Anna e Andrea - Seconda Parte
di
CNS
genere
prime esperienze
Giovanna mi aveva spiegato tutto.
Tempi, modi, cosa dovevo fare, potevo fare e cosa invece no.
In linea di massima l’unica vera regola era che non ci sarebbe mai stata penetrazione, per il resto il massaggio tantra prevedeva ogni altra sorta di contatto.
In realtà prima di parlarne ad Andrea erano già settimane che consideravo la cosa, inizialmente rifiutando a Giovanna ogni possibilità ma poi l’idea di poterle dire di sì aveva iniziato a prendere sempre più campo e, diciamocelo, il fatto che i guadagni erano stellari contribuì non poco a farmi accettare l’idea ma…l’idea di cosa?
Era proprio questo che mi frullava nella testa mentre attraversavo il traffico fiorentino.
Come avrei dovuto comportarmi?
Sì, Giovanna mi aveva spiegato le tecniche più diffuse, soprattutto il corpo su corpo, la prestazione più richiesta ma…se le mani si facevano più insistenti?
“fai tu” disse Giovanna, “ ma considera che in buona sostanza…è per quello che pagano”
La nudità non era un problema, mi è sempre piaciuta, e il fatto di essere oggettivamente bella rendeva sicuramente tutto più semplice.
Continuavo a pensare a cosa avrei fatto da li a pochi minuti, Giovanna aveva fissato il primo massaggio per le 10:00 e avevamo concordato che sarei stata io ad inaugurare la giornata.
Per fortuna trovai subito parcheggio, fermai l’auto e proprio mentre stavo per scendere arrivò un messaggio su whatsapp.
Era Andrea.
“amore sei già andata da Giovanna? Siamo sicuri?”
Restai un attimo ferma col cellulare in mano…che avesse ragione lui? Ma fu solo un attimo, un lampo, ormai la decisione era presa. Digitai velocemente sul cellulare “Stai tranquillo amore, sono sicura.”
In realtà non era così e, nel dubbio che le mie perplessità potessero aumentare parlandone con Andrea, decisi di spegnere il cellulare.
Arrivai rapidamente allo studio di Giovanna.
Lei mi aprì bellissima e curatissima come sempre. Lo studio era pervaso di essenze orientali e una musica lounge dal sapore vagamente orientaleggiante dava a tutto l’ambiente il classico feeling da spa.
“Ciao amore, sei pronta al primo giorno?”
“ Si Giovanna dai…diciamo di si…sono un po’ agitata..”
“Ma no, vedrai che non solo sarà molto meno stressante di quel che pensi ma alla fine piacerà anche a te. Come già ti avevo accennato questo studio non è pubblicizzato da nessuna parte quindi diciamo che è riservato ad una elite di persone gradite, se così vogliamo definirle. Di conseguenza è estremamente improbabile incontrare casualmente persone che magari frequenti normalmente, cosa che sono certa gradirai. Stamattina per il tuo battesimo ti ho riservato un ragazzo piuttosto giovane, sui 35, quindi più o meno della tua età. E’ un ragazzo molto piacevole col quale sono sicuro creerai subito la giusta connessione. E poi è anche un gran fico, che non guasta mai ah ah ah”
“si si…tu ridi…ma io sono agitatissima…”
“ Dai tesoro, vieni ti faccio vedere…”
Giovanna mi accompagnò lungo il corridoio fino all’ultima stanza a destra. La stanza era in penombra con decine di candele disseminate intorno ad un futon creando un’atmosfera davvero di impatto.
La stanza era arredata in maniera tipicamente orientale, con grande cura ed attenzione ai dettagli.
Accanto al futon da delle anfore salivano nuvole di fumi profumati.
“wow Giovanna, è davvero bello”
“Grazie, del resto…con quel che pagano…”
“Eh si…”
“allora, il ragazzo ha scelto un massaggio corpo su corpo reciproco quindi…sostanzialmente, userai il tuo corpo per massaggiare il suo. Lui sarà libero di toccarti..”
“…ma…”
“si, fammi finire…”
“ok”
“dicevo lui sarà libero di toccarti OVUNQUE, o almeno così è abituato a fare con me. Sai bene che il massaggio tantra si conclude sempre con la venuta della persona che subisce il massaggio, il come decidilo tu, anche se di regola si usa la masturbazione…se poi vuoi fargli un pompino…a me con qualche cliente…”
“ma scherzi!! No no!”
