Ragazzi in montagna

di
genere
incesti

Me ne andai dalla mia città qualche anno fa per avere una vita più tranquilla. Fortunatamente trovai quello che stavo cercando, un quieto appartato posto in alta montagna.
La mia villetta era al bordo di un prato con una bella vista su una profonda valle. Quando il sole compariva sulle vette coperte di neve sull'altro lato della valle, raggi di luce solare attraversavano le finestre.
Poco tempo fa mia sorella mi chiese se i miei nipoti gemelli, Joey e Dan, potevano stare un po’ da me. Erano abbastanza grandi per fare il viaggio da soli e pensò che l’aria di montagna gli avrebbe fatto bene.
Io non avevo problemi, non vedevo i due nipoti da qualche anno e mi chiedevo quanto erano cresciuti; arrivarono col treno nella città più vicina ed io andai ad incontrarli.
Stava diventando buio mentre percorrevamo i cinque chilometri per raggiungere casa mia.
Loro erano stanchi all’arrivo. “Laviamoci prima di cena.” Dissi togliendomi i vestiti. Sembrarono sorpresi quando videro che mi spogliavo, ma quando fui nudo loro cominciarono a denudarsi. Mentre lo facevano misi una pentola di stufato sulla stufa.
Era una primavera calda e l’acqua era ciò di cui avevamo bisogno per i nostri muscoli stanchi. Mentre stavamo a bagno nell’acqua calda la rosa luna di montagna salì nel cielo. Restammo seduti nella piscina e chiacchierammo del più e del meno prima di ritornare in casa. Io ero dietro di loro e le loro natiche brillavano al chiaro di luna. Il tempo di arrivare alla casa ed io ero pronto a tappare ambedue i loro buchi del culo.
Accesi il fuoco e misi dei materassi di fronte al focolare. Dopo una ciotola di stufato ci sedemmo nudi sui materassi. Il fuoco gettò una calda luce arancio sui nostri corpi rendendoli dorati.
Non potevo fare a meno di guardare i giovani corpi muscolosi dei miei nipoti. I miei pensieri vagavano e presto il mio uccello si raddrizzò tra le mie gambe.
“Gosh, zio! Ce l’hai grosso!” disse indicando il mio uccello.
“Sì, mi diventa così di sera.” ho spiegato. “Non vi dà fastidio?”
Joey e Dan si guardarono l'un l'altro e sorrisero. “Tutto bene, zio, anche le nostre cose sono grosse.”
“Quanto diventano grossi?” Ho voluto sapere.
Con mia sorpresa, Dan allungò una mano e toccò la mia asta appena sotto la testa. “Circa di questa dimensione, zio” Disse.
“Umm, abbastanza grosso. Ma dovreste vedere quello di mio fratello, è ancora più grosso del mio.” Dissi loro.
“Vuoi dire zio Will?” Chiese Joey.
“Sì, l’uccello di zio Will è lungo così...” Dissi mettendo un dito a quasi tre centimetri dalla punta del mio uccello.
“Ci piacerebbe vederlo!” Esclamò Joey.
“Se ci capiterà di essere con zio Will ne avremo l’opportunità. So che gli piace mostrare il suo lungo cazzo.”
“Davvero!”
“Sì, a zio Will piace sfoggiare il suo uccello.”
Joey e Dan sorrisero. Io scivolai più vicino a loro fino a che il mio uccello non fu a pochi centimetri di fronte a loro.
Allargai le gambe perché potessero vedere meglio il mio pene e le mie palle.
“Forza, toccatelo” Ho detto loro. “E’ bello avere qualcuno che ti tocca il cazzo!”
Joey prese in mano le mie palle, Dan avvolse le dita intorno all’asta e con l’altra mano strinse la mia cappella. “Così, ragazzi. Prendetevi tutto il tempo.”
I miei nipoti giocarono col mio uccello e le mie palle con emozione. Io dimostrai come mi piaceva essere accarezzato. Loro ce l’avevano ambedue duro, i loro uccelli erano identici come il resto dei loro corpi.
“E’ bello?” Chiese Joey chiese. Aveva le mani intorno alla mia asta e mi stava pompando con forza il pene.
“Sì, è meglio di quando me lo faccio io. Continua e sparerò un carico di crema.”
