Guardami (ottobre 2007)

di
genere
etero

perdonatemi.
questa sera ho un po' di nostalgia e sono andata a ritrovare vecchie conversazioni...

***

Guardami

Ho voglia che tu veda la mia cappella che cresce, e che la immagini così dentro di te, ora.
Riesci a visualizzare questo tipo di filmato?
Voglio mandartene diversi...

credo di si...
Ma non posso provare ora...

Peccato. Io intanto te ne mando un altro. Voglio che mi guardi mentre mi masturbo e tendo il mio sesso all'inverosimile.
Dimmi che anche tu mi desideri...

li ho visti.
È come averlo qui, averti qui ad un passo dal viso...
puoi sentire il mio respiro sulla tua cappella?
peccato per la qualità e per la luce... ma giurerei di aver visto la tua cappella gonfiarsi, aprirsi ancora di più e mostrare una gocciolina nella fessura... una di quelle goccioline saporite che adoro raccogliere con la punta della lingua....
ti desidero...

Vorrei la tua lingua sulla fessura della mia cappella mentre stilla quella prima goccia. Vorrei sentirti succhiare dolcemente il mio cazzo, con la devozione di chi lo pregusta dentro di sé. Vorrei farti stendere, completamente nuda, e allargarti le gambe, mentre il mio corpo, i muscoli tesi, scivola sul tuo e ti cerca, e ti trova, e ti prende.
Desidero fortissimamente l'istante sublime della penetrazione. La mia pelle nuda nel tuo nudo corpo, il brivido di conoscerci, l'estasi di stringerci per naufragare insieme, mentre ti apro, mentre con dolcezza ti violento.
Dimmi che mi vuoi... Dimmi che vuoi sentirmi dentro...
Desidero la tua bocca... Senza limiti, senza che tu mi chieda di smettere, senza che l'ingrossamento parossistico che prelude all'orgasmo ti tolga la voglia di avermi tra le labbra.
Desidero dirti, con un filo di voce, mentre ti rovescio la testa all'indietro con entrambe le mani: "Voglio sborrarti in bocca, Susanna... Bevimi..."

sì, non sai quanto ti voglio, quanto vorrei averti dentro ma prima ancora quanto vorrei sentirti entrare piano piano e prima ancora quanto vorrei sentirti forzare le mie labbra...
adoro la sensazione dei nostri corpi che si muovono uno sull'altro strofinandosi in ogni modo, per sentirsi sempre di più, in modo apparentemente casuale ma invece finisce sempre che i nostri sessi entrino in contatto alla fine nel modo giusto, e con un colpo di reni mi lascio trafiggere....

Ho voglia di impalarti.
Mi incantano i tuoi capezzoli, e li vorrei sentire addosso, eretti, turgidi, emozionati. Ti dico un segreto: i miei sono una zona erogena molto sensibile, se me li sfiorerai con le dita mentre ti possiedo, mi sentirai gridare di piacere, ed è probabile che io senta improvviso il bisogno di eiaculare.
Dio, impazzisco al pensiero di te che assecondi i miei colpi, i miei affondi, e poi mi chiedi di goderti dentro, di invaderti con lo spruzzo del mio seme caldo.
Ho voglia di graffiarti la schiena e di lasciarmi mordere, mentre hai un orgasmo dopo l'altro attorno alla radice del mio cazzo, mentre mi monti e ti lasci sfondare, mentre mi usi come un giocattolo e mi chiedi di fotterti senza pietà.
Susy... sei la mia dea puttana, in questo momento. Ti appartengo, sento le mie palle gonfie del seme che vorrei schizzarti addosso.

mi piace quando il desiderio di me ti fa usare espressioni forti...
mi piace essere la tua dea
e mi piace essere la tua puttana. Voglio essere la tua puttana...
Voglio essere la schiava del tuo desiderio... so che ne sarò ripagata....
Assecondo i tuoi colpi, i tuoi colpi che sento battere nel fondo della pancia, dove nessun altro aveva mai spinto così, e da dove si irradiano lampi di dolore e di piacere che mi trafiggono il cervello senza passaggi intermedi... Mi stai scopando il cervello...
Voglio il tuo seme caldo... lo voglio dentro, voglio sentirlo spruzzare lì dove non c'è nemmeno un millimetro tra me e te, voglio sentirlo spremere fuori dal movimento del tuo cazzo ancora duro e colare tra i nostri corpi... umettare le tue palle che così bagnate schiaffeggeranno il mio culo ancora più rumorosamente...
mi piace conoscere i tuoi piccoli segreti....

Ti sto dicendo i miei piccoli segreti perché voglio che tu un giorno li usi su di me.
Quando ti penetrerò, voglio sentirmi a casa. Quando mi accoglierai, voglio che sia un ritorno. Quando giocherò con i tuoi capezzoli, baciando la tua spalla, in piedi, dietro di te, e coccolerò la tua pelle con dolcezza mentre il mio cazzo ti stupra il culo, voglio che tu senta il mio amore.
E ogni volta che ti umilierò, quando accoglierai la mia prima sborrata sul viso, quando uscirò dal tuo ano dopo averti riempita di sperma e ti metterò la cappella sulle labbra per fartela pulire, voglio che tu senta che in quel momento sono il tuo uomo, e anche se ti sto sottomettendo, sei tu che mi possiedi.
Ti voglio da morire.
Stasera DOVRO' godere di te.

E invece quando mi prenderai sarà una sorpresa, sarà avventura, sarò la tua Africa selvaggia da esplorare. Avrò reazioni che non ti aspetti, ti stupirò, ti spaventerò, ti farò preoccupare. Sarò la prima e l'unica, come si conviene ad una Dea Puttana.
Io farò tutto, e anche di più, stupendoti e ipnotizzandoti.... e lo farò perchè avrò già capito tutto quanto, e sarà il mio modo di farti mio...
È lunga l'attesa fino a stasera.... ma sarò tua e potrai avere ogni cosa da me...
Vorrei trovarti a casa. Vorrei trovarti nuda, alla pecorina, sul mio letto, con le natiche spudoratamente aperte per accogliermi al mio ritorno. Vorrei affondare il viso tra le tue cosce, in quella posizione, ed essere freddo contro il tuo corpo caldo. Vorrei leccarti l'ano, il perineo e la fica mentre tu gemi di piacere. Vorrei impalarti di colpo, fradicia solo della mia bocca, con il cazzo teso e nervoso che ti anela da quando ho cominciato a pensarti. Vorrei scaricarti dentro tutto lo sperma bollente che sento ribollire nei miei coglioni in questo momento.
Sii la mia Africa. Sii il mistero. Sii la mia puttana e la mia gioia incontrollata.
Sii mia.
Ti voglio.

Il tuo cazzo è tutto quello che voglio, tutto quello di cui ho bisogno....
mi trovi oscenamente aperta e bagnata perchè sono ore che ti aspetto, ore passate qui sul tuo letto a strusciare la fica sul tuo cuscino, sui tuoi indumenti, su qualunque cosa possa ricordarmi di te e dare un po' di sollievo al mio desiderio continuo...
e le mie dita non sono state ferme, hanno sfiorato, accarezzato, toccato, penetrato, aperto, divaricato, allargato, riempito, torturato prima uno e poi l'altro dei miei due buchi impazienti di accoglierti...
la vedi la macchia sul letto? immagina quanto ti posso aver desiderato....
che cosa aspetti ancora?
scritto il
2022-03-30
2 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Gocciolina (novembre 2004)
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.