Cara Alessandra (ottobre 2005)
di
SilviaR
genere
etero
Cara Alessandra,
ieri sera dopo il lavoro sono andata al centro commerciale come faccio spesso, e in libreria ho incontrato Stefano, un ragazzo che conosco da una vita. Tra di noi non c'è mai stato niente, a parte una "pomiciata" in gita scolastica.
Non c'è nemmeno una profonda amicizia, probabilmente a causa di quell'episodio siamo rimasti sempre potenziali amanti e non amici. Lui è un bel ragazzo, non è un gran figo ma è interessante. Non è alto, ma comunque piu' di me, ha un fisico sportivo e uno sguardo vivo e intelligente. Che è quello che mi piace di piu' in lui.
In libreria cercava delle guide e dei libri su Londra. Parte la settimana prossima.
Si tratta di lavoro, non ho ancora capito bene quanto si ferma, lui mi avrà detto mille volte "dipende" ma non ho capito da cosa. Il primo periodo lo fa praticamente in ferie, da turista, per ambientarsi. Io gli ho detto di aspettare a comprare i libri, che ne ho molti e conosco Londra abbastanza bene, e chebse aveva il tempo di passare da me potevo prestarglieli e dargli qualche dritta.
Lo so che a questo punto tu hai già sentito odore di scusa, ma ti assicuro che glielo ho proposto nella maniera piu' innocente. Se me ne fossi resa conto mi sarei vergognata.
Lui ha accettato, e mi ha detto che sarebbe passato anche subito, ma che non voleva disturbare. Ti risparmio il resto della discussione. Ci siamo ritrovati a casa mia che erano quasi le 21. Tutti e due avevamo mangiato solo un boccone al centro e così ci siamo cotti una pizza surgelata in due. Una pizza sola ma una birra a testa. La serata è trascorsa allegra e interessante, tra i miei ricordi di Londra, che sembravano saltare fuori da ogni foto che guardavamo,
e la sua storia strana con la tipa con cui ufficialmente sta. Dico "ufficialmente" perchè è una storiaccia, talmente strana che lei adesso è in vacanza con un altro. Contento lui, contenti tutti. Non devo giudicare certo io. L'unica cosa che non mi sono detta è: "attenta che questo ti parla della sua storia per qualche motivo...". Ma non importa. Abbiamo fatto abbastanza tardi con le chiacchiere
e alla fine eravamo molto sciolti e molto abbandonati sul divano. Non è stata sicuramente colpa di una birra. E' stato semplicemente perchè tutti e due ne avevamo bisogno ed eravamo molto vulnerabili. Il primo contatto credo che sia stato con i miei polpacci, poi ha iniziato un massaggio alle spalle, di cui avevo un gran bisogno. Quando dopo avermi stimolato un milione di punti sensibili tra le spalle, il collo,la nuca e il retro delle orecchie ha appoggiato le sue labbra al mio collo credo che la conclusione della serata fosse già stata scritta.
Ho cominciato ad essere sconvolta dai brividi e non ho capito piu' niente.
Dopo pochi istanti mi stava baciando, e io rispondevo al suo bacio appassionatamente.
Ci siamo baciati ed accarezzati la testa, le spalle, il petto per un tempo interminabile. Lui si è fermato, e mi ha detto più o meno "Betty, non so quello che stiamo facendo, e non so che cosa ne penseremo domani". Ho apprezzato questa sua sensibilità, gli ho detto che non importava e gli ho preso la testa e ho ricominciato a baciarlo con passione. A quel punto lui si è fatto più sicuro,Be ha cominciato a lasciare andare le sue mani sul mio corpo, senza porsi più limiti. E io mi sono abbandonata nelle sue braccia.
In realtà tutti e due pensavamo "Adesso lui/lei si ferma per primo e dice NO.
Ma nessuno dei due ha detto questo NO".
Questa frase è un po' la chiave di lettura di tutto quello che è successo dopo.
Tutti e due avevamo una gran voglia di farlo, tutti e due avevamo dei validi motivi per fermarci, e tutti e due siamo stati dei gran paraculi aspettando che fosse l'altro a prendersi la colpa di aver interrotto il gioco. E così abbiamo giocato fino in fondo. Detto così sembra che siamo stati molto cervellotici, in realtà ti assicuro che eravamo molto presi e molto eccitati e che questi pensieri ci hanno sfiorato solo per dei momenti. Il resto è stato desiderio,
eccitazione, piacere...
Non ho intenzione di raccontarti i i dettagli, non temere... diventerebbe "tutto il sesso minuto per minuto"!