Joey non era da meno, sapevo che voleva vedere il mio carico.
“Guarda il mio buco, vedi come sta diventando cremoso? Mi stai trattando veramente bene il cazzo.” Mi appoggiai indietro e lasciai che Joey e Dan si avvicinassero di più alla testa del mio uccello. Il fatto che volessero vedermi sborrare mi stava eccitando. Abbassai le loro due teste. Joey continuava a pompare la mia asta. Io cominciai a spingere con le mie anche. Le mie palle si contrassero contro la base del mio uccello.
“C’è lo sperma, ragazzi, sto per sparare.” Riuscii ad ansare prima che la mia asta eruttasse.
Il primo spruzzo colpì le guance dei miei nipoti, il secondo cadde sul mio torace il resto fluì dalla cappella rivestendo le dita di Joey.
“Wow, ne hai sparato un bel po’!” Esclamò Dan. “Zio Will viene così?”
Accennai col capo. “Talvolta eiacula anche di più. Il suo sperma ha un sapore molto buono.”
“Tu l’hai assaggiato?” Chiese Joey.
“Sì. Mi piace realmente quando mette il suo cazzo nella mia bocca e mi viene in gola.”
Joey e Dan ascoltavano ad occhi spalancati. “Vi piacerebbe mettere il vostro uccello nella mia bocca?” Chiesi loro.
Prima che me ne rendessi conto avevo ambedue i loro cazzi in bocca. I loro giovani uccelli erano duri e dolci. Afferrai i loro culi e spinsi le loro verghe dure profondamente nella mia gola.
Erano così eccitati che non ci volle molto prima che vuotassero i loro carichi cremosi nella mia gola.
Quando ci coricammo per dormire dissi: “Domani potrete succhiare il mio cazzo.

2 I ragazzi imparano a succhiare

Quando aprii gli occhi era ancora presto. Il miei nipoti Dan e Joey ancora erano ancora addormentati.
Mi ricordai che la sera prima ci eravamo masturbati ed avevo succhiato i loro uccelli.
Mi alzai silenziosamente ed andai alla finestra. La nebbia mattutina era ancora fitta.
Accesi il fuoco e vi misi una pentola di caffè. Sapevo che i miei nipoti avrebbero avuto fame quindi misi dei biscotti nel forno e presi delle uova.
Joey si svegliò per primo, si alzò assonnato e venne in punta di piedi in cucina.
“Devo pisciare, zio.” Bisbigliò.
“Puoi andare nel portico e pisciare nel’erica.” Ho bisbigliato anch’io. Lo guardai aprire la porta, andare in punta di piedi all'orlo del portico e pisciare fuori.
Ritornò coperto di pelle d’oca ed io lo tirai vicino a me per scaldarlo; lui mi abbracciò.
Eravamo ancora abbracciati quando Dan si svegliò, doveva aver visto Joey pisciare nel portico perché andò fuori senza chiedere. Quando ebbe finito venne da noi.
“Bene, voi due siete pronti per la colazione?” Chiesi.
Loro accennarono col capo.
Stavo per strapazzare le uova quando sentii qualche cosa alla mia cappella.
Era Joey che mi pizzicava l’uccello. Non mi ero accorto di averlo mezzo duro, spesso sono eccitato di mattina e vedere i miei due nipoti girare nudi deve aver fatto fluire i miei succhi.
“Ti piace questa cosa, huh?” Gli ho chiesto.
Joey ha guardato in su e ha sorriso, poi mi ha tirato indietro il prepuzio esponendo la cappella gonfia.
“La colazione dovrà aspettare!” Ho pensato.
Mi sedetti su una sedia ed allargai le gambe. Joey si inginocchiò di fronte a me e Dan si mise dietro di me a guardare suo fratello giocare col mio uccello duro.
“Come devo fare a succhiarti, zio!” Joey chiese improvvisamente.
Io sorrisi prima di rispondere. “E’ facile, prima devi leccare un po’ testa ed asta per renderli un po’ bagnati.”
Misi la mano sulla sua testa mentre lui faceva scivolare la lingua sulla testa del mio uccello e giù lungo i lati della mia asta lunga e dura.
“Poi apri la bocca e spingila contro la testa facendola scivolare dentro.”
