Il pasticciere
di
yuba
genere
etero
Tutte le mattine entro nel suo bar-pasticceria per fare colazione, ci vengo da diversi anni, e man mano che il tempo passa il suo modo di fare mi attrae inspiegabilmente……un profumo intenso di brioches calde mi inebria, e attira….”non devi mangiarle, devi resistere….” ma il profumo è così buono….che proprio non riesco a resistere…. ogni giorno propone la brioches del giorno, oggi è quello della mia preferita la treccina di pasta frolla con uvetta sultanina….croccante fuori e morbida dentro, oltre ad essere un bravo pasticciere, è anche un abile venditore……in negozio, gira tra i clienti con i suoi deliziosi prodotti, su un vassoio e li fa assaggiare….convincendo chiunque che entra anche solo per un caffè ad uscire a mani piene, e a pancia piena…..
Sono seduta sul mio solito sgabello al bancone…..passa dietro di me… “oggi principessa, cosa vuoi assaggiare??” non posso proprio essere esplicita dicendogli esattamente cosa assaggerei....”tu vuoi la mia rovina”…….”ma se sei bella come un fiore”…. “ma se continuo così non riuscirò più a stare sopra lo stelo”…lui mi sorride e afferra una piccola bignola al caffè che ha sul vassoio, e la appoggia dolcemente sulle mie labbra, il profumo è intenso, avvolgente, le apro leggermente e lui la infila delicatamente …l’agguanto con gli incisivi e la crema all’interno si sparge sulle labbra, mi guarda e volutamente gioco per attirare la sua attenzione… pennello con la lingua vogliosa, lentamente e delicatamente raccolgo la crema, mi mordicchio il labbro inferiore…..ne vuoi ancora uno?? se fosse il modo per sedurti ne prenderei un altro e ancora un altro
“Direi che oggi sono a posto, domani stupiscimi”…..bevo il mio caffè mentre leggo dei messaggi sul cellulare… lui è uscito dal negozio e si è di nuovo sistemato dietro alla sua cucina…. il bancone da dove lui prepara è a vista… e lo si può apprezzare mentre è nei suoi momenti creativi…mi piace guardarlo….anche se faccio finta di non farlo… non voglio che se ne accorga….
Nel contenitore di acciaio versa la farina….che urtando contro il fondo, rimbalza un po' fuori, tiene un uovo nella mano e lo fa scorrere su è giù nel palmo, sento scorrere sulla mia pelle la sensazione del suo guscio liscio che scivola, poi un colpo, forte sul bordo del contenitore e l’uovo precipita nella farina, intrufolandosi in essa, con un cucchiaio di legno inizia a amalgamare partendo dalla parte larga e andando verso l’interno, producendo un tintinnio che crea un brivido sulla pelle delle mie spalle…. 2 bicchieroni di latte tiepido, versati goccia dopo goccia negli altri ingredienti….. sentirle scorrere sulla mia oscurità…scivolare sul mio bottone turgido, affamato, mi bagno….. continua a mischiare ….la sua mano così grande, forte, solleva l’impasto dal basso e la gira….lo osservo…..il cucchiaio gira e solleva, e ancora….aumenta la consistenza , cambia colore…..ogni volta che lo solleva….immagino posare il cucchiaio con l’impasto nella mia bocca e leccarlo vogliosamente e poi alcune gocce morbide sentirle scivolare giù nella mia scollatura, e distribuirsi tra i seni…tiepido e morbido….
Un pezzetto di burro tagliato minuziosamente scorre, nascosto nella sua mano sul bordo della teglia, un brivido, il suo calore lo scioglie….ho la sensazione di sentirlo scorrere sul mio ventre e scivolare giù in mezzo alla mia fessura….scivola sulle grandi labbra, si infila nello spazio nascosto delle piccole labbra e ruota sul clitoride…caldo morbido….lo sento pulsare e inturgidire…. si sta sciogliendo….ne taglia un altro pezzo per passarlo sul fondo… e dopo essere risalito più volte, scendere per penetrarmi nella mia oscurità giusto un attimo prima di sciogliersi definitivamente…..versa un po' di farina e sbattendo con la mano sui bordi la distribuisce in ogni spazio, per poi sbatterlo sul tavolo……l’impasto cola lo scrolla nella teglia….. e poi la inforna a 200° C….. lava le sue mani, tutte unte e imbrattate, sotto l’acqua corrente, un getto di sapone e velocemente le strofina, le accarezza, passa una mano sotto l’altra e ancora….vorrei essere accarezzata da quelle mani, per essere strofinate da loro come stai facendo con tutto questo sapone……..l’acqua fredda scorre per risciacquare via il tutto ….
