Lo scandaloso segreto di un bastardo stranamente ricco

di
genere
dominazione


Frustrazione. E' quell'odioso sentimento che si prova quando sul lavoro si viene scavalcati da volgari raccomandati, oppure quando i tuoi superiori ti negano un avanzamento di grado perché non riconoscono i tuoi meriti. Mi ci rodo il fegato ormai da anni.

Eppure nel mio lavoro di ispettrice dell'Agenzia delle Entrate sono piuttosto brava. Se c'è qualcosa di marcio da scoprire, lo scopro.
Ho visto evasori di ogni sorta, ed ho imparato a incastrarli. La cosa che più li tradisce è il tenore di vita che conducono, ben al di sopra dei redditi dichiarati sul loro 730.

E' il caso del tizio su cui mi ritrovo ad indagare oggi: VITTORIO FERZETTI, proprietario di un'agenzia di modelle, attrici e personaggi pubblici (una specie di Lele Mora dalle attività più misteriose, per capirci).
In teoria un lavoro del genere lo farebbe rientrare nella categoria di semplice "Benestante"...Categoria che però non gli consentirebbe di abitare in una villa con piscina, di girare in Ferrari, e di frequentare club esclusivi. Insomma, la faccenda puzza di introiti illegali lontano un miglio.
Per questo mi sono procurata un mandato per fargli una visita domiciliare a sorpresa ed accertarmi se c'è qualcosa di losco dietro l'anomalo tenore di vita condotto dal sospettato.

*****

Mi preparo per la visita. Per precauzione, porto sempre con me anche una pistola per difendermi da indagati che dovessero diventare aggressivi.

Verso sera mi porto all'ingresso della villa di Vittorio Ferzetti e suono il citofono. Poco dopo una voce mi risponde.
- «Chi è?»
Mi presento esibendo tesserino e mandato di fronte allo spioncino.
- «Sono LIDIA MARCHINI, ispettrice del Fisco. Richiedo una immediata ispezione della sua casa.»
- «Uh...Senta, questo non è il momento giusto...Se potessimo fissare un appuntamento...»
- «No! Il mandato mi autorizza a svolgere il mio lavoro immediatamente. Mi faccia entrare subito, se non vuole essere segnalato per mancata collaborazione.»
Difatti in questi casi la rapidità d'indagine è fondamentale; l'indagato non deve avere il tempo di occultare eventuali prove.

L'uomo, un biondo robusto sui 45 anni, esce con indosso una vestaglia. Mi casca subito l'occhio su una evidente erezione, di cui faccio finta di nulla. A quanto pare l'ho interrotto nel corso di una qualche attività eccitante.
- «Mi scusi per l'abbigliamento, stavo dormendo...»
- «Capisco, non si preoccupi», gli rispondo...rilevando comunque che il suo aspetto NON sembra affatto quello di una persona che si è appena svegliata.

Appena entrata, gli notifico il motivo della mia ispezione. Il Ferzetti si sforza di mostrarsi disponibile.
- «Guardi pure dove vuole, ma sono sicuro che non troverà nulla di sospetto...»
La solita manfrina. Colpevoli o no, tutti gli indagati proclamano la propria innocenza. Sta al mio occhio esperto cogliere gli indizi di menzogne.
Tanto per cominciare, il suo letto è perfettamente rifatto, segno che non stava affatto dormendo. Inoltre, continua a guardare nervosamente verso una particolare porta, come se temesse che io la noti.
- «Dove conduce quella porta?», gli chiedo.
- «Allo scantinato...Ma è chiusa, ed ho smarrito la chiave da molto tempo...»
- «In tal caso è fortunato: ho con me un passepartout, gliela riapro io...Contento?»
- «Ah, contentissimo, grazie...»
Fingo di non aver notato il lampo di disappunto nei suoi occhi. Forse sono sulla strada giusta per scoprire qualcosa.

La scala che conduce dabbasso è illuminata. Strano, se davvero lo scantinato fosse in disuso da tempo. In più, il luogo è assai pulito; non un filo di polvere né una ragnatela.
In fondo alla scalinata c'è un'altra porta. E' chiusa, ma da sotto si intravede un filo di luce. (Troppe luci accese, per un posto che non è visitato da molti giorni. Il mio uomo ha decisamente mentito.)
Mi accingo a scostare la porta...quando odo un lieve ronzio proveniente da una cassapanca di lato.
- «Quella cassa...cosa contiene?», chiedo al Ferzetti.
- «Guardi lei stessa. Del resto, non potrei impedirle di farlo, giusto?»
- «Giusto», replico.

