La naturopata (seguito)
di
rusade
genere
feticismo
È successo di nuovo.
Valeria, dottoressa naturopata con uno studio avviato in centro città, si è eccitata per una cliente fino a doversi masturbare.
E' vero che le donne incinte hanno un fascino particolare, quella poi le è sembrata un'allumeuse, una seduttrice, insomma una troia pazzesca... è arrivata con entrambi gli orifizi irritati dall'esercizio...
E poi, come godeva silenziosa mentre lei le scaricava tutta quella energia attraverso il computer...
Valeria per abituarsi a dosi simili ci ha messo tanto tempo, invece la troia gravida, già alla prima volta, ondeggiava tranquilla il culo all'aria con una grazia da odalisca...
Ma poi, con quelle grosse tette piene di latte... sembravano mozzarelle di bufala. Gliele avrebbe mangiate a morsi! Ok, ok, non l'ha fatto e non si fa! Questa è deontologia, etica professionale...
Le avrebbe solo dato una leccatina leggera al capezzolo bagnato di latte, solo un giretto con la lingua intorno all'aureola per raccogliere quanto stava traboccando impunemente... Infondo le stava sporcando il lettino con tutte quelle secrezioni...
Basta! Devi distrarti, l'hai promesso a Don Pancrazio, mai più. Specie se clienti, ne andrebbe della tua reputazione professionale, potresti trovarti senza lavoro e senza un soldo!
Ok, ok. Mai più! Lo giuro!
Buongiorno dottoressa, scusi se la chiamo a quest'ora. Se non la disturbo, vorrei anticipare il mio appuntamento, se possibile. I fastidi sono molto frequenti, ho provato con il suo rimedio, ma forse con gli elettrodi in azione potrebbe giovarmi di più?
Buongiorno signora, mi lasci guardare l'agenda. Potrei trovarle un posto per domani sera dopo le altre visite. Sarebbe per le 20.30 può andar bene per lei?
D'accordo, a domani
Valeria apre la porta con il comando a distanza, sta ancora visitando. Antonella si mette comoda nel salotto d'attesa, si sbraca a gambe larghe, tanto non c'è nessuno...
Questa volta il suo vestitino elasticizzato è azzurro, ha messo anche delle autoreggenti grigio scuro perché stasera tira una tramontana così fresca... Ha anche indossato una giacchetta, ma niente mutande, ovviamente. Le danno fastidio.
La dottoressa attraversa la sala accompagnando l'ultimo paziente alla porta e si rivolge con cordiale distacco a lei senza nemmeno guardarla, invitandola ad entrare.
Non credevo che curasse anche uomini
Il trattamento non è sempre lo stesso... i campi sono molteplici
Beh, certo. Mio marito non so come reagirebbe al cetriolo...
dice Antonella tentando di farla sorridere un po' per rompere il ghiaccio. Ma non ci riesce affatto.
Prego, indossi la camicia e si sdrai.
Antonella esegue.
La dottoressa indossa i guanti di lattice ed esamina prima la vagina e poi l'ano.
Uhm, vedo che l'irritazione c'è ancora. Dovrei chiederle di sospendere i rapporti, almeno per un po' di tempo. Si può fare?
Posso provarci, ma... vede Dottoressa, sarò sincera. Da quando sono incinta ho una voglia pazzesca, incontrollabile, insaziabile. Mio marito è disperato, l'ho svuotato. Pensi che mi ha chiesto lui stesso di provvedere altrimenti...
Ne ha parlato col suo medico? Ha provato con dei calmanti?
La dottoressa si aggiusta nervosamente gli occhiali sul naso
Niente, tutta acqua fresca. Non mi fanno niente.
Mi scusi, ma cosa intendeva dire esattamente per “provvedere altrimenti”?
Mio marito mi ha presentato un suo collega, single da anni... e... Mi scusi, forse non dovrei tediarla con le mie paturnie...
Valeria cerca di mascherare la sua agitazione e con flemma, estrae da una bacinella metallica due cetrioli sbucciati, un po' più grandi dell'ultima volta, ma comunque nella norma. Questa volta ha deciso di inserirli mentre la paziente è supina, vuole guardarla ben in faccia mentre riceve gli ortaggi. Le chiede di aprire bene le cosce.
Antonella li accoglie entrambi senza batter ciglio, uno davanti ed uno dietro. Ma durante la cauta introduzione, la guarda con un leggerissimo sorriso tra il beato e il complice. Ma come si permette?
Spostandosi al computer la dottoressa si mette seduta e la invita disinvoltamente a continuare il racconto.
