L'ultimo giorno di vacanza 1
di
TripleH
genere
feticismo
Mattina, 7,00 circa, con il solo costume in dosso e gli occhialini al collo sto rientrando dalla spiaggia all'hotel dopo essermi fatto la mia solita nuotatina. Cammino nella pineta pensando che in due settimane non ho scopato nemmeno una volta ... arrivato alla fine del sentiero sento una voce femminile che chiede come si accede alla spiaggia e uno degli addetti del bagno le risponde in modo scorbutico che l'ingresso è chiuso fino alle 8,30. Nel frattempo sono arrivato dove inizia la pavimentazione e vedo da chi è uscita la voce femminile. Una donna sui 55 che indossa un jeans elasticizzato dei tacchi di legno interessanti ed un bichini nero che fa fatica a tenere unite due belle tettone. La guardo e le dico: signora, può passare di qua, indicando il sentiero, cinque minuti ed accede alla spiaggia. Certo con quei tacchi non è il mi massimo ... lei mi guarda, mi sorride, si guarda i piedi alzando in modo sexy una caviglia. Sono appena arrivata e muoio dalla voglia di vedere il mare. Io ho modo di riguardarle i tacchi ed i piedi: belle scarpe in legno e cuoio, stanno bene con quei jeans corti alle caviglie. Smalto rosso sulle unghie (sia delle mani che dei piedi), rossetto rosso ed un leggero trucco. Mi avvicino. Se lo desidera la posso accompagnare è proprio qui dietro. Lei acconsente sorridente e commenta: che cavaliere! Arrivati alla fine della parte piastrellata, dopo il primo passo i tacchi si piantano nella sabbia e lei maldestramente (si capisce benissimo che lo ha fatto apposta) cade e si appoggia a me. Già con questi tacchi non si passa ... io ho già capito come andrà a finire.
La faccio sedere, mi fermo, le chiedo se posso e le slaccio i tacchi e li sfilo. Mi alzò tenendo in mano i tacchi e porgendo una mano alla signora. Lei mi guarda e ride, o meglio, lei guarda in mezzo alle mie gambe e ride... il mio pene è in piena erezione ed il costume non lo nasconde. Le si alza, si sbatte la sabbia dai jeans, si gira sempre prendendosi a pacche il sedere e mi chiede: va bene ? Io vorrei saltarle addosso e dico: va molto bene. La prendo per mano e le dico venga, facciamo una piccola devizione. La porto in un angolo del boschetto dove potremmo fare qualsiasi cosa senza che ci veda nessuno. Appena arriviamo lancio nella sabbia i suoi tacchi, l'abbraccio da dietro ed inizio a baciarla con foga, le nostre lingue sono affamate, ci stiamo mangiando, con le mani le strizzo i seni e col pene premo sul suo culo. Lei si libera, si gira, mi infila una mano nel costume, inizia a segarmi avida il pene. Nel frattempo mi guarda e mi dice: scommetto che ne tu, ne io, abbiamo un preservativo... io: già ... lei: per adesso ti dovrai accontentare. Mi abbassa il costume ed inizia a segare sempre più veloce. Con l'altra mano recupera una delle due scarpe e la mette vicina al mio pene. Lei:ho già capito che razza di pervertito sei ... e prosegue con la sega. Io sono al limite, lei rallenta il ritmo, ma va sempre più in profondità, la cappella è enorme, sto per esplodere. Lei: sborami sulla scarpa! Vengo. Gli schizzi non sono molto potenti, ma la quantità è abbondante ed imbratta per bene la scarpa. Ci ricomponiamo e ci sorridiamo a vicenda. Non abbiamo nulla per pulire la scarpa, lei riflette un attimo, poi si toglie i jeans, si sfila lo slip nero del costume, si rimette i jeans e pulisce la sbora dalla scarpa con lo slip. Io rimango di sasso a bocca aperta. Lei si infila in tasca lo slip sporco del mio seme e con fare sexy con un dito mi chiude la bocca dicendomi: e questo è niente.
La accompagno in spiaggia e lei è radiosa, è felice di vedere il mare. Parlando scopriamo di essere in due hotel molto vicini, di essere tutti e due soli, ma poi purtroppo le dico che è il mio ultimo giorno di vacanza. Lei prima si intristisce, poi d'un tratto si illumina e mi dice: andiamo, non abbiamo tempo da perdere!
Strada facendo decidiamo di andare in hotel da me (entro le 11 devo liberare la camera). Cartellino "non disturbare" sulla porta e ci chiudiamo la porta alle spalle. Lei si chiude in bagno si fa una doccia ed esce completamente nuda con indosso quei tacchi che mi eccitano tanto... ancheggia verso il letto si sdraia a pancia sotto ed alza le gambe facendo dondolare i tacchi come un richiamo (cosa che funziona molto bene). Fatti una doccia che ti aspetto.
