Simona - persa
di
maxam
genere
prime esperienze
seguito di Simona - primo sconosciuto
..continuo a guidare verso casa con in testa il pensiero di quel rapporto orale che avevo appena fatto ad uno sconosciuto, ero sconvolta ed eccitata, il mio corpo chiedeva sesso, la mia mente era divisa dal perbenismo delle mie concezioni e i segnali che il mio corpo mandava. Ero senza intimo accaldata, il mio sesso bollente e bagnato, i miei capezzoli che facevano capolino sul leggero vestito estivo rosso a fiori. Sento i brividi che dal basso ventre scorrono su tutto il corpo, “ho voglia di cazzo”, oddio cosa sto dicendo e un sorriso compare sul mio viso. Ascolto le mie voglie e mi perdo per strada, non so dove sono finita. Mi fermo da un benzinaio, scendo e cerco di fare il pieno mentre sono persa nei miei pensieri, su quel pene e come ne vorrei ora uno. Sento salutare, “hei ciao”, mi spavento, una risata dietro alle mie spalle “non mordo”. Mi giro e davanti compare una ragazza di colore con un bocca bellissima e sorridente, le labbra carnose, un viso dai lineamenti da modella, un fisico magro, gambe lisce e lucide, un seno poco pronunciato, una seconda piena, una tipica pettinatura con capelli ricci che sembrano un cespuglio, insomma una vera strafiga. “Cia…ciao”, non so che dire e fare.
“Ti sei persa o mi cercavi?”
“No no, faccio il pieno”
“Peccato, sei veramente bella”
“Grazie, anche tu lo sei” ma cosa sto facendo, parlo con una prostituta per strada, pensa se passa qualcuno qui.
Qui dove? Mi sono persa e non so nemmeno dove sono.
“Scusa dove siamo?”chiedo ingenuamente mentre la osservo vestita molto appariscente con la sua scarpa a zeppa rosa abbinata alla fascia sul seno e una minigonna nera che le copre appena il sedere. Il suo corpo longilineo è bellissimo e la luce ne mette bene in vista le linee.
Iniziamo a chiacchierare e mi rendo conto di essere a 40 chilometri da casa, ero dispersa. Lei è molto carina mentre parliamo, ma dopo dieci minuti mi chiede se l’odore che sentiva era di sperma e se quella macchia sul vestito fosse di una conquista della serata. Arrossisco e lentamente mi sciolgo raccontando tutto, intanto mentre parlo rivedo davanti a me la scena con quell’asta nella mia bocca e inizio ad eccitarmi. Vedo lei che mi sorride e mi sta fissando, abbasso lo sguardo e vedo i capezzoli spingere da sotto il tessuto, arrossisco ancora. Lei si avvicina e con i palmi della mani inizia massaggiarmeli, poi li prende tra le dita e inizia a giocherellarci, mi esce un gemito…”ma…ma…cosa fai?”
“zitta” mi ordina. Mi piace, il mio corpo è un fuoco, i capezzoli sono turgidi, sento tra le cosce che sono umida, la mia vagina si sta dilatando. Dal ventre delle vampate, la sua mano all’improvviso sul mio pube, gemo, mentre sono spalle contro l’auto e la sua bocca a pochi centimetri dalla mia. Sono bloccata la mia bocca aperta e dei gemiti che escono, ma vengono interrotti dalla sua lingua che mi entra in bocca e cerca la mia in gioco di intrecci, poi me la succhia e in un attimo sono sua. Persa in quel bacio saffico, non penso più a nulla, mi lascio fare di tutto. Poi mi prende per un braccio e mi porta dietro alla casetta del benzinaio al buio, dove spinge il mio corpo verso il muro e mi sfila il vestito facendo cadere le spalline. Sono nuda con una prostituta che mi sta baciando e con le mani mi sta toccando ovunque, sono in estasi mentre le sento arrivare sul mio sesso bollente e già aperto in attesa. Le sue dita mi massaggiano il clitoride sento un primo orgasmo arrivare, lei si stacca e si abbassa con la sua bocca sulla mia figa, la lingua inizia a leccare e girare attorno al clitoride, lo succhia e lecca. L’alternanza di quel gioco mi fa presto arrivare un altro orgasmo, più forte. Nella mia testa non c’è nulla, solo voglia di godere ancora, allora la prendo per la testa e spingo il mio sesso forte contro la sua bocca. Godo.