“bè…volevo dirti che sei libera…comunque, lui chiaramente cercherà di fare il più possibile, aspettati quindi di ritrovarti velocemente le sue mani su culo, fica e tette..”
“ ma…io..”
“dai Anna, cosa immaginavi? Vedrai che alla fine sarà piacevole. Fra 10 minuti sarà qua. Io andrò ad accoglierlo e lo accompagnerò a fare la doccia. Tu attenderai nuda qua dentro. Nuda e sorridente mi raccomando. Ce la fai?”
“non lo so…non…”
“Ti prego Anna, non farmi pentire di averti dato questa possibilità. A proposito. Il ragazzo ha concordato un prezzo di 180 euro. Per un’ora.”
“…ah…”
“Allora? Dai tesoro dai, vedrai che alla fine mi ringrazierai, vieni qua, abbracciami”
E così abbracciai la mia amica scaricando un po’ della tensione accumulata.
Poi il suono del campanello mi attraversò come un lampo.
“vado” disse Giovanna, “tu preparati”
Lentamente mi spogliai restando nuda e guardandomi sul grande specchio che ricopriva totalmente un lato della stanza. Ero bella, davvero bella, frutto sia della natura che di una attività fisica iniziata a 20 anni e mai lasciata.
Il tempo non passava mai e, nervosamente, mi passavo le dita sulla fichetta depilata con cura, come piace tanto ad Andrea…
Sentì avvicinarsi il ticchettio del tacco 13 di Giovanna.
“Vieni” disse, “la stanza è questa, entra pure”
Effettivamente lui era davvero un bel ragazzo, fasciato dalla vita in giù da un asciugamano bianco fresco di bucato.
Mi avvicinai a lui sorridente.
“piacere…Nikla” gli dissi.
“piacere, Alessio” rispose lui. “posso togliere il pareo?”
“Si, certo” risposi, poi sdraiati pure a pancia in giù sul futon.
Sinceramente l’imbarazzo che mi attanagliava all’inizio lentamente sembrò diminuire e mentre lui si sdraiava mi trovai a guardare il suo bel corpo muscoloso. Niente male.
Nelle settimane precedenti avevo studiato in ogni dettaglio le varie tecniche di massaggio e Giovanna mi aveva spiegato con dovizia di particolari cosa avrei dovuto fare.
Mi inginocchia vicino a lui e dopo essermi scaldata le mani presi il gel profumato e lo feci colare con misurata lentezza sul corpo di lui.
Inizia lentamente il massaggio prima a gambe e braccia con lui che si gustava la vista del mio corpo dagli specchi.
Mi misi quindi cavalcioni sopra di lui e mi dedicai alla sua schiena prima con delicati tocchi sapienti e poi usando tutto il mio corpo. I miei seni scivolavano sulla sua schiena in maniera suadente e sensuale mentre le sue mani accarezzavano le mie cosce.
Nessun imbarazzo, nessun timore, si era dissolto tutto, mi sentivo bene, inaspettatamente bene.
Tornai a dedicarmi alle gambe e, con naturalezza, passai poi ad un lento e sensuale massaggio alle natiche senza trascurare di sfiorare il suo buchetto, pratica che sembrava gradire molto.
Fu praticamente naturale scendere poi alle sue palle che inizia a massaggiare passando a volte velocemente a prenderglielo in mano. Era di marmo.
Gli chiesi “vuoi girarti?”
“Si Nikla, grazie, per ora è un massaggio magnifico…ti prego continua”
Presi altro gel, abbondante gel, e glielo feci colare addosso mentre lui con la mano mi accarezzava il clitoride….già…dovevo aspettarmelo, Giovanna mi aveva avvertito. Ciò che non immaginavo è che mi sarebbe piaciuto e mi sorpresi non solo a non spostarmi minimamente ma a trovarmi bagnatissima, situazione che Alessio prese al balzo iniziando lentamente a fare entrare le sue dita dentro di me.
“ti do fastidio”
“….nnn….no…fai pure…”
“ok…sei bellissima…”
“grazie…adesso continuiamo il massaggio”
Iniziai così a strusciarmi su di lui muovendo su e giù il mio corpo e strusciandogli le tette sul viso per poi scendere giù fino al suo uccello. Le sue mani su di me non erano fastidiose anzi.
“Nikla…sei bravissima. Posso fare una richiesta?”
“dimmi”
“puoi metterti a 69…voglio guardarti”
Sinceramente non ci pensai neppure più di tanto ed esaudii il suo desiderio.
