Voglia di mia sorella 1
di
Profeta Noah
genere
incesti
"Knock Knock Knock!" Bussai alla porta del bagno. Avevo un disperato bisogno di urinare. I bagni al piano di sotto erano fuori uso da alcune settimane. Finalmente udii una voce dall'interno.
"Chi è?"
"Sara, ti prego, devo fare la pipì!"
"Aspetta!"
"Me la faccio sotto!" Urlai.
"Fammi chiudere le tendine!"
Entrai in bagno. La mia sorellina era impegnata sotto la doccia. Le tendine erano chiuse tutt'intorno.
"Fai presto!" Urlò nervosa. Abbassai la zip e finalmente mi liberai. Guardai allo specchio, che puntava verso la doccia. Non ci crederete ma le tendine non erano perfettamente chiuse! Riuscivo ad intravedere mia sorella, con gli occhi chiusi, intenta a spalmare lo shampoo sui lunghi capelli castani. Le braccia sopra la testa accentuavano il suo fisico slanciato. Ero così preso che per un attimo avevo dimenticato che quella ragazza era mia sorella!
Volsi lo sguardo al suo corpo. Aveva dei seni piccoli, carini con dei capezzoli gonfi. Guardai ancora più giù e notai il suo ventre piatto e qualche peletto... Aveva un corpo così delicato, bellissimo! Mi stavo facendo strane idee. Vi assicuro che non l'avevo mai vista nuda. Non vedevo in lei la mia cara sorellina ma una donna sessualmente attraente. Avevo finito di urinare da un pò ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dallo specchio. Ero stordito.
"Ce la fai?" Mi urlò contro. In quel momento rinsavii. Avevo il cazzo duro ma, non senza difficoltà, mi sistemai. Entrai in camera e mi tuffai sul letto, ripensando alla scena.
Allora, avevo quasi 25 anni. Mia sorella ne aveva compiuti 18 qualche settimana prima. Per via della differenza di età, non eravamo troppo affiatati. Di recente, però, passavamo più tempo insieme.
Era giugno e mi ero laureato da poco, mentre Sara si apprestava ad iniziare l'università. Molti miei amici lavoravano già, io non ancora, avevo un'estate davanti per divertirmi. Disteso sul letto, cercavo di convincermi che non ero attratto da mia sorella. Avevo il cazzo durissimo.
"Ragazzi!" Chiamò mamma dalla cucina. "La colazione è pronta!" Indossai la maglietta e mi sistemai per non mostrare l'erezione. Mentre passavo dal bagno, notai che Sara aveva appena finito la doccia. Provai di nuovo a convincermi che non ero attratto da lei. In fondo, chi non si eccita dinanzi ad una donna nuda?
Sedetti a tavola di fianco a mio padre, intento a leggere il giornale. Bevetti un caffè. In quel momento entrò Sara, presa ad asciugare i capelli. Aveva messo gli occhiali e sembrava pulita e profumata. Indossava una canotta senza reggiseno e dei pantaloncini molto corti. Andò a baciare mia madre... non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso! Si sollevò per prendere la scatola di cereali. Le fissai il culetto rotondo, perfettamente modellato, avvolto splendidamente dai pantaloncini.
"Ehi! Che fai?" Urlò mio padre Avevo rovesciato la tazza di caffè sul tavolo.
"Oh, scusami!" Il caffè cadde sui pantaloncini! "Ouch!"
"Ben ti sta, cretino!" Disse Sara, sedendosi.
"Sara, il linguaggio!" Rimproverò mio padre.
"L'altro giorno è entrato in bagno mentre facevo la doccia!"
"Ma ero disperato!"
Sara prese a gustare la sua colazione. Ogni volta che abbassava la testa, la canotta scendeva e riuscivo ad intravedere le dolci curve dei suoi seni.
"Marco!"
"Si?"
"C'è qualcosa che non va?" Chiese mio padre.
"Ho dormito un pò male..." Mentii.
"Che fai oggi?"
"Beh... veramente non ci avevo pensato."
"Caro, dal momento che non hai niente da fare, stasera, alle 10, accompagni tua sorella a danza!"