Beh, il collega era un po' più anziano di quanto mi aspettassi, secondo me l'ha scelto apposta per gelosia, me l'ha portato a cena ed ha voluto anche assistere quando mi ha fatto possedere. Si, gli ha chiesto di prendermi da dietro alla pecorina, di modo che il contatto tra noi fosse ridotto all'essenziale. Anzi, mentre quello mi stantuffava, lui mi si è piazzato davanti gli occhi sbaciucchiandomi e limonando tutto il tempo. Questo la prima volta, dopo ho fatto a modo mio, mi sono presa sia lui che mio marito in tutte le posizioni, davanti, dietro. Alla fine anche contemporaneamente. Il collega veniva ogni sera dopo cena ed andavamo avanti fino a notte. Dopo circa un mese e mezzo non è venuto più. Pare che abbia avuto problemi alla prostata, non era tanto giovane...
La dottoressa con indifferenza professionale, nel frattempo ha iniziato ad inviare le scariche sugli elettrodi dei cetrioli, aumentandone progressivamente la potenza. L'espressione di Antonella adesso è gaudente, durante i picchi di energia si passa la lingua tra le labbra, mugugna flebilmente e socchiude gli occhi. Valeria le fissa i capezzoli, sotto la trama leggera della garza sembra che ci sia una secrezione lattifera più che abbondante. Ma anche intorno nella zona dei fianchi il lenzuolo di garza che copre il lettino è inzuppato di umori che diffondono feromoni in tutta la stanza. Valeria è perplessa, si è accorta di essersi bagnata le mutande anche lei. Ma la invita, comunque, a continuare il racconto.
Allora è venuta la volta di Shankar, sa abbiamo un collaboratore domestico indiano. Un bel ragazzo, scuro, snello, molto sodo. Al principio mio marito ha fatto finta di non accorgersene, poi una volta ci ha beccati in cucina mentre Shankar mi stava... beh! che dovevo fare, la voglia mi tormentava, l'ho involontariamente provocato e lui...
Interessante questa sua esperienza, dovrei consultare un collega endocrinologo, ho già letto di un possibile incremento dell'appetito sessuale nella femmina gravida, è dovuto a fattori sia ormonali che psicologici, ma le confesso che è la prima volta che sento di una sintomatologia così eclatante.
Oh, si dottoressa, la prego mi aiuti. Non ne posso più di frugare nei pantaloni di tutti gli uomini che mi capitano a tiro... mi scusi, forse sono stata volgare, me ne vergogno.
Non si preoccupi, un certo allentamento dei freni inibitori è anche questo una conseguenza della tempesta ormonale che sta affrontando con la gravidanza.
Proverò ad aiutarla, ma nel frattempo cerchi di evitare rapporti, i tessuti infiammati si infettano facilmente e potrebbe capitarle qualcosa di più fastidioso...
D'accordo, proverò a consolarmi con le mie amiche più fidate.
Come crede, ma niente strumenti vari o potrebbe far peggio.
La dottoressa estrae i due cetrioli e le porge la carta assorbente. Questa volta il suo sguardo non può evitare di soffermarsi sulla mano della paziente che si asciuga delicatamente la vagina ed il perineo. La carta è subito fradicia ed emana un afrore inebriante. Antonella si accorge dello sguardo insistente e con un altro pezzo di carta si mette a massaggiarsi in modo un po' più plateale divaricando ancora di più le cosce. Prova anche a far uscire delle gocce di pipì, quindi addirittura un breve zampillo per provocare una minima reazione in questa specie di figa di legno. Ma non succede niente, quindi indispettita si riveste.
Ci vediamo Martedì prossimo, buonasera dottoressa.
Questa volta Valeria dopo averla accompagnata, Chiude lentamente la porta e vi appoggia la fronte per qualche istante ad occhi chiusi. Quindi rapidamente si sposta nello studio mentre si spoglia completamente. Prende da un cassetto una bottiglia di vodka nascosta e ne trangugia un paio di sorsi abbondanti. Poi si avvicina al lettino, respira a pieni polmoni l'odore di Antonella e si sdraia rotolandosi ed avvolgendosi in quel lenzuolo intriso di tutto quel ben di dio. Cerca freneticamente nel cestino la carta che Antonella ha usato per pulirsi, se la sfrega sul viso, sul naso, poi sul seno e sul pube. Prende i cetrioli dalla bacinella, li lecca. Se ne infila uno dentro e ci si masturba, l'altro si rompe in due, ma lei si infila entrambi i pezzi su per il culo. Gode in modo molto rumoroso, specie per uno studio medico. Si porta il foglio di carta intriso di piscio sulla bocca e sul naso e spinge forte per attutire la sua voce mentre viene ancora contorcendosi. E' tutta bagnata fradicia, chiude gli occhi esausta. Al mattino si sveglia ancora sdraiata sul quel lettino, coperta da lenzuoli di carta. La bottiglia di vodka è vuota e la testa le gira un po'.
