L'inculata di fine anno
di
Vandal
genere
etero
Inculata di fine anno
Party di fine anno. Un sacco di gente. Renzo si è superato. Nonostante lo spauracchio della pandemia, la gente è arrivata in massa. Tutti tamponati, alcuni vaccinati. Buon per tutti. Gnocche scatenate danzano ovunque, in abiti succinti. Bevono, ballano, parlano, scopano. Sì, qualcuno non aspetta il passaggio dell’anno e si lascia andare ai propri istinti primordiali.
Renzo tiene banco con delle tipe che sembrano pendere dalle sue labbra. E’ vestito con un completo bianco ma, sotto la sua giacca, non indossa nulla. Sfoggia il suo torace tonico, da nuotatore. Cento vasche. Le ragazze lo adorano, con quei capelli biondi corti, gli occhi azzurri e la dentatura da perfetta pubblicità di dentifricio.
La casa. Norman Bates in trasferta. Vintage, grigia, con la sua torretta inquietante che svetta verso il cielo. La posizione: sul promontorio davanti al golfo delle Balene. Mai capito perché si chiama così, dal momento che di balene non se n’è mai vista l’ombra. Poi salta fuori che la zona era il rifugio di un pirata che si chiamava Rashid Rabati, largo come una balena. E da lì, il nome.
“Ops” il bicchiere che ho in mano viene urtato e finisce a terra. Una ragazza tutta ricci e tette si profusa in scuse. Carina, pelle ambrata, occhi di un incredibile color ametista “Oh, come mi dispiace” fa lei “Ti ho bagnato?”
“No”
“te ne prendo un altro” e sparisce nella folla. Nemmeno fosse un folletto. Rimango lì, nella calca dei vaccinati, a sentire parlare di quando questa menata finirà e di quando scoccherà la mezzanotte “Ecco qua” la ragazza di prima ritorna con un bicchiere simile al mio precedente “Mi chiamo Giulia”
“Mauro” ci stringiamo la mano. Lei ha una stretta da tenaglia e un sorriso che contagia allegria. Indossa vestitino niente male che le lascia scoperte braccia, gambe,ventre e buona parte di schiena
“Che ne dici se ci spostiamo in una zona meno piena?” propone lei
Troviamo u angolo in cucina “Wow! Ci voleva un po’ di casino”
“Sì” sono ermetico
“Poche parole”
“E’ che, mi sent un po’ fuori posto” confesso “Renzo mi ha invitato in maniera insistente ma” mi stringo nelle spalle
“Hai una ragazza?”
“Questo è il motivo per cui Renzo ha insistito tanto”
“Sì, Renzo sa essere noioso quando ci si mette” sorride “Allora, cosa è successo?”
“La mia ragazza se n’è andata un anno fa. E allora, vivo un po’ ai limiti”
“Oh, mi spiace. Qualche amico stronzo si è approfittato di te? A me è capitato”
“E no, non se n’è andata in quel senso” faccio un po’ imbarazzato. E, credo che capisca cosa intenda e lei, imbarazzatissima più di me dice “Oh Dio, mi spiace tanto, scusa” e, detto questo, mi afferra la mano. E io, in fondo, sento qualcosa che si risveglia e.. i suoi occhi mi contagiano “A mezzanotte ci sarà il falò. Si bruceranno le cose vecchie” dico “Renzo ha avuto l’idea di gettarci dentro i nostro vestiti. Tutti”
“Uh. Vuol dire che dovremo rimanere nudi tutti quanti?”
“Sì, l’idea è quella. Pensa un po’: una massa di gente tutta nuda a fissare quel grande fuoco che tutto consuma”
“Oh, ma poi come si fa per tornare a casa?”
“Ah, ci sono degli abiti di ricambio” bevo “Tranquilla: niente atti osceni in luogo pubblico”
Rimaniamo a chiacchierare per un po’. Lei è fresca, spontanea. Il contrario di quello che sono io. Ma, parlare con lei, mi smolla un po’ dall’apatia che mi pervade e mi lascio andare a qualche confidenza.