Lentamente cominciai a prendermi cura del suo cazzo con le mani, alternando carezze delicatissime a movimenti più decisi.
Le sue mani erano su di me, la mia fica era un lago e ospitava le sue dita, due, lubrificandole con i miei umori mentre con l’altra mano stuzzicava il mio buchetto.
Quella doppia azione mi faceva godere da matti.
Continuavo a masturbarlo aumentando il ritmo, un po’ perché godendo diminuiva anche il mio controllo, un po’ perché volevo vederlo venire.
“ ti prego..succhiamelo”
“no Alessio…questo non è concesso…”
“si che lo è….”
“no, mi spiace”
“almeno fammi leccare la tua fica e il tuo culo”
“mmmmmm”
“ti prego…voglio venire col tuo sapore in bocca”
“…va bene..”
“mi abbassai sentendo subito la sua lingua invadere la mia fica mentre con le dita continuava ad accarezzarmi il culo…mi sfuggì un flebile “godo” mentre sentì il suo cazzo contrarsi fino a far partire un denso fiotto di sperma, seguito da un altro più debole e quindi un terzo.
Continuai a tenere la mia fica sul suo viso, la lingua di Alessio non smetteva di darmi piacere. Smise quindi di accarezzare con le dita il mio buchetto per infilarci a fondo la lingua. Che porco però…mmmm…mi piaceva.
Mi dedicai a pulire il corpo di Alessio dallo sperma con delle salviette e poco dopo mi spostai dietro la sua testa iniziando un lento massaggio alla tempie, del resto mancavano quasi 15 minuti alla fine dell’ora.
“ti é piaciuto?”
“Si Nikla…bellissimo…”
“Sono contenta…sai…per me era la prima volta…”
“Ma davvero? Bé spero non sia l’ultima..”
“Credo di no…”
“Ma…senti Nikla…posso dirti una cosa?”
“Certo”
“Perché hai scelto il nome Nikla”
Un brivido gelido mi attraversò il corpo
“…é…il mio nome…”
“Non mi sembrava che la moglie di Andrea si chiamasse Nikla…”
Il brivido si trasformò in una stilettata mentre sul viso di Alessio si disegnava un poco confortante sorrisetto
…continua…
graditissimi commenti alla mail cns1975@libero.it
Tempi, modi, cosa dovevo fare, potevo fare e cosa invece no.
In linea di massima l’unica vera regola era che non ci sarebbe mai stata penetrazione, per il resto il massaggio tantra prevedeva ogni altra sorta di contatto.
In realtà prima di parlarne ad Andrea erano già settimane che consideravo la cosa, inizialmente rifiutando a Giovanna ogni possibilità ma poi l’idea di poterle dire di sì aveva iniziato a prendere sempre più campo e, diciamocelo, il fatto che i guadagni erano stellari contribuì non poco a farmi accettare l’idea ma…l’idea di cosa?
Era proprio questo che mi frullava nella testa mentre attraversavo il traffico fiorentino.
Come avrei dovuto comportarmi?
Sì, Giovanna mi aveva spiegato le tecniche più diffuse, soprattutto il corpo su corpo, la prestazione più richiesta ma…se le mani si facevano più insistenti?
“fai tu” disse Giovanna, “ ma considera che in buona sostanza…è per quello che pagano”
La nudità non era un problema, mi è sempre piaciuta, e il fatto di essere oggettivamente bella rendeva sicuramente tutto più semplice.
Continuavo a pensare a cosa avrei fatto da li a pochi minuti, Giovanna aveva fissato il primo massaggio per le 10:00 e avevamo concordato che sarei stata io ad inaugurare la giornata.
Per fortuna trovai subito parcheggio, fermai l’auto e proprio mentre stavo per scendere arrivò un messaggio su whatsapp.
Era Andrea.
“amore sei già andata da Giovanna? Siamo sicuri?”
Restai un attimo ferma col cellulare in mano…che avesse ragione lui? Ma fu solo un attimo, un lampo, ormai la decisione era presa. Digitai velocemente sul cellulare “Stai tranquillo amore, sono sicura.”
In realtà non era così e, nel dubbio che le mie perplessità potessero aumentare parlandone con Andrea, decisi di spegnere il cellulare.
Arrivai rapidamente allo studio di Giovanna.