Valeria, dottoressa naturopata con uno studio avviato in centro città, si è eccitata per una cliente fino a doversi masturbare.
E' vero che le donne incinte hanno un fascino particolare, quella poi le è sembrata un'allumeuse, una seduttrice, insomma una troia pazzesca... è arrivata con entrambi gli orifizi irritati dall'esercizio...
E poi, come godeva silenziosa mentre lei le scaricava tutta quella energia attraverso il computer...
Valeria per abituarsi a dosi simili ci ha messo tanto tempo, invece la troia gravida, già alla prima volta, ondeggiava tranquilla il culo all'aria con una grazia da odalisca...
Ma poi, con quelle grosse tette piene di latte... sembravano mozzarelle di bufala. Gliele avrebbe mangiate a morsi! Ok, ok, non l'ha fatto e non si fa! Questa è deontologia, etica professionale...
Le avrebbe solo dato una leccatina leggera al capezzolo bagnato di latte, solo un giretto con la lingua intorno all'aureola per raccogliere quanto stava traboccando impunemente... Infondo le stava sporcando il lettino con tutte quelle secrezioni...
Basta! Devi distrarti, l'hai promesso a Don Pancrazio, mai più. Specie se clienti, ne andrebbe della tua reputazione professionale, potresti trovarti senza lavoro e senza un soldo!
Ok, ok. Mai più! Lo giuro!
Buongiorno dottoressa, scusi se la chiamo a quest'ora. Se non la disturbo, vorrei anticipare il mio appuntamento, se possibile. I fastidi sono molto frequenti, ho provato con il suo rimedio, ma forse con gli elettrodi in azione potrebbe giovarmi di più?
Buongiorno signora, mi lasci guardare l'agenda. Potrei trovarle un posto per domani sera dopo le altre visite. Sarebbe per le 20.30 può andar bene per lei?
D'accordo, a domani
Valeria apre la porta con il comando a distanza, sta ancora visitando. Antonella si mette comoda nel salotto d'attesa, si sbraca a gambe larghe, tanto non c'è nessuno...
Questa volta il suo vestitino elasticizzato è azzurro, ha messo anche delle autoreggenti grigio scuro perché stasera tira una tramontana così fresca... Ha anche indossato una giacchetta, ma niente mutande, ovviamente. Le danno fastidio.
La dottoressa attraversa la sala accompagnando l'ultimo paziente alla porta e si rivolge con cordiale distacco a lei senza nemmeno guardarla, invitandola ad entrare.
Non credevo che curasse anche uomini
Il trattamento non è sempre lo stesso... i campi sono molteplici
Beh, certo. Mio marito non so come reagirebbe al cetriolo...
dice Antonella tentando di farla sorridere un po' per rompere il ghiaccio. Ma non ci riesce affatto.
Prego, indossi la camicia e si sdrai.
Antonella esegue.
La dottoressa indossa i guanti di lattice ed esamina prima la vagina e poi l'ano.
Uhm, vedo che l'irritazione c'è ancora. Dovrei chiederle di sospendere i rapporti, almeno per un po' di tempo. Si può fare?
Posso provarci, ma... vede Dottoressa, sarò sincera. Da quando sono incinta ho una voglia pazzesca, incontrollabile, insaziabile. Mio marito è disperato, l'ho svuotato. Pensi che mi ha chiesto lui stesso di provvedere altrimenti...
Ne ha parlato col suo medico? Ha provato con dei calmanti?
La dottoressa si aggiusta nervosamente gli occhiali sul naso
Niente, tutta acqua fresca. Non mi fanno niente.
Mi scusi, ma cosa intendeva dire esattamente per “provvedere altrimenti”?
Mio marito mi ha presentato un suo collega, single da anni... e... Mi scusi, forse non dovrei tediarla con le mie paturnie...
Valeria cerca di mascherare la sua agitazione e con flemma, estrae da una bacinella metallica due cetrioli sbucciati, un po' più grandi dell'ultima volta, ma comunque nella norma. Questa volta ha deciso di inserirli mentre la paziente è supina, vuole guardarla ben in faccia mentre riceve gli ortaggi. Le chiede di aprire bene le cosce.
Antonella li accoglie entrambi senza batter ciglio, uno davanti ed uno dietro. Ma durante la cauta introduzione, la guarda con un leggerissimo sorriso tra il beato e il complice. Ma come si permette?
Spostandosi al computer la dottoressa si mette seduta e la invita disinvoltamente a continuare il racconto.