La cassapanca è chiusa solo da un gancio facile da rimuovere; improbabile quindi che contenga qualcosa di compromettente...
....ma appena sollevo il coperchio rimango impietrita dalla sorpresa.
La cassa contiene una donna tutta vestita di latex nero, legata con delle cinghie, rannicchiata in posizione fetale. Il volto è coperto da un cappuccio, ed ha in bocca una pallina di gomma allacciata sul retro della nuca. Il ronzio che ho sentito proveniva da un vibratore che ha infilato nella vagina. Solo il fatto che si contorca leggermente testimonia che è ancora viva.
Di istinto estraggo la pistola dalla mia giacca e la punto verso il Ferzetti...che stranamente non sembra affatto turbato.
- «Completa privazione sensoriale, tranne che per lo stimolo erotico. E' una delle pratiche sadomaso più annichilenti.»
- «C-che significa tutto ciò? Chi è questa donna?»
- «Puoi chiederlo a lei...anche se credo che non sarebbe affatto lieta di dirtelo», risponde l'uomo, passando improvvisamente a darmi del "tu". Questa perdita di reverenzialità non è un buon segno.

Prima che io possa fare una qualunque cosa, la mia attenzione è catturata da un gemito proveniente da oltre la porta.
- «Stia indietro! Non faccia il minimo movimento!», gli intimo a pistola spianata.
- «Stai tranquilla, non ne ho proprio nessuna intenzione», dice invitandomi ad aprire la porta.
Tenendolo sempre sotto tiro, scosto la porta...e non posso evitare un brivido di orrore alla scena che mi si presenta davanti.

E' un vera e propria sala di tortura. Dappertutto sono disseminate fruste, gogne, legami, e strumenti di sevizia.
E ci sono anche varie telecamere puntate verso altre due donne, entrambe nude, imbavagliate e legate in posizioni assurde:
La prima penzola a mezz'aria dal soffitto, con dei morsetti fissati ai capezzoli, ai quali sono agganciati dei pesi per aumentare la tensione;
L'altra è legata di schiena su una panca, con le gambe tenute divaricate da delle corde, mentre un orribile macchinario a stantuffo le spinge un gigantesco fallo nell'ano, dentro e fuori, a velocità folle.
Ma la cosa più sconcertante è che...io queste due donne LE CONOSCO! E le conosco assai bene, dato che una è un celebre mezzobusto del TG, e l'altra è nientemeno che una senatrice!

Senza saperlo, sono incappata in un criminale della peggior specie, un pazzo sadico, forse anche assassino. Non devo farmi prendere dal panico; ora tenere la mia pistola ben puntata è una questione VITALE.
- «Ferzetti, lei..lei è uno psicopatico, un MOSTRO! Finirà in galera per i suoi crimini!»
- «Sei del tutto fuori strada, giovanotta...ma è inutile spiegarti il perché; lo scoprirai da sola», replica lui accendendosi una sigaretta con una calma innaturale.

Sempre tenendo sotto tiro il maniaco, mi avvicino alla donna sospesa.
- «Non abbia paura, è tutto finito...», le dico con tono rincuorante...
...ma appena le rimuovo il bavaglio, la sua reazione mi lascia stupefatta:
- «NON MI GUARDI! NON MI GUARDIII!! MI RIMETTA IL BAVAGLIO E SE NE VADA! Padrone, chi è questa donna? Le dica di andarsene, per favore!»
E lo stesso succede con l'altra prigioniera: appena accenno a toglierle il bavaglio, comincia a scuotere la testa ringhiando contrariata. Sono davvero perplessa.

