La donna in vetrina.......continua la seduzione
di
yuba
genere
etero
L’Atelier in cui lavoro da alcuni mesi sta organizzando una importante sfilata per promuovere la collezione primavera/estate 2022.
Il manifesto pubblicitario esposto sulla vetrina cita:
“Vi aspettiamo numerosi il 15/12/2021 alle ore 17 presso la sala congressi del Hotel Chamberton di Torino per mostrare in anteprima la nostra collezione primavera/estate 2022.
Sfileranno le nostre meravigliose modelle, accompagnate dalla sensualità e dalla seduzione della nostra “donna in vetrina”.
A tutti i partecipanti un rinfresco e uno sconto sul primo acquisto.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi dentro”
Le prenotazioni iniziano presto ad arrivare obbligando il titolare ad assumere un manager che se ne possa occupare, l’organizzazione completa dell’evento: l’allestimento della sala, la scelta delle modelle, la prenotazione del rinfresco per i partecipanti, la diffusione a mezzo stampa, l’invio di inviti a giornalisti e fotografi, la scelta della musica, l’acquisto di fiori, gli accessori da ordinare per sfilata, e tanto altro
Lui stesso dovrà poi dedicarsi alla presentazione durante la sfilata, e acquisire eventuali ordinativi, e rispondere alle domande dei giornalisti.
Nella sartoria una grande e intensa attività di programmazione e organizzazione: il confezionamento e la scelta degli abiti da sfilare, gli abbinamenti vestito-modella, le prove degli abiti, le scarpe più adeguate. Anche la donna in vetrina, andrà vestita: due stole di chiffon trasparenti una azzurra e l’altra avorio, raffinatamente cucite vicine e poi……
Durante le prove vengo fatta salire su uno sgabello, così le sarte provano facendosi ispirare sul momento dalle mie forme prosperose, a creare con il velo, un altro strato della mia pelle, nascondere giusto quello che è giusto nascondere ma lasciare fantasticare l’osservatore con il vedo e non vedo … in più le stole, per questa importante occasione fermate e sapientemente cucite.
I preparativi volgono al termine e il giorno della sfilata arriva velocemente, l’atelier rimane chiusa e tutti sono indaffarati nella sala dove si svolge la sfilata, sembra di essere dentro un formicaio, ognuno ha un compito ben preciso e tutti lavorano freneticamente….
Un locale raffinato, pavimento di marmo rosso, una passarella centrale, che sembra finire nell’orizzonte, morbide poltroncine di velluto distribuite ordinatamente sui due lati.
Le modelle entrano come se apparissero dal nulla da dietro delle tende velate , proseguendo il loro cammino su un palcoscenico allestito come un enorme terrazza di una villa antica, ringhiere a colonne in marmo lavorate e intarsiate, diverse balaustre per sorreggere degli eleganti vasi con piante fiorite a cascata.
Sotto un elegante baldacchino, un gruppo di 4 strumenti ad arco due violini, due violoncelli allieteranno con il loro romantico e delizioso suono tutta la serata, sul lato destro della terrazza accanto al leggio del presentatore, un altalena, sospesa direttamente dal cielo.
Fiori e luci colorate ovunque.
Nel retro tutte le modelle vestite, truccate, e pettinate pronte a fare l’ingresso in scena, secondo un ordine ben preciso.
Rimango solo vestita con un perizoma di pizzo azzurro, il mio corpo massaggiato con un olio che crea un effetto bronzeo sulla pelle, i piedi nudi, le unghie ben rifinite e deliziosamente colorate, le stole cucite vengono fatte incrociare in vita, creando un corsetto stretto, e poi passate ogni lato sul seno, che rimane premuto e sollevato e generosamente mostrato, i capezzoli appena nascosti da una sottile velatura del tessuto, i due lati della stola vengono intrecciarsi dietro la schiena e fatti cadere morbidamente creando dei pannelli aperti che lasciano le gambe velate ma scoperte ad ogni passo e ad ogni movimento. Dei nastri di raso fatti intrecciare sulle caviglie e sui polsi…..non indosso una parrucca ma i miei lunghi capelli neri ricci, vengono fermati con una enorme treccia sulla testa decorata con fiori bianchi e nastri azzurri e fatti scivolare liberi, il trucco meno pesante di quando sono in vetrina…..
