Parole, spiaggia , orgasmo
di
Ophelia
genere
masturbazione
Mi piace scrivere questo genere di racconti, mi eccita pensarli, scriverli e rileggerli. Mi piace perché posso sentire addosso le sensazioni di piacere che scrivo. L’ultimo l’ho scritto mentre ero in spiaggia. Sono le ore più calde e mi sono messa sdraiata sul lettino a prendere il sole sulla schiena e comincio a scrivere. Pensieri, sensazioni, parole, sentimenti…mi accorgo di essere bagna, molto bagnata. Fossi stata a casa mi sarei masturbata incessantemente. Ma qui…Allargo leggermente le gambe e comincio a premere il pube sul lettino, mi muovo un po’ a destra e a sinistra per fare in modo che il telo da mare faccia qualche piega così da creare un po’ di spessore su cui sfregarmi.
Di solito mi piace che lui mi guardi mentre mi masturbo, mi piace guardarmi allo specchio, ma lì,su quel lettino, non volevo occhi sconosciuti addosso,allo stesso tempo ero troppo eccitata e volevo un orgasmo, me ne bastava solo uno.
Mi guardo intorno nascosta dietro i miei rayban neri e per fortuna le poche persone che popolano la spiaggia sono lontane dal mio ombrellone e sono prese dalla siesta postprandiale.
Inizio questo massaggio clitorideo,un lentissimo movimento circolare che fa ruotare il mio culo e strusciare quel piccolo bottoncino gonfio sul telo…nel frattempo immagini di sesso e perversioni viaggiavano nella mia testa.
Sentivo che il costume si stava bagnando, l’eccitazione stava salendo e io non avevo margine di manovra..
Le mie cosce si allargano piano piano mentre il nettare della lussuria scende dalla mia vulva, vorrei solo essere penetrata da lui, sentire quella sensazione di calore che ti riempie.
Mi immaginavo di sentire le sue dita passarmi in mezzo al culo per cercare quel buchino umido…al pensiero mi esce un mugolio dalle labbra.. non resisto più sono troppo eccitata e voglio venire. Inizio a muovermi in senso verticale, nella mia testa mi stavo strusciando con il suo cazzo caldo e duro, mi aggrappo con una mano al lettino, lo stringo come se potessi aggrapparmi alle sue spalle mentre lo cavalco e aumento il ritmo e mi rendo conto di non fare più a caso a dove sono, perché io in questo momento sto godendo,mi piace, e tanto. Il piacere aumenta all’aumentare della velocità dei movimenti e poi, poi scoppia. L’orgasmo arriva,trattengo un gemito che avrei voluto urlare, perché mentre voi eravate lì a prendere il sole io ho goduto. Ho sentito tutte le contrazioni del mio piacere e ora il mio costume è fradicio. Vado a farmi una nuotata così raffreddo i bollenti spiriti…
Di solito mi piace che lui mi guardi mentre mi masturbo, mi piace guardarmi allo specchio, ma lì,su quel lettino, non volevo occhi sconosciuti addosso,allo stesso tempo ero troppo eccitata e volevo un orgasmo, me ne bastava solo uno.
Mi guardo intorno nascosta dietro i miei rayban neri e per fortuna le poche persone che popolano la spiaggia sono lontane dal mio ombrellone e sono prese dalla siesta postprandiale.
Inizio questo massaggio clitorideo,un lentissimo movimento circolare che fa ruotare il mio culo e strusciare quel piccolo bottoncino gonfio sul telo…nel frattempo immagini di sesso e perversioni viaggiavano nella mia testa.
Sentivo che il costume si stava bagnando, l’eccitazione stava salendo e io non avevo margine di manovra..
Le mie cosce si allargano piano piano mentre il nettare della lussuria scende dalla mia vulva, vorrei solo essere penetrata da lui, sentire quella sensazione di calore che ti riempie.
Mi immaginavo di sentire le sue dita passarmi in mezzo al culo per cercare quel buchino umido…al pensiero mi esce un mugolio dalle labbra.. non resisto più sono troppo eccitata e voglio venire. Inizio a muovermi in senso verticale, nella mia testa mi stavo strusciando con il suo cazzo caldo e duro, mi aggrappo con una mano al lettino, lo stringo come se potessi aggrapparmi alle sue spalle mentre lo cavalco e aumento il ritmo e mi rendo conto di non fare più a caso a dove sono, perché io in questo momento sto godendo,mi piace, e tanto. Il piacere aumenta all’aumentare della velocità dei movimenti e poi, poi scoppia. L’orgasmo arriva,trattengo un gemito che avrei voluto urlare, perché mentre voi eravate lì a prendere il sole io ho goduto. Ho sentito tutte le contrazioni del mio piacere e ora il mio costume è fradicio. Vado a farmi una nuotata così raffreddo i bollenti spiriti…
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