Masturbante
di
Vandal
genere
masturbazione
Mi affaccio alla finestra. Nella penombra di casa mia osservo la finestra di fronte. Un ragazza sui vent'anni,nuda,si sta masturbando. Sensuale. Quei giridi dita,quelle carrezze al pube rasato,quel viso corrucciato in cerca dell'estasi suprema.
La osservo da un po'. Ogni sera si siede sulla sua poltrona,sposta la gamba sinistra sul bracciolo,appoggia la mano destra sui capezzoli e comincia il suo gioco. Esibizionista? Consapevole che qualcuno la osservi dalle altre finestre? Mi piace pensare che sono un privilegiato,che quello spettacolo è solo per me.
Sono un illuso.
La osservo,con quei movimenti lenti,le mani che si palpano le tette che scendono sui fianchi,sul ventre,fino alla sua fica. E li che comincia la vera danza.
Mi eccito,slaccio i pantaloni,afferro il cazzo,comincio a masturbarlo,seguo i suoi movimenti,senza fretta,per nn venire prima.
E lei che apre gli occhi dell'estasi e sembra farmi l'occhiolino,sorride,mentre le dita entrano ancora di più tra le grandi labbra.
So che chiuderà,come ogni volta,sul più bello. Io correrò in bagno e lascerò che la sega faccia il suo effetto.
Sono al massimo turgore,la scossa aumenta. Lei inarca la schiena e... Il getto è così forte che si infrange sul vetro. Colto di sorpresa,lascio che il mio getto fuoriesca e colpisca a sua volta il vetro. Siamo venuti entrambi,come il sesso a distanza,come due amanti divisi,ma comunque insieme.
E son li che me la rido,con lo sperma che mi gocciola tra le dita. Bagnando il pavimento.
Alzo lo sguardo e la vedo là,le mani poggiate al vetro e gli occhi che sembrano lucciole. Ride,bacia il vetro,poi si alza e se ne va, lasciandomi lì come un amante soddisfatto ma desideroso ancora di lei.
La sera successiva,la storia si ripete. E così per tutta la settimana.
Poi, qualcuno infila un biglietto sotto la porta di casa. Afferro, leggo. TI ASPETTO,LO SAI. Lo so.
"Ciao" dice lei aprendo la porta. Molto carina,non tanto alta,folta massa di capelli ricci e neri,corpo snello coperto da una camicia grigia che le arriva fino a metà gamba,piedi scalzi. Ha degli occhi di una chiarezza incredibile.
Entro esibendole una bottiglia di rosso. Lei sorride,mi precede lungo un corridoio e mi fa cenno di sedermi in poltrona.
Sono due le poltrone:la sua e quella dove mi devo sedere io. Mi rendo conto di una cosa:che la sua poltrona è messa in una posizione tale che solo io posso vederla. Mi sento realmente un privilegiato.
Lei si toglie la camicia rimanendo nuda di fronte a me. Afferra due calici,me ne porge uno,stappa la bottiglia che le ho portato "Agli incontri fortuiti. Agli sguardi condivisi"
"Alle nuove amicizie" brindo
Lei beve un sorso,si siede in poltrona e mi invita a sederle accanto
"Quindi"dico
"Che ne diresti di metterti come mi guardi dalla finestra?"
"Ok" rimango a torso nudo e mi siedo sulla poltrona. Lei mi lancia uno sguardo eloquente. Io,un po' in imbarazzo,abbozzo un sorriso. Mi slaccio zip,bottone,libero il cazzo davanti a lei.
Lei applaude come una ragazzina davanti un nuovo giocattolo. Un altro brindisi. "Ora và meglio" e comincia a masturbarsi. Io le vado dietro. La cosa più strana che mi sia capitata. Continuiamo così per un po',lei aumenta la velocità delle dita "Veniamo insieme,uno contro l'altro" ansima lei
E così succede. Il getto di lei mi colpisce sul ventre sulla mano e sul cazzo. Il mio la colpisce sulla pancia e le cola fino alla fica. Lei ride. E rimaniamo li come due scemi a ridere come bambini,con lo sperma che ci bagna " Resti con me stanotte?"