La sala è gremita di gente, in prima fila i fotografi e giornalisti e poi dietro tutti gli altri…..le luci soffuse, solo faretti colorati inseriti nella passarella illuminano la scena…il presentatore inizia a parlare, i soliti ringraziamenti di dovere, e introduce l’inizio della sfilata:
…un aria leggera sprigionata da alcuni ventilatori, sembra una amabile brezza marina, che dolcemente muove i tessuti, i veli delle tende e i petali dei fiori, che sono stati volutamente sparsi a terra….una nebbiolina crea un ambiente ovattato come le mattina in primavera…i violoncelli iniziano il loro assolo sulle note di “ The POWER OF LOVE”, poi i violini si uniranno a loro….
Alcuni istanti dopo la donna in vetrina fa capolino dall’orizzonte del palcoscenico, ad aprire la sfilata…
….il cuore mi batte forte, così forte che mi sembra essersi spostato, cammino fiera, le luci si riflettono sulla pelle, creando sfumature cangianti, il mio seno ondeggia e molleggia coordinato al movimento delle mie gambe, lunghe e sinuose che ad ogni passo si insinuano tra le falde della stola, mostrandosi generose al pubblico, la stoffa mi solletica la pelle delle cosce…provocandomi brividi che si irradiano su tutto il corpo….tanti tantissimi occhi su di me…li sento addosso, scivolare, alcuni dolci, sensibili, timidi altri ingordi famelici che aggrediti dalla mia abbondanza si intrufolano avidi di possedere l’ignoto, i piedi nudi sono accarezzati dal contatto del velluto del pavimento, che mi solletica il corpo e la mente….giunta in fondo alla passarella mi fermo, i veli della gonna svolazzanti e sollevati dall’aria, si spostano inconsapevoli di mostrare ad ogni soffio una ulteriore parte di me…flash di foto e sguardi, mi giro sollevando leggermente la coda del mio abito e il mio perizoma appare tra le trame del tessuto….brividi sempre più intensi… cerco di guardare avanti ma i miei occhi vengono rapiti dal presentatore, lo guardo con attenzione… e poi lo riconosco il mio uomo del lampione…”si è proprio lui….vedi che il destino ci ha voluto fare di nuovo incontrare mio amatore temerario e silenzioso”….mi guarda, rapito….i suoi occhi perdersi dentro ai miei….sento un forte calore, li sento penetrare, cammino, avanzo, mi fermo di nuovo voltandomi verso il pubblico, un lieve inchino e mi adagio sull’altalena….creata apposta per me…..un fortissimo applauso accompagna la mia uscita….la mia pelle è orripilata, accaldata, il cuore batte come non ho mai immaginato potesse fare….sono accanto a lui….mentre la mia altalena dondola, lui diligentemente prosegue con la presentazione degli abiti e delle modelle…..lo guardo…senza togliergli mai gli occhi di dosso….un elegante smoking nero, gli disegna le spalle, le natiche….
Dondolo, facendo volare il mio vestito, le gambe completamente scoperte, dritte e poi flesse per accompagnarmi nella spinta, la mia pelle lucida e bronzea….mi accorgo che in prima fila un giovane fotografo mi guarda fisso…la sua macchina è puntata su di me…sento scivolare il suo obiettivo zoomato sopra i miei piedi, scorre tra le dita, massaggiandole una ad una …..le accarezza con le mani, facendo roteare ogni dito tra i suoi, li afferra con la sua bocca, passando fugacemente la sua lingua calda tra gli spazi….si intrufola sotto il nastro nelle caviglie, lo strofina sulla mia pelle, prova ad infilarsi sotto ad esso creando attrito, trova resistenza….poi risalgono timidi ma famelici…
Il mio uomo del lampione ha una bella voce, calda e passionale, le sue natiche mi eccitano le guardo sode, compatte….vorrei toccarlo…la mia mano sta scivolando giù oltre il cinturino non può voltarsi deve parlare , e io mi intrufolo dolcemente, faccio fatica il pantalone è stretto, accarezzo una morbida e rada peluria e sprofondo nel solco tra le due natiche… la sua pelle è morbida e calda….scivola, lo sento che desidera essere toccato divarica leggermente le sue gambe per facilitare la mia discesa…e io scorro, accarezzo la sua rosetta, e li davanti a me i suoi testicoli…li sfioro e la su pelle si inturgidisce , li accarezzo, li premo tra le mani e li sento pulsare…anche la tua asta sta pulsando lo so anche se non riesco a toccarla, mi accanisco sul tuo sacchetto lo premo, rilascio, lo accarezzo e lo ripremo…stai sudando, il tuo respiro sta aumentando…..
