La sfida
di
maxam
genere
etero
Sono ancora a letto quando ti alzi per preparati e andare al lavoro.
Sei nuda da ieri sera, quando abbiamo fatto l’amore. Esci dalla camera per tornare qualche minuto dopo e aprire l’armadio. Sbuffi, come al solito dici che non hai nulla, rido osservando l’armadio pieno. Ti dico di mettere quel completo intimo che ti ho regalato, un perizoma nero con solo un filo dietro e il suo reggiseno a balconcino. Lo prendi, mi guardi mentre infili l’intimo, sembra una sfida alla mia resistenza a non saltarti addosso. Perdo quando ti avvicini e prendo i tuoi fianchi tirandoli a me. Ci baciamo ti sposto quel lembo di tessuto e penetro in te. Sono corpi accaldati, selvaggi che sbattono uno contro l’altro. Mi piace morderti le labbra in questi momenti, tu ansimi, io aumento la forza dei colpi, poi la frequenza. Veniamo insieme, appagati da una sveltina selvaggia.
Sei nuda da ieri sera, quando abbiamo fatto l’amore. Esci dalla camera per tornare qualche minuto dopo e aprire l’armadio. Sbuffi, come al solito dici che non hai nulla, rido osservando l’armadio pieno. Ti dico di mettere quel completo intimo che ti ho regalato, un perizoma nero con solo un filo dietro e il suo reggiseno a balconcino. Lo prendi, mi guardi mentre infili l’intimo, sembra una sfida alla mia resistenza a non saltarti addosso. Perdo quando ti avvicini e prendo i tuoi fianchi tirandoli a me. Ci baciamo ti sposto quel lembo di tessuto e penetro in te. Sono corpi accaldati, selvaggi che sbattono uno contro l’altro. Mi piace morderti le labbra in questi momenti, tu ansimi, io aumento la forza dei colpi, poi la frequenza. Veniamo insieme, appagati da una sveltina selvaggia.
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