Ogni tanto alza lo sguardo su di me….si sente osservato….sfila dal frigo un cestino colmo di frutta, lo posa sul tavolo, accanto ad un tagliere di legno. Prende le fragole e delicatamente con un coltello molto affilato, le tagliuzza in fettine sottili…insieme ad altra frutta ….il rumore del coltello che striscia sul tagliere mi fa rabbrividire….afferra una banana, dopo averla denudata dalla buccia… risulta, soda, fresca ….. anche io potrei giocare con il suo lui…accarezzarlo facendogli scorrere la pelle, sentirlo sodo….caldo irrigidirsi sotto al mio tatto… non fermarmi fino a sentirlo impazzire…
…..il forno suona la base della torta è pronta….un profumo delizioso si sprigiona nel negozio…..afferra la teglia…con una presina ….fa uno scatto con la mano….il calore deve essere riuscito a passare attraverso il tessuto… a mala pena non scaraventa tutto per terra……mi avvicino a lui…afferro la sua mano tra le mie….il suo dito indice e il suo pollice sono molto arrossati.. la mette sotto l’acqua fredda che scorre copiosa, riducendo la sensazione di bruciore, appoggio la sua mano sulle mie gambe, proprio a livello del mio inguine, il calore si diffonde tra gli stati del tessuto, adesso non puoi più fare da solo, ti voglio aiutare”
“Non posso fare diversamente…dai mettiti il grembiule e quella cuffietta li”….libero la base della torta su un piatto, e inizio a distribuire la crema pasticcera, mi osserva con attenzione….il cucchiaio scorre veloce sul bordo…mi afferra le mani passandomi dalla vita…. “aspetta ti faccio vedere”, sento il suo corpo dietro al mio, il suo calore sprigionarsi sulla pelle, e il suo respiro scorrere sul collo….il cucchiaio volteggiare leggiadro…il rigido del legno e il morbido della sua mano…..”così va bene adesso mettiamo la frutta sopra…”parto dalle fragole, mi giro verso di lui che mi guarda….ne appoggio una fettina sulle sue labbra….è la più grande di tutte…subito intimorito e poi invogliato, le apre ….mentre la tengo ferma con due dita, mi sfiora con la lingua……mi eccita…la sua saliva è calda…
…. non si accorge che la sua pelle è un tutt’uno con la mia … che posso sentire ogni piega del suo corpo accarezzarmi…..e stimolarmi… afferro con la mano un piccolo pentolino, la sua mano si appoggia sulla mia, versiamo insieme la gelatina di frutta appena preparata….si distribuisce ovunque…….il suo calore si sta trasmettendo, sul braccio, sulla spalla, sulla schiena, scivola giù fino ad arrivare tra le mie natiche ……sento un fremito…incessante, insaziabile….
“La torta è stata prenotata, la mettiamo in frigo in attesa del ritiro…..possiamo fermarci qui e se vorrai mi potrai aiutare domani mattina….se ti va?”” riprendo la lucidità…..mi va?? non andrei neanche via se potessi….hai stuzzicato ogni piccolo lembo della mia pelle…sarà dura aspettare fino a domani”.
Rientrata a casa…non riesco a calmarmi cammino nella stanza, apro e chiudo il frigo, accendo la tv, ma non riesco a fermarmi ad ascoltare….l’eccitazione, e le sensazioni si sprigionano nel mio pensiero e sul mio corpo…..”una doccia, si farò una doccia mi aiuterà a rilassarmi”….l’acqua calda scorre, copiosa sul mio corpo, sono appoggiata sul vetro e mi faccio accarezzare da lei…i muscoli si rilassano…..tremo solo a pensarlo…mi guardo il corpo…le mani ….chissà se sapesse quello che provo per lui…mi guarderebbe con gli stessi occhi??…non posso dirglielo…potrebbe rifiutarmi e ….no non voglio…..lo amerò in silenzio…tramite le vibrazioni che mi trasmette…durante i miei sogni notturni, o ogni volta che il desiderio mi spingerà a farlo….le mie mani hanno la pelle raggrinzita, troppo tempo che sono sotto l’acqua …scorrono sulla pelle del mio seno, mi accarezzo i capezzoli, adesso anche la mia areola è raggrinzita, e loro turgidi e vogliosi…mentre una mano si ferma li l’altra scivola sul mio monte nudo e bagnato, desideroso di essere toccato…..affondo le dita leggiadre che mi esplorano, per fermarsi li dove il desiderio si raccoglie, lo premo , sollevo il dito e lo riposo leggero, mi accarezzo….pulsa e io gemo…la pelle freme…desiderosa di qualcosa di più….scivola piano, “penetrami dolcemente …si penetrami non smettere…massaggiami, scuotimi, strapazzami come fai quando prepari i tuoi meravigliosi dolci…… oh mio pasticciere… non smettere….”
