, finalmente appoggiò entrambe le mani sul fondoschiena di Anna rendendolo grazie all’olio lucido e ancora più invitante.
Ormai Antonio aveva perso interesse per altro e si concentrava solo sul culo di Anna che silenziosa si godeva il trattamento, le mani di Antonio descrivano lenti e vigorosi movimenti circolari che aprivano il culo e la fichetta perfettamente liscia di Anna, coperti solo da una microscopica strisciolina di tessuto.
L’abile movimento di Antonio scopriva quasi totalmente fica e culo di Anna che evidentemente gradiva il massaggio mentre Marco, in bilico tra fastidio, imbarazzo e una punta di eccitazione, provò a interrompere il gioco
“Ehm…tutto bene amore”
“Mmmm…si….lasciami godere del massaggio”
“L’hai sentita? Prendi il sole da bravo su..” lo rimproverò Antonio.
I movimenti delle mani di Antonio si facevano ad ogni passaggio più audaci fino ad appoggiare i pollici sulle labbra di Anna mentre le apriva letteralmente il culo.
“Bene, le disse, ora girati”
Anna obbedii e senza curarsi di essere in topless si girò
“Oh, molto bene, il reggiseno lasciamolo li, ok?”
“Mmmm, si, ok…tanto come ti dicevo non lo porto quasi mai”
Marco non disse nulla e restò li fermo.
Stavolta Antonio fu molto più audace e colò l’olio sul corpo di Anna partendo dai capezzoli lasciandolo poi colare al centro, dalla pancia fino alla sua fica coperta dal minimale e succinto, oltre che quasi trasparente, costume
Ormai le mani di Antonio avevano preso possesso del corpo di Anna e, da dietro, stringevano tra le dita i capezzoli della mogliettina duri come chiodi.
“Antonio! Mi sembra stiate esagerando no??” Disse Marco alzando la voce
“A me sembra che ad Anna non dispiaccia affatto…anzi…perché non vai a farti un giro?”
“Ma che cazzo dici?”
“Si dai” disse Anna, tanto a te non piace prendere il sole..ah ah ah”
Marco si alzò di scatto esclamando un “vaffanculo” e scendendo gli scalini che portavano all’alloggio, girandosi giusto in tempo per intravedere Antonio con una mano dentro al costume di Anna e i denti che le stringevano un capezzolo, o almeno questo era quello che pensava di aver visto.
…continua…
Graditissimi commenti e consigli alla mail cns1975@libero.it
Anna era una vera troia.
Non di quelle vistose, eccessive, Anna era troia nell’anima, e bastava guardarla in quegli occhi svegli e sbarazzini per capirlo.
Era la tipica ragazza che lo faceva venire duro solo a starle vicino anche se era in jeans e maglietta, misteri della chimica e della capacità di alcune donne di essere irresistibilmente seducenti.
28 anni (ma ne dimostra almeno 6 o 7 di meno) magra, tette piccole, una seconda appena accennata, culo scolpito da ore e ore di fitness in palestra, capelli corti neri, due occhi così profondi e intensi che rendono difficile reggere lo sguardo e un sorrisetto che…come detto poco sopra fa subito scatenare le fantasie più porche.
Erano già in viaggio da un paio d’ore, direzione Punt’Ala, pronti a salpare per un weekend in barca ospiti di Antonio, un amico di vecchia data che Marco sapeva bene avere tre caratteristiche principali:
Ricco, arrogante, stronzo.
Marco era ben consapevole che l’invito che aveva accettato era a dir poco rischioso anche e soprattutto perché gli era subito apparso evidente che fosse finalizzato non tanto a godere della sua compagnia ma di quella di sua moglie per la quale Antonio non aveva mai nascosto un certo…come dire…ascendente.
Marco e Antonio giocavano a calcio insieme e non c’era occasione in cui non sottolineasse quanto Anna fosse attraente e, testualmente, quanto fosse “incredibile che una fichetta del genere avesse sposato uno come Marco”
Marco era infatti un gran bel ragazzo ma in quanto a personalità bè, Antonio, lo sovrastava arrivando addirittura a bullizzarlo mettendolo in ridicolo con le sue battute a dir poco irrispettose verso la moglie Anna.
Purtroppo non era certo il periodo giusto per fare lo schizzinoso, Anna aveva perso il lavoro mentre Marco non navigava certo in ottime acque, diciamo che arrivava giusto a fine mese, quindi l’invito di Antonio gli era risultato come un vero e proprio colpo di fortuna.
Anna era silenziosa, un po’incazzata come sempre ultimamente, un po’ per una situazione economica non certo esaltante, un po’ perché Marco iniziava a stargli stretto, con la sua ingenuità e il poco carisma.
Arrivati vicino al porto parcheggiarono al garage indicato da Antonio (già solo quello sarebbe costato più di una loro vacanza standard…) e con i trolley si avviarono verso il vicino porto.
