Mari ed Ale, le sconosciute... parte 1

di
genere
saffico

Ciao a tutti, sono Maria, ventun'anni sono una ragazza alta e solare...corpo morbido e capelli castani. Ho degli occhi color nocciola tendenti al verde . Frequento il secondo anno di università. Le lezioni sono in presenza e sono una classe di persone interessanti ed estroverse.
siamo circa 30 persone ed io mi ci trovo molto bene.
c'era questa ragazza in particolare che mi dava l'dea di essere riservata, che qualcosa non andasse, come se non riuscisse a contenere un grande segreto.
Lei era pallida ma di un pallido nobile, pelle color porcellana, capelli corvini ad altezza del collo e scalati , occhi scuri ed un nasino simmetrico e delle labbra rosate e carnose ma non troppo... gambe affusolate avvolte da leggings neri ed una felpa nera.
Il primo giorno di lezioni ci siamo salutati ed abbiamo creato il nuovo gruppo whatsapp per scambiarci sbobine ed appunti. Arriva davanti a me questa ragazza per salutarmi. Lei c'era anche l'anno precedente ma non ci siamo mai notate. Quest'anno ha suscitato la mia curiosità.
A: "Ciao"
M: "Ciao"
A: "come ti chiami?"
M: "maria e tu?"
A: " Io sono alessandra, chiamami pure ale"
M: "piacere di conoscerti"
A: "piacere mio, sei di questa zona o vivi lontana?"
M: "vivo qui in zona, tu?"
A: "anche io, solitamente vengo in macchina. Quando ti serve un passaggio non esitare a chiamarmi"
M: "ah ma tranquilla anche io ho la macchina, ti ringrazio lo stesso. Magari potremmo alternarci"
A: "Va bene, ci possiamo organizzare. puoi lasciarmi il tuo numero in modo che io possa contattarti?"
M: "Certo, 34*******"
A: " Perfetto, ora inizia la lezione a dopo"
la lezione era più un simposio che altro... si è parlato anche del poeta Ghibran tra un concetto e l'altro. stavamo leggendo una poesia sull'amore
La lezione di oggi mi è piaciuta, era piena di sentimento e di profondità. Ogni tanto scorgevo lo sguardo di Alessandra in mezzo agli altri, risaltava e faceva contrasto in mezzo a tutte quelle persone. Sorrideva o semplicemente guardava la lavagna mordendosi il labbro inferiore per la concentrazione. Ogni tanto chiedeva delle cose al suo vicino di posto ed io talvolta la guardavo.. era cosi spontanea ed insolita
Ormai la giornata universitaria stava finendo, io ero abbastanza esausta e mi stavo accingendo ad andare verso l'uscita con le amicizie che avevo stretto in quella giornata. Un ultimo sguardo di Ale e ci saremmo riviste nei giorni successivi.
Una volta uscita ho preso la macchina e sono arrivata a casa. Ho salutato i miei ed ho fatto un pranzo leggero con pasta ed insalatina e poi mi sono fatta una doccia. Ho passato il restante pomeriggio a riordinare appunti ed a preparare lo zaino per il giorno dopo.
Più tardi sono andata a nuoto. Ho preso costume e borsone e mi sono diretta verso la automobile. Per le 18 ero in piscina.
Ho nuotato parecchio e gli esercizi non sono stati pesanti ma comunque intensi. Finita la sessione di nuoto mi sono sciacquata il cloro di dosso con il sapone e mi son lavata i capelli. Adoro sentire il loro profumo sul mio viso...
Prendo il borsone per uscire, chiavi della macchina e telefono. Apro la chat e vedo che Ale mi ha scritto.
A: "Ciao, tutto bene? la lezione di oggi la ho trovata parecchio interessante. Non so se la vedi nello stesso modo ma spero ci saranno altri dibattiti di questo livello"
M: "Ei buonasera, tutto bene. Anche a me è piaciuta tanto, sono sicura che ce ne saranno altre"
A: "Si, speriamo. Ascolta domani vuoi che ti passi a prendere che andiamo a lezione insieme? Pensavo potesse farti piacere"
M: " Mmm, sei premurosa. Come posso non accettare? è un modo per stringere amicizia"
A: "Perfetto, allora dai ci vediamo alla stazione per le otto. Ti passo a prendere lì"
M: " Va benissimo, graziee"
A: "A domani, notte"
chiudo il telefono e tornando a casa mi fermo a prendere una fettina di pizza margherita al taglio. La mia preferita, sono così buone le cose semplici.