Sono seduta sul mio solito sgabello al bancone…..passa dietro di me… “oggi principessa, cosa vuoi assaggiare??” non posso proprio essere esplicita dicendogli esattamente cosa assaggerei....”tu vuoi la mia rovina”…….”ma se sei bella come un fiore”…. “ma se continuo così non riuscirò più a stare sopra lo stelo”…lui mi sorride e afferra una piccola bignola al caffè che ha sul vassoio, e la appoggia dolcemente sulle mie labbra, il profumo è intenso, avvolgente, le apro leggermente e lui la infila delicatamente …l’agguanto con gli incisivi e la crema all’interno si sparge sulle labbra, mi guarda e volutamente gioco per attirare la sua attenzione… pennello con la lingua vogliosa, lentamente e delicatamente raccolgo la crema, mi mordicchio il labbro inferiore…..ne vuoi ancora uno?? se fosse il modo per sedurti ne prenderei un altro e ancora un altro
“Direi che oggi sono a posto, domani stupiscimi”…..bevo il mio caffè mentre leggo dei messaggi sul cellulare… lui è uscito dal negozio e si è di nuovo sistemato dietro alla sua cucina…. il bancone da dove lui prepara è a vista… e lo si può apprezzare mentre è nei suoi momenti creativi…mi piace guardarlo….anche se faccio finta di non farlo… non voglio che se ne accorga….
Nel contenitore di acciaio versa la farina….che urtando contro il fondo, rimbalza un po' fuori, tiene un uovo nella mano e lo fa scorrere su è giù nel palmo, sento scorrere sulla mia pelle la sensazione del suo guscio liscio che scivola, poi un colpo, forte sul bordo del contenitore e l’uovo precipita nella farina, intrufolandosi in essa, con un cucchiaio di legno inizia a amalgamare partendo dalla parte larga e andando verso l’interno, producendo un tintinnio che crea un brivido sulla pelle delle mie spalle…. 2 bicchieroni di latte tiepido, versati goccia dopo goccia negli altri ingredienti….. sentirle scorrere sulla mia oscurità…scivolare sul mio bottone turgido, affamato, mi bagno….. continua a mischiare ….la sua mano così grande, forte, solleva l’impasto dal basso e la gira….lo osservo…..il cucchiaio gira e solleva, e ancora….aumenta la consistenza , cambia colore…..ogni volta che lo solleva….immagino posare il cucchiaio con l’impasto nella mia bocca e leccarlo vogliosamente e poi alcune gocce morbide sentirle scivolare giù nella mia scollatura, e distribuirsi tra i seni…tiepido e morbido….
Un pezzetto di burro tagliato minuziosamente scorre, nascosto nella sua mano sul bordo della teglia, un brivido, il suo calore lo scioglie….ho la sensazione di sentirlo scorrere sul mio ventre e scivolare giù in mezzo alla mia fessura….scivola sulle grandi labbra, si infila nello spazio nascosto delle piccole labbra e ruota sul clitoride…caldo morbido….lo sento pulsare e inturgidire…. si sta sciogliendo….ne taglia un altro pezzo per passarlo sul fondo… e dopo essere risalito più volte, scendere per penetrarmi nella mia oscurità giusto un attimo prima di sciogliersi definitivamente…..versa un po' di farina e sbattendo con la mano sui bordi la distribuisce in ogni spazio, per poi sbatterlo sul tavolo……l’impasto cola lo scrolla nella teglia….. e poi la inforna a 200° C….. lava le sue mani, tutte unte e imbrattate, sotto l’acqua corrente, un getto di sapone e velocemente le strofina, le accarezza, passa una mano sotto l’altra e ancora….vorrei essere accarezzata da quelle mani, per essere strofinate da loro come stai facendo con tutto questo sapone……..l’acqua fredda scorre per risciacquare via il tutto ….
