A ognuno il proprio feticcio

di
genere
masturbazione

Ognuno di noi ha un feticcio,qualcosa che ti fa scattare l’eccitazione da zero a mille in pochi secondi.
Il mio è la lingerie. Quando vedo un completino intimo, un corpetto, un perizoma, delle autoreggenti io non capisco più niente. È come il drappo rosso sventolato davanti a un toro. Il sangue mi va al cervello e comincia sviluppare una carrellata di immagini dove dentro tutta quella lingerie non ci sono modelle meravigliose, ma ci sono io. Ho una collezione piuttosto variegata di biancheria intima, bianco, nero, colori, pizzo, toulle, seta, velluto e dio solo sa quanto mi piaccia masturbarmi. E sì mi masturbo per la sola voglia di provare piacere, per godere. Mi piace prepararmi per il mio appuntamento con me stessa. Mi metto davanti allo specchio nuda, mi guardo e decido chi voglio essere quella sera. Scelgo attentamente cosa indossare…ieri sera ho scelte culotte nere con una fantasia traforata,reggiseno nero di pizzo a triangolo, mi piace che si vedano i capezzoli, sandali alti neri con legati alla caviglia. Mi sono truccata, un ombretto scuro scintillante,tanto tanto mascara e labbra carnose rosse scarlatto.
Orecchini grandi e pendenti e profumo.
Bhe non sono affatto male per la mia serata con me stessa. Stesa sul letto con luce soffusa, lenzuola di lino leggere e fresche. Sdraiata su un fianco mi accarezzo una coscia, come mi piace vedere le mie dita affusolate con smalto lucido nero che mi sfiorano la pelle.
Mi eccita. Mi eccito.
La stessa mano sale e sfiora il seno, lo stringe, mi riempie la mano, è bello tondo e sodo.Le dita oltrepassano il pizzo e il capezzolo è turgido, duro, lo stringo tra indice e pollice forte, fortissimo, quanto mi piace, vorrei che fossero denti a mordermi senza pietà. L’altra mano scivola sotto l’elastico delle culotte, dita tra le labbra, salgono poi scendono ed è tutto molto molto umido. Il clitoride è così gonfio, reclama attenzione. Mi sfioro, mi accarezzo, mi piace da morire vorrei solo torturarlo. Mi sfilo gli slip, ma quanto mi piace vederli alle caviglie con le gambe aperte e i piedi vestiti di sandali con i tacchi e smalto laccato. Sono bagnati, posso vedere i miei umori lucidi sulla stoffa nera.
Ho le gambe aperte, le mie dita sgrillettano il clitoride che non trova pace mentre il palmo dell’altra mano sfiora leggermente le labbra, quanto godo. Voglio di più. Mi metto a novanta, una delle posizioni che preferisco, così posso godere anche giocando con il mio culo. Continuo incessantemente a torturarmi il clitoride e un dito dell’altra mano entra nel mio culo…quanto mi piace, quanto mi faccio godere, i gemiti sono continui e costanti. La faccia premuta sul cuscino, come vorrei una mano che mi spinge la testa, parole putride all’orecchio. Mi eccito ancora di più al pensiero, il respiro è decisamente rapido e profondo, il mio orgasmo sta arrivando. Un’esplosione di piacere, di godimento, i gemiti riempiono la bocca e la testa, che bello. Me lo godo, mi faccio attraversare tutto il corpo da questo fuoco, da questa saetta.
Vado in terrazza. Accendo una sigaretta. il sesso che se stessi, sempre a disposizione.
scritto il
2022-08-23
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