Joey arrotondò la bocca e la portò alla punta del mio uccello pulsante. Lo guardai far scivolare lentamente la mia cappella sopra la sua lingua e nella sua bocca.
“Così, Joey. E’ veramente bello. Ora facci correre intorno la lingua. Senti lo spazio tra la testa ed il prepuzio. Così. Fai correre sulla lingua la punta e lecca il buco. Là, non ha un buon sapore?”
Dan cominciò a giocare con se stesso, vedere suo fratello succhiarmi era troppo eccitante per lui.
“Ora fai scivolare la testa in giù sull’asta il più possibile. Lascia che il mio uccello vada profondamente nella tua bocca. Così, continua, sei a metà strada sul mio uccello. Ancora un po’.”
Vidi il mio uccello scomparire profondamente nella gola di Joey, ero stupito di quanto riusciva a prenderne.
“Ora tirati indietro e fallo uscire quasi completamente, poi fallo scivolare di nuovo giù. Bene, fallo di nuovo e poi gradualmente fallo più velocemente. Stringilo con la bocca.” Lo istruii.
Mio nipote era un succhiacazzi nato. La sua bocca calda strinse ermeticamente intorno alla mia carne rigida. Lo lasciai succhiare per un po’ prima di prendere con forza la sua testa e cominciare a fottergli la faccia.
“Ok, Joey, va bene, lascia che tuo zio ti fotta la faccia. Siediti là e lascia che pompi il mio uccello nella tua gola.”
Dan continuava a pompare il suo cazzo, capii che era ansioso di provare. Dovetti estrarmi dalla bocca di Joey per evitare di sborrare.
“Joey, ora è il turno di tuo fratello.” Ho detto. Joey si alzò di malavoglia.
“Com’è, Joey?” chiese Dan.
“E’ grande!” Rispose Joey.” Si rivolse a me e chiese: “Pensi che anche zio Will mi permetterà di succhiarlo?”
“Naturalmente.” Dissi con un ammicco. “Fra non molto avrete la vostra opportunità. Zio Will verrà qui il prossimo week end.”
“Grande!” esclamò Joey mentre Dan si inginocchiava tra le mie gambe e prendeva il mio uccello
nella sua bocca affamata. Aveva studiato come Joey succhiò il mio pene e non aveva bisogno di istruzioni. La sua bocca era stretta come quella di Joey e anche lui riusciva ad ingoiare il mio lungo e grosso cazzo.
Chiavai la faccia di Dan a lungo e con forza. Io mi stavo avvicinando all’orgasmo; feci segno a Joey di inginocchiarsi accanto a suo fratello. Quando le loro facce ansiose erano fra le mie gambe cominciai a fottere le loro facce. Spingevo nella bocca di Joey alcune volte e poi lasciavo che Dan prendesse il mio uccello. Volevo sparare nelle bocche di ambedue.
Il mio cazzo era profondamente nella gola di Dan quando le mie palle esplosero. Emisi un ululato come un lupo arrabbiato. Tenni la testa di Dan ermeticamente e pompai i miei primi colpi spessi di sperma nella sua gola. Poi lo estrassi rapidamente e riempii di sborra la bocca calda di Joey.
Quando le mie palle furono vuote, lasciai che il mio uccello penzolasse tra di loro e guardai come ambedue si gettavano impazientemente sulle ultime gocce di sperma appiccicoso che fluiva dal buco. I miei due nipoti spararono la loro crema sul pavimento mentre assaporavano il mio spesso sperma.
Diedi loro un asciugamano per asciugare la loro sborra e cominciai a cuocere le uova.
Non potevo fare a meno di chiedermi cosa sarebbe accaduto quando mio fratello Will sarebbe arrivato la settimana seguente.

3 I Ragazzi imparano a fottere

Alcuni giorni prima che lasciassi la città per visitare mio fratello in montagna, mia sorella mi chiamò.
Quando le dissi io stavo andando da mio fratello Tod, mi disse che i suoi ragazzi gemelli, Dan e Joey, erano andati anche loro a trovarlo.
“Tod non mi ha detto che sono da lui.” Dissi.
“Li ho mandati da lui perchè si annoiavano qui.”