Mi fissa, appena può, non riesce a togliermi gli occhi di dosso….quegli occhi già vissuti, già posseduti e che mi hanno già amabilmente esplorata.. ma che ho voglia di eccitare di nuovo….”dai giochiamo…stavolta siamo in tre”….. i suoi occhi partono invece dall’alto scivolano nel corsetto, le mie prosperose colline morbidamente oscillano ad ogni dondolata…i miei capezzoli sono strofinati dal tessuto, e appaiono turgidi…si mostrano generosi sotto al velo….”vuoi sfiorarmeli vero?” i tuoi occhi sono passionali, me li ricordavo passionali, si insinuano nello spazio tra le mie alture, strette e schiacciate dal corsetto …ma loro temerari spingono e scendono, li sento, girano intorno e poi mi accarezzano i capezzoli, che si accartocciano sotto al loro tatto, li sento pulsare…..la nebbiolina spruzzata sta inumidendo i mio vestito che in alcuni punti del corpo rimane adeso e trasparente….
La mano cede il posto alla lingua attratta dall’areola color caffelatte, l’accarezza , insaziabile passa e ripassa sulla stoffa, la sua saliva calda, scivola sotto al tessuto distribuendosi sulla pelle, vogliosa….mi bagno, mi eccito, strofino la mia fessura sulla seduta dell’altalena dolcemente ad ogni movimento, il mio bottone inizia a pulsare…desideroso che gli sguardi arrivino presto a lui.
Il giovane fotografo continua la sua salita, il suo sguardo insicuro, ma terribilmente curioso ….si arrampica sulle ginocchia, si introduce nell’interno cosce, rallenta timido e impacciato ma poi la smania di esplorare lo spinge a continuare….”sali, spingiti oltre mio giovane, esploratore” ha spostato la sua macchina fotografica dagli occhi e mi fissa….”sei arrivato”, li sento scorrere sulle cosce, divarico leggermente le gambe, quanto possibile, e aiutata da un soffio di aria un piccolo lembo di stola si sposta rendendo appena percettibile il mio perizoma di pizzo… mi guarda come se non avesse mai visto una donna nuda, i suoi occhi lucidi, fissi, riprende la macchina e inquadra il mio monte del piacere, zoomando per ingrandire tutti i particolari, divarico ancora un po’, mi eccita l’idea che stai ingrandendo, che vuoi scoprirmi …”se potessi divaricare di più queste gambe… ti mostrerei quello che adesso desideri vedere”…intanto dondolo.