Si stacca e sento entrare due dita dentro di me che si muovono ritmicamente ed io le aiuto con il movimento di bacino, poi tre dita e lei che aumenta la forza dei colpi. Sto godendo come non mai, gli orgasmi vengono a ripetizione, all’improvviso sento che cerca di far entrare un altro dito, mi sento aperta, quasi non mi reggo in piedi, le mie cosce sono bagnate dai miei umori, forse sto urlando dal piacere.
“Spingi, voglio che vieni come non mai”
Eseguo meccanicamente e all’improvviso un getto esce dalla mia vagina con un forte spasmo e l’orgasmo più intenso della mia vita. Sono immobile, lei dritta di fronte a me con un sorriso magnifico, la bacio, le sue mani sulle mie spalle mi spingono in basso. Mi ritrovo di fronte alla sua gonna tirata sù e la sua figa completamente depilata davanti alle mie labbra, “ cara ora tocca a me”, eseguo i suoi ordini e per la prima volta nella mia vita lecco il sesso di una donna. Ripeto esattamente quello che lei mi aveva appena fatto con la lingua sul clitoride, mentre lo succhio sento il suo primo orgasmo, mi prende la mano e mi fa infilare 3 dita dentro di lei, sento un sussulto. Sto muovendo dentro e fuori le dita, i suoi gemiti e gli spasmi si impossessano del corpo, ho la mano piena dei suoi umori, la lecco avidamente, mentre sento il suo sapore in bocca arriva un piccolo fiotto di umori, lo ingoio mentre sento il suo orgasmo più forte.
Ci ricomponiamo sorridendo, una dell’altra.
“Non ero mai stata con una donna”, dico.
“Tesoro tu hai un talento” risponde.
“Quale?”
“Tu sei troia”
“Cosa? Che dici?” sbigottita.
“Non ti offendere, a te piace il sesso, ho visto il tuo sguardo, sentito il tuo corpo”
Mi blocco e mentre ascolto penso che abbia ragione, non mi ero mai sentita così.
“Senti, domani mi trovi qui se vorrai continuare”
Domando “cosa?” “ non sono una …”
Mi blocca “puttana?”
“Ehm, sì”
“Sei una troia infatti. A te piace scopare e basta, se domani torni ti mostrerò cosa sei”.
Salgo in macchina e parto senza salutarla, incazzata per quello che mi aveva detto.
Perchè sento qualcosa di strano dentro di me?
Mentre guido verso casa ripenso a tutto…
..continuo a guidare verso casa con in testa il pensiero di quel rapporto orale che avevo appena fatto ad uno sconosciuto, ero sconvolta ed eccitata, il mio corpo chiedeva sesso, la mia mente era divisa dal perbenismo delle mie concezioni e i segnali che il mio corpo mandava. Ero senza intimo accaldata, il mio sesso bollente e bagnato, i miei capezzoli che facevano capolino sul leggero vestito estivo rosso a fiori. Sento i brividi che dal basso ventre scorrono su tutto il corpo, “ho voglia di cazzo”, oddio cosa sto dicendo e un sorriso compare sul mio viso. Ascolto le mie voglie e mi perdo per strada, non so dove sono finita. Mi fermo da un benzinaio, scendo e cerco di fare il pieno mentre sono persa nei miei pensieri, su quel pene e come ne vorrei ora uno. Sento salutare, “hei ciao”, mi spavento, una risata dietro alle mie spalle “non mordo”. Mi giro e davanti compare una ragazza di colore con un bocca bellissima e sorridente, le labbra carnose, un viso dai lineamenti da modella, un fisico magro, gambe lisce e lucide, un seno poco pronunciato, una seconda piena, una tipica pettinatura con capelli ricci che sembrano un cespuglio, insomma una vera strafiga. “Cia…ciao”, non so che dire e fare.
“Ti sei persa o mi cercavi?”
“No no, faccio il pieno”
“Peccato, sei veramente bella”
“Grazie, anche tu lo sei” ma cosa sto facendo, parlo con una prostituta per strada, pensa se passa qualcuno qui.
Qui dove? Mi sono persa e non so nemmeno dove sono.
“Scusa dove siamo?”chiedo ingenuamente mentre la osservo vestita molto appariscente con la sua scarpa a zeppa rosa abbinata alla fascia sul seno e una minigonna nera che le copre appena il sedere. Il suo corpo longilineo è bellissimo e la luce ne mette bene in vista le linee.
