Un'estate Trasgressiva - Capitolo Quattro - La nuova Laura
di
CNS
genere
prime esperienze
Per quanto fossimo insieme ormai da alcuni anni tenere in braccio Laura quella sera mi dava delle sensazioni nuove.
In meno di un giorno mi ritrovai accanto una compagna del tutto nuova, una ragazza disinibita e aperta a nuove esperienze, una donna capace di far perdere la testa a qualsiasi uomo non solo con il suo splendido corpo ma anche con la testa, sfiorando abilmente i tasti dell’erotismo.
Laura sembrava adesso in grado di trasformare in realtà le mie più ardite e stuzzicanti fantasie sessuali. E questo mi piaceva da matti.
La sua voglia di esibirsi, il suo sguardo da puttana, la sua bramosia di nuove esperienze mi trasportavano in una dimensione di coppia del tutto nuova, con risvolti e prospettive ancora tutte da scoprire.
In quelle ore Laura era stata in grado di ribaltare del tutto le nostre consuete dinamiche di coppia, con lei di solito restia alle novità e alle piccole ‘trasgressioni quotidiane’ e io a lamentarmi spesso e volentieri della sua pigrizia, della sua mancanza di iniziativa, del suo arrendersi alla routine.
Quella Laura, fortunatamente, era adesso solo uno sbiadito ricordo.
Arrivai vicino al letto con Laura ancora in braccio. Non appena allentai la presa lei sedette sul bordo del letto e, con movenze feline, inizio ad indietreggiare fino ad appoggiarsi con la schiena alla testata. Il suo era uno sguardo di sfida, voleva mettermi alla prova, voleva capire se adesso ero al suo livello, se ero in grado di farla godere, di farla scatenare ma allo stesso tempo di domarla, quello che desiderava, stanotte, era un padrone.
La trasformazione si notava anche dal suo linguaggio del corpo.
La sua schiena era dritta, fiera, appoggiata alla testata del letto mentre seduta con le gambe oscenamente aperte disegnava una ‘M’ con al centro la fonte del mio e del suo piacere.
Le sue mani, che in passato in queste occasioni sarebbero state occupate a coprirsi pudicamente le tette, ora erano intente a sfiorarsi impercettibilmente il clitoride e a tenere la fica aperta, vogliosa di mani, di lingua, di cazzo.
Ma dovevo essere paziente.
Saltarle addosso sarebbe stato un errore imperdonabile, avrei dimostrato che bastava il suo corpo per farmi perdere la testa, avrei sancito la sua vittoria e forse la fine definitiva del nostro rapporto così come lo conoscevamo.
La lasciai quindi li a masturbarsi mentre lentamente mi spogliavo e mi avvicinavo al lato del letto dove Laura si era seduta.
Lascia cadere a terra anche i boxer e rimasi nudo.
La mia erezione era marmorea, il mio cazzo durissimo era la dimostrazione dell’irresistibile e prorompente sensualità di Laura, della sua bellezza, del suo essere, adesso come non mai, totalmente e pericolosamente donna.
Il suo sguardo era una dichiarazione di guerra, sapevo che adesso il mio compito sarebbe stato difficile, avrei dovuto dosare attentamente violenza e tenerezza, purezza e perversione.
Ogni errore sarebbe stato fatale.
La componente carnale di Laura si era manifestata con grande forza ma non ne conoscevo ancora i limiti, non sapevo ancora quanto poteva essere forte, dovevo assolutamente evitare che potesse sentirsi in qualche modo ‘sbagliata’, doveva sentirsi a suo agio così puttana, solo in questo modo sarebbe stata in grado di soddisfare ogni mio desiderio.
Rimanendo in piedi accanto al letto le accarezzai teneramente la testa per poi avvicinarla al mio uccello. La sua lingua saettò subito sulla cappella con grande maestria e in un attimo ingoio il mio cazzo infilandoselo fino in gola. Mentre la sua passione si accendeva mi scostai.
I suoi occhi trasparivano una certa sorpresa, convinta com’era di poter dirigere lei il gioco.