"Va bene!" Dissi arrossendo.
Avevo paura di rimanere da solo con lei...
"Chi è?"
"Sara, ti prego, devo fare la pipì!"
"Aspetta!"
"Me la faccio sotto!" Urlai.
"Fammi chiudere le tendine!"
Entrai in bagno. La mia sorellina era impegnata sotto la doccia. Le tendine erano chiuse tutt'intorno.
"Fai presto!" Urlò nervosa. Abbassai la zip e finalmente mi liberai. Guardai allo specchio, che puntava verso la doccia. Non ci crederete ma le tendine non erano perfettamente chiuse! Riuscivo ad intravedere mia sorella, con gli occhi chiusi, intenta a spalmare lo shampoo sui lunghi capelli castani. Le braccia sopra la testa accentuavano il suo fisico slanciato. Ero così preso che per un attimo avevo dimenticato che quella ragazza era mia sorella!
Volsi lo sguardo al suo corpo. Aveva dei seni piccoli, carini con dei capezzoli gonfi. Guardai ancora più giù e notai il suo ventre piatto e qualche peletto... Aveva un corpo così delicato, bellissimo! Mi stavo facendo strane idee. Vi assicuro che non l'avevo mai vista nuda. Non vedevo in lei la mia cara sorellina ma una donna sessualmente attraente. Avevo finito di urinare da un pò ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dallo specchio. Ero stordito.
"Ce la fai?" Mi urlò contro. In quel momento rinsavii. Avevo il cazzo duro ma, non senza difficoltà, mi sistemai. Entrai in camera e mi tuffai sul letto, ripensando alla scena.
Allora, avevo quasi 25 anni. Mia sorella ne aveva compiuti 18 qualche settimana prima. Per via della differenza di età, non eravamo troppo affiatati. Di recente, però, passavamo più tempo insieme.
Era giugno e mi ero laureato da poco, mentre Sara si apprestava ad iniziare l'università. Molti miei amici lavoravano già, io non ancora, avevo un'estate davanti per divertirmi. Disteso sul letto, cercavo di convincermi che non ero attratto da mia sorella. Avevo il cazzo durissimo.
"Ragazzi!" Chiamò mamma dalla cucina. "La colazione è pronta!" Indossai la maglietta e mi sistemai per non mostrare l'erezione. Mentre passavo dal bagno, notai che Sara aveva appena finito la doccia. Provai di nuovo a convincermi che non ero attratto da lei. In fondo, chi non si eccita dinanzi ad una donna nuda?
Sedetti a tavola di fianco a mio padre, intento a leggere il giornale. Bevetti un caffè. In quel momento entrò Sara, presa ad asciugare i capelli. Aveva messo gli occhiali e sembrava pulita e profumata. Indossava una canotta senza reggiseno e dei pantaloncini molto corti. Andò a baciare mia madre... non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso! Si sollevò per prendere la scatola di cereali. Le fissai il culetto rotondo, perfettamente modellato, avvolto splendidamente dai pantaloncini.
"Ehi! Che fai?" Urlò mio padre Avevo rovesciato la tazza di caffè sul tavolo.
"Oh, scusami!" Il caffè cadde sui pantaloncini! "Ouch!"
"Ben ti sta, cretino!" Disse Sara, sedendosi.
"Sara, il linguaggio!" Rimproverò mio padre.
"L'altro giorno è entrato in bagno mentre facevo la doccia!"
"Ma ero disperato!"
Sara prese a gustare la sua colazione. Ogni volta che abbassava la testa, la canotta scendeva e riuscivo ad intravedere le dolci curve dei suoi seni.
"Marco!"
"Si?"
"C'è qualcosa che non va?" Chiese mio padre.
"Ho dormito un pò male..." Mentii.
"Che fai oggi?"
"Beh... veramente non ci avevo pensato."
"Caro, dal momento che non hai niente da fare, stasera, alle 10, accompagni tua sorella a danza!"
"Va bene!" Dissi arrossendo.
Avevo paura di rimanere da solo con lei...
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