Beh, il collega era un po' più anziano di quanto mi aspettassi, secondo me l'ha scelto apposta per gelosia, me l'ha portato a cena ed ha voluto anche assistere quando mi ha fatto possedere. Si, gli ha chiesto di prendermi da dietro alla pecorina, di modo che il contatto tra noi fosse ridotto all'essenziale. Anzi, mentre quello mi stantuffava, lui mi si è piazzato davanti gli occhi sbaciucchiandomi e limonando tutto il tempo. Questo la prima volta, dopo ho fatto a modo mio, mi sono presa sia lui che mio marito in tutte le posizioni, davanti, dietro. Alla fine anche contemporaneamente. Il collega veniva ogni sera dopo cena ed andavamo avanti fino a notte. Dopo circa un mese e mezzo non è venuto più. Pare che abbia avuto problemi alla prostata, non era tanto giovane...
La dottoressa con indifferenza professionale, nel frattempo ha iniziato ad inviare le scariche sugli elettrodi dei cetrioli, aumentandone progressivamente la potenza. L'espressione di Antonella adesso è gaudente, durante i picchi di energia si passa la lingua tra le labbra, mugugna flebilmente e socchiude gli occhi. Valeria le fissa i capezzoli, sotto la trama leggera della garza sembra che ci sia una secrezione lattifera più che abbondante. Ma anche intorno nella zona dei fianchi il lenzuolo di garza che copre il lettino è inzuppato di umori che diffondono feromoni in tutta la stanza. Valeria è perplessa, si è accorta di essersi bagnata le mutande anche lei. Ma la invita, comunque, a continuare il racconto.
Allora è venuta la volta di Shankar, sa abbiamo un collaboratore domestico indiano. Un bel ragazzo, scuro, snello, molto sodo. Al principio mio marito ha fatto finta di non accorgersene, poi una volta ci ha beccati in cucina mentre Shankar mi stava... beh! che dovevo fare, la voglia mi tormentava, l'ho involontariamente provocato e lui...
Interessante questa sua esperienza, dovrei consultare un collega endocrinologo, ho già letto di un possibile incremento dell'appetito sessuale nella femmina gravida, è dovuto a fattori sia ormonali che psicologici, ma le confesso che è la prima volta che sento di una sintomatologia così eclatante.
Oh, si dottoressa, la prego mi aiuti. Non ne posso più di frugare nei pantaloni di tutti gli uomini che mi capitano a tiro... mi scusi, forse sono stata volgare, me ne vergogno.
Non si preoccupi, un certo allentamento dei freni inibitori è anche questo una conseguenza della tempesta ormonale che sta affrontando con la gravidanza.
Proverò ad aiutarla, ma nel frattempo cerchi di evitare rapporti, i tessuti infiammati si infettano facilmente e potrebbe capitarle qualcosa di più fastidioso...
D'accordo, proverò a consolarmi con le mie amiche più fidate.
Come crede, ma niente strumenti vari o potrebbe far peggio.
La dottoressa estrae i due cetrioli e le porge la carta assorbente. Questa volta il suo sguardo non può evitare di soffermarsi sulla mano della paziente che si asciuga delicatamente la vagina ed il perineo. La carta è subito fradicia ed emana un afrore inebriante. Antonella si accorge dello sguardo insistente e con un altro pezzo di carta si mette a massaggiarsi in modo un po' più plateale divaricando ancora di più le cosce. Prova anche a far uscire delle gocce di pipì, quindi addirittura un breve zampillo per provocare una minima reazione in questa specie di figa di legno. Ma non succede niente, quindi indispettita si riveste.
Ci vediamo Martedì prossimo, buonasera dottoressa.
Questa volta Valeria dopo averla accompagnata, Chiude lentamente la porta e vi appoggia la fronte per qualche istante ad occhi chiusi. Quindi rapidamente si sposta nello studio mentre si spoglia completamente. Prende da un cassetto una bottiglia di vodka nascosta e ne trangugia un paio di sorsi abbondanti. Poi si avvicina al lettino, respira a pieni polmoni l'odore di Antonella e si sdraia rotolandosi ed avvolgendosi in quel lenzuolo intriso di tutto quel ben di dio. Cerca freneticamente nel cestino la carta che Antonella ha usato per pulirsi, se la sfrega sul viso, sul naso, poi sul seno e sul pube. Prende i cetrioli dalla bacinella, li lecca. Se ne infila uno dentro e ci si masturba, l'altro si rompe in due, ma lei si infila entrambi i pezzi su per il culo. Gode in modo molto rumoroso, specie per uno studio medico. Si porta il foglio di carta intriso di piscio sulla bocca e sul naso e spinge forte per attutire la sua voce mentre viene ancora contorcendosi. E' tutta bagnata fradicia, chiude gli occhi esausta. Al mattino si sveglia ancora sdraiata sul quel lettino, coperta da lenzuoli di carta. La bottiglia di vodka è vuota e la testa le gira un po'.
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