- «Io...io non capisco...Ferzetti, cosa ci fanno qui queste donne?»
L'uomo accenna un sorrisetto ironico, senza minimamente scomporsi.
- «Cosa fanno? E' semplice: PAGANO. Pagano il prezzo per rimanere nel mondo delle celebrità. O pensavi forse che avessero raggiunto il successo solo grazie ai loro "meriti professionali"? No, nell'ambiente dei VIP funziona tutto a favori e compromessi. Va avanti solo chi è disposto a soddisfare i vizi di chi gli sta sopra. E io gli faccio da intermediario.»
- «Da...intermediario? Intende dire che il suo lavoro consiste nel...?»
- «Esatto. Loro si presentano da me, io gli spiego quel che ci vuole per avere successo, e se accettano le propongo ai personaggi giusti. I quali mi pagano per scoparsele di persona o per vederle umiliate in video. Questa è la fonte dei miei introiti "anomali" che avevano fatto scattare la tua indagine.»
- «E loro, le donne...sono d'accordo?!»
- «Ma certo che sì! Tutte, dalla prima all'ultima. Non hai idea di quante sciacquette senza alcun talento mi abbiano venduto il culo pur di accedere al jet-set: attrici, cantanti, modelle, politiche, vallette, presentatrici...Per esempio, ricordi la donna nella cassa? Ebbene, conduce un programma per bambini sulla RAI...ma se vuole conservare quel posto deve soddisfare i desideri del capo-casting che l'ha piazzata lì, un depravato che gode nel vedere le proprie dipendenti brutalizzate ed umiliate. Puoi chiederlo di persona a lei, se non mi credi.»
Penso che a questo punto sarebbe uno scrupolo inutile. Eppure mi è lo stesso difficile accettare ciò che sto apprendendo qui.
- «Io...Io non riesco a capacitarmi...Credevo che queste donne fossero un esempio di come far carriera contando solo sulle proprie qualità...»
- «L'unica "qualità" che conta è quella di essere disposte ad accettare il compromesso: chi sta sotto sale con l'aiuto di chi sta sopra, e questo aiuto lo deve PAGARE. Tramite me. Ecco tutto. Molto semplice.»
- «Ma...ma tutto questo è degradante per la loro dignità di donna...»
- «Parole vuote. Ora te lo farò vedere, quanto vale per loro la "dignità di donna"!»

Ciò detto, il Ferzetti si libera della vestaglia e si avvicina nudo alla donna appesa. Le rifila un violento ceffone e la fissa con durezza.
- «Abbiamo lasciato un lavoro in sospeso...Ti ricordi, luridissima troia?»
La donna fa un cenno di assenso col capo, e subito dopo l'uomo si porta dietro di lei...e la sodomizza con un colpo secco!
- «Questo è ciò che stavo facendo prima che tu mi interrompessi», mi spiega, «E non credere che stia obbligando questa puttana a fare qualcosa contro la sua volontà: sta solo pagando la mia commissione mensile!»
Assisto a bocca aperta a quella scena incredibile. Il poderoso uccello dell'uomo devasta il culo della donna legata, mentre il tutto viene ripreso dalle telecamere posizionate un po' ovunque.
- «Avanti, scrofa marcia...Fai vedere alla nostra ospite attraverso quali "meriti lavorativi" hai ottenuto il tuo posto in TV!», incalza il Ferretti facendole girare la testa verso di me.
Ora i nostri occhi sono in contatto. La famosa conduttrice di TG mugugna di sofferenza ed imbarazzo, ma non fa nessun cenno di chiedermi aiuto.
Soddisfatto della dimostrazione, l'uomo rincara la dose ravanando la sventurata tra le gambe con una mano.
E a quel punto, incredibilmente, la donna si abbandona ad un orgasmo che mi grugnisce direttamente in faccia!
Subito dopo, il Ferzetti si sfila dal suo culo e le sborra sul viso, pulendosi poi il cazzo usando i suoi capelli.
- «Brava, stupida oca...Al tuo direttore questo filmato piacerà molto, vedrai che ti rinnoverà il contratto anche per il prossimo mese!»

Quindi si dirige verso l'altra donna, quella legata alla panca.
- «Ora vedremo quanto ci tieni a venire ricandidata, balda senatrice dei miei coglioni!»
Le sputa in faccia con disprezzo, quindi le inserisce le dita nella fica. Prima una, poi due, poi tre...fino a praticarle un fisting in piena regola!
La donna grugnisce un misto di dolore, vergogna e piacere perverso. Tra il pugno e l'enorme fallo meccanico che le sta trapanando il culo, non oso pensare a quanto debba sentirsi "piena" questa disgraziata. E intanto il suo tormentatore la tempesta di invettive umilianti.
- «Sei sfondata come la più schifosa delle vacche...Se solo i tuoi elettori sapessero quanto sei troia...»
Il Ferretti intensifica il ritmo del fisting, ed aggiunge anche uno sfregamento sul clitoride, sempre più vigoroso, fino a portarla sulla soglia dell'orgasmo.
- «Falli adesso, i tuoi bei discorsi sul "lavorare per il bene del popolo"...Avanti, luridissima maiala, facceli sentire!»
Soccombendo a quell'orgasmo indotto con la forza, la donna grufola sguaiatamente attraverso il bavaglio per quasi un minuto.
- «Bel comizio elettorale, lercia puttana...Vedrai che piacerà molto anche ai tuoi capi di partito, quando gli farò avere questo video!»
Infine, come ultimo oltraggio l'uomo le sale a cavalcioni...e le orina addosso!