Iniziamo a chiacchierare e mi rendo conto di essere a 40 chilometri da casa, ero dispersa. Lei è molto carina mentre parliamo, ma dopo dieci minuti mi chiede se l’odore che sentiva era di sperma e se quella macchia sul vestito fosse di una conquista della serata. Arrossisco e lentamente mi sciolgo raccontando tutto, intanto mentre parlo rivedo davanti a me la scena con quell’asta nella mia bocca e inizio ad eccitarmi. Vedo lei che mi sorride e mi sta fissando, abbasso lo sguardo e vedo i capezzoli spingere da sotto il tessuto, arrossisco ancora. Lei si avvicina e con i palmi della mani inizia massaggiarmeli, poi li prende tra le dita e inizia a giocherellarci, mi esce un gemito…”ma…ma…cosa fai?”
“zitta” mi ordina. Mi piace, il mio corpo è un fuoco, i capezzoli sono turgidi, sento tra le cosce che sono umida, la mia vagina si sta dilatando. Dal ventre delle vampate, la sua mano all’improvviso sul mio pube, gemo, mentre sono spalle contro l’auto e la sua bocca a pochi centimetri dalla mia. Sono bloccata la mia bocca aperta e dei gemiti che escono, ma vengono interrotti dalla sua lingua che mi entra in bocca e cerca la mia in gioco di intrecci, poi me la succhia e in un attimo sono sua. Persa in quel bacio saffico, non penso più a nulla, mi lascio fare di tutto. Poi mi prende per un braccio e mi porta dietro alla casetta del benzinaio al buio, dove spinge il mio corpo verso il muro e mi sfila il vestito facendo cadere le spalline. Sono nuda con una prostituta che mi sta baciando e con le mani mi sta toccando ovunque, sono in estasi mentre le sento arrivare sul mio sesso bollente e già aperto in attesa. Le sue dita mi massaggiano il clitoride sento un primo orgasmo arrivare, lei si stacca e si abbassa con la sua bocca sulla mia figa, la lingua inizia a leccare e girare attorno al clitoride, lo succhia e lecca. L’alternanza di quel gioco mi fa presto arrivare un altro orgasmo, più forte. Nella mia testa non c’è nulla, solo voglia di godere ancora, allora la prendo per la testa e spingo il mio sesso forte contro la sua bocca. Godo.
Si stacca e sento entrare due dita dentro di me che si muovono ritmicamente ed io le aiuto con il movimento di bacino, poi tre dita e lei che aumenta la forza dei colpi. Sto godendo come non mai, gli orgasmi vengono a ripetizione, all’improvviso sento che cerca di far entrare un altro dito, mi sento aperta, quasi non mi reggo in piedi, le mie cosce sono bagnate dai miei umori, forse sto urlando dal piacere.
“Spingi, voglio che vieni come non mai”
Eseguo meccanicamente e all’improvviso un getto esce dalla mia vagina con un forte spasmo e l’orgasmo più intenso della mia vita. Sono immobile, lei dritta di fronte a me con un sorriso magnifico, la bacio, le sue mani sulle mie spalle mi spingono in basso. Mi ritrovo di fronte alla sua gonna tirata sù e la sua figa completamente depilata davanti alle mie labbra, “ cara ora tocca a me”, eseguo i suoi ordini e per la prima volta nella mia vita lecco il sesso di una donna. Ripeto esattamente quello che lei mi aveva appena fatto con la lingua sul clitoride, mentre lo succhio sento il suo primo orgasmo, mi prende la mano e mi fa infilare 3 dita dentro di lei, sento un sussulto. Sto muovendo dentro e fuori le dita, i suoi gemiti e gli spasmi si impossessano del corpo, ho la mano piena dei suoi umori, la lecco avidamente, mentre sento il suo sapore in bocca arriva un piccolo fiotto di umori, lo ingoio mentre sento il suo orgasmo più forte.
Ci ricomponiamo sorridendo, una dell’altra.
“Non ero mai stata con una donna”, dico.
“Tesoro tu hai un talento” risponde.
“Quale?”
“Tu sei troia”
“Cosa? Che dici?” sbigottita.
“Non ti offendere, a te piace il sesso, ho visto il tuo sguardo, sentito il tuo corpo”
Mi blocco e mentre ascolto penso che abbia ragione, non mi ero mai sentita così.
“Senti, domani mi trovi qui se vorrai continuare”
Domando “cosa?” “ non sono una …”
Mi blocca “puttana?”
“Ehm, sì”
“Sei una troia infatti. A te piace scopare e basta, se domani torni ti mostrerò cosa sei”.
Salgo in macchina e parto senza salutarla, incazzata per quello che mi aveva detto.
Perchè sento qualcosa di strano dentro di me?
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