Il conto alla rovescia si avvicina. Renzo ha invitato gli ospiti ad uscire. Fuori, un gigantesco fuoco, arde attorno una pia di legno “Ok gente. L’anno sta morendo ed è ora che ci lasciamo alle spalle i brutti ricordi. Torniamo alla nostra fase primordiale” si toglie la giacca e la getta nelle fiamme “Liberiamoci dei nostri beni terreni e lasciamo che il nuovo anno sia un nuovo e perpetuo inizio” si toglie i pantaloni e le mutande e le getta nel fuoco. Subito dopo, uno spogliarello generale e i nostri vestiti sono nel fuoco. Nudi e felici. Giulia, non tanto alta, bellissime tette misura tre, pelle color cannella e una fichetta contornata da poco pelo.
Mi sorprende e mi mette una mano sul pene, che subito diventa duro “Ah, dicevo” ride
“Ti va’ di vedere una cosa?” dico afferrandole la mano e conducendola verso casa
“Dove mi porti? Ehi, non avrai cattive intenzioni, vero?”
“Hai paura?”
La porto sulla torretta. Da lì si ammira tutta la baia delle Balene. Manca poco, lo spettacolo pirotecnico ha inizio. Fiori di fuoco di vario colore, riempiono il cielo. “Magnifico” dice lei appoggiandosi alla ringhiera “Sai cosa sarebbe magnifico anche?”
“Cosa?” le sfioro le spalle
Lei si mette a novanta e sporge il culo verso di me “Ho sempre desiderato essere inculata mentre guardo i fuochi artificiali dalla cima di una torretta”
“Davvero?”
“No, scemo” si gira verso di me e mi fa la linguetta “Ma, visto che siamo qui”
Non mi par vero. Una meraviglia di ragazza che mi offre il suo culo mentre i fuochi artificiali illuminano la notte stellata. Afferro l’uccello e lo guido dentro di lei. Deciso, come se non ci fosse un domani, comincio a stantuffare frenetico, donando tutto me stesso. Lei si aggrappa e urla come una cagna in calore, colonna sonora giusta i fuochi artificiali in fondo. Cancello l’idea che qualcuno potrebbe avere avuto la mia stessa idea e si arrampicasse fin qua su. E che ridere a vedere me che inculo Giulia, due animali in preda alla lussuria sfrenata. Mi aggrappo più forte ai suoi fianchi, sento che sto per venire, glielo faccio sapere “Non nel culo” grida e ansima
Mi sposto appena in tempo. Il getto le sfiora la faccia e vola oltre la ringhiera “Fiuu” faccio
Lei guarda in giù e ride. Scatta all’indietro e continua a ridere, mettendosi inginocchio, altezza cazzo. “Che c’è di così divertente?” chiedo
“E’ meglio che non ti sporgi” dice lei afferrandomi il sesso e massaggiandomelo “Ahahaha”
“Ma che c’è” faccio per muovermi ma lei mi trattiene
“No, che se ci vede..” mi prende e mi trascina verso la scaletta
Comincio a pensare che, ho spermato qualcuno “Ho colpito qualcuno?”
Lei mi spinge dentro una porta aperta subito dopo la destra, scese le scale. Due ragazze stanno limonando di brutto. Non smettono quando entriamo noi “Oh, scusate”
Loro agitano le mani nella nostra direzione, continuando a baciarsi, come per dire che nulla importa. “Vieni” mi dice Giulia. Entriamo in un minuscolo bagno e lei comincia a strofinarmi il sesso con della carta igienica profumata
“Doccia” ci buttiamo sotto il getto dell’acqua calda e cominciamo a baciarci e toccarci. Ho voglia di lei, voglio inforcarla lì, sotto l’acqua. Ma lei mi respinge delicatamente e si inginocchia e me lo prende in bocca. E, diavolo, il cervello mi esplode e mi vortica come un fuoco artificiale. E, non posso venire di già. E lei che si attacca e succhia come una ventosa. E io che..
Lo sperma fluisce via insieme all’acqua. Lei si alza, mi bacia. Usciamo dalla doccia nudi e felici “Ci voleva proprio” dice lei
Nella stanza, le due ragazze se ne sono andate. Giulia si sdraia sul letto, meravigliosamente nuda ed apre le gambe. Le sue piccole labbra mi bisbigliano di prenderla. “Non credo di poter fare nulla”
“Non ti preoccupare” sorride lei
Ci sa fare. Me lo rivitalizza, anche se ci mette un quarto d’ora a tornare in vita. Alla fine, entro dentro di lei e..
