Una calza velata, un tacco 12 e ...che il gioco prosegua

di
genere
etero

“Chiamami, chiamami, chiamami”, un richiamo costante nella mente, questo foglietto stropicciato che non smetto mai di leggere, ho ancora il suo sapore nella bocca, e la sensazione della sua saliva calda e abbondante, la sua lingua invadente, violenta, prepotente ingorda muoversi contorcendosi intorno alla mia, lasciandomi senza respiro e le sue mani forti comprimermi le natiche e intrufolarsi fino a sfiorare la mia fessura umida e calda ma senza voler proseguire, lasciandomi invasa da una profonda voglia e di voler continuare….
Faccio bene a chiamarlo? Questa domanda mi tortura la mente ma il corpo e la pelle vincono sulla mente, tanta è la voglia di riprendere da dove lasciato…
33625…..stacco immediatamente la comunicazione, non mi oso, ma lo desidero, tanto troppo….cosa faccio? Mi vergogno, “ma sei poi mi metto in un guaio? Ma perché invece non potrebbe essere meraviglioso, essere al posto giusto nel momento giusto …..si voglio pensare così …basta pensare, non ho più 20 anni e chissenefrega” ……….apro lo smartphone e mando un messaggio vocale su WhatsApp
“ ciao, scusa il disturbo non so se ti ricordi di me, io non riesco a non pensarti…sono la donna delle calze velate …quella delle scarpe blu, e marroni… mi hai detto di chiamarti e così ho pensato di farlo”
Attendo con ansia la sua risposta ma il messaggio ha la spunta blu già da alcune ore ma nessun contatto da parte sua, inizio a pensare che probabilmente non mi contatterà mai, forse non ha provato le stesse sensazioni che ho provato io con quel bacio…. solo se ci penso i brividi mi scorrono sulla pelle, mi sarei lasciata spogliare nuda li in mezzo alla gente, mi sarei fatta trascinare dalle sue mani dal suo corpo, dalle sue vibrazioni, senza pensare a nulla….vestita solo delle mie emozioni…….. come la coppietta che tanto avevo invidiato quel giorno.
Tengo la testa impegnata, provo a leggere, provo a scrivere, cammino per la stanza….accendo la musica e canto…..accompagnata dal mio fedele canarino che fischia con un tono di voce più alto del mio per cercare di contrastarmi…poi un “TIN” mi fa sobbalzare…....” dimenticarmi di te? nessun uomo lucido di mente potrebbe farlo, tu non hai idea esattamente di quello che mi hai fatto in quel negozio...aspettavo la tua chiamata, non avrei saputo altrimenti come rintracciarti”
“ho voglia di vederti….”
Dopo una serie di messaggi, ci accordiamo per la giornata successiva per una passeggiata in un parco al centro della città (molto noto come luogo per il ritrovo delle coppiette innamorate), cena e….spero con tutto il cuore e non solo con lui….del dopocena.
Scelta accurata dell’abito, una sottoveste di raso che scivola morbida sul mio corpo, coprendolo come un velo, due sottilissime bretelline che si mimetizzano nella pelle delle spalle, preferisco non indossare il reggiseno per lasciare nessun segno sul tessuto che non siano le mie parti del corpo che vogliono mostrarsi…e lo so che vorranno mostrarsi….uno slip color carne in raso, comprato nuovo per l’occasione…..e le scarpe blu.
Mentre le indosso e avvolgo la mia caviglia con il cinturino….le emozioni dei suoi sguardi che scivolano sul mio corpo….mi avvolgono, provocando un forte desiderio, la mia vulva pronta e vogliosa già bagnata e pulsante……”che voglia…..calmati ragazza”
Ritrovo alle 16, ma come mio consueto arrivo prima, rimanendo nascosta seduta in auto, “appena lo vedo arrivare scendo…non voglio che pensi che fremo di vederlo”…anche se in realtà è così….
Eccolo…. si avvicina al posto predestinato, con la luce del giorno è ancora più bello, ha in mano un mazzo di fiori….il suo corpo è fasciato da una polo chiara, un paio di jeans aderenti, un paio di mocassini di pelle….i suoi capelli brizzolati mossi….la pelle del viso perfettamente rasata…sono agitata, nervosa… apro la portiera, scendo con le gambe, mi chino allungandomi sul sedile di fianco per afferrare la borsetta che ho dimenticato, il mio abito si solleva nel movimento e evidenzia le mie gambe…”allora e un vizio quello di mostrarti così? ”si è accorto di me ancora prima di essermi palesata ….….sorrido e scendo dall’auto, mi sporge il mazzo di fiori, i nostri occhi sono incollati tra di loro… mi specchio dentro ad essi, il mio volto arrossisce non sembro la stessa di quella sera, sicura e spavalda…..