Entro in casa, saluto i miei familiari e guardiamo un film. Ormai si è fatto tardi perciò decido di andarmene in camera mia. Prendo la borsa dell'acqua calda, la attacco alla presa ed accendo una candela profumata in attesa che si riscaldi. Nel frattempo indosso anche il mio pigiama caldo.
Prendo la borsa dell'acqua calda, alzo il piumone e mi sdraio. Guardo qualche video su youtube poi imposto la sveglia e mi addormento.
Alle sette di mattina la sveglia si fa sentire... Devo essere in stazione alle otto.
Mi alzo, faccio colazione e poi una doccia. Metto un pò di mascara ed un burro cacao color carne per idratare le labbra.
Indosso dei jeans morbidi ed una magliettina con una camicetta. Prendo lo zaino, la giacca ed esco.
Arrivo in stazione e dopo qualche minuto ricevo uno squillo
A: " Sto arrivando, fatti trovare dietro la stazione"
Alessandra arriva con un fuoristrada grigio, salto in macchina e partiamo
"ciao ehhh"
"buongiorno"
"come hai dormito?"
"molto bene dai e tu?"
M Ho dormito benissimo, grazie e tu
A bene bene grazie
Andiamo all'uni e seguiamo le lezioni
Ci sediamo vicine e prendiamo appunti, ogni tanto scherziamo su cavolate e partono risatine
Tra queste risatine ci sono stati anche dei sinceri sorrisi, intensi più di una semplice risata. Che ti guardi negli occhi qualche istante e ci si capisce
Il prof spiega, io scrivo..
La guardo e vedo che mi sta fissando. Quei sguardi di qualcuno che già ti comprende oltre ciò che dici
Ritorno con l'attenzione sul mio quaderno..
Qualche minuto e mi sento sfiorare sul lato della gamba sinistra..
Sussurro : "che fai?"
A: " niente, mi piacciono i tuoi jeans, stavo cercando di capire che tipo di tessuto fosse"
M: " li ho acquistati dalla levi's, sono contenta che ti piacciano"
A: "grazie"
Le lezioni finiscono, ed io avevo preso un impegno con una amica e sarei tornata con lei.
Torno a casa, solita routine.
Scrivo ad ale " Ei, dammi il tuo indirizzo che domani passo io"
Volevo ricambiare il favore
Alessandra mi risponde inviandomi la via. Ci organizziamo per l'orario e poi spengo il telefono.
La mattina la sveglia suona ed io mi vesto, mi lavo ed esco di corsa. Stavo facendo tardi.
Arrivo sotto casa sua per le 8, eravamo abbastanza vicine all'uni perciò aspettiamo una decina di minuti in macchina
A: " mi sembri una persona molto dolce Mari"
M: " anche tu mi trasmetti tenerezza"
A: "dopo l'uni ti andrebbe di venire da me? Studiamo qualcosa, vediamo un film"
Devo essa sincera, la richiesta mi ha resa felice e curiosa ma sentivo una certa ambivalenza... Solo che con quegli occhi da cerbiatto, grandi e lucidi... Pieni di vita e mistero mi attiravano, mi sarebbe piaciuto conoscerla meglio
La giornata passa abbastanza velocemente, tra un'ora e l'altra...
Salutiamo i nostri amici, saliamo in macchina mia e ci dirigiamo verso casa di ale, la lascio guidare
A: " sono contenta che stai venendo da me, cosa vuoi che cucini per pranzo? Hai preferenze?"
M: " nessuna in particolare ma adoro la pasta al pesto"
A: " ok non dire altro, ci fermiamo un attimo e lo prendiamo" le bacio la guancia in segno di apprezzamento
M: " grazie"
Sarà un aspetto marginale ma le sue guance di porcellana erano così morbide, sapevano di un profumo esotico, lo ho potuto percepire in quei pochi secondi che sono stata a contatto con la sua pelle
Strani e nuovi pensieri stavano prendendo forma dentro di me, raramente ho avuto queste sensazioni vicino una donna. Seppur vero che lei aveva dei tratti mascolini con questa femminilità che non saprei definire. E la voce? Profonda e squillante in alcuni momenti.... Piena.