La porta si apre che io sto per dare il secondo affondo. Mi blocco e mi giro a fissare l’intrusa. Una ragazza bionda dai lunghi capelli, tette grandi e una fica glabra con piercing “Oh” fa lei. La sua faccia da arrabbiata, vira all’imbarazzato
“Sì” faccio
“Ecco, non è che eravate sulla torretta prima?”
“A guardare i fuochi d’artificio” dice Giulia
“Come tutti”
“Avete fatto sesso?”
“Lo stiamo facendo, se non ti spiace”
“Sì, si, scusate”
“Ma, se posso essere curioso..”
“ero sulla sdraio in giardino ad osservare la torretta e sono stata spermata”
Giulia soffoca un riso. Io sento rompermi qualcosa dentro. Diavolaccio. “Oh” faccio
“Se lo trovo, spero per lui che stava scopando con qualcuno. Perché, se si stava masturbando..” e chiude la porta
Fisso Giulia negli occhi. Lei ricambia. Cinque secondi e scoppiamo a ridere.
“Ehi Peter tutto bene? Il tizio mi ha spermato” scoppio a ridere.
Nudi, uno di fianco all’altra, felici e soddisfatti. Le sono venuto dentro e ci siamo appagati del corpo e dello spirito “Non era così la battuta ma, ci sta” ride Giulia
“Buon anno”
“Buon anno”
“E adesso, che succede?” chiedo
“Cosa vuoi che succeda?”
Mi metto su un fianco “Ci possiamo rivedere?”
“Ma, non saprei. Ero venuta a questa festa per scopare” si alza su a sedere e scivola fuori dal letto. Va in bagno, sento l’acqua che scorre. Rientra poco dopo e si viene a sdraiare accanto a me “Poi ho trovato te e mi sono detta: = Magari non solo quello = mi bacia “Che ne dici se domani sera, ce ne andiamo in quella trattoria vicino al porticciolo?”
“Il Senza lische?”
“Il pesce è buono, l’ambiente è famigliare e casa mia è lì vicino”
“Direi che, come idea, non mi dispiace” sorrido
“Allora” scivola sopra di me e mi fa entrare ancora una volta “Diciamo che è andata”
Sì, come inculata di fine anno, non è andata malaccio..
Party di fine anno. Un sacco di gente. Renzo si è superato. Nonostante lo spauracchio della pandemia, la gente è arrivata in massa. Tutti tamponati, alcuni vaccinati. Buon per tutti. Gnocche scatenate danzano ovunque, in abiti succinti. Bevono, ballano, parlano, scopano. Sì, qualcuno non aspetta il passaggio dell’anno e si lascia andare ai propri istinti primordiali.
Renzo tiene banco con delle tipe che sembrano pendere dalle sue labbra. E’ vestito con un completo bianco ma, sotto la sua giacca, non indossa nulla. Sfoggia il suo torace tonico, da nuotatore. Cento vasche. Le ragazze lo adorano, con quei capelli biondi corti, gli occhi azzurri e la dentatura da perfetta pubblicità di dentifricio.
La casa. Norman Bates in trasferta. Vintage, grigia, con la sua torretta inquietante che svetta verso il cielo. La posizione: sul promontorio davanti al golfo delle Balene. Mai capito perché si chiama così, dal momento che di balene non se n’è mai vista l’ombra. Poi salta fuori che la zona era il rifugio di un pirata che si chiamava Rashid Rabati, largo come una balena. E da lì, il nome.
“Ops” il bicchiere che ho in mano viene urtato e finisce a terra. Una ragazza tutta ricci e tette si profusa in scuse. Carina, pelle ambrata, occhi di un incredibile color ametista “Oh, come mi dispiace” fa lei “Ti ho bagnato?”
“No”
“te ne prendo un altro” e sparisce nella folla. Nemmeno fosse un folletto. Rimango lì, nella calca dei vaccinati, a sentire parlare di quando questa menata finirà e di quando scoccherà la mezzanotte “Ecco qua” la ragazza di prima ritorna con un bicchiere simile al mio precedente “Mi chiamo Giulia”
“Mauro” ci stringiamo la mano. Lei ha una stretta da tenaglia e un sorriso che contagia allegria. Indossa vestitino niente male che le lascia scoperte braccia, gambe,ventre e buona parte di schiena
“Che ne dici se ci spostiamo in una zona meno piena?” propone lei
Troviamo u angolo in cucina “Wow! Ci voleva un po’ di casino”
“Sì” sono ermetico
“Poche parole”
“E’ che, mi sent un po’ fuori posto” confesso “Renzo mi ha invitato in maniera insistente ma” mi stringo nelle spalle
“Hai una ragazza?”
