Me ne andai al mare e lì... .
di
Batacchione
genere
etero
La torrida estate mi suggerì di andare a rinfrescarmi al mare e già che possiedo un piccolo gommone a remi, lo liberai del talco che lo tutelava durante il suo letargo invernale, lo lavai a fondo e gonfiai col copmpressore. Messolo sul tetto della mia auto, andai dritto al mare e, dopo neanche due ore ero già a remare a Porto S.Stefano in Toscana. Dopo ore di remata mi sentii stanco ed allora mi fermai ad una caletta deserta a riposarmi. Prima silenzio assoluto e poi..., sento una vocina poco distante da dove mi trovavo:" zia, che mi fai?...fà più piano che mi fai male...ecco, brava, così...dai zietta, ciucciami il grilletto...cribbio che goduria!" Poi nuovamente silenzio assoluto, quindi, preso dalla curiosità, mi alzo in oiedi e vado dietro gli scogli da dove sentivo la vocina e mi trovo difronte ad uno spettacolo della natura umana: una donna sulla quarantina o giù di lì, che stava leccando la fighina ad una ragazzina secondo me neanche ventenne e dalle forme assai provocanti, eccitanti, da farmi rimanere incantato ad osservarle, anche perchè pure la zia era una gran figa! Non riuscivo ad allontanarmi da quello spettacolo che già aveva coinvolto il mio batacchione svettante col glande già fuori dallo slip e quando la mora si accorse della mia seppure silenziosa presenza, non disse nulla ma rimase colpita dal cazzo ben turgido, tanto che mi fece un cenno, offrendomi la possibilità ad unirmi a loro due nei giochi in corso. Non me lo feci ripetere e subito mi sdraiai accanto alla zia che poi si presentò :"Clara e mia nipote Laura" a cui risposi " mi chiamo Checco!". Lei passò subito a tirarmi fuori il cazzo dagli slip e se lo prese in bocca ciucciandomelo un poco ma poi disse a Laura di ciucciarmelo anche lei e la ragazzina che poi aveva venticinque anni, dal viso stupendo coronato dai capelli biondi, occhi verde mare, bocca carnosa rossa come il fuoco, collo cigneo, seno prosperoso, culo e cosce da sogno. Laura si dà subito da fare e si prende il cazzo in bocca e poi però è la zia che chiede di provare il mio cazzone e glielo infilo subito in figa e lei, dopo pochi colpi, già si mette a cosce slancate e mi implora di penetrarla, di scoparla ed io lo faccio senza indugiare e giù a fare un su e giù frenetico che dopo qualche minuto le riempie la figa di sborra bollente e lei ansima, gode dicendomi di continuo di godere pazzamente ed io mi riempio di orgoglio. Quando sono alla terza scopata con la zietta, Laura si rivolge alla zia dicendole che la sua fighetta è ancora intatta e quindi vorrebbe prendere anche lei il mio cazzo ma solo sul culo che da tempo è dilatato assai grazie a vibratori e cazzi di gomma. Clara quindi la fa mettersi sdraiata sulle sue cosce e, dopo averle spalmato sull'ano l'olio abbronzante, m'invita ad incularla subito e chiaramente non ci penso sopra e, accostatole il glande al forellino, glielo infilo tutto dentro e lei lancia un grido acuto, squillante, da brivido! Stantuffo un pò ma lo stringere del cazzo con il buchino strettissimo, mi fa subito sborrare e le scarico dentro un mare di sperma. La zia intanto la consola per il dolore sentito baciandola in bocca ed io rimango lì ad osservare le due sorcone pomiciare tremendamente eccitanti. Poi Clara mi siggerisce di leccare la fighina alla nipotina e lo faccio subito sentendola così sospirare e gemere di piacere. Quando smetto di leccarlgiela, Clara m'invita a seguirla con Laura ed a poche centinaia di metri arriviamo a casa loro dove entriamo e subito mi sento spogliare da ambedue, poi Clara stende la ragazzona sul divano e le lecca lei la figa ancora per poi afferrarla alle braccia e chiedermi di scoparla senza scrupoli perchè è ormai ora di perdere la verginità e certo non mi rifiuto e mi tiro indietro, infatti Clara la trattiene saldamente mentre la poveretta urla che non vuole prendere cazzi in figa e la sua verginità la gestisce lei ma non ha fatto i conti con la zia e con un assatanato comme me difronte a certe fighette ventenni, così le allargo le coscette e mi chino per leccargliela ancora ma Clara mi circonda i fianchi e con le caviglie mi fa pressione forte per spingermi col cazzo dentro LUR scopandola bruscamente ed anche lì la vedo soffrire e gridare di nuovo supplicandomi di non penetrarla davanti ma la forza delle gambe di zia spingono il glande dentro la fighina e, con un solo colpo deciso e molto atroce, sfondo l'imene alla ragazzina che piange disperatamente ma nonostante tutto ciò, io sono sempre più ingrifato e la scopo sino a vedere il sangue rosso rubino ma poi mi ritorna il senso della ragione ed allora inizio a baciarla sul visetto, in bocca e poi scendo ai seni con i capezzoli turgidi come fossero di marmo. Clara si esalta anche lei e le infila un dito in figa facendole uscire ancora più sangue ma io insisto a lenire la sofferenza ricevuta dianzi. Laura ad un certo punto si alza a va a farsi una doccia, la Clara va in cucina ed io, silenziosamente, lentamente, mi avvio alla porta di casa ed esco andando al mio gommone. Quando lo metto in mare, mi volto ad osservare la casa dove ho appena sverginato una povera innocente ma, cribbio, che pezzo di figa che era!!
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