Il cordino rosso
di
simonehappysun
genere
dominazione
"Hai ancora il cordino rosso che ti ho fatto acquistare? Ti mando un link, voglio che ti costruisca addosso un perizoma col cordino come nel video e poi vai in centro, quando arrivi mi contatti"
Così feci una doccia, mangiai una cosa al volo guardando il video che la mia Padrona aveva girato. Si trattava di una legatura che partiva da un nodo a pisello e testicoli, passava in mezzo a gambe e glutei, per poi con un nodo dividere i due capi del cordino, così da cingere il bacino e rilegarsi al cappio del pisello-scroto.
Terminato il video mi trovavo già eccitato, cosi andai a prendere il cordino e provai a legare come da tutorial.
Il pisello era costantemente in erezione e quel cordino passato in mezzo ai glutei, il nodo sul fondo schiena, mi stimolava ulteriormente.
Dopo una passeggiata di prova nel corridoio decisi che potevo stringerlo ancora. Arrivò un leggero dolore ai testicoli, ma lo accettai: poteva andare.
Cosi misi una polo leggermente corta così da mostrare quel perizoma sadico in caso mi fossi leggermente calato e dei jeans bianchi stretti sulle gambe, così da mostrare l'erezione ed eventualmente arrotolare sulla vita per abbassarla ulteriormente.
Così vestito, presi le chiavi di casa e mi incamminai verso la centralissima via Etnea.
"Arrivato" scrissi quando ero in procinto della mia meta.
"Se non ricoro male, li c'è una villa, ifilati dentro trova una comitiva di ragazzi e seiditi vicino, mostra il perizoma il più possibile"
"Ok".
Entro in Villa Bellini, notoriamente a quell'ora piena di ragazzini; mentre salgo la scalinata, arrotolo la vita dei jeans e sbottono un paio di bottoni della patta: non riesco a guardarmi, ma so per certo la visione che mostro: la maglietta lascia libero 1-2 centimetri di pelle tra la stessa e i jeans; la patta aperta con il jeans arrotolato mostra una V davanti, dove si intravvede il cordino...
Svolto a destra e mi infilo in un percorso alberato con le panchine su un lato, trovo un gruppo di ragazzine e ne faccio il mio obiettivo.
Faccio finta di grattarmi la schiena e alzo il cordino così da essere palesemente fuori dai jeans, poi impegnato nella lettura del cellulare, dapprima mi soffermo qualche metro prima della panchina, mi alzo la maglia come a grattarmi sulla pancia, ma di fatto mostrando la nudità, poi supero la panchina, con il cordino che mi cinge il fianco in bella mostra e passo oltre.
Ho catturato la loro attenzione, so che mi stanno guardando e confabulando tra loro e riferisco tutto alla padrona.
Do l'impressione che stia aspettando qualcuno così mentre continuo a leggere il cell passo e spasso davanti a loro.
Vedo i loro sorrisini, ma non riesco a sentirli, cosi scrivo alla mia padrona e vado verso la loro panchina, finchè mi appoggio col sedere allo schinale della panchina sul lato opposto.
Quella posizione mi permette, spingendo il sedere sull'appoggio di spingere il culo sempre più fuori dai jeans.
"Bravo ora convincile a farti seguire da qualche parte e segati davanti a loro."
Rimango interdetto, di solito ho fatto cose molto casuali, qui si tratta di coinvolgere altre persone.
Dopo averci pensato su, mi viene un lampo e scrivo questo messaggio alla padrona:
Scrivi questi messaggi perchè li voglio fare leggere alle ragazze:
- se mi vuoi incontrare, vediamoci alla rinascente, reparto abbigliamento,
- fatti una foto nudo e vieni sullo specchio del camerino
- Dopo che mi manderai le foto ti dirò dove vederci (questi due mandali a distanza in modo che arrivino mentre hanno il mio cell in mano).
Quando ho il cenno di assesno della padrona, il mio pisello prende a tirare di nuovo, mostrando il rigonfiamento dei jeans.
Cancello i messaggi "organizzativi" e aspetto il primo messaggio:
"se mi vuoi incontrare, vediamoci alla rinascente, reparto abbigliamento"
Faccio la faccia corrucciata, poi mi giro verso le ragazze una prima volta, loro si bloccano quasi non volessero far capire che parlavano di me; mi giro di nuovo e, stavolta, rivolgo la parola, chiedendo dove si trovarsse la Rinascente.