“Questo è il motivo per cui Renzo ha insistito tanto”
“Sì, Renzo sa essere noioso quando ci si mette” sorride “Allora, cosa è successo?”
“La mia ragazza se n’è andata un anno fa. E allora, vivo un po’ ai limiti”
“Oh, mi spiace. Qualche amico stronzo si è approfittato di te? A me è capitato”
“E no, non se n’è andata in quel senso” faccio un po’ imbarazzato. E, credo che capisca cosa intenda e lei, imbarazzatissima più di me dice “Oh Dio, mi spiace tanto, scusa” e, detto questo, mi afferra la mano. E io, in fondo, sento qualcosa che si risveglia e.. i suoi occhi mi contagiano “A mezzanotte ci sarà il falò. Si bruceranno le cose vecchie” dico “Renzo ha avuto l’idea di gettarci dentro i nostro vestiti. Tutti”
“Uh. Vuol dire che dovremo rimanere nudi tutti quanti?”
“Sì, l’idea è quella. Pensa un po’: una massa di gente tutta nuda a fissare quel grande fuoco che tutto consuma”
“Oh, ma poi come si fa per tornare a casa?”
“Ah, ci sono degli abiti di ricambio” bevo “Tranquilla: niente atti osceni in luogo pubblico”
Rimaniamo a chiacchierare per un po’. Lei è fresca, spontanea. Il contrario di quello che sono io. Ma, parlare con lei, mi smolla un po’ dall’apatia che mi pervade e mi lascio andare a qualche confidenza.
Il conto alla rovescia si avvicina. Renzo ha invitato gli ospiti ad uscire. Fuori, un gigantesco fuoco, arde attorno una pia di legno “Ok gente. L’anno sta morendo ed è ora che ci lasciamo alle spalle i brutti ricordi. Torniamo alla nostra fase primordiale” si toglie la giacca e la getta nelle fiamme “Liberiamoci dei nostri beni terreni e lasciamo che il nuovo anno sia un nuovo e perpetuo inizio” si toglie i pantaloni e le mutande e le getta nel fuoco. Subito dopo, uno spogliarello generale e i nostri vestiti sono nel fuoco. Nudi e felici. Giulia, non tanto alta, bellissime tette misura tre, pelle color cannella e una fichetta contornata da poco pelo.
Mi sorprende e mi mette una mano sul pene, che subito diventa duro “Ah, dicevo” ride
“Ti va’ di vedere una cosa?” dico afferrandole la mano e conducendola verso casa
“Dove mi porti? Ehi, non avrai cattive intenzioni, vero?”
“Hai paura?”
La porto sulla torretta. Da lì si ammira tutta la baia delle Balene. Manca poco, lo spettacolo pirotecnico ha inizio. Fiori di fuoco di vario colore, riempiono il cielo. “Magnifico” dice lei appoggiandosi alla ringhiera “Sai cosa sarebbe magnifico anche?”
“Cosa?” le sfioro le spalle
Lei si mette a novanta e sporge il culo verso di me “Ho sempre desiderato essere inculata mentre guardo i fuochi artificiali dalla cima di una torretta”
“Davvero?”
“No, scemo” si gira verso di me e mi fa la linguetta “Ma, visto che siamo qui”
Non mi par vero. Una meraviglia di ragazza che mi offre il suo culo mentre i fuochi artificiali illuminano la notte stellata. Afferro l’uccello e lo guido dentro di lei. Deciso, come se non ci fosse un domani, comincio a stantuffare frenetico, donando tutto me stesso. Lei si aggrappa e urla come una cagna in calore, colonna sonora giusta i fuochi artificiali in fondo. Cancello l’idea che qualcuno potrebbe avere avuto la mia stessa idea e si arrampicasse fin qua su. E che ridere a vedere me che inculo Giulia, due animali in preda alla lussuria sfrenata. Mi aggrappo più forte ai suoi fianchi, sento che sto per venire, glielo faccio sapere “Non nel culo” grida e ansima
Mi sposto appena in tempo. Il getto le sfiora la faccia e vola oltre la ringhiera “Fiuu” faccio
Lei guarda in giù e ride. Scatta all’indietro e continua a ridere, mettendosi inginocchio, altezza cazzo. “Che c’è di così divertente?” chiedo
“E’ meglio che non ti sporgi” dice lei afferrandomi il sesso e massaggiandomelo “Ahahaha”
“Ma che c’è” faccio per muovermi ma lei mi trattiene
“No, che se ci vede..” mi prende e mi trascina verso la scaletta
Comincio a pensare che, ho spermato qualcuno “Ho colpito qualcuno?”