Marco camminava dietro Anna godendosi il suo ancheggiare, cazzo se era bella e sexy e forse, pensò, Antonio non sbagliava a dire che una figa del genere era troppo per lui.
Arrivati al porto videro Antonio che li salutava dal suo yacht, 30 metri di puro lusso e opulenza che dimostrava tutta la sua ricchezza e potere.
Antonio li indicò la passerella e li fece a salire a bordo, dette un’amichevole pacca sulla spalla a Marco e ad Anna disse:
“Ricordavo che eri bella ma non così tanto, complimenti”
Anna non rispose ma sorrise, regalando ad Antonio una delle sue espressioni capaci di far vacillare qualsiasi uomo…
“Bene ragazzi, mi fa davvero piacere che abbiate accettato il mio invito, a breve partiremo direzione Isola d’Elba, quindi andremo all’Isola del Giglio e poi dove vogliamo, sarà una splendida vacanza. Andate pure alla vostra cabina, Ivano vi accompagnerà, è uno dei tre uomini dell’equipaggio. Mettetevi pure in libertà, la giornata è splendida, vi aspetto a prua per un aperitivo e un bel bagno di sole”
“Posso mettermi in costume?” disse Anna
“Ma certo, fosse per me ti direi anche senza…ah ah ah, non sarebbe la prima volta che questa nave vede donne bellissime prendere il sole nude…che dici Marco? Ti dispiacerebbe?”
“Ehmmmm…io…non…”
“Ah ah ah, dai scherzavo!! Su su, svelti, vi aspetto con lo Champagne in fresco”
Rapidamente andammo in cabina, una roba mai vista, lusso da suite di un hotel 5 stelle, davvero una roba strepitosa. Anna si lasciò sfuggire un “wow” e, rispetto al viaggio, ritrovò il sorriso perduto.
“Dai prepariamoci” disse “non facciamolo aspettare”
Marco si mise rapidamente in costume, Anna aprendo la valigia si mise a scegliere e poi disse “Si! Questo! Vado in bagno e torno subito”
Marco notó, sbirciando in valigia, che Anna aveva portato molti costumi e qualche vestito molto sexy e audace, a conferma dell’attitudine da provocatrice della sua mogliettina.
Considerando che si sarebbero trovati soli in alto mare con un tipo come Antonio, celebre per essere un inguaribile donnaiolo, la situazione, pensò Marco, non volgeva certo verso la “tranquilla vacanza in barca”…oppure forse era solo una sua stupida idea e invece sarebbe stato tutto piacevole e tranquillo…
Anna usci dal bagno e ogni dubbio di Marco si dissolse.
Sua moglie infatti indossava un costume a dir poco minimale, un wicked weasel comprato quasi per scherzo anni fa ed indossato una sola volta per quanto era scandaloso.
Si trattava di un micro bikini viola con la parte sopra formata da due piccoli triangoli ma, soprattutto, il sotto formato da una piccolissima striscia di tessuto sgambatissima davanti e dietro un perizoma sottile e minimale che disegnava solo una “V” sul bellissimo e sodo culo di Anna che diventava così davvero una vera e propria opera d’arte.
“Fammi capire” disse Marco “Hai portato quello?? Pensavo che non ce l’avessi neppure più…ma è…cioè…fai prima a venire nuda”
“E a te cosa frega? Hai sentito Antonio? Per lui potrei stare anche nuda, anzi, sono sicurissima che con gli occhi mi ha già spogliata, vedessi che sguardo che mi ha fatto prima…ho paura che…”
“..hai paura di cosa?”
“Ho paura che questa vacanzina sia una trappola fatta ad arte per attirare la tua mogliettina, guarda che lo so cosa dice di me Antonio, che sono troppo per te e tutto il resto..”
“Tutto il resto cosa?? Sei stronza quanto lui..”
“Dai non arrabbiarti…lo sai come sono, mi piace fare un po’ la birichina, attirare gli sguardi, ma amo solo te…”
“Mmmm…ok….godiamocela dai…” disse Marco davvero poco convinto e chiudendosi alle spalle la porta della loro faraonica cabina andarono verso l’accesso all’esterno dello yacht.
Marco camminava dietro ad Anna e la vista di quel culo glielo fece indurire all’istante, e se quella era la reazione sua che lo vedeva sempre…chissà quale sarebbe stata quella di Antonio.
Antonio quando vide arrivare la sua ospite restò di sasso.
Era davvero una fica pazzesca ma, soprattutto, quel costume era una vera dichiarazione di porcaggine, molto più che se si fosse presentata nuda.
“Wow!!! Ma che meraviglia Anna, vieni qua, fatti vedere!!”
