Tutto per mia figlia 1
di
Profeta Noah
genere
incesti
Stavo leggendo delle notizie sul tablet, quando la mia bellissima e dolcissima Alice, 18 anni, entrò in cucina.
"Papà... mi aiuti ad avere un orgasmo?"
"Che hai detto, tesoro?"
Alice ripetè: "Mi aiuti ad avere un orgasmo? Mi sta per venire il ciclo, ho i crampi. Da sola non riesco..."
"Veramente... penso che dovresti chiedere a mamma." Risposi in difficoltà.
"Ha detto che devi aiutarmi tu."
"Teresa!" Urlai. "Alice, ti ha chiesto per caso... ecco... di aiutarla ad avere un orgasmo?!?"
Mia moglie si affacciò dal suo studio/ufficio. "Si, dice che ha i crampi."
"Voglio dire... non pensi che dovresti occupartene tu?"
"Sto incasinata col lavoro. E poi tu sei più bravo."
"Tesoro... ma cosa dovrei fare?"
Teresa tirò fuori la lingua. "Con me ha sempre funzionato."
"Amore, ma mi arrestano! È nostra figlia!"
"Chi vuoi che ti arresti?" Rispose, poi si prese gioco di me. "Per lei sarei disposto anche a scalare le vette più alte del mondo... quanto può essere difficile leccare una fica?"
Devo dire che la provocazione sortì il suo effetto, anche se l'idea mi imbarazzava un pochino.
"Ok," dissi, "però vieni anche tu."
"Ho proprio bisogno di una pausa."
"Amore, vai a fare la doccia. Poi, vieni in camera." Dissi ad Alice.
Pochi minuti dopo udii Alice uscire dal bagno ed entrare in camera. Passai da mia moglie, prima di raggiungere nostra figlia.
Alice era seduta sul letto con addosso l'accappatoio. Le diedi un bacio sulla guancia. La feci distendere. Invece di farle togliere subito l'accappatoio e divorare la sua fichettina, sedetti di fianco a lei. Iniziai piano piano a baciarla sugli occhi, sul naso, sulle labbra. Tolsi la cintura dell'accappatoio, senza aprirlo. Continuai a baciarla sul collo, scendendo piano piano.
Lentamente calai l'accappatoio, finché non scoprii il suo capezzolo destro. Presi a rotearlo tra le mie dita. Alice emise un gemito. Feci lo stesso col suo capezzolo sinistro. Mi abbassai per baciarlo. Avvolsi la lingua intorno e succhiai delicatamente. Mia figlia gemette di nuovo.
Continuai a leccare e succhiare, procedendo verso il suo ombellico... per raggiungere la Terra Promessa. Alice allargò le gambe senza che le dicessi nulla. Mi alzai e mi posizionai ai piedi del letto. Dinanzi a me vi era la più bella fichettina che avessi mai visto! Piccoli petali di fiore rosa ai lati del dolce buchino, rosso dall'eccitazione. Il mio cazzo non voleva altro che fotterla, la mia testa mi diceva di tenere il controllo.
Mi abbassai e ripresi a baciarla, partendo dall'ombellico. Le baciai il pube, poi le piccole labbra, fino a giungere al perineo, poi di nuovo su, fermandomi al clitoride. Continuai a baciare in circolo. Alice ansimò ancora.
Mia moglie si posizionò dietro di me e prese a strofinarmi il cazzo. Era piacevole ma la mia mente era altrove. Iniziai a leccare. La fichettina liscissima di Alice era così dolce che non potevo far altro che leccare e leccare ancora. Teresa riuscì a sbottonarmi i pantaloni. Alice iniziò ad agitarsi. Le succhiai il clitoride. Mia moglie mi abbassò i boxer e prese a masturbarmi. In quel momento Alice esplose in un bellissimo orgasmo, riempiendo la mia bocca con il suo dolce nettare di fica.
Diedi a mia figlia il tempo di calmare il respiro, poi le dissi di lasciarci da soli... che avevamo delle cose da fare.
"Posso restare?" Chiese Alice.
"Non ora, amore. Vai a pulirti. Ti prometto la prossima volta," rispose mia moglie.
Ero così eccitato che non capii cosa dissero. Alice uscì dalla stanza, chiudendo la porta.
Appena fuori, mi nascosi sotto la gonna di Teresa, rimuovendo le sue mutandine. Tirai giù i pantaloni insieme ai boxer, senza preoccuparmi di togliere tutto. Salii sul letto ed infilai immediatamente il cazzo nella sua fica bagnata. Affondai almeno dieci volte ed esplosi il mio seme dentro di lei. Teresa urlò, desiderosa di ricevere fino all'ultima goccia. Esausto, mi gettai sul letto. Mia moglie afferrò la mano. Sorridemmo. Teresa sembrava molto felice. Io continuai a pensare alla mia piccola Alice...
