Shibari
di
Banalmente
genere
dominazione
Amo lo Shibari. La cultura che rappresenta. Il fatto che sia fondato su una precisa idea estetica. Il rapporto stretto fra uomo e creato, simboleggiato dalla corda.
Tecnica evoluta in Giappone, c'è chi la banalizza nel legare. Chi nel sesso. Chi nel dolore. Alcune cose sono proprio stupide e volgari interpretazioni. Altre sono riduzioni che semplificano l'antica cultura e sviliscono un significato ad una pura tecnica. Un'anima ad un corpo.
L'incontro con la mia sub è stata una folgorazione. Inaspettato evento che come un fulmine si presenta nella vita di ognuno.
Questa sera è a casa mia. Ho voglia di vederla legata. Mi piace applicare lo Shibari su di lei. La profonda connessione fra estetica, dominanza, irrazionalità.
Ho preso le corde più belle. Ho preparato i profumi più delicati. Lei è entrata in stanza. Bellissima. Il suo corpo nudo da fare girare la testa a chiunque.
"Questa notte ti lego"
"E' il tuo volere, Signore".
L'ho presa con decisione e l'ho messa sul letto. Lei sa quanto violenti siano questi miei movimenti e quanto rispetto ci sia nel farli. Ne riesce a carpire l'anima e di ciò goderne.
Ho iniziato a legarla. Con le mie corde più belle. Ad ogni nodo la sua anima si lascia sedurre, cedendo la sua razionalità alle mie mani sapienti. Nodo dopo nodo, posso percepire questo cedersi totalmente.
I miei gesti misurati. Precisi. Tecnici. Sono orgoglioso delle mie mani. Di quello che ho imparato. Di come riesco a farla godere e contemporaneamente a farmi cedere integralmente il controllo. Io godo e lei gode di questo affidarsi.
Nodo dopo nodo, mi accorgo però che più stringo e più la mia mente si lega a lei. Una sensazione che non avevo mai provato prima d'ora. Sono sconvolto. Dovrei essere io il razionale, quello che gestisce. Ma più stringo e più mi sento stretto. La mia mente che viene avvolta da lei, dal suo spirito che da razionalità diventa irrazionale e mi pervade. Per la prima volta nella mia vita, capisco l'essenza vera di quei nodi, di quella bellezza di forme e di ornamenti. Ristringo il nodo ed avverto netto, il laccio nella mia anima. Più continuo e più sono inviluppato. Preso distintamente è sesso, sono solo nodi, è estetica, è forma. E' l'insieme del tutto che perde ogni sua parte. Come ora non esisto più io e lei ma solo un tutto senza inizio e senza fine.
In un momento di lucidità, ripercorro la mia vita. Dominazione narcisistica, dominazione meccanica, sesso violento, volontà di comandare per il puro comando. Ed ora mi ritrovo, maturato, a guardare lei con occhi nuovi, a trovarmi trasformato. Si. Ogni nodo che affondo mi fa sentire sempre più compenetrato alla mia schiava.
Legàmi.
Tecnica evoluta in Giappone, c'è chi la banalizza nel legare. Chi nel sesso. Chi nel dolore. Alcune cose sono proprio stupide e volgari interpretazioni. Altre sono riduzioni che semplificano l'antica cultura e sviliscono un significato ad una pura tecnica. Un'anima ad un corpo.
L'incontro con la mia sub è stata una folgorazione. Inaspettato evento che come un fulmine si presenta nella vita di ognuno.
Questa sera è a casa mia. Ho voglia di vederla legata. Mi piace applicare lo Shibari su di lei. La profonda connessione fra estetica, dominanza, irrazionalità.
Ho preso le corde più belle. Ho preparato i profumi più delicati. Lei è entrata in stanza. Bellissima. Il suo corpo nudo da fare girare la testa a chiunque.
"Questa notte ti lego"
"E' il tuo volere, Signore".
L'ho presa con decisione e l'ho messa sul letto. Lei sa quanto violenti siano questi miei movimenti e quanto rispetto ci sia nel farli. Ne riesce a carpire l'anima e di ciò goderne.
Ho iniziato a legarla. Con le mie corde più belle. Ad ogni nodo la sua anima si lascia sedurre, cedendo la sua razionalità alle mie mani sapienti. Nodo dopo nodo, posso percepire questo cedersi totalmente.
I miei gesti misurati. Precisi. Tecnici. Sono orgoglioso delle mie mani. Di quello che ho imparato. Di come riesco a farla godere e contemporaneamente a farmi cedere integralmente il controllo. Io godo e lei gode di questo affidarsi.
Nodo dopo nodo, mi accorgo però che più stringo e più la mia mente si lega a lei. Una sensazione che non avevo mai provato prima d'ora. Sono sconvolto. Dovrei essere io il razionale, quello che gestisce. Ma più stringo e più mi sento stretto. La mia mente che viene avvolta da lei, dal suo spirito che da razionalità diventa irrazionale e mi pervade. Per la prima volta nella mia vita, capisco l'essenza vera di quei nodi, di quella bellezza di forme e di ornamenti. Ristringo il nodo ed avverto netto, il laccio nella mia anima. Più continuo e più sono inviluppato. Preso distintamente è sesso, sono solo nodi, è estetica, è forma. E' l'insieme del tutto che perde ogni sua parte. Come ora non esisto più io e lei ma solo un tutto senza inizio e senza fine.
In un momento di lucidità, ripercorro la mia vita. Dominazione narcisistica, dominazione meccanica, sesso violento, volontà di comandare per il puro comando. Ed ora mi ritrovo, maturato, a guardare lei con occhi nuovi, a trovarmi trasformato. Si. Ogni nodo che affondo mi fa sentire sempre più compenetrato alla mia schiava.
Legàmi.
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