Mi avvicino per dargli un bacio per ringraziarlo dei fiori, e mi avvolge il torace con un abbraccio forte e possente, rimango compressa nella sua morsa tenendo solo il braccio a penzoloni con il mazzo di fiori in mano, il suo profumo mi invade le narici, e il suo respiro caldo mi disegna i contorni del viso…
Mi guarda le labbra, scatenandomi una voglia tremenda di essere baciata….appoggia le sue labbra sulle mie, sono morbide, calde, aderiscono a specchio, e le mucose calde si miscelano, le lingue si riconoscono, e danzano insieme, intrecciandosi, avvolgendosi, riconosco il suo sapore…dolce e fruttato….
….sono di nuovo immersa in quelle sensazioni non curante di ciò che sta capitando intorno….le sue mani mi accarezzano calde scivolano sulla schiena senza ostacoli facendomi scorrere il raso dell’abito sulla pelle, bramosa….percepisco dei brividi e i miei capezzoli due datteri sodi e compatti , si mostrano famelici sotto la stoffa…..la mano si sposta sulla spalla, accarezzandola con i suoi polpastrelli e facendo scivolare dolcemente la spallina, e il mio seno libero nell’abito, sborda abbondantemente per niente intimidito……la sua esposizione, attira il suo sguardo…accarezza con i suoi polpastrelli il mio seno, disegnandolo….le sue mani tremano mentre mi accarezzano, se guardassi il mio desiderio alzerei il mio abito, adesso, la voglia è talmente tanta che vorrei essere posseduta sul cofano dell’auto, dietro un albero, sdraiata sul prato, non importa dove….ma adesso.
Anche lui percepisce la stessa cosa….la nostra pelle lo dice, si brama. “Ti desidero, e non sai quanto ma non ora e non così…” mi solleva la spallina, si china dandomi un bacio sul seno un attimo prima di essere riposto nell’abito.
Mano nella mano iniziamo a camminare… il clima è tiepido ma ventilato, un ruscello scorre nel verde e seguiamo il suo percorso, attraversiamo un piccolo ponte di legno per passare dall’altra parte del parco, cespugli di fiori affiancano il sentiero, e il canto di tanti uccellini accompagna la nostra passeggiata, mi racconta di lui: la sua storia, i suoi sogni, i suoi progetti…starei ore a ascoltare la sua voce è calda e intensa.
E’ separato come lo sono io, mi racconta che lavora da barista tutte le sere e le notti nei week end per poter vivere, e in attesa che il suo vero lavoro/sogno si sviluppi da permetterti di smettere di fare il barista : il pittore di corpi nudi.
Sta organizzando una mostra, apre il borsello per mostrarmi le foto dei suoi quadri, un rumore di cellophane attira uno scoiattolo intraprendente, alla ricerca del cibo…. affondo la mano nella borsa, ricordandomi di avere un pacchetto di biscotti, il problema è trovarlo….
Mi chino lo scoiattolo è sempre li, anche lui si china per poi sedersi sul prato….gli porgo un biscotto, lo afferra con le sue zampettine direttamente dalle mie mani, e tenendolo stretto inizia a rosicchiare…. lo guardiamo, in silenzio…dopo aver finito, ne afferra un altro, per poi scappare via , mentre si allontana si volta a guardarci…..
Adesso posso ammirare le foto delle sue opere…..immagini bellissime di uomini e donne nude, non soltanto corpi perfetti e statuari….e questo mi piace…… il nudo in tutte le sue espressioni… “se ti va possiamo andare nel mio studio e te li faccio vedere dal vivo……poi andiamo a cena.”
Il suo studio è un enorme camerone con pareti bianchissime, e le sue tele appese ai muri…..si respira la vita, la bellezza dei corpi nella loro naturalità, una tavolozza appoggiata su un bancone e un divano situato davanti ad una parete, sul quale si sdraiano i modelli, luci colorate vengono riflesse sulla parete posteriore per dare la luminosità ai suoi dipinti…..un profumo di acrilico e solvente aleggia nella stanza
“certo che anche tu saresti perfetta sdraiata li…..il tuo corpo, la tua bellezza immortalata su una tela che non mi stancherei mai di guardare”..….rimango per attimo in silenzio e poi “ perché no…..si ci sto”.
Mi guarda i suoi occhi lucidi, mi penetrano attraverso il mio vestito come se volesse vedermi nuda subito…..
