Secondo anale

di
genere
esibizionismo

Seguito di Primo anale

Sera di fine maggio, primi caldi. Siamo in quel parchetto dove ci sono tanti posti dietro i quali nascondersi per fare quello che occhi indiscreti non possano vedere.
Camminiamo fino a quella panchina nella zona che più di tutte sappiamo essere protetta dalla vegetazione, tu sei bellissima con quel vestito corto che ti arriva a metà coscia, i tuoi capelli raccolti in una coda.
“Eli stasera hai una luce particolare negli occhi” le dico.
“Sarà la sera, poi sono eccitata” risponde. Nel pomeriggio un fitto scambio di messaggi con fantasie e allusioni aveva caricato tutti e due.
“Ho una sorpresa per te” con un sorriso mi dice e intanto ci sediamo nel nostro posto.
“Dimmi che l’hai fatto” mentre allungo la mano sul suo sedere rendendomi conto che non porta nulla sotto. Ride, mentre diventa rossa.
L’abbraccio e iniziamo a baciarci, le mie mani rovistano in ogni punto del suo corpo fasciato ancora da quella leggera stoffa, i suoi capezzoli diventano turgidi, il calore dei nostri corpi eccitati.
Si stacca da me alzandosi in piedi, “che vuoi fare?” Facendo il falso ingenuo chiedo.
Non risponde, le sue mani sulle spalline, il vestito cade a terra, è nuda davanti a me. Un’immagine bellissima, il suo corpo perfettamente liscio con i capezzoli duri in vista, la prendo per mano e andiamo dietro un gruppo di siepi. Mentre sono in piedi lei si abbassa e mi prende fuori il cazzo, con la lingua inizia a leccarlo partendo dalla base fino alla cappella ricoprendolo completamente della sua saliva, apre la bocca e inizia a succhiarlo. Sono in un’erezione che quasi mi fa male, mi stacco da lei e sedendomi per terra la faccio venire a cavalcioni, se lo infila dentro, è calda e dilatata, agevolmente la penetro. Inizia un suo movimento a cavalcare l’asta. Ansima, non è mai stata così eccitata e calda.
In lontananza sento dei passi che si avvicinano, ma siamo nascosti, forse si sente solo ansimare. Siamo in pieno godimento quando aprendo gli occhi vedo dietro un albero uno che ci osserva e sembra farsi una sega. Faccio finta di nulla mentre Elisa continua a cavalcarmi, è in estasi, dice cose mai sentite prima. “Scopami, godo”.
Le chiedo di dirmi se vorrebbe essere guardata ora, se avere un altro cazzo, sta al gioco “si un altro cazzo lo voglio”, le chiedo di ripeterlo più forte, lo fa.
L’uomo si avvicina, metto Elisa a pecora e le alzo la testa, davanti ai suoi occhi quest’uomo di bell’aspetto e ben dotato con il pene in mano, lei si prende paura, “tranquilla guarda e basta” le dico dando dei colpi forti dentro di lei. Torna ad ansimare, bagno il suo ano con la saliva e lo penetro con un dito, sussulta. L’uomo si avvicina, il suo cazzo è vicino alla faccia della mia lei, “prendilo in mano” le ordino, titubante lo fa e inizia a masturbarlo, ne approfitto per penetrare il suo ano con il mio pene. Urla ma poi gene sempre di più, fino a quando si allunga verso lo sconosciuto e inizia a succhiarglielo, la scena mi porta velocemente a venirle dentro mentre continua con la bocca il suo lavoro. Passano pochi minuti e sento che viene, l’uomo tira fuori il cazzo e le spruzza in faccia il suo sperma.
Elisa è ferma e ci osserva con un sorriso, si ripulisce la facia con la mano e poi lecca tutto.
Rimaniamo soli.
Presi dall’eccitazione riniziamo, sperando che arrivi un altro estraneo.
di
scritto il
2022-02-25
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