Ma voglio condividere con te i momenti che mi hanno piu' emozionato.
Dal divano non siamo finiti a letto come avrebbe fatto una coppia qualunque, ma siamo scivolati sul tappeto, che è bello grosso e morbido. Sul tappeto c'erano anche i teli di cotone colorato che d'estate ricoprono il mio divano.
Senza mai smettere di baciarci e di accarezzarci lui mi ha spogliato lentamente, e si è spogliato quando le mie mani gli hanno fatto capire che era il caso.
Siamo rimasti per un bel po' con l'intimo addosso, forse per quel pudore di cui ti parlavo in qualche scorso mail, l'idea sciocca che a farlo vestiti si sia meno "colpevoli".
Poi lui ha cominciato a baciarmi dappertutto, scendendo dal collo in giu', facendosi largo con le mani sotto il mio reggiseno che a quel punto se ne è andato. Mi ha dato dei brividi incredibili, baciandomi, leccandomi, accarezzandomi sui fianchi e sui lati del seno, dove tu sai... Forse lui l'ha fatto per sembrare meno aggressivo che se mi avesse preso in bocca il capezzolo (per la paura che arrivasse il famoso "no" o "fermati"), ma in realtà è venuto incontro ai miei desideri.....
Quando mi ha sfilato le mutandine non mi sono opposta... stavo già vibrando come una corda di violino, e lui è stato bravo a fare tutto senza lasciarmi un secondo di pausa nel quale io potessi pensare.
Non ti descrivo le sensazioni della sua bocca sulla pelle delle mie cosce, che risaliva lentamente verso la mia fica impazzita. Ti dico solo che non ho potuto fare a meno di pensare a te, ai tuoi scritti e ai tuoi racconti, quando lui ha iniziato a succhiarmi le labbra ed ad assorbirmi nalla sua bocca. Mi
ha dato un piacere talmente intenso che non riuscivo a stare ferma. Gli afferravo la testa per i capelli.
Lui ha fatto due cose che mi hanno colpito. La prima: mi ha preso le mani, me le ha portate sopra la testa e mi ha detto "sei legata, non puoi muovere le mani". Io sono entrata istantaneamente nel gioco, ho afferrato la base del divano con le mani e ho lasciato che lui fosse padrone del mio corpo. La sensazione
era sconvolgente.
La seconda cosa è stata infilare le braccia sotto le mie cosce, passarle all'esterno e riafferrarle al centro, dividendole. Praticamente aveva immobilizato le mie gambe, e mi sollevava il bacino portandosi la mia fica alla bocca con la posizione
e la forza che preferiva. Come se io fossi una piccola succosa fetta di anguria nelle sue mani. Questa sensazione di essere in suo possesso, di sentire le sue forti braccia che mi aprivano e mi sollevavano e mi stringevano è stata
bellissima, il ricordo mi è rimasto piu' impresso che non quello della sua lingua dentro di me. E ti assicuro che ci sapeva fare...
Poi... il seguito... Diciamo che non ricordo molto... credo di avergli chiesto, pregato, implorato di mettermelo dentro, il che non è il massimo per una brava ragazza, ma lo stato di eccitazione in cui mi trovavo vale come attenuante...
E lui mi ha presa, con delicatezza ma con forza, e da quel momento ricordo solo il suo viso, i suoi baci, il sudore che copriva il nostro collo e che leccavo mentre lo mordevo.
Non abbiamo fatto "giochi" o posizioni particolari, è stato solo il bisogno di sfogare il nostro desiderio, bisogno di godere, bisogno di stringere forte tra le braccia il corpo dell'altro, per tutti e due. Non ho nemmeno giocato
con il suo cazzo, praticamente non l'ho quasi visto.
Siamo rimasti a lungo sdraiati senza muoverci, senza parlare. Nessuno dei due voleva dire nulla. Sappiamo entrambi che tra noi non c'è futuro, che io non ho intenzione di "raccoglierlo" anche perchè non mi piace il suo modo di gestire i rapporti di coppia. Ma non siamo pentiti. Abbiamo scherzato dicendo che avevamo dei lati nascosti e che adesso ci conosciamo un po' di piu' ... Ci sentiremo, ci telefoneremo ma non ci facciamo illusioni...
Ciao dolce Alessandra, spero di non averti annoiato, ti ho scritto tutto quello che sentivo il bisogno di condividere con te. Non è un racconto purtroppo....
i racconti finiscono sempre con "e vissero felici e contenti"!!!!