Ogni tanto alza lo sguardo su di me….si sente osservato….sfila dal frigo un cestino colmo di frutta, lo posa sul tavolo, accanto ad un tagliere di legno. Prende le fragole e delicatamente con un coltello molto affilato, le tagliuzza in fettine sottili…insieme ad altra frutta ….il rumore del coltello che striscia sul tagliere mi fa rabbrividire….afferra una banana, dopo averla denudata dalla buccia… risulta, soda, fresca ….. anche io potrei giocare con il suo lui…accarezzarlo facendogli scorrere la pelle, sentirlo sodo….caldo irrigidirsi sotto al mio tatto… non fermarmi fino a sentirlo impazzire…
…..il forno suona la base della torta è pronta….un profumo delizioso si sprigiona nel negozio…..afferra la teglia…con una presina ….fa uno scatto con la mano….il calore deve essere riuscito a passare attraverso il tessuto… a mala pena non scaraventa tutto per terra……mi avvicino a lui…afferro la sua mano tra le mie….il suo dito indice e il suo pollice sono molto arrossati.. la mette sotto l’acqua fredda che scorre copiosa, riducendo la sensazione di bruciore, appoggio la sua mano sulle mie gambe, proprio a livello del mio inguine, il calore si diffonde tra gli stati del tessuto, adesso non puoi più fare da solo, ti voglio aiutare”
“Non posso fare diversamente…dai mettiti il grembiule e quella cuffietta li”….libero la base della torta su un piatto, e inizio a distribuire la crema pasticcera, mi osserva con attenzione….il cucchiaio scorre veloce sul bordo…mi afferra le mani passandomi dalla vita…. “aspetta ti faccio vedere”, sento il suo corpo dietro al mio, il suo calore sprigionarsi sulla pelle, e il suo respiro scorrere sul collo….il cucchiaio volteggiare leggiadro…il rigido del legno e il morbido della sua mano…..”così va bene adesso mettiamo la frutta sopra…”parto dalle fragole, mi giro verso di lui che mi guarda….ne appoggio una fettina sulle sue labbra….è la più grande di tutte…subito intimorito e poi invogliato, le apre ….mentre la tengo ferma con due dita, mi sfiora con la lingua……mi eccita…la sua saliva è calda…
…. non si accorge che la sua pelle è un tutt’uno con la mia … che posso sentire ogni piega del suo corpo accarezzarmi…..e stimolarmi… afferro con la mano un piccolo pentolino, la sua mano si appoggia sulla mia, versiamo insieme la gelatina di frutta appena preparata….si distribuisce ovunque…….il suo calore si sta trasmettendo, sul braccio, sulla spalla, sulla schiena, scivola giù fino ad arrivare tra le mie natiche ……sento un fremito…incessante, insaziabile….
“La torta è stata prenotata, la mettiamo in frigo in attesa del ritiro…..possiamo fermarci qui e se vorrai mi potrai aiutare domani mattina….se ti va?”” riprendo la lucidità…..mi va?? non andrei neanche via se potessi….hai stuzzicato ogni piccolo lembo della mia pelle…sarà dura aspettare fino a domani”.
Rientrata a casa…non riesco a calmarmi cammino nella stanza, apro e chiudo il frigo, accendo la tv, ma non riesco a fermarmi ad ascoltare….l’eccitazione, e le sensazioni si sprigionano nel mio pensiero e sul mio corpo…..”una doccia, si farò una doccia mi aiuterà a rilassarmi”….l’acqua calda scorre, copiosa sul mio corpo, sono appoggiata sul vetro e mi faccio accarezzare da lei…i muscoli si rilassano…..tremo solo a pensarlo…mi guardo il corpo…le mani ….chissà se sapesse quello che provo per lui…mi guarderebbe con gli stessi occhi??…non posso dirglielo…potrebbe rifiutarmi e ….no non voglio…..lo amerò in silenzio…tramite le vibrazioni che mi trasmette…durante i miei sogni notturni, o ogni volta che il desiderio mi spingerà a farlo….le mie mani hanno la pelle raggrinzita, troppo tempo che sono sotto l’acqua …scorrono sulla pelle del mio seno, mi accarezzo i capezzoli, adesso anche la mia areola è raggrinzita, e loro turgidi e vogliosi…mentre una mano si ferma li l’altra scivola sul mio monte nudo e bagnato, desideroso di essere toccato…..affondo le dita leggiadre che mi esplorano, per fermarsi li dove il desiderio si raccoglie, lo premo , sollevo il dito e lo riposo leggero, mi accarezzo….pulsa e io gemo…la pelle freme…desiderosa di qualcosa di più….scivola piano, “penetrami dolcemente …si penetrami non smettere…massaggiami, scuotimi, strapazzami come fai quando prepari i tuoi meravigliosi dolci…… oh mio pasticciere… non smettere….”
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Ricordi in ginecologia 2racconto sucessivo
Il sonnambulo
Commenti dei lettori al racconto erotico