Uno scambio di severe occhiate tra i due… l’uomo del lampione lo fissa rigido, come se volesse vietargli di fotografarmi e guardarmi, lui lo guarda indifferente….i suoi occhi sono fermi sul bordino di pizzo che si intravede dalla stola…”lo starai ingrandendo…più che puoi,” la mia pelle rosa si intravede nella trasparenza….il mio monte nudo, liscio….ti appare….arrossisci, vorresti toccarmi….”non temere avvicinati, sfiora…accarezza, esplora”….. ti fermi sulle grandi labbra mentre dolcemente le disegni e le levighi come se stessi lucidando una statua……ti addentri, scivoli nello spazio che le unisce con le piccole labbra, e il mio bottone caldo, scoperto, turgido sta già pulsando…brama di essere toccato e premuto…… la lingua dell’uomo del lampione si è appoggiata sul perizoma e prova a introdursi giù sotto all’elastico, la sua saliva è calda e la sento diffondere….inebriandomi …. vorrei privarmi dei vestiti, di questo inutile perizoma e farmi divorare da voi due….insieme….. il dito scivola, sul clitoride lo accarezza, dolcemente…mi piace la tenerezza….più lo accarezzi più si scopre e si mostra, famelico…”mettilo dentro, grida”….insisti lo strofini tra due dita lo tiri, lo accarezzi, lo premi…vorrei urlare…il mio respiro e il battito del cuore stanno aumentando…..la saliva calda, si diffonde nel tessuto… passa sul bottone, teso, sulle dita del fotografo….mentre lui mi accarezza, tu uomo del lampione lo succhi, lo lecchi, lo mordicchi….vorrei urlare….la tua lingua affamata, scivola nella grotta….la penetri, premi, per introdurla, la sfili e ripremi…..la muovi dentro con movimenti circolari…..mi bagno, ti nutro…..un duetto di amatori insaziabili…. Il mio volto arrossato, sudato….”continuate non smettete”…..
Il pacco del fotografo appare prosperoso sotto ai jeans aderenti….la mano si appoggia su di lui lo strofino, lo premo…..lo schiaccio…lui pulsa….sta esplodendo sotto al pantalone, vuole essere liberato….”non si può….ma ti faccio divertire lo stesso non temere”…..la mano aperta lo strofina dolcemente, con lo stesso ritmo delle sue dita….lo sento crescere sotto di me….allarga le gambe, la mano lo preme insieme ai suoi testicoli…la macchina fotografica è appoggiata sulle ginocchia…”ti lasci andare, sei rilassato”….io insisto…..strofino e premo…..gemi….sei caldo il tuo dito adesso ha preso il posto della lingua dell’uomo del lampione che invece mi lecca il clitoride, un inversione di parti….”mi state facendo morire”…penetra e spinge fino in fondo……si muove con il bacino come se mi stesse possedendo con la sua asta…affonda, e poi riesce…e poi ripreme….lo sento dentro tutto “ lo voglio dentro”…..inarco i bacino in avanti per farmi meglio penetrare…”spingi, spingi non temere”…... la lingua calda, vorace mi dipinge, mi riempie di saliva…..afferra con i denti i clitoride lo mordicchia…..gemo… mi accarezzo i capezzoli da sola…..mi manca il fiato….. un unico intenso brivido….insaziabile, indescrivibile……..i testicoli dell’uomo del lampione sono turgidi…caldi sodi…”stai venendo, ti voglio fare impazzire, più si inturgidiscono più premo...”lasciati andare”……”sono in pieno delirio”…..mi bagno, li nutro …anche l’altro” lui”….è al culmine del piacere …si spinge in avanti con il bacino….la mano continua a torturarlo…..trema…. il volto arrossisce, peccato non potertelo leccare proprio adesso, sentire il tuo sapore…..voi in fondo mi avete assaggiata…
Dolcemente l’altalena rallenta la sua corsa….una interminabile e indescrivibile corsa…..appoggio i piedi a terra…il mio corpo sta ancora tremando….la mia pelle….accartocciata ….mi sento drogata di sensazioni, intense e passionali….forse in fondo, non saprò cosa ho scatenato in loro….li ho travolti e loro hanno travolto me senza domande……senza parole solo sguardi ….caldi, profondi……ma solo sguardi.
…… il violoncello accompagna con un assolo la fine della sfilata e il piacere di questo meraviglioso momento …..il pubblico in piedi…un applauso vero e sincero… un grande successo….
Le modelle unite tutte insieme una accanto all’altra, la donna in vetrina, tra di loro…..
……una sinfonia di flash dei fotografi…..colora i nostri volti….un flash più luminoso , mi abbaglia lo sguardo….il giovane fotografo mi si avvicina, l’uomo del lampione…..mi guarda….lo guarda…..invita tutti i partecipanti al rinfresco……mi porge un meraviglioso mazzo di fiori….. con un biglietto color avorio……..
