La naturopata

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La pancia di Antonella sembra stia per scoppiare, ma lei continua ad indossare vestitini elasticizzati dai colori sgargianti che le mettono in risalto tutto. Tette gonfie, pancione e culo prominente. La gravidanza la fa sempre più vogliosa. Il marito è esausto, ogni mattina lo sveglia cavalcandolo per un'oretta e spesso lo sveglia per farlo anche nel cuore della notte. Anche Shankar, il collaboratore indiano sembra piuttosto sfuggente. Diciamo che si rende irreperibile. Linda e Renato, i cari vicini, sono in vacanza sul mar Baltico. Anche Padre Pancrazio è partito, pare sia andato ad un meeting religioso presso un eremo in Svizzera, vi resterà 15 giorni. Insomma, una noia mortale. A proposito del prete, ha cercato e riletto la lista dei peccati e dei peccatori della parrocchia che gli aveva estorto l'ultima volta. La incuriosisce una certa Valeria, di anni 48. Separata senza figli, vive da sola in un appartamentino del centro. Nella scheda di Don Pancrazio pare sia un medico, ma non ha segnato niente sulle sue confessioni. Naturopata, boh!
Cerca l'indirizzo su Google e prende un appuntamento per il primo pomeriggio.
Alle 15.30 suona già alla porta dello studio e le apre Valeria. Capelli corti, occhiali, camice bianco sbottonato. Sotto jeans e maglietta arancione. Bruna, statura media, viso e corpo interessanti, ma ha un'aria molto seria e professionale, nessun sorriso. Arrapante. Antonella ha il vestitino rosso elasticizzato e scarpe comode, niente mutande. Valeria precisa subito di non essere un medico, ma una dottoressa naturopata. Le dice che ha fatto benissimo a consultarla durante la gravidanza e la invita a spogliarsi dietro il separé per indossare una corta camicia ospedaliera di garza aperta dietro ed a sdraiarsi sul lettino per una visita. Un po' goffamente Antonella col grosso pancione siede sul lettino, si gira per sdraiarsi mostrando la fica sempre umida perfettamente rasata. Mentre risponde alle domande di rito, la dottoressa le palpa il seno e la camicia di garza si riempie subito di latte. Le chiede se ha fastidi ed Antonella, con tono da santerella, risponde che ha spesso pruriti alla vagina e all'ano. Valeria le chiede di girarsi e mettersi prona. La camicia la lascia subito scoperta, nuda. Indossati i guanti di lattice, le passa un dito tra i glutei facendolo scivolare fino alla vagina, poi nuovamente. Antonella si fa scappare un gemito.
Ha fastidio?
No, mi ha presa alla sprovvista
La dottoressa continua a carezzarla col dito guantato di lattice.
Vedo una certa infiammazione, normale nelle sue condizioni. Ha rapporti frequenti? Dovrebbe fare degli impacchi con cetriolo freddo sbucciato.
Davvero? Sento che mi farebbe benissimo, mi sta venendo un prurito terribile
Attenda, ne facciamo subito uno così le mostro come fare.
Mentre la dottoressa si è allontanata in un'altra stanza, Antonella pensa alla sua amica Linda, a quando l'aveva curata con i cetriolini nel culo dopo che era stata sfondata dietro dal marito. Che ricordi...
Si rimetta in posizione, per favore
Antonella sente entrare dritto nel culo un freddo cetriolo delle dimensioni di un cazzo
Stia ferma per favore, non ci vorrà molto

La dottoressa le affonda gradualmente tutto il cetriolo nel culo fino a farlo scomparire dentro. Mentre spinge col pollice per evitare che possa tornare fuori, con l'altra mano prende un altro cetriolo sbucciato di egual misura e glielo infila tutto nella vagina.

Come si sente?
Rinfresca...
Bene, riesce a tenerli da sola?
Penso di si
Benissimo
La dottoressa si allontana per sedersi alla scrivania davanti al computer.
Adesso sentirà un leggero formicolio
SI?
Guardando lo schermo, muove il mouse da sinistra a destra e miracolosamente il formicolio comincia a farsi sentire. Antonella ci prende gusto e si rilassa.
Lo sente? Le da fastidio?
- Si, lo sento, leggero e piacevole. Ma cos'è?
Bene, si tratta di onde. Negli ortaggi ho fissato un chip ed un sensore. Adesso devo aumentare un po' spero che non le dia fastidio.

Antonella socchiude gli occhi e comincia a sbrodolare beata.
La dottoressa se ne accorge ed aumenta ancora un po' il segnale.
Passano cinque minuti, Antonella ondeggia leggermente i fianchi mostrando le sue chiappe invitanti e si lascia scappare qualche sillaba si compiacimento.
La dottoressa la guarda con attenzione da dietro il monitor e muovendo il mouse decide di aumentare la dose. Con queste quantità le altre pazienti si alzerebbero in piedi per scappar via, questa Antonella sembra proprio tosta...
Dopo altri cinque minuti, Antonella si contorce descrivendo in aria degli ampi cerchi col deretano. Pacatamente ha bagnato tutto il lettino con i suoi umori.
La seduta è al termine, la dottoressa estrae i due cetrioli e la invita a rivestirsi porgendole dei grandi pezzi di foglio assorbente per asciugarsi. Nell'aria dello studio si è diffuso un profumo di femmina in calore irresistibile a maschi e femmine. La dottoressa esibisce un aplomb molto professionale, ma riaccompagnandola alla porta, sente che le tremano un po' le gambe.
Arrivederci a Martedì

Torna alla scrivania, legge i grafici, quindi Valeria si abbassa i jeans e le mutande e si stende sul lettino ancora intriso degli afrori di Antonella. Bacia il lenzuolo di garza, lo lecca, lo annusa profondamente. Si tocca, prende dal catino i cetrioli di prima e se li ficca dentro, prima uno e poi l'atro. Con il comando vocale spara le onde al massimo. Gode contorcendosi sul lettino quasi come se avesse subito la scarica di un defibrillatore.



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scritto il
2022-03-07
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