Una di quelle voci che ti fanno capire se si tratta di una persona "risolta" o meno. E senza dubbio questa persona era vicina ad un equilibrio. A questa risoluzione
Entriamo nel supermercato e ci dirigiamo verso le conserve, affianco ai sughi. L'indecisione regna, ce ne sono tanti e così buoni
M: "uuh si adoro questo"
Contemporaneamente ci si stava avvicinando lei. Noto la differenza tra le mie mani e le sue. Io unghie corte nere smaltate e lei mani affusolate con unghie corte e ben curate, c'era un semplice anello metallico a banda sul suo anulare. La sua era proprio una mano che trasmetteva delicatezza.
Prendiamo il pesto, usciamo ed entriamo in macchina.
Siamo in ascensore, lei vive all'ultimo piano..
Entriamo e siamo solo noi.
A: " posa pure lo zaino e dammi la giacca, tranquilla, se vuoi usare il bagno va pure"
M: "grazie"
Vado in bagno, mi lavo le mani e mi rinfresco un attimo
Uscendo sento dal corridoio Ale che armeggia con piatti e le pentole.
" finisco io qui, non preoccuparti, vai a sistemarti anche tu, sarai stanca"
Vedo il suo viso compiaciuto
Ci sediamo ed iniziamo a mangiare..
"che buona..."
A: "oh si... La adoro"
Mmmm
Finito di mangiare la aiuto a lavare i piatti, Ci facciamo un caffè e poi andiamo in camera sua.
M: " ohh, la tua camera è stupenda... Accogliente"
C'era un letto matrimoniale, colori caldi, piante in tutti gli angoli ed una scrivania insieme ad un armadio in legno.
A: "e ci credo ahahah, presto cura ai posti in cui passo più tempo"
M: "adoro il tuo stile, così naturale ma con un tocco di... Non so"
A: "vieni qui, ti meriti un abbraccio per tutti questi complimenti"
Mi avvicino a lei, apro le braccia e mi rendo conto che è più alta di me. Anche più di ciò che pensassi. Non le ero mai stata così vicina ed ora potevo sentire il corpo unito al suo, ancora sensazioni contrastanti ma c'era qualcosa che si stava sciogliendo dentro di me. Non saprei spiegare cosa.
Per la prima volta stavo iniziando a provare attrazione per una ragazza, mi sembrava così inusuale per me.
Le sue braccia mi cingevano le spalle, io la ho abbracciata per i fianchi ed eravamo strette strette...
Sentivo il calore ed il profumo dolce che emanava il suo collo, non aveva neanche un gran seno da ciò che potevo sentire.
Rimaniamo così qualche secondo
A: " Mari, stai tremando?"
M: " si un pochino, sarà il freddo od il fatto che i tuoi abbracci sono così Avvolgenti".
A: " si beh, potrei sembrare scontrosa ma sotto sotto sono una coccolona"
M: "adoro questa cosa "
Mettiamo un film e ci sdraiamo sul letto. Lasciamo giusto la porta socchiusa ed una lampadina sul comodino accesa.
Il film è bello ma per me ormai è ora di cena
M: " Ale, io dovrei andare. Ci sentiamo domani, grazie per la bella giornata "
Avevo detto a mia madre che sarei tornata, non potevo tardare all'ultimo
Mi accompagna sul ciglio della porta e mi saluta con un bacio sulla guancia, appoggiando piano piano le sue labbra al mio viso. Prendo la mia auto e torno a casa, ceno e sistemo i vestiti, saluto mamma e vado a dormire, ero stanca morta
Sveglia presto, bip bip.
È un nuovo giorno. Colazione, bagno e mi vesto. Prendo lo zaino ed esco. Sul cellulare nessun messaggio da ale, rispondo agli altri amici e mi dirigo verso scuola.
Vedo Ale in fondo all'aula e ci salutiamo. Dopo un pochino vado in bagno, non c'è nessuno..
Entro nel primo che trovo aperto, abbasso i collant e faccio pipi. Stavo esplodendo...
Sento il mio flusso rumoroso nel silenzio del bagno che ad un certo punto viene "spezzato" da un gridolino. Subito dopo silenzio..
Mi pulisco con le salviettine, mi vesto ed esco da bagno. Mi chiedo da dove possa esser venuto quel rumore e vedo che c'è una porta socchiusa alla fine dei bagni.