“Prestami le tue fantasie, voglio farle diventare realtà”
Il manifesto pubblicitario esposto sulla vetrina cita:
“Vi aspettiamo numerosi il 15/12/2021 alle ore 17 presso la sala congressi del Hotel Chamberton di Torino per mostrare in anteprima la nostra collezione primavera/estate 2022.
Sfileranno le nostre meravigliose modelle, accompagnate dalla sensualità e dalla seduzione della nostra “donna in vetrina”.
A tutti i partecipanti un rinfresco e uno sconto sul primo acquisto.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi dentro”
Le prenotazioni iniziano presto ad arrivare obbligando il titolare ad assumere un manager che se ne possa occupare, l’organizzazione completa dell’evento: l’allestimento della sala, la scelta delle modelle, la prenotazione del rinfresco per i partecipanti, la diffusione a mezzo stampa, l’invio di inviti a giornalisti e fotografi, la scelta della musica, l’acquisto di fiori, gli accessori da ordinare per sfilata, e tanto altro
Lui stesso dovrà poi dedicarsi alla presentazione durante la sfilata, e acquisire eventuali ordinativi, e rispondere alle domande dei giornalisti.
Nella sartoria una grande e intensa attività di programmazione e organizzazione: il confezionamento e la scelta degli abiti da sfilare, gli abbinamenti vestito-modella, le prove degli abiti, le scarpe più adeguate. Anche la donna in vetrina, andrà vestita: due stole di chiffon trasparenti una azzurra e l’altra avorio, raffinatamente cucite vicine e poi……
Durante le prove vengo fatta salire su uno sgabello, così le sarte provano facendosi ispirare sul momento dalle mie forme prosperose, a creare con il velo, un altro strato della mia pelle, nascondere giusto quello che è giusto nascondere ma lasciare fantasticare l’osservatore con il vedo e non vedo … in più le stole, per questa importante occasione fermate e sapientemente cucite.
I preparativi volgono al termine e il giorno della sfilata arriva velocemente, l’atelier rimane chiusa e tutti sono indaffarati nella sala dove si svolge la sfilata, sembra di essere dentro un formicaio, ognuno ha un compito ben preciso e tutti lavorano freneticamente….
Un locale raffinato, pavimento di marmo rosso, una passarella centrale, che sembra finire nell’orizzonte, morbide poltroncine di velluto distribuite ordinatamente sui due lati.
Le modelle entrano come se apparissero dal nulla da dietro delle tende velate , proseguendo il loro cammino su un palcoscenico allestito come un enorme terrazza di una villa antica, ringhiere a colonne in marmo lavorate e intarsiate, diverse balaustre per sorreggere degli eleganti vasi con piante fiorite a cascata.
Sotto un elegante baldacchino, un gruppo di 4 strumenti ad arco due violini, due violoncelli allieteranno con il loro romantico e delizioso suono tutta la serata, sul lato destro della terrazza accanto al leggio del presentatore, un altalena, sospesa direttamente dal cielo.
Fiori e luci colorate ovunque.
Nel retro tutte le modelle vestite, truccate, e pettinate pronte a fare l’ingresso in scena, secondo un ordine ben preciso.
Rimango solo vestita con un perizoma di pizzo azzurro, il mio corpo massaggiato con un olio che crea un effetto bronzeo sulla pelle, i piedi nudi, le unghie ben rifinite e deliziosamente colorate, le stole cucite vengono fatte incrociare in vita, creando un corsetto stretto, e poi passate ogni lato sul seno, che rimane premuto e sollevato e generosamente mostrato, i capezzoli appena nascosti da una sottile velatura del tessuto, i due lati della stola vengono intrecciarsi dietro la schiena e fatti cadere morbidamente creando dei pannelli aperti che lasciano le gambe velate ma scoperte ad ogni passo e ad ogni movimento. Dei nastri di raso fatti intrecciare sulle caviglie e sui polsi…..non indosso una parrucca ma i miei lunghi capelli neri ricci, vengono fermati con una enorme treccia sulla testa decorata con fiori bianchi e nastri azzurri e fatti scivolare liberi, il trucco meno pesante di quando sono in vetrina…..