Lei mi aprì bellissima e curatissima come sempre. Lo studio era pervaso di essenze orientali e una musica lounge dal sapore vagamente orientaleggiante dava a tutto l’ambiente il classico feeling da spa.
“Ciao amore, sei pronta al primo giorno?”
“ Si Giovanna dai…diciamo di si…sono un po’ agitata..”
“Ma no, vedrai che non solo sarà molto meno stressante di quel che pensi ma alla fine piacerà anche a te. Come già ti avevo accennato questo studio non è pubblicizzato da nessuna parte quindi diciamo che è riservato ad una elite di persone gradite, se così vogliamo definirle. Di conseguenza è estremamente improbabile incontrare casualmente persone che magari frequenti normalmente, cosa che sono certa gradirai. Stamattina per il tuo battesimo ti ho riservato un ragazzo piuttosto giovane, sui 35, quindi più o meno della tua età. E’ un ragazzo molto piacevole col quale sono sicuro creerai subito la giusta connessione. E poi è anche un gran fico, che non guasta mai ah ah ah”
“si si…tu ridi…ma io sono agitatissima…”
“ Dai tesoro, vieni ti faccio vedere…”
Giovanna mi accompagnò lungo il corridoio fino all’ultima stanza a destra. La stanza era in penombra con decine di candele disseminate intorno ad un futon creando un’atmosfera davvero di impatto.
La stanza era arredata in maniera tipicamente orientale, con grande cura ed attenzione ai dettagli.
Accanto al futon da delle anfore salivano nuvole di fumi profumati.
“wow Giovanna, è davvero bello”
“Grazie, del resto…con quel che pagano…”
“Eh si…”
“allora, il ragazzo ha scelto un massaggio corpo su corpo reciproco quindi…sostanzialmente, userai il tuo corpo per massaggiare il suo. Lui sarà libero di toccarti..”
“…ma…”
“si, fammi finire…”
“ok”
“dicevo lui sarà libero di toccarti OVUNQUE, o almeno così è abituato a fare con me. Sai bene che il massaggio tantra si conclude sempre con la venuta della persona che subisce il massaggio, il come decidilo tu, anche se di regola si usa la masturbazione…se poi vuoi fargli un pompino…a me con qualche cliente…”
“ma scherzi!! No no!”
“bè…volevo dirti che sei libera…comunque, lui chiaramente cercherà di fare il più possibile, aspettati quindi di ritrovarti velocemente le sue mani su culo, fica e tette..”
“ ma…io..”
“dai Anna, cosa immaginavi? Vedrai che alla fine sarà piacevole. Fra 10 minuti sarà qua. Io andrò ad accoglierlo e lo accompagnerò a fare la doccia. Tu attenderai nuda qua dentro. Nuda e sorridente mi raccomando. Ce la fai?”
“non lo so…non…”
“Ti prego Anna, non farmi pentire di averti dato questa possibilità. A proposito. Il ragazzo ha concordato un prezzo di 180 euro. Per un’ora.”
“…ah…”
“Allora? Dai tesoro dai, vedrai che alla fine mi ringrazierai, vieni qua, abbracciami”
E così abbracciai la mia amica scaricando un po’ della tensione accumulata.
Poi il suono del campanello mi attraversò come un lampo.
“vado” disse Giovanna, “tu preparati”
Lentamente mi spogliai restando nuda e guardandomi sul grande specchio che ricopriva totalmente un lato della stanza. Ero bella, davvero bella, frutto sia della natura che di una attività fisica iniziata a 20 anni e mai lasciata.
Il tempo non passava mai e, nervosamente, mi passavo le dita sulla fichetta depilata con cura, come piace tanto ad Andrea…
Sentì avvicinarsi il ticchettio del tacco 13 di Giovanna.
“Vieni” disse, “la stanza è questa, entra pure”
Effettivamente lui era davvero un bel ragazzo, fasciato dalla vita in giù da un asciugamano bianco fresco di bucato.
Mi avvicinai a lui sorridente.
“piacere…Nikla” gli dissi.
“piacere, Alessio” rispose lui. “posso togliere il pareo?”
“Si, certo” risposi, poi sdraiati pure a pancia in giù sul futon.
Sinceramente l’imbarazzo che mi attanagliava all’inizio lentamente sembrò diminuire e mentre lui si sdraiava mi trovai a guardare il suo bel corpo muscoloso. Niente male.
Nelle settimane precedenti avevo studiato in ogni dettaglio le varie tecniche di massaggio e Giovanna mi aveva spiegato con dovizia di particolari cosa avrei dovuto fare.
