Una storia una vita - Scambio di ruoli pt.3

di
genere
dominazione

Scostai i capelli arruffati di Silvia dal suo viso. Mi fissò senza alzare il viso, come per capire le mie prossime intenzioni, poi osservò le mie mani raggiungere il suo petto. Volevo solo spostare la sua chioma folta che le copriva interamente i seni. Di solito amavo moltissimo quella vista, ma in quel momento la volevo totalmente esposta.
- Ti sto facendo troppo male
- Non ricordo di averti chiesto di fermarti
- La giornata é ancora lunga
- anche per te. Non riuscirai a scoparmi
Presi due pinze per capezzoli piuttosto grosse e pesanti. Silvia me ne applicava varie,e queste erano tra quelle più dolorose. Le succhiai a lungo un capezzolo, finché la sua piccola areola non si raggrinzì riducendosi ancora di più, poi applicai la pinza tenendola verticalmente, e la tirai per verificarne la tenuta. Ripetei l'operazione sull'altro seno mentre sentivo i suoi occhi fissi sulla mia nuca. Non emise alcun suono nemmeno quando tirai e torsi in tutte le direzioni entrambi i morsetti, ma si lamentò debolmente quando le afferrai i seni da sotto schiacciandoli con forza, tirandole la pelle e aumentando la pressione sui capezzoli imprigionati.
- vado a prendere da bere. Tu ovviamente non muoverti da lì...
Tornai con due bottiglie d'acqua, e feci bere anche lei, poi presi il vibratore che preferiva usare e lo accesi. Da quando glielo avevo comprato era diventato l'unico che usava. Mi diceva sempre "questo coso é illegale, avrei voluto scoprirlo prima". Per me era uno spettacolo deliziosamente insopportabile osservarla mentre lo usava fino allo sfinimento completo. A volte mi faceva solo guardare, altre volte mi legava davanti a lei togliendomi la cintura per divertirsi alla vista delle mie inutili erezioni; altre volte mi teneva il cazzo in mano, mentre in ginocchio con le mani legate dietro la schiena le leccavo e succhiavo le tette per aumentare il suo piacere. In un paio di occasioni mi si era avvicinata continuando a tenere quel coso, di cui sentivo chiaramente il rumore, appoggiato sulla figa e mi aveva impartito le frustate più forti di cui avessi memoria. Frustarmi da eccitata le piaceva ancora di più aveva detto. Aveva usato quella testa vibrante anche su di me, per sessioni di teasing & denial estenuanti, scoprendo quanto fosse piacevole per me sul cazzo e sul glande, e quanto male potesse farmi alle palle, soprattutto quando indossavo la cintura. Le sue sessioni erano sempre di piacere e dolore, e la sua vena di sadismo si manifestava sempre più intensa. Ora avrei tenuto lei sul filo dell'orgasmo per un bel pezzo, prima di decidere di concederle un orgasmo, e soprattutto l'avrei vista nuda ed inerme agognarlo a lungo. Prima di iniziare a tormentarle la diga come lei sicuramente sperava, persi alcuni minuti a tormentarle i seni, appoggiando la testa del marchingegno sulle pinze. Il dolore doveva essere piuttosto forte, e dovetti mettermi dietro di lei trattenendola contro di me per impedirle di spostarsi troppo. Le tappai la bocca per mitigare i suoi gemiti, poi decidi che era tempo di farla impazzire per il piacere, e spostai il vibratore sull'inguine.
- non pensare che ti lascerò venire tanto presto però - le dissi - dovrai restare un po' in sospeso
- sai che non mi piace
- per quello te lo faccio. E avvisami quando ti avvicini, altrimenti giuro che ti scortico la schiena
- va bene - disse lei in tono remissivo
Andai avanti probabilmente per un paio d'ore, concedendole delle pause ogni tanto per riprendersi quando un solo secondo di applicazione la riportava vicino al punto di non ritorno. In una di queste pause tolsi i morsetti, facendola gridare mentre le gambe cedettero lasciandola appesa per i polsi ad assorbire il dolore. Ripresi il trattamento vibrante con un frustino in mano, alternando i due strumenti.
Quando fu completamente sfinita da quello mi fermai.
- non la sento più...mi resterà gonfia per giorni
Guardai fra le sue cosce, e mi avvicinai per leccarla
- nooo, ti prego!
La fermai afferrandole il culo con entrambe le mani e continuai per un po' gustandomi i suoi lamenti prima di rialzarmi
- sai che dopo il primo ti farò venire a ripetizione, vero?
- sei un animale
- però ti piace...
- si cazzo...sto impazzendo ma mi piace
Mi scostai un attimo per prendere un plug anale
- bagnalo - le dissi infilandoglielo in bocca, e lei obbedì schiudendo le labbra. Non era molto abituata alle penetrazioni anali, e resistette all'inserimento
- ti conviene rilassarti. Rassegnati all'idea che te lo farò entrare dentro, e farò più in fretta.
Si convinse ad aiutarmi spingendo verso il basso per facilitarmi il lavoro. Accesi la vibrazione
- no, anche quello?
- trattamento completo. Ora ti slego, cambiamo posizione. Hai fame?
Continua
scritto il
2022-04-04
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