“Hmm...” Mormorai. Io stavo aspettando ansiosamente una vacanza quieta solo con mio fratello.
Ma era tardi per cambiare i piani, decisi di far bun gioco a cattiva sorte.
Lasciai la città sabato mattina, era un viaggio di un giorno ed una passeggiata di cinque chilometri fino alla casa di Tod. Passai la notte del sabato in un motel ai piedi delle montagne e la mattina dopo mi incamminai.
La foresta era nebbiosa e fresca quando imboccai il sentiero. Dapprima saliva delicatamente e poi più ripidamente con saliscendi nella folta foresta. A metà mattina la foresta cominciò a diradarsi e la nebbia cedette ad una brillante luce solare.
Dopo molte ore io finalmente uscii dalla foresta nel paese e vidi la casa di mio fratello in lontananza. Mi fermai per un drink. Faceva piuttosto caldo così mi tolsi la camicia e feci il resto del cammino con i soli pantaloncini.
Quando finalmente arrivai alla casa fui felice di trovare Tod da solo. I nipoti erano andati a fare un'escursione di un giorno. Almeno il primo giorno avrei avuto pace e quiete. Tod preparò il pranzo e ci mettemmo sotto il portico a mangiare. Faceva così caldo che ci spogliammo nudi.
“Quali novità?” Chiesi ad un certo punto.
“Non puoi credere a quello che è accaduto coi nipoti!” Esplose lui.
“Cioè?” Ho chiesto.
“Quei due sono i più arrapati ragazzi che abbia visto da tempo, sono grandi innamorati dell’uccello e muoiono dalla voglia di vedere il tuo cazzo.”
Non potevo credere alle mie orecchie Dopo tutto quella vacanza stava per dimostrarsi divertente. Tod mi raccontò tutto quello che era successo tra lui ed i ragazzi e mentre mi raccontava tutti i dettagli, io mi eccitavo.
Dopo pranzo andammo ad un lago vicino per rinfrescarci e come al solito ci denudammo, era questo che mi piaceva di quel luogo, era così remoto che potevi andare sempre in giro senza vestiti. Nuotammo e poi ritornammo verso casa.
Quando la casa fu in vista sentimmo dell voci dietro di noi, ci girammo e vedemmo i nipoti che, quando ci videro cominciarono a correre. Ci sorpassarono gridando: “L’ultimo che arriva è lo schiavo!”
Nessuno aveva detto loro che ero un ottimo corridore, li rincorsi e con facilità arrivai prima di loro, quando entrarono senza fiato, io afferrai Joey.
“Sei tu lo schiavo! Dan vieni qui!”
Joey tentò di divincolarsi, ma io lo buttai a terra e gli strappai i vestiti. Dan mi aiutò a togliergli scarpe e mutande.
“Dammi una mano, Dan. Ci divertiremo con questo schiavo!” Ho gridato quando Joey fu nudo. Lo sollevammo e lo posammo sulla tavola.
“Cosa facciamo per prima cosa, zio Will?” Chiese Dan.
“Per prima cosa dobbiamo essere sicuri che sia valido per essere uno schiavo. Uno schiavo deve avere un corpo forte per lavorare.” Risposi con un ammicco. Gli allargai le braccia e poi le gambe. Joey sembrava una grande aquila ad ali aperte. Si comportava come se non gli piacesse essere schiavo, ma il suo cazzo diceva la verità.
“Mi sembra che abbia un corpo abbastanza a posto.” Dissi “Guarda Dan, questi bei bicipiti.” Dissi spremendo le sue braccia. “Ha anche un bel torace.” Ho aggiunto dando un ceffone alle sue tette.
“Senti le cosce!” Dissi a Dan che prese le cosce di Joey e le stava strofinando quando Tod entrò.
“Cosa stiamo facendo?” Chiese.
“Stiamo controllando lo schiavo per vedere se è in buona salute.” Ha risposto Dan.
“Oh, vedo!” Ha detto Tod con una risata. “Sarà meglio che vi dia una mano, ragazzi!”
In breve stavamo tutti e tre verificando il corpo caldo e sudato di Joey la cui verga era ritta.