Dalla fessura vedo che c'è qualcuno seduto appoggiato al muro che si sostiene in punta di piedi. Pantaloni abbassati sulle caviglie e vedo di sfuggita tra le gambe... ma non riesco a percepire in modo definito nessuna forma, aveva le mutandine, non capivo.
Poi ho visto la sua mano andare verso le mutandine.... Si stava massaggiando ed anche penetrando, credo. Le leccava e se le metteva dentro e ripeteva il tutto più volte penetrandosi con vigore. Non ho visto nulla, ma lo ho potuto intuire dal rumore bagnato e sordo delle dita che si infrangevano su quella superifice
Non ansima, ma riesco a sentire il suo respiro affannato, contenuto ed educato...in quell'atto.
Non sapeva che ero lì, perciò faccio finta di non aver sentito e visto nulla e lentamente torno nel mio bagno e tiro lo scarico, facendo finta di uscire.
Sento una persona che si alza ed esce dal bagno
A: "oi mari" Cazzo, era Alessandra. ero spiazzata
M: " Ei ciao Ale. Come va oggi?" nascondendo il mio stupore con una risatina nervosa
A: "molto bene ti ringrazio" e ci credo...
Il suo anello, la sua mano.... Erano fra le sue gambe fino a pochi istanti prima e quella immagine mi turbava, non riuscivo a levarmela dalla testa. Mi sento bagnata senza neanche rendermene conto. Cervello folle
Ciò che avevo visto era insolito ed io mi stavo facendo tante domande
Usciamo dal bagno, lei ovviamente non sa che la ho sentita quindi faccio finta di nulla. Torniamo in aula vicine come prima, osservo le sue mani mentre scrive, ricordandomi ciò che avevo visto poco prima.
Le ore volano ed ormai si è fatta ora di scappare a casa, la saluto fugacemente e vado verso la macchina.
Nel pomeriggio esco con un amico e ci divertiamo insieme, abbiamo preso un gelato in centro e poi sono tornata ed ho preparato le cose per il giorno dopo. Ho cenato con i miei e poi sono tornata in camera mia, da brava adolescente scazzata.
Ciò che avevo visto qualche ora prima, in quel bagno ancora mi stava martellando la testa. Cerco di immergermi in quel pensiero, lo assecondo e mentre sono sul letto scopro l'eccitazione che avevo soffocato in quel bagno.
Inizio ad accarezzarmi... Il seno, i capezzoli..Passo le mani nella morbidezza dei capelli e continuo questa danza andando sulle mutandine. Mi massaggio delicatamente da sopra il tessuto. Sono abbastanza delicata lì sotto, quindi non sempre posso andare a diretto contatto con la mia amichetta bagnata.
In pochi minuti, rivivendo quella mano nella mia testa inizio a sentire un grande piacere e finisco per venire..
l'orgasmo mi scuote tutta, mi tremano le gambe. Mi addormento dopo pochi minuti, ancora abbracciata dalle belle sensazioni che mi ha lasciato ciò che era successo poco prima.
Il giorno dopo mi sveglio, ricordandomi che è sabato , mi alzo e faccio colazione con calma.
I miei non erano a casa, ormai erano usciti per lavoro qualche ora prima. Ho voglia di pancakes, vado in cucina e prendo scodelle , farina e tutto ciò che serve. Apparecchio e prendo lo sciroppo d'acero. Pochi minuti dopo mi sarei goduta queste deliziose frittelle.
Passo la mattinata a fare zapping alla tv, osservo la vacuità dei programmi televisivi commerciali passivamente e decido di mettere un film vecchio in bianco e nero, per assurdo c'erano più colori dei film attuali.
Chiamo mio padre per sapere a che ora sarebbero rientrati e mi comunica che avrebbero fatto tardi, sarebbero arrivati per cena.
Non appena chiudo la chiamata vedo un numero anonimo chiamarmi , rispondo ed era alessandra.
M: "ei buongiorno, come mai mi chiami con l'anonimo?"
A: "boh, volevo farti uno scherzo inaspettato, anzichè i soliti messaggi"
M: "Mmmh ahaha, che originalità!"
A: " Ah ah, fai poco la spiritosa. Ascolta oggi che fai?"
M: "Non ho progetti particolari..."
A: "Ti andrebbe di uscire?"