Evidentemente si sbagliava.
Le dissi ‘ Aspettami dove sei e continua a toccarti ‘ e mi allontanai andando verso il bagno. Lì presi l’olio Johns*n che avevo saggiamente acquistato e dallo zaino tirai fuori una bandana che spesso portavo con me per proteggermi dai raggi del sole.
Tornai quindi verso il letto e fui felice di vedere che Laura aveva obbedito alle mie richieste rimanendo immobile a cosce spalancate continuando nel frattempo a masturbarsi
Appoggiai l’olio sul comodino e le dissi:
– Questo è per il tuo culetto amore, sei contenta? Stanotte credo che te lo farò godere molto, è da tanto tempo che ho voglia di giocarci’
Laura mi guardò senza rispondere, continuava a masturbarsi e sembrava curiosa di scoprire quali sorprese avevo preparato per lei
– Ora vieni qui vicino che iniziamo il nostro gioco
Mi avvicinai di nuovo e le passai la bandana davanti agli occhi stringendola poi dietro la testa con un nodo stretto ma abbastanza comodo così da evitare che potesse venir distratta da qualsiasi tipo di dolore o fastidio.
Sentivo che le mie mosse erano state azzeccate e non appena fu bendata Laura allungò una mano e iniziò ad accarezzarmi il cazzo. Le sue dita erano abili e veloci e le sue carezze mi davano già un sottile ma intenso piacere.
Fermai quindi la sua mano afferrandole il polso e scostandola dal mio pene.
Adesso volevo che lei ricevesse soltanto, volevo che si sentisse in balia delle mie attenzioni, delle mie mani, della mia lingua, del mio uccello.
La feci alzare da letto e la accompagnai al centro della stanza.
Il suo corpo vibrava di voglia.
Iniziai a sfiorarla con carezze leggerissime, quasi impercettibili.
Adesso Laura era del tutto incapace di sottrarsi a me, ora il mio dominio su di lei era assoluto.
La mia lingua iniziò così a passare sul suo corpo, molto lentamente passai dal lobo dell’orecchio al collo, quindi scesi giù verso il seno.
Iniziai allora a mordicchiarle il capezzolo sentendola vibrare e leggermente ansimare di piacere.
Continuai a farmi strada con la lingua sul suo corpo e scesi giù fino all’ombelico, poi ai fianchi e poi giù’.
Quando, in ginocchio, mi trovai di fronte alla sua fica evitai di leccarla come avrei voluto e rimasi fermo ad annusarne il profumo. Sentii la sua voglia convergere tutta in mezzo alle cosce e le sfiorai le labbra scoprendola letteralmente fradicia.
Continuai a scendere con la lingua e le leccai avidamente le gambe fino ad arrivare ai piedi. La mia lingua passava fra le sue dita per poi risalire su e fermarmi ancora a pochi centimetri dalla sua fichettina meravigliosa.
Questa volta non mi fermai oltre su quel bocconcino prelibato ma tornai su per baciarla prima con dolcezza, poi sempre più selvaggiamente intrecciando le nostre lingue in una danza lussuriosa.
Mentre ci baciavamo le nostre mani non riuscivano a stare ferme. Laura non poteva fare a meno di segarmi mentre io la sditalavo con grande impeto e passione.
Il mio cazzo era alle stelle mentre la masturbavo prima con una, poi con due, poi con tre dita riempiendola e facendola sussultare ad agni affondo ma senza dimenticarmi il mio obiettivo di quella notte, il suo culo.
Fermai allora quella splendida e goduriosa sega e feci mettere Laura a 4 zampe per terra al centro della stanza, ancora bendata e andai velocemente a prendere l’olio.
Passai quindi vicino alla valigia e presi la macchina digitale.