Ti voglio bene
Elisabetta
ieri sera dopo il lavoro sono andata al centro commerciale come faccio spesso, e in libreria ho incontrato Stefano, un ragazzo che conosco da una vita. Tra di noi non c'è mai stato niente, a parte una "pomiciata" in gita scolastica.
Non c'è nemmeno una profonda amicizia, probabilmente a causa di quell'episodio siamo rimasti sempre potenziali amanti e non amici. Lui è un bel ragazzo, non è un gran figo ma è interessante. Non è alto, ma comunque piu' di me, ha un fisico sportivo e uno sguardo vivo e intelligente. Che è quello che mi piace di piu' in lui.
In libreria cercava delle guide e dei libri su Londra. Parte la settimana prossima.
Si tratta di lavoro, non ho ancora capito bene quanto si ferma, lui mi avrà detto mille volte "dipende" ma non ho capito da cosa. Il primo periodo lo fa praticamente in ferie, da turista, per ambientarsi. Io gli ho detto di aspettare a comprare i libri, che ne ho molti e conosco Londra abbastanza bene, e chebse aveva il tempo di passare da me potevo prestarglieli e dargli qualche dritta.
Lo so che a questo punto tu hai già sentito odore di scusa, ma ti assicuro che glielo ho proposto nella maniera piu' innocente. Se me ne fossi resa conto mi sarei vergognata.
Lui ha accettato, e mi ha detto che sarebbe passato anche subito, ma che non voleva disturbare. Ti risparmio il resto della discussione. Ci siamo ritrovati a casa mia che erano quasi le 21. Tutti e due avevamo mangiato solo un boccone al centro e così ci siamo cotti una pizza surgelata in due. Una pizza sola ma una birra a testa. La serata è trascorsa allegra e interessante, tra i miei ricordi di Londra, che sembravano saltare fuori da ogni foto che guardavamo,
e la sua storia strana con la tipa con cui ufficialmente sta. Dico "ufficialmente" perchè è una storiaccia, talmente strana che lei adesso è in vacanza con un altro. Contento lui, contenti tutti. Non devo giudicare certo io. L'unica cosa che non mi sono detta è: "attenta che questo ti parla della sua storia per qualche motivo...". Ma non importa. Abbiamo fatto abbastanza tardi con le chiacchiere
e alla fine eravamo molto sciolti e molto abbandonati sul divano. Non è stata sicuramente colpa di una birra. E' stato semplicemente perchè tutti e due ne avevamo bisogno ed eravamo molto vulnerabili. Il primo contatto credo che sia stato con i miei polpacci, poi ha iniziato un massaggio alle spalle, di cui avevo un gran bisogno. Quando dopo avermi stimolato un milione di punti sensibili tra le spalle, il collo,la nuca e il retro delle orecchie ha appoggiato le sue labbra al mio collo credo che la conclusione della serata fosse già stata scritta.
Ho cominciato ad essere sconvolta dai brividi e non ho capito piu' niente.
Dopo pochi istanti mi stava baciando, e io rispondevo al suo bacio appassionatamente.
Ci siamo baciati ed accarezzati la testa, le spalle, il petto per un tempo interminabile. Lui si è fermato, e mi ha detto più o meno "Betty, non so quello che stiamo facendo, e non so che cosa ne penseremo domani". Ho apprezzato questa sua sensibilità, gli ho detto che non importava e gli ho preso la testa e ho ricominciato a baciarlo con passione. A quel punto lui si è fatto più sicuro,Be ha cominciato a lasciare andare le sue mani sul mio corpo, senza porsi più limiti. E io mi sono abbandonata nelle sue braccia.
In realtà tutti e due pensavamo "Adesso lui/lei si ferma per primo e dice NO.
Ma nessuno dei due ha detto questo NO".
Questa frase è un po' la chiave di lettura di tutto quello che è successo dopo.
Tutti e due avevamo una gran voglia di farlo, tutti e due avevamo dei validi motivi per fermarci, e tutti e due siamo stati dei gran paraculi aspettando che fosse l'altro a prendersi la colpa di aver interrotto il gioco. E così abbiamo giocato fino in fondo. Detto così sembra che siamo stati molto cervellotici, in realtà ti assicuro che eravamo molto presi e molto eccitati e che questi pensieri ci hanno sfiorato solo per dei momenti. Il resto è stato desiderio,
eccitazione, piacere...
Non ho intenzione di raccontarti i i dettagli, non temere... diventerebbe "tutto il sesso minuto per minuto"!