La sala è gremita di gente, in prima fila i fotografi e giornalisti e poi dietro tutti gli altri…..le luci soffuse, solo faretti colorati inseriti nella passarella illuminano la scena…il presentatore inizia a parlare, i soliti ringraziamenti di dovere, e introduce l’inizio della sfilata:
…un aria leggera sprigionata da alcuni ventilatori, sembra una amabile brezza marina, che dolcemente muove i tessuti, i veli delle tende e i petali dei fiori, che sono stati volutamente sparsi a terra….una nebbiolina crea un ambiente ovattato come le mattina in primavera…i violoncelli iniziano il loro assolo sulle note di “ The POWER OF LOVE”, poi i violini si uniranno a loro….
Alcuni istanti dopo la donna in vetrina fa capolino dall’orizzonte del palcoscenico, ad aprire la sfilata…
….il cuore mi batte forte, così forte che mi sembra essersi spostato, cammino fiera, le luci si riflettono sulla pelle, creando sfumature cangianti, il mio seno ondeggia e molleggia coordinato al movimento delle mie gambe, lunghe e sinuose che ad ogni passo si insinuano tra le falde della stola, mostrandosi generose al pubblico, la stoffa mi solletica la pelle delle cosce…provocandomi brividi che si irradiano su tutto il corpo….tanti tantissimi occhi su di me…li sento addosso, scivolare, alcuni dolci, sensibili, timidi altri ingordi famelici che aggrediti dalla mia abbondanza si intrufolano avidi di possedere l’ignoto, i piedi nudi sono accarezzati dal contatto del velluto del pavimento, che mi solletica il corpo e la mente….giunta in fondo alla passarella mi fermo, i veli della gonna svolazzanti e sollevati dall’aria, si spostano inconsapevoli di mostrare ad ogni soffio una ulteriore parte di me…flash di foto e sguardi, mi giro sollevando leggermente la coda del mio abito e il mio perizoma appare tra le trame del tessuto….brividi sempre più intensi… cerco di guardare avanti ma i miei occhi vengono rapiti dal presentatore, lo guardo con attenzione… e poi lo riconosco il mio uomo del lampione…”si è proprio lui….vedi che il destino ci ha voluto fare di nuovo incontrare mio amatore temerario e silenzioso”….mi guarda, rapito….i suoi occhi perdersi dentro ai miei….sento un forte calore, li sento penetrare, cammino, avanzo, mi fermo di nuovo voltandomi verso il pubblico, un lieve inchino e mi adagio sull’altalena….creata apposta per me…..un fortissimo applauso accompagna la mia uscita….la mia pelle è orripilata, accaldata, il cuore batte come non ho mai immaginato potesse fare….sono accanto a lui….mentre la mia altalena dondola, lui diligentemente prosegue con la presentazione degli abiti e delle modelle…..lo guardo…senza togliergli mai gli occhi di dosso….un elegante smoking nero, gli disegna le spalle, le natiche….
Dondolo, facendo volare il mio vestito, le gambe completamente scoperte, dritte e poi flesse per accompagnarmi nella spinta, la mia pelle lucida e bronzea….mi accorgo che in prima fila un giovane fotografo mi guarda fisso…la sua macchina è puntata su di me…sento scivolare il suo obiettivo zoomato sopra i miei piedi, scorre tra le dita, massaggiandole una ad una …..le accarezza con le mani, facendo roteare ogni dito tra i suoi, li afferra con la sua bocca, passando fugacemente la sua lingua calda tra gli spazi….si intrufola sotto il nastro nelle caviglie, lo strofina sulla mia pelle, prova ad infilarsi sotto ad esso creando attrito, trova resistenza….poi risalgono timidi ma famelici…
Il mio uomo del lampione ha una bella voce, calda e passionale, le sue natiche mi eccitano le guardo sode, compatte….vorrei toccarlo…la mia mano sta scivolando giù oltre il cinturino non può voltarsi deve parlare , e io mi intrufolo dolcemente, faccio fatica il pantalone è stretto, accarezzo una morbida e rada peluria e sprofondo nel solco tra le due natiche… la sua pelle è morbida e calda….scivola, lo sento che desidera essere toccato divarica leggermente le sue gambe per facilitare la mia discesa…e io scorro, accarezzo la sua rosetta, e li davanti a me i suoi testicoli…li sfioro e la su pelle si inturgidisce , li accarezzo, li premo tra le mani e li sento pulsare…anche la tua asta sta pulsando lo so anche se non riesco a toccarla, mi accanisco sul tuo sacchetto lo premo, rilascio, lo accarezzo e lo ripremo…stai sudando, il tuo respiro sta aumentando…..