“Devo dire che questo schiavo è in salute.” Ho detto, stavo davanti al bordo della tavola tra le sue gambe. Spostai le mani sulle sue cosce fino alle palle. Quando gliele toccai il suo inguine si contorse. “Sì, è veramente sano! Tod, prendi il lubrificante nel mio zaino, è il momento di un esame interno.” Me lo diede e poi Dan e Tod tirarono indietro le gambe di Joey mettendo in mostra il suo bel culo.
“Così, Dan mettigliene un po’ sul buco.” Tod ed io guardammo Dan che spalmava del lubrificante sulla stretta fessura del fratello. “Mettigliene un po’ di più, così, strofina il dito sulla fessura. Ora spingi dentro la punta del dito. Là, ora un po’ di più.”
Lo guardammo spingere il dito nel culo vergine del ragazzo.
“E’ caldo dentro, zio!” Disse Dan.
“Buon segno.” Ho risposto. “Spingi un po’ di più. Fino alla nocca. Ora estrailo e poi spingilo dentro un po’ di più.” Inutile dire che Tod ed io avevamo un’enorme erezione.
Presi la mano di Dan e spinsi il suo dito dentro e fuori per mostrargli come fare un ditalino a suo fratello. Imparò presto e mentre lui lavorava il culo di Joey, io estrassi un preservativo.
“Ora strofina del lubrificante sul mio pene, Dan.” Ho emesso un lamento quando Dan ha preso il mio uccello con le sue dita scivolose. “Si, è bello. Ora strofinalo, metti questo sulla testa e fallo rotolare indietro.” Gli dissi dandogli il preservativo. Tod cominciò a masturbarsi mentre guardava Dan far scivolare lentamente il preservativo sul mio cazzo. “Lasciane un po’ alla fine. Agli uccelli piace sparare e quello sperma deve andare da qualche parte.”
Quando Dan l’ebbe srotolato tutto, pigiai la cappella contro la fessura rosa di Joey.
“Ok, Dan, afferralo e spingilo delicatamente dentro.” Tod si chinò ed allargò le natiche del ragazzo mentre Dan spingeva lentamente la mia cappella nel buco di Joey che chiuse gli occhi per il piacere.
Era grande guardare mio nipote far scivolare il mio uccello nel culo caldo di suo fratello. La mia asta strofinava contro le dita di Tod mentre Dan faceva scivolare il mio uccello sempre più profondamente nel culo del ragazzo. La dentro sembrava di fuoco e la mia cappella pulsava per il piacere intenso.
“Ohh.” Ho gemuto quando Dan mi ha spinto dentro completamente. Rimasi fermo per un minuto, lasciando che il mio cazzo si adattasse al culo del ragazzo, poi lentamente lo tirai fuori e lo feci scivolare di nuovo dentro pompando nel suo culo. Dan si accucciò per vedere meglio il mio uccello in azione. Tod prese l'uccello di Joey con una mano e cominciò a pomparlo mentre con l'altra pompava il suo cazzo.
Ero così eccitato all’idea di far vedere a Dan come fottevo che aumentai la velocità ed inculai per bene quel culo. Estrassi molte volte completamente l’uccello e gli schiaffeggiai il culo con quello. Stavo per venire e lo feci sapere agli altri.
“Sto per sparare, ragazzi!” Gridai. “Il mio cazzo sta per esplodere!” e così dicendo l’ho sbattuto dentro profondamente ed ho vuotato le palle nel preservativo. Lo sperma scivoloso ha turbinato intorno alla cappella scendendo ai lati dell’asta.
Restai dentro lasciando che brividi di eccitazione pulsassero attraverso il mio corpo. Poi mi estrassi e dissi a Dan di far scivolare via il condom.
“Giralo e spargi il succo sul corpo di Joey, ragazzo.” Ho ordinato. Tod e Joey spararono i loro carichi mentre Dan spalmava su stomaco e torace del fratello la mia sborra, dopo di che finì il lavoro scaricandoci sopra anche il suo sperma.
“Ragazzi, vi è piaciuto?” Ha chiesto Tod.
“Sì, è stato grande, zio!” Hanno detto insieme i nipoti.
“Bene, ora voglio anch’io uno schiavo.” Ha detto Tod afferrando Dan per il culo rotondo.
E così continuò a lungo quella quieta vacanza.
di
scritto il
2012-07-25
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