Acconsento e ci mettiamo d'accordo sull'orario, decidiamo di andare al cinema. Andiamo a vedere un film d'azione. Entriamo nel cinema..
A: "Tu li mangi i pop corn? mi farebbe piacere prenderne un pò "
M: " Si li adoro, va benissimo prendiamoli"
Entriamo in sala con due basket di pop corn caldi e burrosi, il film inizia. Dopo un pò noto che Ale si sta addormentando, mi prende la mano inconsciamente. Come se le fosse familiare.
Io rimango ferma in silenzio, non mi dispiaceva quella sensazione. Decido di non svegliarla...il film finisce ed uscendo ci fermiamo ad apprezzare il tramonto, quella luce arancione e rosata.
A: " Che bello...adoro questi momenti in cui mi sento infinitamente piccola come un granello di sabbia nell'universo"
Rimango in silenzio facendo un cenno positivo con la testa ed un sorriso spontaneo
Andiamo verso la macchina, fà leggermente freddo e glielo dico
A: "Proviamo questa cosa, ora apro la mia felpa e tu infili le tue braccia nelle maniche abbracciandomi"
rido e provo subito questa pazzia, chiude la felpa sulla mia schiena ritrovandoci entrambe al caldo. Sono vicinissima a lei e posso percepire il calore del suo respiro sui miei capelli
"sai che sei bellissima?" mi dice con quella voce cosi calda..
"anche tu"
Mi bacia sulla guancia, io sto lì buona buona...mi bacia sull'altra guancia...sulla punta del naso, affianco alle labbra e poi sta in silenzio, mi guarda negli occhi...quasi a chiedermi il consenso. La guardo anche io, cercando di capire cosa potesse passarle in testa.
In un attimo ritrovo le sue labbra sulle mie....in un attimo mi avvolge e poi le schiude.
Le chiedo di slacciare la felpa, mi sposto..
M: "Perchè lo hai fatto? non sono lesbica, non so che idee tu ti sia fatta..." dentro di me il sentimento era leggermente diverso dalle parole appena pronunciate
A: "Scusami, forse ho frainteso. Mi dispiace, è che sei così carina ed io ho frainteso la tua gentilezza"
M: "Si, credo proprio di sì. Torniamo a casa"
Il viaggio di ritorno segue silenzioso, ale mette un pò di musica ma c'era un imbarazzo che si poteva tagliare con una lama.
Mentre torniamo ricevo una chiamata da mio padre che mi dice che al lavoro faranno troppo tardi e che quindi si fermeranno a dormire nella baita lì vicino.
chiudo la chiamata e continuo il mio andamento taciturno...
M: "Ti ho vista sai..."
A: "In che senso?"
M: "in bagno.."
A: "di che stai parlando?"
M: "l'altro giorno in bagno mentre ti stavi toccando ti ho vista, ho visto che eri con le spalle al muro. Non ho guardato oltre, appena me ne sono accorta ho distolto lo sguardo ma ero sicura fossi tu. Eri uscita dal bagno e non c'erano altre persone"
A: "Va bene, ero io...ma non capisco. Qual'è il problema?"
M: "Nessuno, volevo solo fartelo sapere. Il tuo segreto è al sicuro con me"
A: "Io ti piaccio un pochino vero?"
come potevo mentirle?
M: "Si.. hai un leggero ascendente su di me"
A: "Scusa se esagero...l'altro giorno in quel momento stavo pensando a te, ti ho sfiorato le gambe in aula per poter vedere la tua reazione alle mie mani..o qualcosa di simile"
M: " Sei perversa"
A: "Non lo faccio con tutte, quando mi piace una persona cerco di starle vicino il più possibile e tu attrai la mia mente ed il mio corpo.. se ti da fastidio tutto questo, posso rimangiare tutto in qualsiasi momento e non vedrai mai più nessun comportamento del genere nei tuoi confronti"
M: " Anche io provo una certa attrazione per te, non posso negarlo"
A: "Baciami..."
M: "Cosa..?"
A: "Prova a baciarmi, se non senti nulla, prometto che ti lascerò andare.."