Accesi la macchina e Laura esclamo subito:
– Cos’era quel rumore??? Mica vorrai…
– Si tesoro, voglio fotografarti mentre fai la puttanella
– Mmmmmm’.ti piace vedermi puttana vero???? Ok, ti accontenterò, così potrai vedere quando vuoi quanto sa essere zoccola la tua fidanzatina’
E così dicendo aprì lentamente le gambe e alzò il culo così che io potessi vedere meglio quello spettacolo. Portò indietro le mani e cominciò ad allargarsi le natiche mostrando il suo buchetto voglioso di attenzioni e disse:
– Va bene così??’.che dici è una posizione abbastanza da troia????
Non risposi ma mi avvicinai al suo culetto aperto e iniziai a colarle sopra l’olio.
Lei reagì con un gemito di goduria mentre io con la mano sinistra la massaggiavo e spandevo l’olio su quel culo divino e con la destra scattavo le prime foto.
Laura era fantastica, il suo culetto era lucido e brillante e quel buchino era troppo invitante per poter continuare solo ad osservare, così appoggiai la macchina fotografica a terra e iniziai a leccarla tutto intorno all’ano per poi affondare la lingua il quel buchetto finora inaccessibile, mentre con la mano sinistra la sditalavo stimolandole il clitoride.
Laura, per nulla imbarazzata dall’accogliere per la prima volta la mia lingua nel culo, muoveva ritmicamente i fianchi così da farmi leccare a fondo il suo buchetto mentre diceva:
– Si, fammi godere, leccami il culo, voglio dartelo tutto il mio culo, dai, giocaci, è tuo’.
E mentre diceva così smisi di leccarla e ripresi la digitale, zoomando sul quel culo appena appena aperto dalla mia lingua.
Iniziai così a masturbarle lentamente l’ano con l’indice, senza andare troppo a fondo ma ruotando il dito così da allargarla e prepararla bene al mio cazzo mentre continuavo a riempirla d’olio che rendeva tutto ancora più eccitante.
Laura godeva come una vera zoccola e, mentre le sditalavo il culo finora illibato, lei si toccava la fica bagnata come non mai.
Iniziai quindi a colare l’olio direttamente dentro il suo culo voglioso e quindi provai a masturbarla con due dita. Il culetto velocemente cedette e le infilai dentro insieme indice e medio, senza spingere troppo violentemente ma continuando ad allargarle il buchetto.
Non mancai di immortalare la mia dolce metà con due dita nel culo e lei, che finora era stata in silenzio godendosi la nuova esperienza, disse:
– Si porco, ti piace vedermi il culo aperto eh???? Mmmmmm’ e adesso’cosa farai??? Forse credo di saperlo mmmmm penso proprio che ora vorrai incularmi come una puttana, ho indovinato??? Si vero???
Risposi alla sua domanda colandole altro olio in culo e strusciandole il cazzo sulle chiappe.
Appena senti il mio uccello disse:
– Ahhhh il mio fidanzato porco non perde tempo eh??? Dai, fammi godere di culo, sfondami ben bene dai”
Laura sembrava del tutto incurante del fatto che avrebbe potuto provare dolore anche se il lavoretto di lingua e dita che avevo fatto e tutto l’olio che avevo usato erano quasi una garanzia sul fatto che non le avrebbe fatto troppo male.
Continuai quindi a masturbarla con il dito medio ma stavolta andando più a fondo e con più vigore. Poi, lentamente rallentai, tolsi il dito e appoggia la cappella al suo culo. Laura, di tutta risposta, spinse contro il mio cazzo andando indietro con il bacino dimostrando ancora di più quanta voglia aveva di prenderlo.
Anche grazie all’azione lubrificante dell’olio le fui subito dentro.
Laura reagì irrigidendosi e lanciando un’urlettino acuto. Io, del tutto incurante della sua reazione, cominciai quindi a spingere colandole contemporaneamente ancora olio sul suo buchetto ora riempito dal mio uccello. Piano piano le misi dentro tutta la cappella sentendo il suo ano che si stava lentamente dilatando. Iniziai quindi a spingere con Laura che evidentemente cominciava ad abituarsi a quella sensazione nuova. Era chiaro che stava godendo. Cominciò quindi a muovere il bacino con più decisione, voleva proprio farsi sfondare il culo!!!
