Zoofilia

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La conosco da un po' di tempo. Non è un letto da prima volta. Che poi alla fine questi potrebbero anche essere affari miei, scusate.

Ma ritorniamo a noi.

Mi sono ritrovato in casa sua molto naturalmente. A dire il vero senza neanche un fine. O il mio io pensante crede in realtà che sia così. In allegria e spontaneamente. Ho accennato un tenero bacio romantico, che mi sono ritrovato nel letto che neanche i calzini avevo attaccato ai piedi. Il sogno di ogni uomo, per l'appunto.

Inizia un lavoro di lingua sul mio orecchio che non avevo mai ricevuto così intenso. Sento la lingua che si muove sul mio orecchio e sul collo. E poi quella lingua sul piede. Una lingua sul collo. Una lingua sul piede, sensuale sull'alluce. Ehi. Un momento. Una
lingua sul collo. Una sul piede. Uno. Uno. Due. I conti non tornano. Di scatto guardo il mio piede e vedo lui. Maestoso esempio di cane. Mi guarda distratto, sbadiglia, ringhia, abbaia, si sdraia ai piedi del letto.

Io pensiero : Non è che proprio sia inquieto, però.

Lei : Non ti preoccupare non morde. Sussurrato in un orecchio con una sensualità disarmante.

Il pene : Ehi amico, non rompere i miei vicini di sotto. E concentrati. Ti ricordo che negli ultimi mesi, nell'ordine hai lasciato andare la lesbica che in un momento di redenzione era diventata bisex e solo perché avevi lo scrupolo che fosse davvero convinta nel suo percorso, la femminista radicale come rispetto alla causa contro ogni sessismo, e l'orgia quella si tutto un programma con le pare della morale cattolica da Sant'Agostino ad Ignazio di Loyola, che poi mi andrebbe anche bene ma tu non sei ateo ? Questa volta inteso, che se non morde il cane, in un modo o nell'altro mordo io.

Io pensiero : si però questa cosa non mi mette tranquillo. Non morde. Vabbè. Lo sai dopo però. E' buono. Si. Lo sai dopo però.

Lei intanto, con una naturalezza quasi danzasse, si infila il mio cazzo. Inizia un movimento di bacino da sogno.

Io pensiero : Ma dove guarda ? Non è che poi mi azzanna i testicoli attratto dal movimento ?

Lei : Dimmi che sono tua. Dimmi che sono una porca. Mi fai perdere ogni inibizione.

Il pene : Oh, pirla. Qui c'è un bagnato che è un sogno. Smetti di pensare al cane.

Il cane si alza e si muove. Ci guarda. Lei si muove divinamente.

Lei : ti sento duro. Ho voglia.

Io pensiero : ma che razza è ? Siamo sicuri che non morde ?

il pene : no. lui non è duro. è un coglione. qui di duro c'è qualcun altro... fidati... ma questa dove ha imparato tutte queste cose ? Qui si balla come non mai. Altro che orge, bisex, femministe. Questa è la Figa. Con la F maiuscola. Mi sento a scuola.

Il cane si alza. Si stira. Prende una palla e la offre con il muso in atto di amicizia. Ringhia e contemporaneamente da segni di amicizia. Lei continua con un movimento divinamente accogliente.

il pene : fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un'altra volta... oh, mica fai come con la bisex con questa. Che se no chiedo il divorzio.

Lei inizia un movimento sinuoso stringendo a se quel cazzo tanto bramato come neanche la migliore delle geishe.

il pene : uhm un paradiso.

io pensiero : ma se non tiro indietro la palla poi lui si offende ? e poi se morde.

il pene : di palle dovresti pensare solo a quelle che sbattono su e giù su quel fantastico culo. E sono le tue giusto per riportarti alla situazione.

lei : si. fammi godere. Infilando la lingua nell'orecchio come un pene nella figa.
lei : come sei duro. vorrei dirtelo e ridirtelo e godere mentre lo dico.

il pene : ehi bambola. lui è duro ma di comprendonio.

Lei lo stringe talmente a se come a volere togliere l'anima da quel cazzo.

il pene : di quello che vuoi..., ma rifallo ancora.

io pensiero : e poi con uno che guarda.

il pene : ma che palle. Io metterei il fidanzato, gli amici del bar, una troupe televisiva, il cane, un cavallo. Forse non hai capito cosa mi sta facendo questa. In realtà cosa ci sta facendo...

io pensiero : un cavallo ? ma non ti vergogni.

il pene : ne parliamo dopo. e comunque se avessi gli occhi ed il naso di quel cane, mi ficcherei dritto dritto nel sedere di lei per una volta nella mia vita ad odorare i sapori che non potrò mai gustare. altro che cavallo.

lei : mi stai portando all'orgasmo, così intenso, così profondo.

il pene : mi stai portando ? cocca, qua bisogna mettere i puntini sulle i.

Lei da una squassante stretta al cazzo.

il pene : aaaahhhhhh, godo. Non ci formalizziamo. E' un coglione. Ma continua pure. Sineddochami pure ma di colpi squassami.

io pensiero : e se non restituisco la palla ?

Lei si muove sempre più vorticosamente.

il pene : fra un po' volo. Di nome e di fatto. Libero. Si.

Lei lo stringe ritmicamente con colpi sempre più frequenti.

il pene : sento il liquido che mi sta attraversando. si. divina.

Un attimo ed un orgasmo immenso coglie tutti in un abbraccio. Lei sussurra frasi sconnesse. Il pene vive attimi di godimento puro. Il cane abbaia preso dal vortice di passione della padrona e scodinzola e salta frenetico. Ed io, guardando gli occhi di lei, per un istante, mi accorgo fra me e me che il tempo mi è scivolato addosso e forse, per una volta, avrei dovuto dare più ascolto a lui.

il pene : la prossima volta portiamo anche il pesciolino rosso così facciamo uno scambio di coppia.

io pensiero : taci tu che non comprendi nessuno dei tuoi simili. Ma dicendo quella frase gli occhi di lei compaiono nella mia mente ricordando gli attimi persi.

il sesso con gli animali non è proprio il mio genere.
scritto il
2021-10-06
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