Nello stesso istante, cedo il mio telefono, e spiego che la mia amica mi ha chiesto di vederci li, ma io non sono di Catania e non so dove sia.
Loro rimangono per un po' interdette, poi leggono il messaggio e una comincia a spiegarmi dove andare. Nello stesso istante in cui questa mi parla, la mia padrona manda gli altri due messaggi.
La ragazza con il telefono in mano, legge palesemente, blocca una risata e mi guarda incuriosita.
Blocca lo schermo del telefono e me lo torna.
Io ringrazio per le spiegazioni e faccio per andarmene. Di nuovo a qualche metro alzo la maglietta, aggiustando platealmente il cordino.
Quando svolto, vedo le tre ragazze, mettersi in marcia per seguirmi, io arrivato al carretto delle caramelle, rallento per farmi raggiungere e proseguo verso la meta.
Entro alla Rinascente e salgo al reparto abbigliamento, scelgo un pantalone elegante, bianco, palesemente piccolo per la mia taglia e mi incammino verso i camerini; le ragazze dal lato opposto, sul settore femminile afferrano anche loro delle cose e raggiungono anche loro i salottini di prova. Io entro per primo e mi assicuro un camerino con il successivo libero, poi tiro la tenda, in modo puntiglioso così da lasciarla aperta dal lato di interesse, e tiro via subito la maglietta.
L'erezione ormai è tutta presente così tiro via le scarpe, palesemente messo a 90 di fronte alla fessura della tenda nello stesso momento in cui arrivano le ragazze.
Piego la testa per vederle e confermare, poi inizio il mio show.
Tiro via anche i jeans e mi metto nudo davanti allo specchio. Scatto qualche foto, poi indosso i pantaloni bianchi, che palesemente non entrano al bacino. Decido di fare una mossa, o la va o la spacca, mi giro verso la tenda con i pantaloni stretti, il pisello in tiro nascosto nel pantalone, un minimo di peluria che sta fuori e il culo completamente scoperto.
Mi rivolgo direttamente alle ragazze consepevole che hanno guardato per tutto il tempo.
"Sono troppo stretti questi che dite? Allora provo gli altri?"
Loro ridono divertite ma nello stesso tempo irrigidite da quella esibizione. Tiro via il pantalone e rimango nudo col pisello legato di fronte a loro.
"Mi dite come sto con quest'altro?" così prendo l'altro pantalone e lo provo rimanendo stavolta col pisello di fuori.
Li tolgo via e mi rivolgo nuovamente alle spettatrici.
"Ormai che siete qui e mi avete visto, devo fare delle foto ad una amica, me le fareste voi?"
Loro accennano un si con la testa e io cedo il telefono.
Mi faccio scattare qualche foto, poi chiedo indicazioni su come farle. Dico loro di presentarsi alla padrona e di girare le foto.
Chiedo ancora loro se vogliono farmi provare qualcosa, così una delle tre scappa al reparto femminile e tornando mi passa una mini.
La indosso stando bene attento a scappellarmi mentre tiro su la lampo, me la sistemo e mi faccio fotografare.
Terminate quelle foto, la mia padrona scrive alla ragazza che interagisce con lei, dicendo di farmi venire sulla gonna.
La ragazza diventa paonazza e non mi legge il messaggio, ma mi mostra il telefono così che possa leggere da solo.
Io sorrido e mi tolgo la gonna, poi inizio a segarmi. Le ragazze dopo un attimo di interdizione, riprendono a fotografarmi; io sego forte, ho la cappella in fiamme e durissima, do l'ultimo colpo quasi a strapparmi e vengo sulla gonna.
Poi quando mi rilasso, mi appoggio allo specchio e mi pulisco sulla gonna; rimetto i miei jeans e rimetto la maglietta fuori dai camerini.
Le ragazzine mi guardano attonite, poi un messaggio della padrona: "care guardone, adesso un compito per voi: recuperate la gonna e sistematela tra le altre. Grazie"
Recupero il telefono, le ringrazio e vado via.