Mi inginocchia vicino a lui e dopo essermi scaldata le mani presi il gel profumato e lo feci colare con misurata lentezza sul corpo di lui.
Inizia lentamente il massaggio prima a gambe e braccia con lui che si gustava la vista del mio corpo dagli specchi.
Mi misi quindi cavalcioni sopra di lui e mi dedicai alla sua schiena prima con delicati tocchi sapienti e poi usando tutto il mio corpo. I miei seni scivolavano sulla sua schiena in maniera suadente e sensuale mentre le sue mani accarezzavano le mie cosce.
Nessun imbarazzo, nessun timore, si era dissolto tutto, mi sentivo bene, inaspettatamente bene.
Tornai a dedicarmi alle gambe e, con naturalezza, passai poi ad un lento e sensuale massaggio alle natiche senza trascurare di sfiorare il suo buchetto, pratica che sembrava gradire molto.
Fu praticamente naturale scendere poi alle sue palle che inizia a massaggiare passando a volte velocemente a prenderglielo in mano. Era di marmo.
Gli chiesi “vuoi girarti?”
“Si Nikla, grazie, per ora è un massaggio magnifico…ti prego continua”
Presi altro gel, abbondante gel, e glielo feci colare addosso mentre lui con la mano mi accarezzava il clitoride….già…dovevo aspettarmelo, Giovanna mi aveva avvertito. Ciò che non immaginavo è che mi sarebbe piaciuto e mi sorpresi non solo a non spostarmi minimamente ma a trovarmi bagnatissima, situazione che Alessio prese al balzo iniziando lentamente a fare entrare le sue dita dentro di me.
“ti do fastidio”
“….nnn….no…fai pure…”
“ok…sei bellissima…”
“grazie…adesso continuiamo il massaggio”
Iniziai così a strusciarmi su di lui muovendo su e giù il mio corpo e strusciandogli le tette sul viso per poi scendere giù fino al suo uccello. Le sue mani su di me non erano fastidiose anzi.
“Nikla…sei bravissima. Posso fare una richiesta?”
“dimmi”
“puoi metterti a 69…voglio guardarti”
Sinceramente non ci pensai neppure più di tanto ed esaudii il suo desiderio.
Lentamente cominciai a prendermi cura del suo cazzo con le mani, alternando carezze delicatissime a movimenti più decisi.
Le sue mani erano su di me, la mia fica era un lago e ospitava le sue dita, due, lubrificandole con i miei umori mentre con l’altra mano stuzzicava il mio buchetto.
Quella doppia azione mi faceva godere da matti.
Continuavo a masturbarlo aumentando il ritmo, un po’ perché godendo diminuiva anche il mio controllo, un po’ perché volevo vederlo venire.
“ ti prego..succhiamelo”
“no Alessio…questo non è concesso…”
“si che lo è….”
“no, mi spiace”
“almeno fammi leccare la tua fica e il tuo culo”
“mmmmmm”
“ti prego…voglio venire col tuo sapore in bocca”
“…va bene..”
“mi abbassai sentendo subito la sua lingua invadere la mia fica mentre con le dita continuava ad accarezzarmi il culo…mi sfuggì un flebile “godo” mentre sentì il suo cazzo contrarsi fino a far partire un denso fiotto di sperma, seguito da un altro più debole e quindi un terzo.
Continuai a tenere la mia fica sul suo viso, la lingua di Alessio non smetteva di darmi piacere. Smise quindi di accarezzare con le dita il mio buchetto per infilarci a fondo la lingua. Che porco però…mmmm…mi piaceva.
Mi dedicai a pulire il corpo di Alessio dallo sperma con delle salviette e poco dopo mi spostai dietro la sua testa iniziando un lento massaggio alla tempie, del resto mancavano quasi 15 minuti alla fine dell’ora.
“ti é piaciuto?”
“Si Nikla…bellissimo…”
“Sono contenta…sai…per me era la prima volta…”
“Ma davvero? Bé spero non sia l’ultima..”
“Credo di no…”
“Ma…senti Nikla…posso dirti una cosa?”
“Certo”
“Perché hai scelto il nome Nikla”
Un brivido gelido mi attraversò il corpo
“…é…il mio nome…”
“Non mi sembrava che la moglie di Andrea si chiamasse Nikla…”
Il brivido si trasformò in una stilettata mentre sul viso di Alessio si disegnava un poco confortante sorrisetto
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