Peccato che come già detto prima ero io che volevo il controllo assoluto stavolta e così tirai fuori il cazzo e presi ancora la digitale.
Le dissi:
– Ti piace essere inculata vero??? Mmmm…lo vedo’..fra un po’ ti sbatterò come si deve ma ora voglio un bel ricordino di questo momento. Dai, apriti bene che voglio immortalare il tuo culo appena sfondato’
Laura obbedì e da brava ragazza si allargò le chiappe ricevendo i primi flash. Le foto erano spettacolari, una vera goduria per gli occhi.
– ora voglio che tu ti sditali culo e fica, contemporaneamente!! Dai, forza zoccoletta, datti da fare!!
Anche stavolta la mia bella e porca fidanzatina fece quello che le chiedevo e mi permise di scattare altre foto strepitose.
– Ok, sei stata proprio brava, ora ti farò godere come piace a te’.
Evitai di incularla con violenza e le colai altro olio tra le chiappe. Stavolta la cappella entrò dentro ben più agevolmente e così iniziai a pomparla con maggior vigore. Ogni volta che entravo Laura emetteva un gridolino strozzato. Mi piaceva da morire vederla godere così, vederla ansimare con il mio cazzo in culo mentre con le dita si masturbava per provare piacere in ogni parte.
Io intanto continuavo a chiavarla aprendogli ben bene quel culetto non più vergine. Ero quasi al culmine del piacere, cosa che sentii anche lei dalle contrazioni del mio uccello e disse:
– Vienimi nel culo, ti prego riempimi, ti prego non uscire, dai, riempimi il culo di sborra!!
Mi sembrava giusto esaudire il suo desiderio, quindi la afferrai per i fianchi e inizia a sbatterla più forte, piantandogli il cazzo in culo fino alle palle. Laura gemeva ed urlava come una vera troia e continuava a incitarmi:
– Si, sbattimi così, spaccami il culo, dai ancora, ancora, ancora’.
Fin quando venni riempiendole il culo di caldo sperma.
Uscendo la visione del suo buchetto tutto aperto e dilatato fu uno spettacolo.
Laura era ancora bendata, a 4 zampe sul pavimento con il mio sperma che iniziava a gocciolare dal suo buchetto che ora appariva ben diverso dallo stretto pertugio di prima.
Le passai una mano sulla fica e la trovai ancora fradicia, evidentemente ipereccitata dalla sua prima esperienza anale.
Laura non si muoveva così ne approfittai per farle un bel servizio fotografico completo. Le passai davanti e le scattai tutta una serie di foto che ancora oggi mi fanno eccitare da morire.
Rimisi poi la digitale a poste e le dissi:
– Brava amore, il tuo culo era fantastico, a te è piaciuto??
– Si, ora mi brucia da morire ma ho goduto veramente tanto’…grazie amore mio’..
– La senti la mia sborra che ti cola dal culetto??
– Si’mmmm’è una sensazione molto eccitante’.
– brava zoccoletta, ti piace sapere che ti sono venuto in culo vero?? Allora fai la brava fino in fondo e ora succhiami bene il cazzo’.dai’..
Non sapevo se Laura avrebbe accettato o meno, qualche tempo fa non le avrei mai neanche proposto una cosa del genere, succhiare il cazzo che le aveva appena rotto il culo, ma ora tutto era possibile, infatti disse:
– Si amore mio, fammelo succhiare bene’.
E così dicendo iniziò a leccarmi l’uccello con la consueta maestria fino a quando, ormai soddisfatto, non mi tirai indietro e le tolsi la bandana che le copriva la vista.
– Dai, le dissi,
– Andiamo a farci una bella doccia
– Ok amore, ma mi ami???? E’ vero che sono la tua puttanella??
