La portiera aveva altri introiti 2.

di
genere
etero

Il giorno dopo, appena alzato verso le nove, spalanco tutte le finestre per cambiare l'aria in casa e, dopo caffè e cornetto, mi metto a scrivere come tutti i giorni sempre uguali per me. Mentre stavo scrivemdo, spesso mi distraevano dei bagliori di luce che andavano a colpirmi gli occhiali da vista e ad un certo punto decisi di chiudere la finestra per lavorare in pace. Mi alzai e quindi andai alla finestra...dove finalmente capii da dove aveva origine quell'abbaglio dei miei occhiali dovuto appunto da uno specchietto che era manovrato da Gianna trovandosi a casa della bionda dove lavorava. La osservai e la salutai con un cenno poi lei mi rispose mandandomi un bacio e mi fece segno che dopo sarebbe venuta da me così pensai a prepararmi per riceverla non certo in mutande e vestaglia. dopo fatta la barba ed indossato pantaloni e camicia, mi rimisi a scrivere. Feci ad un certo punto una pausa e tornai alla finestra dove ebbi un nuovo spettacolo: Gianna si stava spogliando ed un uomo molto attempato era accanto a lei e la avvicinò palpandole i seni e baciandola sul collo. Poi li vidi dirigersi verso il letto e sdraiarcisi con una certa foga. Decisi di non fare il guardone ed in seguito tornai alla scrivania. Solo dopo un'ora li vidi entrambi sollevarsi e rivestirsi e Gianna si voltò verso la mia finestra ma finsi di essere concentrato nel mio lavoro così, solo dopo una mezz'ora, sentii suonare il campanello ed andai ad aprire trovandomi Gianna davanti a me. La feci entrare e sentii un profumo di carne arrosto preparata da lei per me per il mio pranzo, poi, dopo avermi abbracciato e baciato in bocca, mi disse che prima avrebbe fatto il suo dovere: sistemarmi casa e dopo sarebbe stata disponibile a godere con me. ripresi il mio lavoro e lei il suo; dopo un'ora e mezza si presentò già pronta, già quindi nuda, e me la scopai per poi leccarle la figa ed il buco del culo che pregustavo penetrare subito dopo, infatti la inculai facendola gridare e gemere intensamente. Dopo che si lavò a lungo si sdraiò accanto a me e fu lei a spiegarmi la presenza del vecchio che la aveva scopata, spiegandomi che la signora Emilia, la bionda appunto, gestiva un certo movimento di ragazze, ragazzine, donne mature e addirittura aveva nella sua "scuderia" anche un trans, un ventiduenne col visetto da angelo, le tettine appena pronunciate ed un culetto mi spiegò Gianna, da fare addrizzare il cazzo anche ad un moribondo. Gianna arrivò anche a propormi se volevo provare il trans ma con lei ed anche una sua "collega" rossa formosissima, allora le risposi che preferivo assaggiare le novità distintamente e non insieme, perciò prima il trans che non avevo mai frequentato in vita mia ed in seguito la rossa. Dopo che la scopai ed inculai più volte lei mi lasciò promettendomi che appena poteva sarebbe tornata da me col trans e se ne andò via. In pomeriggio squillò il telefonino ed era Gianna che affermava di arrivare da me col trans tra poco; infatti poco dopo suonò il campanello e, dopo che entrò Gianna che mi baciò in bocca, eccoti un bocconcino di biondina dal viso di bambina con le treccine, indossava una minigonna nera che risaltava le coscette abbronzate, dorate che, quando mi passò accanto entrando a casa mia, roteò su se stessa piroettando e mi sorrise per poi darmi un bacio sulla guancia. Gianna mi disse che la ragazzina non le aveva ubbidito come comandato= le alcune cosa da fare e quindi andava punita severamente ed io allora capii che il discorso faceva parte del gioco da fare iniseme noi tre, così vidi poi che Gianna la prendeva per un orecchio e la conduceva in salotto facendola stendere sulle sue ginocchia e le sollevava la gonnina iniziando subito a sculacciarla, poi le abbassò anche le mutandine facendole diventare il bel culetto come un peperone rosso in poco tempo e "la biondina accennava a frigniare, a piangere ed io che intanto mi ero spogliato tutto, avevo il batacchio rigido e gonfio violaceo da far paura. Poi Gianna mi propose di continuare io a sculacciare Martina, così si faceva chiamare il biondino trans, ma osservando il piccolo e sodo culetto, le dissi che preferivo infilarle il batacchio in culo e senza creme, gel e giù di lì ma il trans subito protestò e fu Gianna a convincermi di attendere che lei mettesse gel all'ano prima di possederlo così mi fermai ma quando vidi che il culetto era ben lubrificato, allora lo feci sdraiare sul lettone e, allargatole le gambe, gli appoggiai il cazzo all'ano e spinsi dentro senza sostare un attimo facendolo lamentarsi gemendo a lungo. Più lo inculavo e più mi eccitavo ed il cazzone si gonfiava sempre di più aumentando così il suo grande dolore. Dopo che le avevo sborrato in culo, si girò baciandomi in bocca e, per me che stavo provando la nuova esperienza, fu, devo confessare, una cosa da darmi brividi a tal punto che provai anch'io piacere e mi dedicai a baciarlo in bocca slinguandoci. Dopo il trans mi chiese se volevo essere anch'io inculato ma risposi che ero e volevo restare vergine lì ma gli proposi di farmi un bocchino ed intanto Gianna, prima mi baciò in bocca e poi andò a leccarmi l'ano così provai cose che ignoravo ed al momento apprezzavo maledettamente. Dopo che Martina mi fece sborrare a lungo, afferrai ai fianchi Gianna e la sodomizzai fino ad un'altra sborrata intanto però palpavo il culetto di Martina. Terminato con Gianna, Martina le spalancò le cosce e la infilò in figa scopandola con foga e, quando sentì di venirsene, le scaricò in bocca la sborra. Un poco entrambi esausti ci fermammo ma Martina era incantata dal mio cazzone e, mentre me lo masturbava mi dava dei bacini ai capezzoli e con l'altra mano mi stuzzicava l'ano con l'Indice. Quando me ne venni si fece sborrare sul visetto e Gianna corse a pulirglielo con la lingua. Dopo che Gianna lo pulì a fondo, le leccò anche l'ano ed io intanto seguivo i loro giochi così mi rieccitai ed andai ad incularmi ancora Martina, baciandola intanto in viso, in bocca. Quella bambolina biona mi arrapava assai!
scritto il
2021-10-10
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