Ma voglio condividere con te i momenti che mi hanno piu' emozionato.
Dal divano non siamo finiti a letto come avrebbe fatto una coppia qualunque, ma siamo scivolati sul tappeto, che è bello grosso e morbido. Sul tappeto c'erano anche i teli di cotone colorato che d'estate ricoprono il mio divano.
Senza mai smettere di baciarci e di accarezzarci lui mi ha spogliato lentamente, e si è spogliato quando le mie mani gli hanno fatto capire che era il caso.
Siamo rimasti per un bel po' con l'intimo addosso, forse per quel pudore di cui ti parlavo in qualche scorso mail, l'idea sciocca che a farlo vestiti si sia meno "colpevoli".
Poi lui ha cominciato a baciarmi dappertutto, scendendo dal collo in giu', facendosi largo con le mani sotto il mio reggiseno che a quel punto se ne è andato. Mi ha dato dei brividi incredibili, baciandomi, leccandomi, accarezzandomi sui fianchi e sui lati del seno, dove tu sai... Forse lui l'ha fatto per sembrare meno aggressivo che se mi avesse preso in bocca il capezzolo (per la paura che arrivasse il famoso "no" o "fermati"), ma in realtà è venuto incontro ai miei desideri.....
Quando mi ha sfilato le mutandine non mi sono opposta... stavo già vibrando come una corda di violino, e lui è stato bravo a fare tutto senza lasciarmi un secondo di pausa nel quale io potessi pensare.
Non ti descrivo le sensazioni della sua bocca sulla pelle delle mie cosce, che risaliva lentamente verso la mia fica impazzita. Ti dico solo che non ho potuto fare a meno di pensare a te, ai tuoi scritti e ai tuoi racconti, quando lui ha iniziato a succhiarmi le labbra ed ad assorbirmi nalla sua bocca. Mi
ha dato un piacere talmente intenso che non riuscivo a stare ferma. Gli afferravo la testa per i capelli.
Lui ha fatto due cose che mi hanno colpito. La prima: mi ha preso le mani, me le ha portate sopra la testa e mi ha detto "sei legata, non puoi muovere le mani". Io sono entrata istantaneamente nel gioco, ho afferrato la base del divano con le mani e ho lasciato che lui fosse padrone del mio corpo. La sensazione
era sconvolgente.
La seconda cosa è stata infilare le braccia sotto le mie cosce, passarle all'esterno e riafferrarle al centro, dividendole. Praticamente aveva immobilizato le mie gambe, e mi sollevava il bacino portandosi la mia fica alla bocca con la posizione
e la forza che preferiva. Come se io fossi una piccola succosa fetta di anguria nelle sue mani. Questa sensazione di essere in suo possesso, di sentire le sue forti braccia che mi aprivano e mi sollevavano e mi stringevano è stata
bellissima, il ricordo mi è rimasto piu' impresso che non quello della sua lingua dentro di me. E ti assicuro che ci sapeva fare...
Poi... il seguito... Diciamo che non ricordo molto... credo di avergli chiesto, pregato, implorato di mettermelo dentro, il che non è il massimo per una brava ragazza, ma lo stato di eccitazione in cui mi trovavo vale come attenuante...
E lui mi ha presa, con delicatezza ma con forza, e da quel momento ricordo solo il suo viso, i suoi baci, il sudore che copriva il nostro collo e che leccavo mentre lo mordevo.
Non abbiamo fatto "giochi" o posizioni particolari, è stato solo il bisogno di sfogare il nostro desiderio, bisogno di godere, bisogno di stringere forte tra le braccia il corpo dell'altro, per tutti e due. Non ho nemmeno giocato
con il suo cazzo, praticamente non l'ho quasi visto.
Siamo rimasti a lungo sdraiati senza muoverci, senza parlare. Nessuno dei due voleva dire nulla. Sappiamo entrambi che tra noi non c'è futuro, che io non ho intenzione di "raccoglierlo" anche perchè non mi piace il suo modo di gestire i rapporti di coppia. Ma non siamo pentiti. Abbiamo scherzato dicendo che avevamo dei lati nascosti e che adesso ci conosciamo un po' di piu' ... Ci sentiremo, ci telefoneremo ma non ci facciamo illusioni...
Ciao dolce Alessandra, spero di non averti annoiato, ti ho scritto tutto quello che sentivo il bisogno di condividere con te. Non è un racconto purtroppo....
i racconti finiscono sempre con "e vissero felici e contenti"!!!!
Ti voglio bene
Elisabetta
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