– Si tesoro, sei la mia zoccoletta, l’unica capace di farmi godere così’
– Grazie amore mio, andiamo’
E, con lo sperma che ancora le gocciolava fra le gambe, Laura mi prese per mano e andammo a farci una bella e rilassante doccia’
continua…
Rispetto alla prima pubblicazione ho ricevuto molti meno commenti e feedback, non siate timidi, scrivete alla casella di posta cns1975@libero.it
In meno di un giorno mi ritrovai accanto una compagna del tutto nuova, una ragazza disinibita e aperta a nuove esperienze, una donna capace di far perdere la testa a qualsiasi uomo non solo con il suo splendido corpo ma anche con la testa, sfiorando abilmente i tasti dell’erotismo.
Laura sembrava adesso in grado di trasformare in realtà le mie più ardite e stuzzicanti fantasie sessuali. E questo mi piaceva da matti.
La sua voglia di esibirsi, il suo sguardo da puttana, la sua bramosia di nuove esperienze mi trasportavano in una dimensione di coppia del tutto nuova, con risvolti e prospettive ancora tutte da scoprire.
In quelle ore Laura era stata in grado di ribaltare del tutto le nostre consuete dinamiche di coppia, con lei di solito restia alle novità e alle piccole ‘trasgressioni quotidiane’ e io a lamentarmi spesso e volentieri della sua pigrizia, della sua mancanza di iniziativa, del suo arrendersi alla routine.
Quella Laura, fortunatamente, era adesso solo uno sbiadito ricordo.
Arrivai vicino al letto con Laura ancora in braccio. Non appena allentai la presa lei sedette sul bordo del letto e, con movenze feline, inizio ad indietreggiare fino ad appoggiarsi con la schiena alla testata. Il suo era uno sguardo di sfida, voleva mettermi alla prova, voleva capire se adesso ero al suo livello, se ero in grado di farla godere, di farla scatenare ma allo stesso tempo di domarla, quello che desiderava, stanotte, era un padrone.
La trasformazione si notava anche dal suo linguaggio del corpo.
La sua schiena era dritta, fiera, appoggiata alla testata del letto mentre seduta con le gambe oscenamente aperte disegnava una ‘M’ con al centro la fonte del mio e del suo piacere.
Le sue mani, che in passato in queste occasioni sarebbero state occupate a coprirsi pudicamente le tette, ora erano intente a sfiorarsi impercettibilmente il clitoride e a tenere la fica aperta, vogliosa di mani, di lingua, di cazzo.
Ma dovevo essere paziente.
Saltarle addosso sarebbe stato un errore imperdonabile, avrei dimostrato che bastava il suo corpo per farmi perdere la testa, avrei sancito la sua vittoria e forse la fine definitiva del nostro rapporto così come lo conoscevamo.
La lasciai quindi li a masturbarsi mentre lentamente mi spogliavo e mi avvicinavo al lato del letto dove Laura si era seduta.
Lascia cadere a terra anche i boxer e rimasi nudo.
La mia erezione era marmorea, il mio cazzo durissimo era la dimostrazione dell’irresistibile e prorompente sensualità di Laura, della sua bellezza, del suo essere, adesso come non mai, totalmente e pericolosamente donna.
Il suo sguardo era una dichiarazione di guerra, sapevo che adesso il mio compito sarebbe stato difficile, avrei dovuto dosare attentamente violenza e tenerezza, purezza e perversione.
Ogni errore sarebbe stato fatale.
La componente carnale di Laura si era manifestata con grande forza ma non ne conoscevo ancora i limiti, non sapevo ancora quanto poteva essere forte, dovevo assolutamente evitare che potesse sentirsi in qualche modo ‘sbagliata’, doveva sentirsi a suo agio così puttana, solo in questo modo sarebbe stata in grado di soddisfare ogni mio desiderio.
Rimanendo in piedi accanto al letto le accarezzai teneramente la testa per poi avvicinarla al mio uccello. La sua lingua saettò subito sulla cappella con grande maestria e in un attimo ingoio il mio cazzo infilandoselo fino in gola. Mentre la sua passione si accendeva mi scostai.
I suoi occhi trasparivano una certa sorpresa, convinta com’era di poter dirigere lei il gioco.
Evidentemente si sbagliava.