Potevo dirle di no?
La osservo da un po'. Ogni sera si siede sulla sua poltrona,sposta la gamba sinistra sul bracciolo,appoggia la mano destra sui capezzoli e comincia il suo gioco. Esibizionista? Consapevole che qualcuno la osservi dalle altre finestre? Mi piace pensare che sono un privilegiato,che quello spettacolo è solo per me.
Sono un illuso.
La osservo,con quei movimenti lenti,le mani che si palpano le tette che scendono sui fianchi,sul ventre,fino alla sua fica. E li che comincia la vera danza.
Mi eccito,slaccio i pantaloni,afferro il cazzo,comincio a masturbarlo,seguo i suoi movimenti,senza fretta,per nn venire prima.
E lei che apre gli occhi dell'estasi e sembra farmi l'occhiolino,sorride,mentre le dita entrano ancora di più tra le grandi labbra.
So che chiuderà,come ogni volta,sul più bello. Io correrò in bagno e lascerò che la sega faccia il suo effetto.
Sono al massimo turgore,la scossa aumenta. Lei inarca la schiena e... Il getto è così forte che si infrange sul vetro. Colto di sorpresa,lascio che il mio getto fuoriesca e colpisca a sua volta il vetro. Siamo venuti entrambi,come il sesso a distanza,come due amanti divisi,ma comunque insieme.
E son li che me la rido,con lo sperma che mi gocciola tra le dita. Bagnando il pavimento.
Alzo lo sguardo e la vedo là,le mani poggiate al vetro e gli occhi che sembrano lucciole. Ride,bacia il vetro,poi si alza e se ne va, lasciandomi lì come un amante soddisfatto ma desideroso ancora di lei.
La sera successiva,la storia si ripete. E così per tutta la settimana.
Poi, qualcuno infila un biglietto sotto la porta di casa. Afferro, leggo. TI ASPETTO,LO SAI. Lo so.
"Ciao" dice lei aprendo la porta. Molto carina,non tanto alta,folta massa di capelli ricci e neri,corpo snello coperto da una camicia grigia che le arriva fino a metà gamba,piedi scalzi. Ha degli occhi di una chiarezza incredibile.
Entro esibendole una bottiglia di rosso. Lei sorride,mi precede lungo un corridoio e mi fa cenno di sedermi in poltrona.
Sono due le poltrone:la sua e quella dove mi devo sedere io. Mi rendo conto di una cosa:che la sua poltrona è messa in una posizione tale che solo io posso vederla. Mi sento realmente un privilegiato.
Lei si toglie la camicia rimanendo nuda di fronte a me. Afferra due calici,me ne porge uno,stappa la bottiglia che le ho portato "Agli incontri fortuiti. Agli sguardi condivisi"
"Alle nuove amicizie" brindo
Lei beve un sorso,si siede in poltrona e mi invita a sederle accanto
"Quindi"dico
"Che ne diresti di metterti come mi guardi dalla finestra?"
"Ok" rimango a torso nudo e mi siedo sulla poltrona. Lei mi lancia uno sguardo eloquente. Io,un po' in imbarazzo,abbozzo un sorriso. Mi slaccio zip,bottone,libero il cazzo davanti a lei.
Lei applaude come una ragazzina davanti un nuovo giocattolo. Un altro brindisi. "Ora và meglio" e comincia a masturbarsi. Io le vado dietro. La cosa più strana che mi sia capitata. Continuiamo così per un po',lei aumenta la velocità delle dita "Veniamo insieme,uno contro l'altro" ansima lei
E così succede. Il getto di lei mi colpisce sul ventre sulla mano e sul cazzo. Il mio la colpisce sulla pancia e le cola fino alla fica. Lei ride. E rimaniamo li come due scemi a ridere come bambini,con lo sperma che ci bagna " Resti con me stanotte?"
Potevo dirle di no?
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