Mi avvicino a lei, la abbraccio per vedere come mi sento..Il suo profumo così avvolgente, quella pelle luminosa immersa nella luce fioca del tramonto. La stringo e mi avvicino alle sue labbra. Vedo che le schiude e le inumidisce... io faccio lo stesso, per un istante eterno ci guardiamo negli occhi e mi ci perdo. Le sue labbra magnetiche si uniscono alle mie, mi massaggia le labbra con le sue...schiudo la bocca e le permetto di farsi spazio. Sento la sua lingua iniziare a titillare la mia. E' dolce, il tempo sembra essersi fermato . Tutto è cosi caldo e sensuale che non saprei definirlo. Ci prende un attimo di foga e ci avvinghiamo tenendoci con le mani, ci aggrappiamo per far si che l'una non possa sfuggire dall'altra.
Mi stacco dalle sue labbra..
A: "Non credo ti sia dispiaciuto..o sbaglio?"
M: "La verità è che sei proprio buona..."
A: "Ti voglio Maria, mi dai l'occasione di conoscerci meglio? raramente provo tutto questo e mi sembra di capire che anche per te sia una novità, o sbaglio?"
M: "Lo è, finora non ho mai sfiorato il corpo di una ragazza. Ma baciarti mi ha smosso molto"
A: "Zitta...vieni qui"
Dice tirandomi a sè...mi bacia ancora con più vigore -e con tutta quella lingua- mi sento sciogliere tra le gambe e sento che i capezzoli sono appuntiti e sensibili.
A: "voglio passare la serata con te ... "
M: "In realtà i miei genitori stasera non sono a casa. Sono via per lavoro...se te la senti e non è presto potremmo passare un pò di tempo insieme lì"
Ale sorride e mi dà una leggera botta sul seno
A: "Tutto tranquillo qui eh.. ah ah"
M: "Daiii"
Arriviamo a casa, in ascensore ci abbracciamo per la milionesima volta. Mi piaceva avvolgermi in quella felpa profumata, tra le sue braccia. Entriamo in casa e le dico che devo andare in bagno a sciacquarmi. Lei fa lo stesso non appena esco..
A: "Vuoi che metta un film?"
M: "Okay"
Le presto una tuta nera ed un top con una felpa per dormire, tutto rigorosamente nero, come piace a lei. Non appena li indossa noto le sue forme, è cosi dannatamente sexy. Io mi metto reggiseno, felpa ed un pantalone del pigiama morbido. Tutta nera anche io, tranne il reggiseno che era bianco.
M: "Vieni a sdraiarti qui così ci mettiamo comode"
Ale si sdraia vicina a me, per una buona mezz'oretta abbiamo visto il film ..
A: "Penso di provare dei sentimenti per te. Ti conosco da poco ma sento che c'è qualcosa in te che mi suscita movimento, emozioni... "
M: "Raramente ho conosciuto persone come te. Sei dolce e mi piaci, mi fai impazzire in alcuni momenti...anche io credo che qualcosa dentro di me si stia muovendo..."
A: "Ora devo chiederti di stare buona"
M: "Che vuoi fare? "
A: "Ed anche in silenzio"
si avvicina a me...mi bacia sulla pancia da sopra la felpa, la alza leggermente ed inizia a strofinare il suo viso sui miei fianchi ed intorno al ventre. Sento che stai tirando fuori la lingua, mi accarezza su tutto l'addome. Mi slaccia la zip della felpa e mette le mani sotto la mia schiena come per tirarmi a sè, per tenermi.
Continua a baciare all'altezza delle costole e nel frattempo con la mano destra mi accarezza le gambe ...sia all'esterno che passando all'interno di tanto in tanto. Talvolta sfiora la zona pubica, le sue labbra sono vicine al mio reggiseno...mi sfugge un gemito. Lei lo nota e decide di slacciarmelo
"Sei perfetta, ma non ti muovere"
Mi stringe il seno in tutta la sua grandezza con le mani, lo strizza leggermente..prende i capezzolini tra le mani e li stringe, ci gioca un pò...
Sale e mi passa la lingua sulle labbra, così, di sfuggita, senza proferire parola. Mi bacia il collo, passandoci tanta lingua, scende sempre di più e mi stringe i capezzoli con le labbra, li mordicchia leggermente. Mi lecca sotto il seno e si stacca.
"posso?"
Io silenziosamente acconsento..
Mi inizia a togliere i pantaloni ed alludendo alla forma della mie parti più intime che si intravedono dalle mutandine escalama un
"Però..!"