Mi fissa, appena può, non riesce a togliermi gli occhi di dosso….quegli occhi già vissuti, già posseduti e che mi hanno già amabilmente esplorata.. ma che ho voglia di eccitare di nuovo….”dai giochiamo…stavolta siamo in tre”….. i suoi occhi partono invece dall’alto scivolano nel corsetto, le mie prosperose colline morbidamente oscillano ad ogni dondolata…i miei capezzoli sono strofinati dal tessuto, e appaiono turgidi…si mostrano generosi sotto al velo….”vuoi sfiorarmeli vero?” i tuoi occhi sono passionali, me li ricordavo passionali, si insinuano nello spazio tra le mie alture, strette e schiacciate dal corsetto …ma loro temerari spingono e scendono, li sento, girano intorno e poi mi accarezzano i capezzoli, che si accartocciano sotto al loro tatto, li sento pulsare…..la nebbiolina spruzzata sta inumidendo i mio vestito che in alcuni punti del corpo rimane adeso e trasparente….
La mano cede il posto alla lingua attratta dall’areola color caffelatte, l’accarezza , insaziabile passa e ripassa sulla stoffa, la sua saliva calda, scivola sotto al tessuto distribuendosi sulla pelle, vogliosa….mi bagno, mi eccito, strofino la mia fessura sulla seduta dell’altalena dolcemente ad ogni movimento, il mio bottone inizia a pulsare…desideroso che gli sguardi arrivino presto a lui.
Il giovane fotografo continua la sua salita, il suo sguardo insicuro, ma terribilmente curioso ….si arrampica sulle ginocchia, si introduce nell’interno cosce, rallenta timido e impacciato ma poi la smania di esplorare lo spinge a continuare….”sali, spingiti oltre mio giovane, esploratore” ha spostato la sua macchina fotografica dagli occhi e mi fissa….”sei arrivato”, li sento scorrere sulle cosce, divarico leggermente le gambe, quanto possibile, e aiutata da un soffio di aria un piccolo lembo di stola si sposta rendendo appena percettibile il mio perizoma di pizzo… mi guarda come se non avesse mai visto una donna nuda, i suoi occhi lucidi, fissi, riprende la macchina e inquadra il mio monte del piacere, zoomando per ingrandire tutti i particolari, divarico ancora un po’, mi eccita l’idea che stai ingrandendo, che vuoi scoprirmi …”se potessi divaricare di più queste gambe… ti mostrerei quello che adesso desideri vedere”…intanto dondolo.
