La smorfiosa
di
Olof Rekkolong
genere
masturbazione
LA SMORFIOSA
Siamo qui in stanza, io e Liliana. Fa caldo, siamo seminudi, io col cazzo ritto, impaziente di trovargli un magazzino. Lei calma, capricciosa che fa la smorfiosa.
Non oso chiederle di metterlo in bocca e uso un eufemismo:
“Dagli un bacino, almeno.”
“No! Mi sono appena dato il rossetto alle labbra.”
“Allora, fammi venire con le tue belle manine…”
“Ma come siete porci voi maschi. No. Se proprio vuoi, mettilo qui.”
“Dove?”
“Sotto al mio braccio.”
Liliana solleva un po’ il braccio e io metto il cazzo sotto. Si sta bene anche lì. Ho le tettine vicine e intanto posso accarezzarle.
La fica non me la mostra e non riesco a convincerla a togliersi le mutande.
“La prossima volta, forse. Voi maschi siete tutti troppo focosi. Paglia e fuoco stanno bene separati.”
Non ho mai sentito tanta filosofia mentre sto col cazzo duro. Liliana stringe il cazzo sotto il suo braccio e mi dice:
“Dai, muoviti.”
Sto seduto sul divano e non posso certo muovermi stando appiccicato a lei. Mi alzo in piedi mentre la ragazza sta seduta. Metto il cazzo sotto all’ascella e incomincio a pompare. Intanto le strizzo un po’ i capezzoli rosa.
“Ahi! Lasciami stare che mi fai male. Voi maschi proprio non ci sapete fare con le ragazze.”
Non posso neanche muovermi. Per fortuna il mio cazzo sussulta e si contorce da solo mentre Liliana sta tranquilla, con un’aria annoiata.
“Hai finito?”
“Un altro po’” dico io mentre sudo e mi muovo per sborrare più presto. Ma non è facile così. Provate e vedrete. Sento i peli delle ascelle. Sento il sudore di Liliana che mi bagna e mi fa scivolare. Ma non vengo; non riesco a sborrare mentre Liliana con l’altra mano si tocca i capelli con impazienza.
Perciò prendo in mano il cazzo e lo meno svelto per sfogarmi e finire.
La mia sborrata va a finire sul pavimento.
“Che fai pervertito?”
“Adesso ho finito” dico asciugandomi il cazzo con l’asciugamano.
“Peccato. Mi era venuta un po’ di voglia. Riesci a metterlo fra i miei seni?”
“Aspetta un poco.”
“Ah no! O subito o mai più. Voi maschi siete fiammiferi bagnati.”
E si rimette la sottoveste prima che il mio cazzo moscio riesca a riprendersi.
TRADUZIONE Agosto 2020
Siamo qui in stanza, io e Liliana. Fa caldo, siamo seminudi, io col cazzo ritto, impaziente di trovargli un magazzino. Lei calma, capricciosa che fa la smorfiosa.
Non oso chiederle di metterlo in bocca e uso un eufemismo:
“Dagli un bacino, almeno.”
“No! Mi sono appena dato il rossetto alle labbra.”
“Allora, fammi venire con le tue belle manine…”
“Ma come siete porci voi maschi. No. Se proprio vuoi, mettilo qui.”
“Dove?”
“Sotto al mio braccio.”
Liliana solleva un po’ il braccio e io metto il cazzo sotto. Si sta bene anche lì. Ho le tettine vicine e intanto posso accarezzarle.
La fica non me la mostra e non riesco a convincerla a togliersi le mutande.
“La prossima volta, forse. Voi maschi siete tutti troppo focosi. Paglia e fuoco stanno bene separati.”
Non ho mai sentito tanta filosofia mentre sto col cazzo duro. Liliana stringe il cazzo sotto il suo braccio e mi dice:
“Dai, muoviti.”
Sto seduto sul divano e non posso certo muovermi stando appiccicato a lei. Mi alzo in piedi mentre la ragazza sta seduta. Metto il cazzo sotto all’ascella e incomincio a pompare. Intanto le strizzo un po’ i capezzoli rosa.
“Ahi! Lasciami stare che mi fai male. Voi maschi proprio non ci sapete fare con le ragazze.”
Non posso neanche muovermi. Per fortuna il mio cazzo sussulta e si contorce da solo mentre Liliana sta tranquilla, con un’aria annoiata.
“Hai finito?”
“Un altro po’” dico io mentre sudo e mi muovo per sborrare più presto. Ma non è facile così. Provate e vedrete. Sento i peli delle ascelle. Sento il sudore di Liliana che mi bagna e mi fa scivolare. Ma non vengo; non riesco a sborrare mentre Liliana con l’altra mano si tocca i capelli con impazienza.
Perciò prendo in mano il cazzo e lo meno svelto per sfogarmi e finire.
La mia sborrata va a finire sul pavimento.
“Che fai pervertito?”
“Adesso ho finito” dico asciugandomi il cazzo con l’asciugamano.
“Peccato. Mi era venuta un po’ di voglia. Riesci a metterlo fra i miei seni?”
“Aspetta un poco.”
“Ah no! O subito o mai più. Voi maschi siete fiammiferi bagnati.”
E si rimette la sottoveste prima che il mio cazzo moscio riesca a riprendersi.
TRADUZIONE Agosto 2020
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