Mi toglie le mutandine e prende ad accarezzarmi le cosce ormai nude...sfiora il mio fiore ed inizia a baciarmi ovunque. Interno, sull'inguine.... leccate fugaci e curiose.
"Apri, piccola..."
Mi allarga le gambe totalmente e si ritrova davanti, aperta in bella vista, il mio angolo più privato. Si poteva vedere una lucidità ed il suo sguardo estasiato e contorto.
Avvicina le sue dita alla mia bocca, pregandomi di leccarle e di insalivarle per bene. Non me lo faccio ripetere due volte... gliele lascio fradice.
Le passa sul monte di venere e con l'altra mano mi apre le grandi labbra mentre con la sinistra inizia ad insinuarsi dentro di me
M: "Aaaaaahhhhh, mi piace" dico sussultando
Inizia ad inarcare le dita ed a stimolare il mio punto sensibile, le porte del piacere.
Si lecca il pollice della mano sinistra ed inizia a lavorarmi il clitoride con movimenti circolari, io gemo e mi dimeno sotto il suo tocco. Avvicina la sua bocca alla mia, chiedendomi di ansimarle in bocca, di farle sentire quanto godo. Sposta il suo orecchio vicino alle mie labbra, aumenta la velocità delle dita che mi penetrano e cerca di cogliere il minimo cambiamento nel mio respiro, incitandomi a lasciarmi andare quanto voglio.
M: "Anche io ti voglio..."
Ci scambiamo ed ora io sono sopra di lei
M: "Non fai più tanto la spavalda eh"
La bacio per qualche minuto, voglio che si lasci andare totalmente all'intensità della situazione. Mi avvinghia con le gambe attirandomi a sè ed abbracciandomi. Decido di toglierle la felpa, rimane con top e tuta addosso.
M: "Non credevo fossi così bella, come ho fatto a non notarti prima?"
Dico ammirando le sue gambe lunghe e le sue braccia, i suoi piccoli capezzoli che vedo premere contro il top.
Mi siedo e la metto su di me cavalcioni, abbracciandola e baciandola ancora ed ancora.. sorridiamo, ansiamiamo. Le tolgo il top e le prendo i capezzoli in bocca. Prima con delicatezza e poi succhiandoli piano piano....
Lei mi costringe la testa sul suo petto, intimandomi di non smettere. Io non posso deluderla, le gioco con la lingua ogni angolo del petto. le prendo le spalle e la faccio sdraiare davanti a me, sempre tenendo le sue gambe aperte sulle mie. Le sfilo pantaloni e mutande...
Era così fottutamente bella sotto quel debole tessuto. Vedevo i suoi occhi da cerbiatto scrutarmi, cercava di capire quali fossero le mie intenzioni. Non la lascio attendere troppo, ormai il dado è tratto. Mi lecco due dita, assicurandomi che siano ben lubrificate. Gliele passo sulle grandi labbra ed inizio a penetrarla. appena infilo la metà della lunghezza delle mie dita la vedo mordersi il labbro, come osa fare lei quando si concentra.
M: "Non hai fuga ormai.."
Lascio affondare le mie dita in lei, totalmente. La penetro lentamente e poi aumentando di velocità, cercando di alternare questo giochetto ad un massaggio verso l'alto. Lei ormai era mia, si muoveva, cercava di spostarmi ed al contempo mi chiedeva di non fermarmi. Così faccio ma decido anche di piegarmi, le tengo la gamba e prendo il suo frutto in bocca, le bacio il clitoride continuando ad affondare in quelle labbra rosse e carnose, tanto in contrasto con la sua pelle. La lavoro tra le labbra per qualche minuto...ad un certo punto sento un liquido caldo uscire dal suo buchino stretto
A: "Sto per ....sto per venire, uhmm aaahhhh"
Non fa in tempo a dirlo che sento le parole spezzarsi nella sua gola, le stringo il seno con la sinistra e prendo tutto ciò che ha da darmi. Raccolgo il suo nettare sulla mia lingua.
E' stata la mia prima volta con una ragazza ma non credevo che la situazione potesse avere questo sapore, letteralmente.
A: "Per essere la sua prima volta devo complimentarmi signorina, eheh"
M: "Nessuno mi ha mai fatta godere quanto te..."
Ale si adagia sul cuscino affianco a me...ci copriamo con il piumone e tra una chiacchiera e l'altra ci addormentiamo.



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2022-07-01
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