L'ultimo messaggio della padrona è di ringraziamento per avere realizzato una bella sessione...
"puoi slegarti ora. sessione finita"
Così feci una doccia, mangiai una cosa al volo guardando il video che la mia Padrona aveva girato. Si trattava di una legatura che partiva da un nodo a pisello e testicoli, passava in mezzo a gambe e glutei, per poi con un nodo dividere i due capi del cordino, così da cingere il bacino e rilegarsi al cappio del pisello-scroto.
Terminato il video mi trovavo già eccitato, cosi andai a prendere il cordino e provai a legare come da tutorial.
Il pisello era costantemente in erezione e quel cordino passato in mezzo ai glutei, il nodo sul fondo schiena, mi stimolava ulteriormente.
Dopo una passeggiata di prova nel corridoio decisi che potevo stringerlo ancora. Arrivò un leggero dolore ai testicoli, ma lo accettai: poteva andare.
Cosi misi una polo leggermente corta così da mostrare quel perizoma sadico in caso mi fossi leggermente calato e dei jeans bianchi stretti sulle gambe, così da mostrare l'erezione ed eventualmente arrotolare sulla vita per abbassarla ulteriormente.
Così vestito, presi le chiavi di casa e mi incamminai verso la centralissima via Etnea.
"Arrivato" scrissi quando ero in procinto della mia meta.
"Se non ricoro male, li c'è una villa, ifilati dentro trova una comitiva di ragazzi e seiditi vicino, mostra il perizoma il più possibile"
"Ok".
Entro in Villa Bellini, notoriamente a quell'ora piena di ragazzini; mentre salgo la scalinata, arrotolo la vita dei jeans e sbottono un paio di bottoni della patta: non riesco a guardarmi, ma so per certo la visione che mostro: la maglietta lascia libero 1-2 centimetri di pelle tra la stessa e i jeans; la patta aperta con il jeans arrotolato mostra una V davanti, dove si intravvede il cordino...
Svolto a destra e mi infilo in un percorso alberato con le panchine su un lato, trovo un gruppo di ragazzine e ne faccio il mio obiettivo.
Faccio finta di grattarmi la schiena e alzo il cordino così da essere palesemente fuori dai jeans, poi impegnato nella lettura del cellulare, dapprima mi soffermo qualche metro prima della panchina, mi alzo la maglia come a grattarmi sulla pancia, ma di fatto mostrando la nudità, poi supero la panchina, con il cordino che mi cinge il fianco in bella mostra e passo oltre.
Ho catturato la loro attenzione, so che mi stanno guardando e confabulando tra loro e riferisco tutto alla padrona.
Do l'impressione che stia aspettando qualcuno così mentre continuo a leggere il cell passo e spasso davanti a loro.
Vedo i loro sorrisini, ma non riesco a sentirli, cosi scrivo alla mia padrona e vado verso la loro panchina, finchè mi appoggio col sedere allo schinale della panchina sul lato opposto.
Quella posizione mi permette, spingendo il sedere sull'appoggio di spingere il culo sempre più fuori dai jeans.
"Bravo ora convincile a farti seguire da qualche parte e segati davanti a loro."
Rimango interdetto, di solito ho fatto cose molto casuali, qui si tratta di coinvolgere altre persone.
Dopo averci pensato su, mi viene un lampo e scrivo questo messaggio alla padrona:
Scrivi questi messaggi perchè li voglio fare leggere alle ragazze:
- se mi vuoi incontrare, vediamoci alla rinascente, reparto abbigliamento,
- fatti una foto nudo e vieni sullo specchio del camerino
- Dopo che mi manderai le foto ti dirò dove vederci (questi due mandali a distanza in modo che arrivino mentre hanno il mio cell in mano).
Quando ho il cenno di assesno della padrona, il mio pisello prende a tirare di nuovo, mostrando il rigonfiamento dei jeans.
Cancello i messaggi "organizzativi" e aspetto il primo messaggio:
"se mi vuoi incontrare, vediamoci alla rinascente, reparto abbigliamento"
Faccio la faccia corrucciata, poi mi giro verso le ragazze una prima volta, loro si bloccano quasi non volessero far capire che parlavano di me; mi giro di nuovo e, stavolta, rivolgo la parola, chiedendo dove si trovarsse la Rinascente.