Esco dal bagno con un salviettone che mi copre e lei è ancora lì con i tacchi che volteggiano. Io le prendo le caviglie ed inizio subito a baciarle scarpe, unghie, dita, ecc. sono in piena erezione, lei se ne accorge, si gira, toglie il salviettone ed inizia ad accarezzarmi le palle con la punta della scarpa, poi preme, dopo di che inizia a segarmi il pene tenendo l'asta strizzata con le punte delle due scarpe.
Mentre mi sega così, mi guarda e ridendo mi dice: adesso possiamo darci del tu! Poi mi chiede: hai tre preservativi ? Mi è venuto in mente un giochino che potrebbe piacerti. Poi aggiunge: ovviamente servono tre sborate... ma per quelle ti aiuto io (morsicandosi le labbra).
La faccio sedere, mi fermo, le chiedo se posso e le slaccio i tacchi e li sfilo. Mi alzò tenendo in mano i tacchi e porgendo una mano alla signora. Lei mi guarda e ride, o meglio, lei guarda in mezzo alle mie gambe e ride... il mio pene è in piena erezione ed il costume non lo nasconde. Le si alza, si sbatte la sabbia dai jeans, si gira sempre prendendosi a pacche il sedere e mi chiede: va bene ? Io vorrei saltarle addosso e dico: va molto bene. La prendo per mano e le dico venga, facciamo una piccola devizione. La porto in un angolo del boschetto dove potremmo fare qualsiasi cosa senza che ci veda nessuno. Appena arriviamo lancio nella sabbia i suoi tacchi, l'abbraccio da dietro ed inizio a baciarla con foga, le nostre lingue sono affamate, ci stiamo mangiando, con le mani le strizzo i seni e col pene premo sul suo culo. Lei si libera, si gira, mi infila una mano nel costume, inizia a segarmi avida il pene. Nel frattempo mi guarda e mi dice: scommetto che ne tu, ne io, abbiamo un preservativo... io: già ... lei: per adesso ti dovrai accontentare. Mi abbassa il costume ed inizia a segare sempre più veloce. Con l'altra mano recupera una delle due scarpe e la mette vicina al mio pene. Lei:ho già capito che razza di pervertito sei ... e prosegue con la sega. Io sono al limite, lei rallenta il ritmo, ma va sempre più in profondità, la cappella è enorme, sto per esplodere. Lei: sborami sulla scarpa! Vengo. Gli schizzi non sono molto potenti, ma la quantità è abbondante ed imbratta per bene la scarpa. Ci ricomponiamo e ci sorridiamo a vicenda. Non abbiamo nulla per pulire la scarpa, lei riflette un attimo, poi si toglie i jeans, si sfila lo slip nero del costume, si rimette i jeans e pulisce la sbora dalla scarpa con lo slip. Io rimango di sasso a bocca aperta. Lei si infila in tasca lo slip sporco del mio seme e con fare sexy con un dito mi chiude la bocca dicendomi: e questo è niente.
La accompagno in spiaggia e lei è radiosa, è felice di vedere il mare. Parlando scopriamo di essere in due hotel molto vicini, di essere tutti e due soli, ma poi purtroppo le dico che è il mio ultimo giorno di vacanza. Lei prima si intristisce, poi d'un tratto si illumina e mi dice: andiamo, non abbiamo tempo da perdere!
Strada facendo decidiamo di andare in hotel da me (entro le 11 devo liberare la camera). Cartellino "non disturbare" sulla porta e ci chiudiamo la porta alle spalle. Lei si chiude in bagno si fa una doccia ed esce completamente nuda con indosso quei tacchi che mi eccitano tanto... ancheggia verso il letto si sdraia a pancia sotto ed alza le gambe facendo dondolare i tacchi come un richiamo (cosa che funziona molto bene). Fatti una doccia che ti aspetto.
Esco dal bagno con un salviettone che mi copre e lei è ancora lì con i tacchi che volteggiano. Io le prendo le caviglie ed inizio subito a baciarle scarpe, unghie, dita, ecc. sono in piena erezione, lei se ne accorge, si gira, toglie il salviettone ed inizia ad accarezzarmi le palle con la punta della scarpa, poi preme, dopo di che inizia a segarmi il pene tenendo l'asta strizzata con le punte delle due scarpe.
Mentre mi sega così, mi guarda e ridendo mi dice: adesso possiamo darci del tu! Poi mi chiede: hai tre preservativi ? Mi è venuto in mente un giochino che potrebbe piacerti. Poi aggiunge: ovviamente servono tre sborate... ma per quelle ti aiuto io (morsicandosi le labbra).
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