"Papà... mi aiuti ad avere un orgasmo?"
"Che hai detto, tesoro?"
Alice ripetè: "Mi aiuti ad avere un orgasmo? Mi sta per venire il ciclo, ho i crampi. Da sola non riesco..."
"Veramente... penso che dovresti chiedere a mamma." Risposi in difficoltà.
"Ha detto che devi aiutarmi tu."
"Teresa!" Urlai. "Alice, ti ha chiesto per caso... ecco... di aiutarla ad avere un orgasmo?!?"
Mia moglie si affacciò dal suo studio/ufficio. "Si, dice che ha i crampi."
"Voglio dire... non pensi che dovresti occupartene tu?"
"Sto incasinata col lavoro. E poi tu sei più bravo."
"Tesoro... ma cosa dovrei fare?"
Teresa tirò fuori la lingua. "Con me ha sempre funzionato."
"Amore, ma mi arrestano! È nostra figlia!"
"Chi vuoi che ti arresti?" Rispose, poi si prese gioco di me. "Per lei sarei disposto anche a scalare le vette più alte del mondo... quanto può essere difficile leccare una fica?"
Devo dire che la provocazione sortì il suo effetto, anche se l'idea mi imbarazzava un pochino.
"Ok," dissi, "però vieni anche tu."
"Ho proprio bisogno di una pausa."
"Amore, vai a fare la doccia. Poi, vieni in camera." Dissi ad Alice.
Pochi minuti dopo udii Alice uscire dal bagno ed entrare in camera. Passai da mia moglie, prima di raggiungere nostra figlia.
Alice era seduta sul letto con addosso l'accappatoio. Le diedi un bacio sulla guancia. La feci distendere. Invece di farle togliere subito l'accappatoio e divorare la sua fichettina, sedetti di fianco a lei. Iniziai piano piano a baciarla sugli occhi, sul naso, sulle labbra. Tolsi la cintura dell'accappatoio, senza aprirlo. Continuai a baciarla sul collo, scendendo piano piano.
Lentamente calai l'accappatoio, finché non scoprii il suo capezzolo destro. Presi a rotearlo tra le mie dita. Alice emise un gemito. Feci lo stesso col suo capezzolo sinistro. Mi abbassai per baciarlo. Avvolsi la lingua intorno e succhiai delicatamente. Mia figlia gemette di nuovo.
Continuai a leccare e succhiare, procedendo verso il suo ombellico... per raggiungere la Terra Promessa. Alice allargò le gambe senza che le dicessi nulla. Mi alzai e mi posizionai ai piedi del letto. Dinanzi a me vi era la più bella fichettina che avessi mai visto! Piccoli petali di fiore rosa ai lati del dolce buchino, rosso dall'eccitazione. Il mio cazzo non voleva altro che fotterla, la mia testa mi diceva di tenere il controllo.
Mi abbassai e ripresi a baciarla, partendo dall'ombellico. Le baciai il pube, poi le piccole labbra, fino a giungere al perineo, poi di nuovo su, fermandomi al clitoride. Continuai a baciare in circolo. Alice ansimò ancora.
Mia moglie si posizionò dietro di me e prese a strofinarmi il cazzo. Era piacevole ma la mia mente era altrove. Iniziai a leccare. La fichettina liscissima di Alice era così dolce che non potevo far altro che leccare e leccare ancora. Teresa riuscì a sbottonarmi i pantaloni. Alice iniziò ad agitarsi. Le succhiai il clitoride. Mia moglie mi abbassò i boxer e prese a masturbarmi. In quel momento Alice esplose in un bellissimo orgasmo, riempiendo la mia bocca con il suo dolce nettare di fica.
Diedi a mia figlia il tempo di calmare il respiro, poi le dissi di lasciarci da soli... che avevamo delle cose da fare.
"Posso restare?" Chiese Alice.
"Non ora, amore. Vai a pulirti. Ti prometto la prossima volta," rispose mia moglie.
Ero così eccitato che non capii cosa dissero. Alice uscì dalla stanza, chiudendo la porta.
Appena fuori, mi nascosi sotto la gonna di Teresa, rimuovendo le sue mutandine. Tirai giù i pantaloni insieme ai boxer, senza preoccuparmi di togliere tutto. Salii sul letto ed infilai immediatamente il cazzo nella sua fica bagnata. Affondai almeno dieci volte ed esplosi il mio seme dentro di lei. Teresa urlò, desiderosa di ricevere fino all'ultima goccia. Esausto, mi gettai sul letto. Mia moglie afferrò la mano. Sorridemmo. Teresa sembrava molto felice. Io continuai a pensare alla mia piccola Alice...
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