Amanda la ninfomane - Parte 2
di
Van Arting
genere
prime esperienze
Eravamo stesi sul letto quando Amanda mi chiese quanto tempo era che non scopavo visto che ero venuto dopo pochi minuti, fui sincero, le risposi che avevo avuto poche esperienze, un paio, ed erano passati diversi mesi dall’ultima volta. Fece un sorriso, mi domandò come avessi fatto a resistere tutto questo tempo senza sesso poi accarezzandomi la testa, mi guardò con quei suoi occhi birichini e mi sussurrò che aveva ancora tanta voglia di scopare. Mi sentivo ancora fiacco, andai al bagno a buttare il preservativo pieno di sperma, mi detti una sciacquata sul bidet, feci tutto molto lentamente per prendere tempo. Tornai in camera e Amanda era li, mi aspettava vogliosa, non feci in tempo nemmeno a sedermi sul letto che mi ritrovai subito la sua lingua in bocca. Erano baci molto passionali, ci sapeva davvero fare, era tutto fantastico ma dopo diversi minuti che limonavamo il mio cazzo non dava cenni di vita. Lei se ne accorse così mi fece stendere in mezzo al letto e si sistemò sopra di me in posizione di sessantanove. Mi ritrovai la sua fica davanti la mia bocca mentre lei aveva già iniziato a succhiarmelo con foga. Era la prima volta per me in quella posizione e capii in quel momento che Amanda mi avrebbe fatto provare di tutto. Iniziai a leccargliela, con le mani le stringevo i glutei, volevo farla godere, con la lingua partivo dal clitoride fino a giungere alla grandi labbra per poi ripeterlo nuovamente più volte. Ero talmente tanto concentrato sulla sua fica che non mi accorsi che nel frattempo il mio cazzo era tornato durissimo. Andammo avanti cosi alcuni minuti dandoci piaceri reciproci poi Amanda prese un altro preservativo, me lo infilò, stavolta con le mani, si spostò leggermente avanti e iniziò a cavalcarmi. La vedevo di schiena muovere il suo bacino su e giù a ritmo sin da subito molto sostenuto, le afferrai con entrambe le mani le chiappe e la seguivo in questo movimento. La sentivo ansimare a ritmo con la cavalcata, ogni tanto si voltava, mi guardava, sorrideva continuando a scoparmi senza freni. Questa volta riuscii a resistere diversi minuti in quella posizione nonostante il ritmo frenetico, fino a quando si fermò, si girò, si avvicinò a me e mi baciò. Amava molto baciare, l’avevo ormai capito, io contraccambiavo con piacere anche perché la passione che ci metteva mi faceva eccitare. Poi mi disse che voleva essere presa da dietro, cosi mi spostai e la penetrai a pecorina. Tenendo le mani ben salde sulle sue chiappe, cominciai a scoparla anche io da subito con buon ritmo. Era uno spettacolo, aveva un culetto davvero invitante, emetteva piccole urla ad ogni mio movimento. Imitando le scene viste nei film porno le davo piccoli schiaffi sulle chiappe a cui seguivano delle urla da parte di Amanda a farmi capire che gradiva molto. Ad un certo punto la sollevai tenendola per il seno, si voltò e ci baciammo mentre continuavo a scoparla con decisione. Poi feci scendere lentamente la mia mano fino a raggiungere la sua fica e cominciai a sfregarle il clitoride raddoppiando il suo piacere. Amanda urlava di piacere e mi incitava a continuare così ma purtroppo iniziai a sentire la fine vicino così la spinsi verso il letto in posizione quasi prona e aumentai il ritmo. Riuscii a rimanere lucido, avevo voglia di sborrarle addosso così pochi secondi prima di esplodere feci uscirei il mio cazzo dalla sua fica calda, tolsi il profilattico e inondai la sua schiena di sperma. Mi stesi vicino lei ancora più stravolto di prima. Amanda si voltò verso di me, mi chiese di prendere dei fazzoletti e asciugarle la schiena, poi mi abbracciò. Rimanemmo diversi minuti abbracciati durante i quali lei continuava ad accarezzarmi e baciarmi. Mi disse che amava il sesso in tutte le sue forme, adorava anche quello anale, mi confessò poi che aveva anche dei vibratori di diverso tipo e di diversa misura che utilizzava quotidianamente. Incuriosito, le chiesi se potevo vederli cosi ne tirò fuori uno dal cassetto. Era un cazzo viola di grandi dimensioni con un pulsante che azionava la vibrazione, se lo mise in bocca e dopo averlo riempito di saliva se lo infilò dentro la fica. Azionò la vibrazione e iniziò a muoverlo avanti e indietro. Chiuse gli occhi e cominciò a godere, dopo pochi istanti mi chiese di prendere il vibratore e di muoverlo io all’interno della sua fica. Lo spingevo lentamente dentro poi lo ritiravo fuori e così via per diversi minuti, Amanda godeva, emetteva profondi sospiri di piacere, pose poi la sua mano sul clitoride e iniziò a sfregarlo velocemente. Nel frattempo cominciai a leccarle l’interno coscia, la sentii aumentare di intensità i sospiri, sempre di più finchè emise un urlo liberatorio, aveva raggiunto l’orgasmo. Tolse il vibratore dalle mie mani, si avvicinò a me e mi infilò nuovamente tutta la lingua in bocca. Limonammo diversi minuti, era scatenata, quell’orgasmo le aveva dato nuova carica ma io ancora mi sentivo stravolto. Ci fermammo un istante e le chiesi se potevo darmi una rinfrescata sotto la doccia, Amanda fu gentilissima, mi diede pure degli asciugamani puliti e mi disse di fare come se fossi a casa mia. Sotto la doccia ripensavo a quanto successo, non potevo crederci, ero felicissimo, speravo solamente che non fosse stata solo una avventura di un pomeriggio. I miei pensieri furono interrotti dal rumore della porta che si apriva, Amanda entrò in bagno, mi chiese se andava tutto bene, poi spalancò la porta della doccia e mi raggiunse dentro, non potevo crederci, aveva ancora voglia di scopare.
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