Le dissi ‘ Aspettami dove sei e continua a toccarti ‘ e mi allontanai andando verso il bagno. Lì presi l’olio Johns*n che avevo saggiamente acquistato e dallo zaino tirai fuori una bandana che spesso portavo con me per proteggermi dai raggi del sole.
Tornai quindi verso il letto e fui felice di vedere che Laura aveva obbedito alle mie richieste rimanendo immobile a cosce spalancate continuando nel frattempo a masturbarsi
Appoggiai l’olio sul comodino e le dissi:
– Questo è per il tuo culetto amore, sei contenta? Stanotte credo che te lo farò godere molto, è da tanto tempo che ho voglia di giocarci’
Laura mi guardò senza rispondere, continuava a masturbarsi e sembrava curiosa di scoprire quali sorprese avevo preparato per lei
– Ora vieni qui vicino che iniziamo il nostro gioco
Mi avvicinai di nuovo e le passai la bandana davanti agli occhi stringendola poi dietro la testa con un nodo stretto ma abbastanza comodo così da evitare che potesse venir distratta da qualsiasi tipo di dolore o fastidio.
Sentivo che le mie mosse erano state azzeccate e non appena fu bendata Laura allungò una mano e iniziò ad accarezzarmi il cazzo. Le sue dita erano abili e veloci e le sue carezze mi davano già un sottile ma intenso piacere.
Fermai quindi la sua mano afferrandole il polso e scostandola dal mio pene.
Adesso volevo che lei ricevesse soltanto, volevo che si sentisse in balia delle mie attenzioni, delle mie mani, della mia lingua, del mio uccello.
La feci alzare da letto e la accompagnai al centro della stanza.
Il suo corpo vibrava di voglia.
Iniziai a sfiorarla con carezze leggerissime, quasi impercettibili.
Adesso Laura era del tutto incapace di sottrarsi a me, ora il mio dominio su di lei era assoluto.
La mia lingua iniziò così a passare sul suo corpo, molto lentamente passai dal lobo dell’orecchio al collo, quindi scesi giù verso il seno.
Iniziai allora a mordicchiarle il capezzolo sentendola vibrare e leggermente ansimare di piacere.
Continuai a farmi strada con la lingua sul suo corpo e scesi giù fino all’ombelico, poi ai fianchi e poi giù’.
Quando, in ginocchio, mi trovai di fronte alla sua fica evitai di leccarla come avrei voluto e rimasi fermo ad annusarne il profumo. Sentii la sua voglia convergere tutta in mezzo alle cosce e le sfiorai le labbra scoprendola letteralmente fradicia.
Continuai a scendere con la lingua e le leccai avidamente le gambe fino ad arrivare ai piedi. La mia lingua passava fra le sue dita per poi risalire su e fermarmi ancora a pochi centimetri dalla sua fichettina meravigliosa.
Questa volta non mi fermai oltre su quel bocconcino prelibato ma tornai su per baciarla prima con dolcezza, poi sempre più selvaggiamente intrecciando le nostre lingue in una danza lussuriosa.
Mentre ci baciavamo le nostre mani non riuscivano a stare ferme. Laura non poteva fare a meno di segarmi mentre io la sditalavo con grande impeto e passione.
Il mio cazzo era alle stelle mentre la masturbavo prima con una, poi con due, poi con tre dita riempiendola e facendola sussultare ad agni affondo ma senza dimenticarmi il mio obiettivo di quella notte, il suo culo.
Fermai allora quella splendida e goduriosa sega e feci mettere Laura a 4 zampe per terra al centro della stanza, ancora bendata e andai velocemente a prendere l’olio.
Passai quindi vicino alla valigia e presi la macchina digitale.
Accesi la macchina e Laura esclamo subito:
– Cos’era quel rumore??? Mica vorrai…
– Si tesoro, voglio fotografarti mentre fai la puttanella
– Mmmmmm’.ti piace vedermi puttana vero???? Ok, ti accontenterò, così potrai vedere quando vuoi quanto sa essere zoccola la tua fidanzatina’
E così dicendo aprì lentamente le gambe e alzò il culo così che io potessi vedere meglio quello spettacolo. Portò indietro le mani e cominciò ad allargarsi le natiche mostrando il suo buchetto voglioso di attenzioni e disse:
– Va bene così??’.che dici è una posizione abbastanza da troia????
