Eros e caffè al mattino
di
rusade
genere
etero
Non sa bene perché, ma stamattina Vincenzo a guardarle quel pancione si eccita moltissimo. La guarda dormire, il caldo è ancora notevole. E’ quasi nuda, solo una canottiera di cotone garza avorio ormai striminzita, mancano solo quindici giorni al parto, più o meno.... Il seno è compresso nel tessuto, le punte dei capezzoli sono sempre bagnate, bagnano tutto ciò che toccano. Antonella dorme agitata, è scomoda. Si mette a pancia all'aria, divarica le gambe che non trovano la giusta posizione. In questo momento sembra proprio in posa per partorire. Vincenzo si accarezza il membro eretto, si avvicina a guardare “l'origine del mondo” più da vicino. Completamente aperta, grandi, piccole labbra, clitoride, il buco prende aria e lascia filtrare luce dentro, per la bimba. Un velo di liquido trasparente ed un po' appiccicoso ricopre interamente la vagina. Il porco si china quatto quatto e tira fuori la lingua a punta per assaggiarlo. Oggi è leggermente salato, uhm... si tira giù la pelle e si masturba lento. Antonella si gira e si mette su un fianco, poi scorreggia delicatamente. Si sveglia.
Cosa fai, te lo meni mentre dormo?
Ti guardavo, sei arrapante
Porco, fammi un caffè piuttosto.
Vincenzo si alza, la sua asta dondola invitante. Antonella l'agguanta al volo e se la infila in bocca.
Ciuccia e ci prende gusto, lecca e ciuccia ancora un po', poi lo sputa via e deglutisce.
Il caffè!
Arriva...
Nel frattempo fa qualche esercizio di stiramento. Si mette prona sul letto, la pancia sfiora il materasso madido. Col culo all'aria spinge le braccia in avanti e le stira cercando di arrivare alla spalliera del letto. Vincenzo, con la tazzina in mano la trova così, poggia rapido il caffè sul comodino e sale sul letto con le ginocchia per chiavarla.
Ma sto facendo lo stretching!
Tu continua, che io ti aiuto a stirarti da dietro.
Entra dritto facilmente come nel burro, una tiepida consistenza cremosa gli solletica il prepuzio. Lui comincia a pompare piano, con lunghi movimenti fino al fondo. Antonella apprezza, ma non riesce a restare ferma a lungo, si gira smaniosa staccandosi. Si è eccitata anche lei, ma non sa come mettersi. Si mette seduta accanto al comodino.
Vieni qui, ricominciamo daccapo.
Lo tira in piedi e glielo prende di nuovo in bocca. Adesso gli solletica lo scroto mentre succhia forte facendo un sacco di rumore con la bocca. Gli titilla anche il buco del culo e ci ficca dentro mezzo dito esploratore. Vincenzo, che era eccitato già da prima che lei si svegliasse, l'avverte che sta per venire. Noo! Troppo tardi, Antonella si riempie la bocca di sperma. Lo sputa dentro la tazzina di caffè, forse per sorbirlo con calma in seguito. Adesso è arrapatissima, si mette con le gambe all'aria e lo invita a leccarla.
Dai leccamela, leccami tutto, mi hai fatto venire voglia... baciami il culo...
Vincenzo lavora veloce e deciso come un castoro, il gusto di femmina gravida gli tempesta la mente. La incula con la lingua, Antonella comincia a venire, fa versi, urletti mentre si solleva appoggiandosi sui talloni. Gli tiene la testa ferma con entrambe le mani, vuole che continui. Vincenzo incalza con la lingua, cosa penseranno i vicini ascoltando tutte queste urla alle 8 del mattino... ma chi se ne frega, continua a ficcarle avanti e indietro la lingua dentro al culo quando sente scuotere forte il letto e uno schizzo di piscio gli inzuppa la testa e il viso. Dopo avergli strappato i capelli si scarica e si ferma stanca morta.
Mi hai pisciato in faccia, amore?
Ho squirtato…
Si, vabbè…
Dammi il caffè
Vincenzo scatta il piedi premuroso, prende la tazzina ma è fredda…
Te lo faccio caldo!
Dice e mentre va in cucina, trangugia il caffè ormai tiepido dalla tazzina.
Aveva dimenticato che Antonella ci aveva sputato dentro il suo sperma, forse non se n’era neanche accorto.
Che giornata!
Cosa fai, te lo meni mentre dormo?
Ti guardavo, sei arrapante
Porco, fammi un caffè piuttosto.
Vincenzo si alza, la sua asta dondola invitante. Antonella l'agguanta al volo e se la infila in bocca.
Ciuccia e ci prende gusto, lecca e ciuccia ancora un po', poi lo sputa via e deglutisce.
Il caffè!
Arriva...
Nel frattempo fa qualche esercizio di stiramento. Si mette prona sul letto, la pancia sfiora il materasso madido. Col culo all'aria spinge le braccia in avanti e le stira cercando di arrivare alla spalliera del letto. Vincenzo, con la tazzina in mano la trova così, poggia rapido il caffè sul comodino e sale sul letto con le ginocchia per chiavarla.
Ma sto facendo lo stretching!
Tu continua, che io ti aiuto a stirarti da dietro.
Entra dritto facilmente come nel burro, una tiepida consistenza cremosa gli solletica il prepuzio. Lui comincia a pompare piano, con lunghi movimenti fino al fondo. Antonella apprezza, ma non riesce a restare ferma a lungo, si gira smaniosa staccandosi. Si è eccitata anche lei, ma non sa come mettersi. Si mette seduta accanto al comodino.
Vieni qui, ricominciamo daccapo.
Lo tira in piedi e glielo prende di nuovo in bocca. Adesso gli solletica lo scroto mentre succhia forte facendo un sacco di rumore con la bocca. Gli titilla anche il buco del culo e ci ficca dentro mezzo dito esploratore. Vincenzo, che era eccitato già da prima che lei si svegliasse, l'avverte che sta per venire. Noo! Troppo tardi, Antonella si riempie la bocca di sperma. Lo sputa dentro la tazzina di caffè, forse per sorbirlo con calma in seguito. Adesso è arrapatissima, si mette con le gambe all'aria e lo invita a leccarla.
Dai leccamela, leccami tutto, mi hai fatto venire voglia... baciami il culo...
Vincenzo lavora veloce e deciso come un castoro, il gusto di femmina gravida gli tempesta la mente. La incula con la lingua, Antonella comincia a venire, fa versi, urletti mentre si solleva appoggiandosi sui talloni. Gli tiene la testa ferma con entrambe le mani, vuole che continui. Vincenzo incalza con la lingua, cosa penseranno i vicini ascoltando tutte queste urla alle 8 del mattino... ma chi se ne frega, continua a ficcarle avanti e indietro la lingua dentro al culo quando sente scuotere forte il letto e uno schizzo di piscio gli inzuppa la testa e il viso. Dopo avergli strappato i capelli si scarica e si ferma stanca morta.
Mi hai pisciato in faccia, amore?
Ho squirtato…
Si, vabbè…
Dammi il caffè
Vincenzo scatta il piedi premuroso, prende la tazzina ma è fredda…
Te lo faccio caldo!
Dice e mentre va in cucina, trangugia il caffè ormai tiepido dalla tazzina.
Aveva dimenticato che Antonella ci aveva sputato dentro il suo sperma, forse non se n’era neanche accorto.
Che giornata!
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