Io intanto assisto incredula e passiva, incapace di prendere decisioni.
Le mie certezze crollano una dopo l'altra.
E' dunque questo il modo in cui la gente famosa fa carriera?
Sono queste le donne di successo, quelle che dicono di essersi fatte strada solo grazie ai loro meriti lavorativi? Niente altro che volgari raccomandate che accettano di prestarsi a compiacere i vizi perversi di chi sta sopra di loro?
E' davvero così che funziona il mondo delle celebrità?
Nonostante l'evidenza, per me è dura da mandar giù.

Finito quell'osceno show, il Ferzetti si rivolge di nuovo a me.
- «E adesso veniamo a noi, ispettrice del Fisco. Ora conosci la vera fonte dei miei introiti; cosa intendi fare?»
- «Io...C-credo che dovrò denunciare al mio ufficio tutto questo...Sono pur sempre introiti esentasse...»
- «"Introiti esentasse"...Ahahah! Dopo ciò che ti ho detto, stai ancora a pensare al tuo incarico iniziale? Mi basterebbe fare una telefonata al ministro delle Finanze, che è uno dei miei maggiori committenti, per annullare tutta la tua solerte indagine. No, io mi stavo riferendo alla tua posizione di lavoro.»
- «Alla mia...posizione?! Temo di non capire...»
- «Io invece credo di sì. Pensaci, Lidia Marchini: dalla posizione di semplice ispettrice, quanto tempo pensi che ti ci voglia per avanzare di grado? Dieci, quindici anni? Ebbene, col mio aiuto potresti venire promossa direttrice regionale nel giro di UN MESE!»
- «EH?! Ho capito bene? Lei mi sta proponendo di...di...»
- «Ho i mezzi e le conoscenze giuste per farti arrivare ovunque vuoi. Devi solo essere disposta a pagarne il prezzo. Come tutte. Nel modo che hai appena visto qui. La prospettiva non ti attrae?»

Apro la bocca per rispondergli come si merita...ma il mio istintivo "Vaffanculo" mi muore in gola. La mia mente comincia a fantasticare sulla sua proposta.
Direttrice regionale in un mese! Pazzesco; mi ci vorrebbero almeno 10 anni per raggiungere quella posizione tramite i percorsi ordinari...
Quello che mi sta proponendo è vergognoso, immorale, contrario a tutti i princìpi di legalità e meritocrazia che ho sempre cercato di portare avanti...eppure non riesco lo stesso a dargli una risposta immediata. Mi sento combattuta.
- «La sua è una proposta ignobile e offensiva, signor Ferretti, ma...facendo finta solo per ipotesi che io accetti...quando dovrei iniziare?»
- «Anche subito. Perché perdere tempo? Prima inizi, prima arrivi.»
Sono in confusione totale. Il mio cervello non sa cosa rispondergli, così sono le mie labbra a prendere una decisione muovendosi per conto proprio:
- «Va...va bene, Ferzetti, io...io CI STO!»
- «Bene, allora per prima cosa togliamo di mezzo questa...», dice sfilandomi dolcemente la pistola di mano,
- «...e come seconda cosa...»
Mi rifila un sonoro schiaffone.
- «...non osare mai più chiamarmi per nome; d'ora in poi ti rivolgerai a me solo con l'appellativo "Padrone"...Hai capito, stupidissima troia?»
- «S-Sì, padrone...Mi scusi...», rispondo contrita.
- «Bene. Ed ora togliti di dosso quei luridi stracci e lasciati legare. Ti appenderò per le braccia al soffitto e userò la frusta. Non sarò tenero con te; il ministro delle Finanze adora vedere le proprie sottoposte che vengono frustate in video. Quindi, stringi i denti e cerca di fargli una buona impressione, se vuoi ottenere il suo favore per un avanzamento di grado!»

*****

Ed è quello che faccio: stringere i denti. Poiché so che ad ogni scudisciata sulla mia schiena corrisponde l'ascesa di un nuovo gradino nella mia carriera personale.
Certo, mi tocca ingoiare i miei princìpi morali ma...che diavolo, sono forse l'unica scema che dovrebbe lavorare solo per la gloria?
Macché meritocrazia, macché titoli di studio, macché zelo professionale...Il vero e unico mezzo per far carriera è lo SCAMBIO DI FAVORI. Ora ho finalmente appreso come funziona questo porco mondo. E anche voi. (Qualcuno vuole una spintarella? Contattatemi...)

[FINE]
scritto il
2021-12-10
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