Si avvicina, mi afferra per la mano e mi trascina verso di lui, il mio cuore batte forte…talmente forte che lo senso pulsare, nel collo e nelle orecchie……mi stringe e la sua bocca si appoggia sul mio collo, come volermelo mordere, invece scorre con la punta della lingua sulla pelle, partendo da dietro l’orecchio fino alla clavicola, e scorrendo su di essa avanti indietro, d’istinto chino la testa da un lato per apprezzare la sua saliva calda scorrere sulla mia pelle vogliosa che lo brama da tempo……le sue mani afferrano entrambe le bretelle e dopo averle fatte scorrere lungo le braccia, lasciare cadere l’abito a terra mostrando il mio corpo nudo davanti a lui…lasciandomi addosso solo un minuscolo slip di raso che vela il mio monte di Venere e la mia grotta calda e bagnata…..e le mie scarpe blu….
Mi guarda…senza dire una parola…..si china e dopo aver fatto scorrere le sue mani sulle mie gambe, afferra e sgancia i due cinturini che avvolgono le caviglie, liberando i miei piedi, che rimangono nudi come il resto del corpo. I miei seni abbondanti davanti a lui, appoggia le sue mani d’istinto sui miei capezzoli ambrati e turgidi …li sfiora e li afferra scorrendoli tra le dita, ogni tocco si irradia lungo il ventre scorrendo veloce fino al mio clitoride già pronto, che si inturgidisce e pulsa……”voglio la tua lingua dipingere la mia vulva su ogni centimetro di essa”, la tua saliva come un colore, versato abbondante e distribuito ovunque”….il suo membro inizia a puntare nel pantalone… rendendolo visibile e appetitoso….” Fammi quello che vuoi…. voglio soddisfare ogni tua richiesta, ogni tuo desiderio…sono la tua geisha….” dopo questa frase, il suo respiro cambia frequenza…..la sua pelle sudata…..si priva velocemente della camicia, apre il bottone del pantalone e scende la zip liberando il suo membro……già lo immagino puntarmi nella vulva cercando di sforzare il forziere per entrare, come un impavido guerriero….. si china mentre io sono sempre in piedi davanti a lui, mi divarica le gambe, e si inginocchia davanti a me, allarga con le mani le mie grandi labbra calde e voracemente appoggia la sua bocca sul mio clitoride aspirandolo e iniziando a leccare dolcemente, pennellate, lenti, ampie in ambedue le direzioni…..ho voglia di urlare….respiro intensamente….da tempo ho voglia che un uomo mi faccia risentire di nuovo viva….come in questo momento…. la lingua scivola nella fessura cercando di entrare per poi ripennellare il clitoride, afferro la sua testa, non voglio che smetta che si allontani, la premo contro di me, siamo uno cosa sola…..la sua saliva con i mie umori …… lo sento ansimare….un dito mi penetra, selvaggiamente, spingendo fino in fondo mentre la lingua scorre…… urlo, mi chino per mostrargli ancora di più la mia vulva, e godere di quello che mi sta facendo….la sua bocca riempita di me dei miei umori… fremo e i brividi mi invadono tutto il corpo……il suo membro turgido e pulsante ha bisogno di me adesso…… lo accompagno a terra….rimuovo i suoi pantaloni lasciati sospesi, mi chino su di lui e lo avvolgo tra il mio seno, facendolo scorrere dolcemente, scoprendo il glande, già teso e bagnato…su e giù dolcemente mentre comprimo con la mano i suoi testicoli caldi e pulsanti…..respira ansimando….il suo membro mi chiama vuole essere assaggiato…ho voglia di assaporarmi chissà se ha lo stesso gusto dolce e fruttato della sua saliva, chino la testa mentre continuo a strofinare per agguantargli il glande….un enorme alchechengi succoso….i suoi umori scorrono caldi, alza e abbassa il bacino…e riversa nella mi bocca la sua crema abbondante…… mi sdraio acconto a lui…i nostri corpi emaciati e tramortiti… appoggio la mia bocca sulla sua, amalgamando le nostre salive….
Rimaniamo li per un po'….la sua testa appoggiata alla mia….poi si alza, porgendomi la mano mi aiuta ad alzare….mi bacia un capezzolo e avvolge il mio corpo in un telo, mentre avvolge il suo pube in un asciugamano…cosa ne dici se rimaniamo qui, e ci facciamo portare qualcosa sa mangiare….cinese? giapponese? Pizza?