Non risposi ma mi avvicinai al suo culetto aperto e iniziai a colarle sopra l’olio.
Lei reagì con un gemito di goduria mentre io con la mano sinistra la massaggiavo e spandevo l’olio su quel culo divino e con la destra scattavo le prime foto.
Laura era fantastica, il suo culetto era lucido e brillante e quel buchino era troppo invitante per poter continuare solo ad osservare, così appoggiai la macchina fotografica a terra e iniziai a leccarla tutto intorno all’ano per poi affondare la lingua il quel buchetto finora inaccessibile, mentre con la mano sinistra la sditalavo stimolandole il clitoride.
Laura, per nulla imbarazzata dall’accogliere per la prima volta la mia lingua nel culo, muoveva ritmicamente i fianchi così da farmi leccare a fondo il suo buchetto mentre diceva:
– Si, fammi godere, leccami il culo, voglio dartelo tutto il mio culo, dai, giocaci, è tuo’.
E mentre diceva così smisi di leccarla e ripresi la digitale, zoomando sul quel culo appena appena aperto dalla mia lingua.
Iniziai così a masturbarle lentamente l’ano con l’indice, senza andare troppo a fondo ma ruotando il dito così da allargarla e prepararla bene al mio cazzo mentre continuavo a riempirla d’olio che rendeva tutto ancora più eccitante.
Laura godeva come una vera zoccola e, mentre le sditalavo il culo finora illibato, lei si toccava la fica bagnata come non mai.
Iniziai quindi a colare l’olio direttamente dentro il suo culo voglioso e quindi provai a masturbarla con due dita. Il culetto velocemente cedette e le infilai dentro insieme indice e medio, senza spingere troppo violentemente ma continuando ad allargarle il buchetto.
Non mancai di immortalare la mia dolce metà con due dita nel culo e lei, che finora era stata in silenzio godendosi la nuova esperienza, disse:
– Si porco, ti piace vedermi il culo aperto eh???? Mmmmmm’ e adesso’cosa farai??? Forse credo di saperlo mmmmm penso proprio che ora vorrai incularmi come una puttana, ho indovinato??? Si vero???
Risposi alla sua domanda colandole altro olio in culo e strusciandole il cazzo sulle chiappe.
Appena senti il mio uccello disse:
– Ahhhh il mio fidanzato porco non perde tempo eh??? Dai, fammi godere di culo, sfondami ben bene dai”
Laura sembrava del tutto incurante del fatto che avrebbe potuto provare dolore anche se il lavoretto di lingua e dita che avevo fatto e tutto l’olio che avevo usato erano quasi una garanzia sul fatto che non le avrebbe fatto troppo male.
Continuai quindi a masturbarla con il dito medio ma stavolta andando più a fondo e con più vigore. Poi, lentamente rallentai, tolsi il dito e appoggia la cappella al suo culo. Laura, di tutta risposta, spinse contro il mio cazzo andando indietro con il bacino dimostrando ancora di più quanta voglia aveva di prenderlo.
Anche grazie all’azione lubrificante dell’olio le fui subito dentro.
Laura reagì irrigidendosi e lanciando un’urlettino acuto. Io, del tutto incurante della sua reazione, cominciai quindi a spingere colandole contemporaneamente ancora olio sul suo buchetto ora riempito dal mio uccello. Piano piano le misi dentro tutta la cappella sentendo il suo ano che si stava lentamente dilatando. Iniziai quindi a spingere con Laura che evidentemente cominciava ad abituarsi a quella sensazione nuova. Era chiaro che stava godendo. Cominciò quindi a muovere il bacino con più decisione, voleva proprio farsi sfondare il culo!!!
Peccato che come già detto prima ero io che volevo il controllo assoluto stavolta e così tirai fuori il cazzo e presi ancora la digitale.