Lei mi spinge dentro una porta aperta subito dopo la destra, scese le scale. Due ragazze stanno limonando di brutto. Non smettono quando entriamo noi “Oh, scusate”
Loro agitano le mani nella nostra direzione, continuando a baciarsi, come per dire che nulla importa. “Vieni” mi dice Giulia. Entriamo in un minuscolo bagno e lei comincia a strofinarmi il sesso con della carta igienica profumata
“Doccia” ci buttiamo sotto il getto dell’acqua calda e cominciamo a baciarci e toccarci. Ho voglia di lei, voglio inforcarla lì, sotto l’acqua. Ma lei mi respinge delicatamente e si inginocchia e me lo prende in bocca. E, diavolo, il cervello mi esplode e mi vortica come un fuoco artificiale. E, non posso venire di già. E lei che si attacca e succhia come una ventosa. E io che..
Lo sperma fluisce via insieme all’acqua. Lei si alza, mi bacia. Usciamo dalla doccia nudi e felici “Ci voleva proprio” dice lei
Nella stanza, le due ragazze se ne sono andate. Giulia si sdraia sul letto, meravigliosamente nuda ed apre le gambe. Le sue piccole labbra mi bisbigliano di prenderla. “Non credo di poter fare nulla”
“Non ti preoccupare” sorride lei
Ci sa fare. Me lo rivitalizza, anche se ci mette un quarto d’ora a tornare in vita. Alla fine, entro dentro di lei e..
La porta si apre che io sto per dare il secondo affondo. Mi blocco e mi giro a fissare l’intrusa. Una ragazza bionda dai lunghi capelli, tette grandi e una fica glabra con piercing “Oh” fa lei. La sua faccia da arrabbiata, vira all’imbarazzato
“Sì” faccio
“Ecco, non è che eravate sulla torretta prima?”
“A guardare i fuochi d’artificio” dice Giulia
“Come tutti”
“Avete fatto sesso?”
“Lo stiamo facendo, se non ti spiace”
“Sì, si, scusate”
“Ma, se posso essere curioso..”
“ero sulla sdraio in giardino ad osservare la torretta e sono stata spermata”
Giulia soffoca un riso. Io sento rompermi qualcosa dentro. Diavolaccio. “Oh” faccio
“Se lo trovo, spero per lui che stava scopando con qualcuno. Perché, se si stava masturbando..” e chiude la porta
Fisso Giulia negli occhi. Lei ricambia. Cinque secondi e scoppiamo a ridere.
“Ehi Peter tutto bene? Il tizio mi ha spermato” scoppio a ridere.
Nudi, uno di fianco all’altra, felici e soddisfatti. Le sono venuto dentro e ci siamo appagati del corpo e dello spirito “Non era così la battuta ma, ci sta” ride Giulia
“Buon anno”
“Buon anno”
“E adesso, che succede?” chiedo
“Cosa vuoi che succeda?”
Mi metto su un fianco “Ci possiamo rivedere?”
“Ma, non saprei. Ero venuta a questa festa per scopare” si alza su a sedere e scivola fuori dal letto. Va in bagno, sento l’acqua che scorre. Rientra poco dopo e si viene a sdraiare accanto a me “Poi ho trovato te e mi sono detta: = Magari non solo quello = mi bacia “Che ne dici se domani sera, ce ne andiamo in quella trattoria vicino al porticciolo?”
“Il Senza lische?”
“Il pesce è buono, l’ambiente è famigliare e casa mia è lì vicino”
“Direi che, come idea, non mi dispiace” sorrido
“Allora” scivola sopra di me e mi fa entrare ancora una volta “Diciamo che è andata”
Sì, come inculata di fine anno, non è andata malaccio..
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Prendimiracconto sucessivo
Masturbante
Commenti dei lettori al racconto erotico