Uno scambio di severe occhiate tra i due… l’uomo del lampione lo fissa rigido, come se volesse vietargli di fotografarmi e guardarmi, lui lo guarda indifferente….i suoi occhi sono fermi sul bordino di pizzo che si intravede dalla stola…”lo starai ingrandendo…più che puoi,” la mia pelle rosa si intravede nella trasparenza….il mio monte nudo, liscio….ti appare….arrossisci, vorresti toccarmi….”non temere avvicinati, sfiora…accarezza, esplora”….. ti fermi sulle grandi labbra mentre dolcemente le disegni e le levighi come se stessi lucidando una statua……ti addentri, scivoli nello spazio che le unisce con le piccole labbra, e il mio bottone caldo, scoperto, turgido sta già pulsando…brama di essere toccato e premuto…… la lingua dell’uomo del lampione si è appoggiata sul perizoma e prova a introdursi giù sotto all’elastico, la sua saliva è calda e la sento diffondere….inebriandomi …. vorrei privarmi dei vestiti, di questo inutile perizoma e farmi divorare da voi due….insieme….. il dito scivola, sul clitoride lo accarezza, dolcemente…mi piace la tenerezza….più lo accarezzi più si scopre e si mostra, famelico…”mettilo dentro, grida”….insisti lo strofini tra due dita lo tiri, lo accarezzi, lo premi…vorrei urlare…il mio respiro e il battito del cuore stanno aumentando…..la saliva calda, si diffonde nel tessuto… passa sul bottone, teso, sulle dita del fotografo….mentre lui mi accarezza, tu uomo del lampione lo succhi, lo lecchi, lo mordicchi….vorrei urlare….la tua lingua affamata, scivola nella grotta….la penetri, premi, per introdurla, la sfili e ripremi…..la muovi dentro con movimenti circolari…..mi bagno, ti nutro…..un duetto di amatori insaziabili…. Il mio volto arrossato, sudato….”continuate non smettete”…..
Il pacco del fotografo appare prosperoso sotto ai jeans aderenti….la mano si appoggia su di lui lo strofino, lo premo…..lo schiaccio…lui pulsa….sta esplodendo sotto al pantalone, vuole essere liberato….”non si può….ma ti faccio divertire lo stesso non temere”…..la mano aperta lo strofina dolcemente, con lo stesso ritmo delle sue dita….lo sento crescere sotto di me….allarga le gambe, la mano lo preme insieme ai suoi testicoli…la macchina fotografica è appoggiata sulle ginocchia…”ti lasci andare, sei rilassato”….io insisto…..strofino e premo…..gemi….sei caldo il tuo dito adesso ha preso il posto della lingua dell’uomo del lampione che invece mi lecca il clitoride, un inversione di parti….”mi state facendo morire”…penetra e spinge fino in fondo……si muove con il bacino come se mi stesse possedendo con la sua asta…affonda, e poi riesce…e poi ripreme….lo sento dentro tutto “ lo voglio dentro”…..inarco i bacino in avanti per farmi meglio penetrare…”spingi, spingi non temere”…... la lingua calda, vorace mi dipinge, mi riempie di saliva…..afferra con i denti i clitoride lo mordicchia…..gemo… mi accarezzo i capezzoli da sola…..mi manca il fiato….. un unico intenso brivido….insaziabile, indescrivibile……..i testicoli dell’uomo del lampione sono turgidi…caldi sodi…”stai venendo, ti voglio fare impazzire, più si inturgidiscono più premo...”lasciati andare”……”sono in pieno delirio”…..mi bagno, li nutro …anche l’altro” lui”….è al culmine del piacere …si spinge in avanti con il bacino….la mano continua a torturarlo…..trema…. il volto arrossisce, peccato non potertelo leccare proprio adesso, sentire il tuo sapore…..voi in fondo mi avete assaggiata…
Dolcemente l’altalena rallenta la sua corsa….una interminabile e indescrivibile corsa…..appoggio i piedi a terra…il mio corpo sta ancora tremando….la mia pelle….accartocciata ….mi sento drogata di sensazioni, intense e passionali….forse in fondo, non saprò cosa ho scatenato in loro….li ho travolti e loro hanno travolto me senza domande……senza parole solo sguardi ….caldi, profondi……ma solo sguardi.
…… il violoncello accompagna con un assolo la fine della sfilata e il piacere di questo meraviglioso momento …..il pubblico in piedi…un applauso vero e sincero… un grande successo….
Le modelle unite tutte insieme una accanto all’altra, la donna in vetrina, tra di loro…..
……una sinfonia di flash dei fotografi…..colora i nostri volti….un flash più luminoso , mi abbaglia lo sguardo….il giovane fotografo mi si avvicina, l’uomo del lampione…..mi guarda….lo guarda…..invita tutti i partecipanti al rinfresco……mi porge un meraviglioso mazzo di fiori….. con un biglietto color avorio……..
“Prestami le tue fantasie, voglio farle diventare realtà”
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