“…mi sono già nutrita di ciò che avevo voglia, tutto va bene…..”lui sorride e mi da un bacio a stampo sulle labbra mentre compone il numero del telefono…..la stanza in penombra, una musica dolce come sottofondo, alcune candele accese qua e la…… mi accompagna sul divano, sdraiando un telo lucido, per farmi coricare sopra…..adagia il mio corpo, la testa chinata leggermente da un lato, un braccio rilassato e posato sul mio fianco mentre l’altro fatto cadere morbidamente sul mio torace e con la mano aperta sul mio seno come se lo stessi accarezzando, le gambe chiuse e leggermente flesse, ma che lasciano intravedere il mio monte di Venere nudo……. I capelli distribuiti morbidamente sulle spalle……”ecco ti disegno e ti dipingo così…nessuno potrà non fermarsi a guardare…..la tua essenza e la tua sensualità si trasmetterà attraverso la tela, ne sono certo….” scatta una foto per fermare l’immagine e potermi riposizionare in quella posizione ogni volta che servirà”…..uno squillo….un secondo….la nostra cena, si infila velocemente un accappatoio addosso e si avvicina alla porta….tanti contenitori in alluminio caldi e fumanti…gnocchi di riso, involtini primavera, pollo ai funghi, alghe, gamberi in agro dolce …..vino rosato freddo ( non proprio tipico) ma dolce e aromatizzato.
Rimaniamo avvolti insieme in un telo, completamente nudi, accovacciati sul divano….., il suo corpo caldo dietro al mio, le nostre pelli adese tra di loro…. la mia schiena appoggiata sul suo torace, le sue gambe divaricate e attorno alle mie, le mie natiche appoggiate al suo membro ancora nudo che si adagia tra di loro, le sue braccia avvolgono il mio corpo….. afferra un gnocco di riso nella vaschetta e lo introduce nella mia bocca, un pezzetto alla volta…lo afferro con i denti e passionatamente avvolgo con la mia lingua il suo dito, leccandolo e privandolo del sughetto ancora rimasto….. afferro un gambero e trattenendolo con le labbra mi giro verso di lui per sporgerglielo, le bocce si avvicinano il suo sapore si unisce con le nostre salive, i suoi denti separano la sua parte….e mi lecca le labbra per assaporare tutto ciò che è rimasto……lo lascio masticare…ma la sua presenza dietro, il suo pene tra le natiche, il gusto della saliva stanno nuovamente accendendo in me, la voglia di lui, la voglia di sentirmi penetrare, la voglia di averlo dentro di me…mi muovo leggiadra strusciando le mie natiche sul suo membro….che velocemente inizia a inturgidirsi…pronto a giocare di nuovo….mi preme contro di lui, stringendomi forte…..appoggio il mio viso sulla sua spalla e gli bacio il collo, scorrendo con la punta della lingua, afferra i miei seni che sbordano e fuoriescono, li preme e si disegna il bordo delle mani facendo scorrere i miei capezzoli…dritti, l’areola accartocciata e la pelle orripilata…la sua asta si intrufola avida tra le natiche, alla ricerca della sua preda la mia vulva calda, comportandosi come un pitone che ha avvistato la sua cena…struscia, si ferma, e riparte per poi avventarsi su di essa, che non ha più scampo… mi solleva di peso e mi appoggia sul suo pube, le mie gambe divaricate, afferro il suo pene caldo e duro con la mano e lo punto sulla mia fessura….il contatto con le mucose entrambe calde….mi scatena un forte brivido, lo trattengo per farlo penetrare lentamente ….ingordamente lo voglio sentire tutto…lo voglio vivere tutto…..si sdraia leggermente con il corpo… per riuscire meglio a affondare con il suo pene , mi divarico con le mani le labbra…..allargando e mostrandogli la grotta…..lo sento premere, introdursi, invadere ogni spazio….mi premo contro di lui….mi sollevo, lentamente e poi premo…..la sua mano aperta accarezza il clitoride che pulsa, turgido…umori caldi di entrambi danzare…… mi risollevo e premo un ultima volta…intensamente prima di sentirlo gridare…..tremo….ansimo….inarco la schiena…..travolta da un violento orgasmo…..
Non vorrei più alzarmi ma devo….afferro un gamberetto e lo avvicino alla sua bocca…hai fame? Mi sorride….rimanendo sdraiato……direi che per iniziare la tua tela….rimandiamo a domani, ti va??
……non vedo l’ora
Cit. The true man wants two things, danger and play.
For that reason he wants woman, as the most dangerous plaything.
Frederich Nietzche
di
scritto il
2021-12-12
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