Nello stesso istante, cedo il mio telefono, e spiego che la mia amica mi ha chiesto di vederci li, ma io non sono di Catania e non so dove sia.
Loro rimangono per un po' interdette, poi leggono il messaggio e una comincia a spiegarmi dove andare. Nello stesso istante in cui questa mi parla, la mia padrona manda gli altri due messaggi.
La ragazza con il telefono in mano, legge palesemente, blocca una risata e mi guarda incuriosita.
Blocca lo schermo del telefono e me lo torna.
Io ringrazio per le spiegazioni e faccio per andarmene. Di nuovo a qualche metro alzo la maglietta, aggiustando platealmente il cordino.
Quando svolto, vedo le tre ragazze, mettersi in marcia per seguirmi, io arrivato al carretto delle caramelle, rallento per farmi raggiungere e proseguo verso la meta.
Entro alla Rinascente e salgo al reparto abbigliamento, scelgo un pantalone elegante, bianco, palesemente piccolo per la mia taglia e mi incammino verso i camerini; le ragazze dal lato opposto, sul settore femminile afferrano anche loro delle cose e raggiungono anche loro i salottini di prova. Io entro per primo e mi assicuro un camerino con il successivo libero, poi tiro la tenda, in modo puntiglioso così da lasciarla aperta dal lato di interesse, e tiro via subito la maglietta.
L'erezione ormai è tutta presente così tiro via le scarpe, palesemente messo a 90 di fronte alla fessura della tenda nello stesso momento in cui arrivano le ragazze.
Piego la testa per vederle e confermare, poi inizio il mio show.
Tiro via anche i jeans e mi metto nudo davanti allo specchio. Scatto qualche foto, poi indosso i pantaloni bianchi, che palesemente non entrano al bacino. Decido di fare una mossa, o la va o la spacca, mi giro verso la tenda con i pantaloni stretti, il pisello in tiro nascosto nel pantalone, un minimo di peluria che sta fuori e il culo completamente scoperto.
Mi rivolgo direttamente alle ragazze consepevole che hanno guardato per tutto il tempo.
"Sono troppo stretti questi che dite? Allora provo gli altri?"
Loro ridono divertite ma nello stesso tempo irrigidite da quella esibizione. Tiro via il pantalone e rimango nudo col pisello legato di fronte a loro.
"Mi dite come sto con quest'altro?" così prendo l'altro pantalone e lo provo rimanendo stavolta col pisello di fuori.
Li tolgo via e mi rivolgo nuovamente alle spettatrici.
"Ormai che siete qui e mi avete visto, devo fare delle foto ad una amica, me le fareste voi?"
Loro accennano un si con la testa e io cedo il telefono.
Mi faccio scattare qualche foto, poi chiedo indicazioni su come farle. Dico loro di presentarsi alla padrona e di girare le foto.
Chiedo ancora loro se vogliono farmi provare qualcosa, così una delle tre scappa al reparto femminile e tornando mi passa una mini.
La indosso stando bene attento a scappellarmi mentre tiro su la lampo, me la sistemo e mi faccio fotografare.
Terminate quelle foto, la mia padrona scrive alla ragazza che interagisce con lei, dicendo di farmi venire sulla gonna.
La ragazza diventa paonazza e non mi legge il messaggio, ma mi mostra il telefono così che possa leggere da solo.
Io sorrido e mi tolgo la gonna, poi inizio a segarmi. Le ragazze dopo un attimo di interdizione, riprendono a fotografarmi; io sego forte, ho la cappella in fiamme e durissima, do l'ultimo colpo quasi a strapparmi e vengo sulla gonna.
Poi quando mi rilasso, mi appoggio allo specchio e mi pulisco sulla gonna; rimetto i miei jeans e rimetto la maglietta fuori dai camerini.
Le ragazzine mi guardano attonite, poi un messaggio della padrona: "care guardone, adesso un compito per voi: recuperate la gonna e sistematela tra le altre. Grazie"
Recupero il telefono, le ringrazio e vado via.
L'ultimo messaggio della padrona è di ringraziamento per avere realizzato una bella sessione...
"puoi slegarti ora. sessione finita"
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