Le dissi:
– Ti piace essere inculata vero??? Mmmm…lo vedo’..fra un po’ ti sbatterò come si deve ma ora voglio un bel ricordino di questo momento. Dai, apriti bene che voglio immortalare il tuo culo appena sfondato’
Laura obbedì e da brava ragazza si allargò le chiappe ricevendo i primi flash. Le foto erano spettacolari, una vera goduria per gli occhi.
– ora voglio che tu ti sditali culo e fica, contemporaneamente!! Dai, forza zoccoletta, datti da fare!!
Anche stavolta la mia bella e porca fidanzatina fece quello che le chiedevo e mi permise di scattare altre foto strepitose.
– Ok, sei stata proprio brava, ora ti farò godere come piace a te’.
Evitai di incularla con violenza e le colai altro olio tra le chiappe. Stavolta la cappella entrò dentro ben più agevolmente e così iniziai a pomparla con maggior vigore. Ogni volta che entravo Laura emetteva un gridolino strozzato. Mi piaceva da morire vederla godere così, vederla ansimare con il mio cazzo in culo mentre con le dita si masturbava per provare piacere in ogni parte.
Io intanto continuavo a chiavarla aprendogli ben bene quel culetto non più vergine. Ero quasi al culmine del piacere, cosa che sentii anche lei dalle contrazioni del mio uccello e disse:
– Vienimi nel culo, ti prego riempimi, ti prego non uscire, dai, riempimi il culo di sborra!!
Mi sembrava giusto esaudire il suo desiderio, quindi la afferrai per i fianchi e inizia a sbatterla più forte, piantandogli il cazzo in culo fino alle palle. Laura gemeva ed urlava come una vera troia e continuava a incitarmi:
– Si, sbattimi così, spaccami il culo, dai ancora, ancora, ancora’.
Fin quando venni riempiendole il culo di caldo sperma.
Uscendo la visione del suo buchetto tutto aperto e dilatato fu uno spettacolo.
Laura era ancora bendata, a 4 zampe sul pavimento con il mio sperma che iniziava a gocciolare dal suo buchetto che ora appariva ben diverso dallo stretto pertugio di prima.
Le passai una mano sulla fica e la trovai ancora fradicia, evidentemente ipereccitata dalla sua prima esperienza anale.
Laura non si muoveva così ne approfittai per farle un bel servizio fotografico completo. Le passai davanti e le scattai tutta una serie di foto che ancora oggi mi fanno eccitare da morire.
Rimisi poi la digitale a poste e le dissi:
– Brava amore, il tuo culo era fantastico, a te è piaciuto??
– Si, ora mi brucia da morire ma ho goduto veramente tanto’…grazie amore mio’..
– La senti la mia sborra che ti cola dal culetto??
– Si’mmmm’è una sensazione molto eccitante’.
– brava zoccoletta, ti piace sapere che ti sono venuto in culo vero?? Allora fai la brava fino in fondo e ora succhiami bene il cazzo’.dai’..
Non sapevo se Laura avrebbe accettato o meno, qualche tempo fa non le avrei mai neanche proposto una cosa del genere, succhiare il cazzo che le aveva appena rotto il culo, ma ora tutto era possibile, infatti disse:
– Si amore mio, fammelo succhiare bene’.
E così dicendo iniziò a leccarmi l’uccello con la consueta maestria fino a quando, ormai soddisfatto, non mi tirai indietro e le tolsi la bandana che le copriva la vista.
– Dai, le dissi,
– Andiamo a farci una bella doccia
– Ok amore, ma mi ami???? E’ vero che sono la tua puttanella??
– Si tesoro, sei la mia zoccoletta, l’unica capace di farmi godere così’
– Grazie amore mio, andiamo’
E, con lo sperma che ancora le gocciolava fra le gambe, Laura mi prese per mano e andammo a farci una bella e rilassante doccia’
continua…
Rispetto alla prima pubblicazione ho ricevuto molti meno commenti e feedback, non siate timidi, scrivete alla casella di posta cns1975@libero.it
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