Sub to sub
di
simonehappysun
genere
interviste
Sono sempre alla ricerca di nuove padrone per la “cura” del mio insano quanto gaudente esibizionismo su richiesta.
Tra contatti farlocchi e qualche contatto amico, che mi ha aiutato a limitare la mia crisi d’astinenza, su un sito dove pubblico racconti erotici ho trovato una amica.
Non è una padrona, è una sottomessa anche lei, in attesa di padrone.
Abbiamo avviato la nostra conoscenza, scambiandoci e confrontandoci sui nostri punti di vista, un po’ proprio per conoscerci, un po’ per scoprire i nostri reali desideri.
Ho raccontato la mia storia, da dove e come è nato il mio essere prima esibizionista e poi schiavo esibizionista, così ha fatto lei con me, presentando i suoi desideri e la sua ricerca di padrone risultata, come la mia, vana.
Tra una chiacchierata e l’altra, tra una confessione e l’altra, tra un lavoro e l’altro (io ero in ufficio in orario lavorativo) è accaduto, che sarà stato il caldo o l’essere a mio agio, mi sono ritrovato nudo.
Mi piaceva parlare con lei, e a quanto pare anche al mio pisello preso anche lui non solo dalle parole ma soprattutto della testa della mia nuova amica.
Inutile dire che mentre i colleghi passavano e spassavano dietro la porta del mio ufficio, il mio pisello, uscita la cappella, faceva capolino dalla scrivania.
Dissi alla mia amica che ero nudo, e cosi come naturale mandai una foto.
Ne seguì una seconda e una terza… finché dall’altra parte della chat arrivarono delle timide richieste esaudite in azioni: palle fortemente legate, foto e video del mio pisello teso e gonfio a causa della eccitazione e del cordino che stringeva le mie palle, e della sega che avrei fatto anche senza richiesta.
L’ultimo video era un regalo e una consacrazione di amicizia virtuale: la venuta e il mio sperma raccolto in un bicchierino.
Benvenuta amica mia, alle prossime occasioni, magari in videochat, così che quel bicchierino di seme, possa diventare un cin cin e una bevuta alla goccia!
Tra contatti farlocchi e qualche contatto amico, che mi ha aiutato a limitare la mia crisi d’astinenza, su un sito dove pubblico racconti erotici ho trovato una amica.
Non è una padrona, è una sottomessa anche lei, in attesa di padrone.
Abbiamo avviato la nostra conoscenza, scambiandoci e confrontandoci sui nostri punti di vista, un po’ proprio per conoscerci, un po’ per scoprire i nostri reali desideri.
Ho raccontato la mia storia, da dove e come è nato il mio essere prima esibizionista e poi schiavo esibizionista, così ha fatto lei con me, presentando i suoi desideri e la sua ricerca di padrone risultata, come la mia, vana.
Tra una chiacchierata e l’altra, tra una confessione e l’altra, tra un lavoro e l’altro (io ero in ufficio in orario lavorativo) è accaduto, che sarà stato il caldo o l’essere a mio agio, mi sono ritrovato nudo.
Mi piaceva parlare con lei, e a quanto pare anche al mio pisello preso anche lui non solo dalle parole ma soprattutto della testa della mia nuova amica.
Inutile dire che mentre i colleghi passavano e spassavano dietro la porta del mio ufficio, il mio pisello, uscita la cappella, faceva capolino dalla scrivania.
Dissi alla mia amica che ero nudo, e cosi come naturale mandai una foto.
Ne seguì una seconda e una terza… finché dall’altra parte della chat arrivarono delle timide richieste esaudite in azioni: palle fortemente legate, foto e video del mio pisello teso e gonfio a causa della eccitazione e del cordino che stringeva le mie palle, e della sega che avrei fatto anche senza richiesta.
L’ultimo video era un regalo e una consacrazione di amicizia virtuale: la venuta e il mio sperma raccolto in un bicchierino.
Benvenuta amica mia, alle prossime occasioni, magari in videochat, così che quel bicchierino di seme, possa diventare un cin cin e una bevuta alla goccia!
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