Antonio prese Anna per mano e le face una giravolta
“ Questo yacht ne ha viste di belle donne ma tu le batti tutte, tieni ti ho preparato un flute di champagne…brindiamo”
Marco restò a guardarli come uno scemo, Antonio lo vide e disse “oh che sbadato, vieni anche tu a brindare con noi, scusami ma la vista di tua moglie mi aveva fatto perdere la testa”
Tutti e tre brindarono con i calici di champagne in mano ma gli sguardi erano solo fra Antonio e Anna rapita non solo dal corteggiamento del nuovo amico ma anche dalla sua esuberanza sia caratteriale che fisica perché Antonio, purtroppo per Marco, era anche un uomo molto affascinante, sulla cinquantina ma perfettamente in forma, alto almeno 10 cm più di Marco e decisamente prestante, cosa che Marco sapeva bene visto che l’aveva osservato più volte sotto la doccia.
“Venite, venite a prua, potete sdraiarvi qua, sul materassino, è bellissimo prendere il sole durante la navigazione. A proposito, avete portato qualche crema o olio protettivo? Il sole batte forte e…Anna, non vorrei che tu ti possa scottare…”
“Ehm…si…in cabina dovrei averne..”
“No no, aspetta, non preoccuparti, ce l’ho io, è un olio speciale che protegge dai raggi UVA e rende la pelle ancora più liscia e vellutata”
“Ok,grazie, sei davvero gentile”
“Bè, ti dispiace se te lo spalmo io? Marco posso?”
“…..che devo dirti…se ad Anna va bene”
“Certo Antonio, grazie davvero…”
…e i due si scambiarono uno sguardo che Marco intercettò e che gli provocò una sottile sensazione di freddo alla schiena…
“Sdraiati tesoro, mettiti a pancia in giù”
Anna si sdraiò sul gigantesco materassino a prua della nave, così grande da poter ospitare almeno 6 persone una accanto all’altra.
“Bene, ti slaccio il reggiseno così ti spalmo meglio l’olio…poi vedo che non hai il segno, non lo porti di solito?”
“No, ho il seno molto piccolo…lo porto davvero di rado”
“Piccolo ma bellissimo immagino, scusami non vorrei sembrare insolente…”
“No no, anzi, sei molto galante…”
“Ok, grazie…ti spalmo l’olio così potrai prendere il sole in libertà…”
Antonio prima colò l’olio lentamente sul corpo di Anna, partendo dalle scapole per arrivare ai talloni e poi, con entrambe le mani iniziò a spalmarglielo con lenti movimenti. Marco fingeva indifferenza ma l’occhio cercava di cogliere eventuali mosse troppo audaci
Il massaggio di Antonio era lento ma vigoroso, le sue mani massaggiavano i guizzanti muscoli della schiena di Anna facendola sospirare, abilmente evitò di massaggiarle il culo ripartendo dai piedi, caviglie, quindi gambe, cosce e poi, finalmente appoggiò entrambe le mani sul fondoschiena di Anna rendendolo grazie all’olio lucido e ancora più invitante.
Ormai Antonio aveva perso interesse per altro e si concentrava solo sul culo di Anna che silenziosa si godeva il trattamento, le mani di Antonio descrivano lenti e vigorosi movimenti circolari che aprivano il culo e la fichetta perfettamente liscia di Anna, coperti solo da una microscopica strisciolina di tessuto.
L’abile movimento di Antonio scopriva quasi totalmente fica e culo di Anna che evidentemente gradiva il massaggio mentre Marco, in bilico tra fastidio, imbarazzo e una punta di eccitazione, provò a interrompere il gioco
“Ehm…tutto bene amore”
“Mmmm…si….lasciami godere del massaggio”
“L’hai sentita? Prendi il sole da bravo su..” lo rimproverò Antonio.
I movimenti delle mani di Antonio si facevano ad ogni passaggio più audaci fino ad appoggiare i pollici sulle labbra di Anna mentre le apriva letteralmente il culo.
“Bene, le disse, ora girati”
Anna obbedii e senza curarsi di essere in topless si girò
“Oh, molto bene, il reggiseno lasciamolo li, ok?”
“Mmmm, si, ok…tanto come ti dicevo non lo porto quasi mai”
Marco non disse nulla e restò li fermo.
Stavolta Antonio fu molto più audace e colò l’olio sul corpo di Anna partendo dai capezzoli lasciandolo poi colare al centro, dalla pancia fino alla sua fica coperta dal minimale e succinto, oltre che quasi trasparente, costume
Ormai le mani di Antonio avevano preso possesso del corpo di Anna e, da dietro, stringevano tra le dita i capezzoli della mogliettina duri come chiodi.
“Antonio! Mi sembra stiate esagerando no??” Disse Marco alzando la voce
“A me sembra che ad Anna non dispiaccia affatto…anzi…perché non vai a farti un giro?”
“Ma che cazzo dici?”
“Si dai” disse Anna, tanto a te non piace prendere il sole..ah ah ah”
Marco si alzò di scatto esclamando un “vaffanculo” e scendendo gli scalini che portavano all’alloggio, girandosi giusto in tempo per intravedere Antonio con una mano dentro al costume di Anna e i denti che le stringevano un capezzolo, o almeno questo era quello che pensava di aver visto.
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