La malata 13

di
genere
sadomaso

Capitolo tredicesimo Un lunedì sera di marzo, le iniezioni erano arrivate a 42 giornaliere, venne a prenderla il nonno. Le si era rotto il trattore e voleva usare lei per tirare l'aratro. È pazzo pensava m l'indomani mattina alle 5 era già nuda in mezzo al terreno imbracata come un mulo e con l'aratro a rimorchio. A furia di frustate il nonno riuscì a farla mettere in movimento. Tirò l'aratro per 14 ore consecutive. Stanca morta le fu fatto il clistere e tutte le iniezioni. Le fu fatto mangiare un piatto di amarissima cicoria e quindi messa a lavorare in casa. Alle 5,senza dormire doccia gelata e subito in mezzo al terreno. Per rendere più penoso il lavoro il nonno le fece il clistere da 6 litri e dovette tirare l'aratro con lo stomaco che le scoppiava. Si liberò dopo 14 ore e aveva davanti un'altra notte di lavoro. Approfittando che non era sorvegliata, pensò bene di riposarsi. Se ne sarebbe pentita amaramente.
di
scritto il
2021-09-17
3 . 5 K
visite
2 2
voti
valutazione
1.8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La malata 12

racconto sucessivo

La malata 15
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.